Creta in campeggio: tra ulivi e spiagge
Un po’ da pazzi questo viaggio per arrivare a Creta…Direte voi…Due giorni di nave per restare sull’isola solo 10 giorni…
Ma temerari, non volevamo rinunciare alla comodità di partire con la nostra macchina che è stata utilissima, per campeggiare, per girare, per vedere i posti piu’ insoliti, per risparmiare sul noleggio auto e… Per portarci al ritorno in Italia ben… 7 angurie cretesi gustosissime da regalare agli amici!!!!!!!!!! Il nostro itinerario comincia guidando ancora per qualche chilometro per raggiungere HANIA, un’incantevole cittadella con un grazioso quartiere veneziano, fatto di viuzze e casette bianche…Hanìa si affaccia sul mare e noi non esitiamo nel pomeriggio a tuffarci!!!!!!!!! La sera giriamo per i negozi tipici, anche se a misura di turista…Vi consigliamo pero’ di comprare i bellissimi sandali di cuoio fatti a mano, cosi’ belli li troverete solo qua!!!!!!!! Ad Hanìa troviamo il CAMPING HANIA, niente di speciale, almeno è ombreggiato e c’è anche un market!!!! Il 3 agosto partiamo per un’escursione a FALASARNA, un’incantevole spiaggia, caraibica, da favola!!!!!!Conviene portarsi un ombrellone perché il sole è fortissimo e perché noleggiarlo costa molto…Al bar della spiaggia fanno un’ottima greek salad a soli 3 euro!!!!!!!! Il 4 ci spostiamo verso kasteli-kissamos e campeggiamo al CAMPING MELTHIMA, molto tranquillo e “familiare”, peccato le cicale che fanno un rumore assordante e quando “cantano” bisogna alzare la voce anche se si è a poco distanza…
Decidiamo di fare un’escursione alla spiaggia tanto rinomata di BALOS, ma ci rinunciamo e vi sconsigliamo vivamente di avventurarvi lungo la strada iper tortuosa, sassosa e piena di buche che bisogna fare per arrivarci, meglio fare una delle tante escursioni organizzate in barca che sono in vendita ovunque…
Dopo la delusione di non essere arrivati a Balos, il giorno dopo non ci scoraggiamo troppo e partiamo alla volta di ELAFONISSOS, qui sembra davvero di essere ai carabi, ci allontaniamo pero’ dalla calca dei turisti dei viaggi organizzati che occupanp la spiaggia principale e camminando un po’ arriviamo ad una caletta molto suggestiva dove posizioniamo il nostro ombrellone…Qui la sabbia è ROSA!E’ spettacolare!!!!!!!!!L’acqua è veramente limpida, peccato sia un po’ fredda, ma con il caldo esagerato che fa va benissimo!!!!!!!!!!!!
Il 6 decidiamo di andare a RETHYMNO, ma per noi è una delusione: piena di ristorantini, negozietti a misura di turista, a noi delude un po’…Pero’ ci addentriamo lo stesso nella città per salire fino alla fortezza, che sorge a picco sul mare…
Campeggiamo all’ELISABETH CAMPING, un campeggio tutto sommato buono.
Dopo solo un giorno a RETHYMNO, il 7 agosto, decidiamo di dirigerci verso il sud dell’isola e dopo un’ora e mezza di macchian ci troviamo a PLAKIAS.
L’unico campeggio è proprio all’ingresso del villaggio. Pubblicizza un suo market interno che però è inesistente, ma la lacuna è sopperita da un grande market con fruttivendolo a dieci metri dal campeggio.
Dopo aver montato la tenda e preparato come sempre la nostra attrezzatissima piazzola, ci dirigiamo verso la spiaggia. Fuori dal campeggio il mare non è molto limpido e decidiamo di dirigerci a ovest lungo la costa. Incontriamo una spiaggetta solitaria raggiungibile attraverso un ripido sentiero percorribile però facilmente a piedi.
In serata ci permettiamo una cenetta sul lungo mare e c’è veramente l’imbarazzo della scelta in quanto a locali con cibo tipico. E i prezzi sono certamente molto più accessibili rispetto al nord dell’isola.
L’8 ci imbarchiamo la mattina presto per l’unica escursione della vacanza verso la tanto rinomata spiaggia di Moni Previli.
Dopo circa 20 minuti su di un motoscafo confortevole, ma decisamente caro, raggiungiamo l’insenatura sovrastata dal Monastero, che avevamo letto essere un luogo di culto per gli hyppies. Il sole già cocente non ci permette però di avventurarci lungo la ripida scalinata che porta alla vetta del monte dove si trova il monastero.
Ci fermiamo sulla spiaggia che in poco si riempe di altri turisti e verso mezzogiorno l’atmosfera non è molto diversa da quella di una spiaggia del nostro medio adriatico. Che risolleva in parte le sorti della giornata c’è il punto di ristore dell’isola con tavolini all’ombra in un’ atmosfera decisamente rilassante.
Alle 15.00 il motoscafo ci riporta a PLAKIAS.
Il 9 decidiamo di spingerci a AGIA GALINI. La cittadina è molto carina, ma anche piccola e dopo un ora abbiamo praticamente esaurito quello che poteva esserci di interessante. Visto che l’ultimo giorno di mare e presi ormai dallo spirito dell’avventura e della scoperta, ci spingiamo verso le strade montane dell’isola verso una meta non definita.
Dall’alto scorgiamo ad un certo punto una spiaggia che ha tutta l’aria di essere invasa da alte onde. Raggiungiamo la metà intravista e passiamo il pomerrigio a sguazzare, saltare e giocare.
Il 10 smontiamo per l’ultima volta la nostra piazzola e ci dirigiamo verso HERAKLION. La sera la nave del ritorno ci aspetta.
Ma prima di lasciare l’isola decidiamo di spingerci verso il palazzo di KNOSSOS, ovvero le rovine di quel che rimane del famoso labirinto del Minotauro.
Raggiunto facilmente seguendo le indicazioni già dall’autostrada principale, veniamo attratti dal primo parcheggiatore e ingenuamente ci seguimao le sue indicazioni. Capiremo più tardi che la piazzola indacataci era la più lontana. A tutti consigliamo di non avere fretta, di posti per lasciare la macchina ce ne sono ovunque a nche vicinissimo al palazzo.
Entriamo comunque senza particolari problemi o code e subito veniamo contattati da una guida che ci offre di seguirla per avere una spiegazione in italiano. Decidiamo di accettare e con 15 in due ce la caviamo. Il problema che si pone subito è che la guida cerca di reclutare il maggior numero di persone prima di partire per il tour. Ci spiegheranno solo dopo circa 25 minuti di attesa che avremmo dovuto noi obbligarlo a partire. Per regolamento interno non sono previsti tempi di attesa troppo lunghi o peggio ancora gruppi di persone troppo numerose.
In ogni caso la preparazione culturale della giuda è buona e dopo un’ora e poco più di visita giudata usciamo dal palazzo con un quadro generale chiaro e interessante delle rovine rimaste del fomoso labirinto.
Prima di imbarcarci abbiamo ancora tempo per un giro a piedi a HERAKLION, che ha tutta l’aria di una città piena di negozi e bazar affiancati da catene commerciali internazionali.
Verso le nove la nave salpa da HERAKLION e li finisce il nostro breve ma intenso tour di Creta.