Creta, 11 giorni da mettere nella valigia dei ricordi.

Cultura, mare, cortesia, colori...
Scritto da: serbet
creta, 11 giorni da mettere nella valigia dei ricordi.
Partenza il: 01/07/2011
Ritorno il: 11/07/2011
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
Arrivo ad Heraklion, pernottamento mordi e fuggi per vedere il Museo e Cnosso, presso il Marin Hotel. E’ stato l’albergo più caro tra tutti (79 euro), il più anonimo e salvo la bella terrazza coperta non ha lasciato rimpianti. Meraviglioso invece ciò che ho visto al Museo, peraltro tutto radunato in poco spazio perchè stanno ristrutturandolo: ci guadagna la comodità di spazio ma meno male che non c’era nessuno perchè immagino cosa succede quando invece c’è ressa avendo fianco a fianco i vasi di Kamarès, il disco di Festo, la meravigliosa gioielleria minoica e quant’altro. Il giorno dopo di buon’ora a Cnosso: qui si potrà dire ciò che si vuole su Evans che in effetti non ha scoperto ma inventato il palazzo (peraltro come Carcassonne da Viollet-le-Duc) ma ti rimangono assai più le sue parti colorate che tanti “sassi” visti altrove. Oh, sto liquidando in poche righe tutto ciò ma vi dirò che ho cominciato mesi prima a leggermi quanto ho trovato sulla civiltà minoica, la prima d’Europa da cui tutti proveniamo, sulla lineare A (non decifrata) e B decifrata da Ventris, sui miti, e insomma l’emozione è stata tanta nel passeggiare su quelli che ho chiamato sassi. Il labirinto, se questo era, si può solo immaginare nella sua incredibile modernità di architettura. Vero mio caro Frank Lloyd Wright ?

Dopo la mattina sulle nostre radici , via in auto noleggiata verso Chanià; ma prima di arrivare una sosta per miglior yogurt di Creta nel paesino di Vrysses che è a fianco della national road ma la deviazione non si vede proprio. A tal proposito ci siamo salvati col navigatore perchè sui segnali stradali, oltrettutto in greco maiuscolo, non c’è da fidarsi nel senso che non ci sono proprio. A Chanià siamo stati 3 giorni nella Pension Eva, carina e col vantaggio che si era in pieno centro ma defilati al rumore serale. Chanià e molto graziosa, consiglio oltre a ciò che fan tutti il Museo navale dove trovate una signora che parla un magnifico italiano, la sunset cruise con la motonave Irina, per vedere il tramonto dal mare alle 7 della tarde, rakì e frutta a volontà, il tutto per 8 euro! Si voleva fare le gole di Samarià ma abbiamo rinunciato per indisponibilità della nostra amica: una variazione al programma che avevo organizzato per moglie ed amici e vi dirò che non ho pianto. Naturalmente un giorno è dedicato alla penisola di Akrotiri ed ai 3 monasteri che ci sono, fatevi la scapinata fino al terzo, Chatolikò e non ve ne pentirete. Poi altri 3 giorni nell’estremo ovest e qui ho davvero scoperto una pensioncina favolosa: avete presente la terrazza sul mare di Montalbano? immaginate un posto così, dependance da cui ti godi il tremonto, taverna con terrazza a due passi, scendi pochi scalini e si in spiaggia a Falassarna, prendete nota: taverna Petalida http://www.petalida-crete.com/MainE.html. Il prezzo? 30 euro, dico 30 euro a notte!! Da qui, gita allla laguna di Balos in boat da Kissamos (un mare meraviglioso davvero, l’avevo letto, pensavo esagerassero, invece è così), gita a sud a Elafonissi altro top di bagno col monastero dello scalino d’oro in avvicinamento. 3 giorni di mare da raccontare , direbbe Fred Bongusto.

Ritorno verso est e sosta a Rhetymno per una notte. Una notte sola ma in pensione graziosissima che non trovi indicata sul web se non a fatica: prendete nota anche di questa, Pension Castello http://www.castello-rethymno.gr/pension_castello1.htm. La città non vale più di una notte, ma è stata tappa logistica da cui vedere il monastero di Arkadi bellissimo sul percorso e poi continuare per gli ultimi 2 giorni ad Aghios Nicòlaos, con l’accento sulla prima o. Albergo Lato, carino, leggermente fuori città con uno staff gentilissimo, come abbiamo trovato dovunque. Siamo nella zona turistica e godereccia ma volevo fare la crociera di un giorno intero all’isola di Crissi, boat da Ierapetra. Superato il rischio mare mosso, che quando è mosso lo è davvero eccoci in un altro paradiso per il nuotatore ed il fotografo. Non vi faccio vedere le foto perchè morireste d’invidia. Dall’albergo gita turistica al paesino di Kritsà (la Lonely Planet diceva “con le donne che indossano le tradizionali vesti”, balle!) e per vedere la chiesetta di Panagià Kerà, quella di Giallo a Creta film della Disney anni 60 che ha lanciato queste zone ed un po’ le ha rovinate. Che dire ancora? a Creta non si mangia male, forse un po’ monotono ma fuori dall’Italia tutto è monotono e comunque per me che il pesce lo mangio in Liguria qui non costa nienete. La cortesia della gente, i colori del mare e le rosse colonne di Cnosso rastremate al contrario (se qualche saccente vi dice che è un errore di Evans, spiegategli che invece erano tronchi di albero messi al contrario per evitare la germogliazione) sono nei miei ricordi perenni. Creta si può godere a diversi livelli, ho cercato di viverli tutti e peccato non sapere la lingua. Kalimera, tous filous mou.

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