Cres & Krk

Due coppie, una macchina carica di valige, 700 km da fare e tanta voglia di divertirsi e stare bene tra le due isole e i laghi di Plitvice
Scritto da: Nene92
cres & krk
Partenza il: 07/08/2015
Ritorno il: 16/08/2015
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €

GIORNO 1

Siamo partiti dai dintorni di Firenze la notte tra il 7 e l’8 agosto… abbiamo deciso di viaggiare di notte con la speranza (vana!) di non trovare troppo traffico. In effetti delle 7 ore previste da google maps ce ne abbiamo messe circa 11, compresa coda per imbarco traghetto. Ma partiamo dall’inizio… dopo vari rallentamenti sugli appenini passiamo lo snodo di Bologna senza troppi problemi e viaggiamo tranquilli fino a un centinaio di km da Trieste dove troviamo 14 km di fila per incidente. Ci fermiamo ad un autogril e poi decidiamo di uscire dall’autostrada e fare un pò di strada normale, giusto per non stare fermi. Comunque sia riusciamo a passare il confine con la Slovenia e poi quello croato senza nessun intoppo o code. Percorriamo la strada che porta a Brastova dove ci imbarchiamo per Porozina sull’isola di Cres. Il costo del traghetto per 4 persone più la macchina è di circa 25 € a testa la traversata dura poco meno di mezz’ora. Ah sì, in Croazia usano ancora le Kune, all’inizio è stato disorientante ma poi ci si abitua. (1kuna=7.30€ più o meno) Arrivati a Porozina ci fermiamo al porto per la colazione (sono circa le 10) e ci troviamo circondati da api. Ci rimettiamo in viaggio…direzione Cres città. Devo dire che la parte dell’isola che va da Porozina a Cres è quella più allo stato brado. Le strade sono pessime ma la vista è impagabile. Dopo qualche paesino di pochissime case, sparso quà e la tra le roccie iniziamo ad avvistare un cittadina…quella è Cres. Qui abbiamo due appartamenti divisi. Andiamo in piazza e ci consigliano di cambiare gli euro direttamente in banca, e così facciamo. Io e il mio ragazzo abbiamo soggiornato presso gli Aparmani Pongrac. Appena fuori dal centro, in una zona silenziosa ma allo stesso tempo vicina al centro. La costruzione è completamente rinnovata, arredata alla perfezione, con l’aria condizionata e un terrazino da favola da cui si vede tutta Cres. Inoltre il Sig. Ivan e la sua famiglia sono gentilissimi e super disponibili (180 in due per 3 notti). Mangiamo un piatto di pasta e ci riposiamo un pò (in realtà ci addormentiamo fino all’ora di cena), peccato ma l’avavamo messo in conto che saremmo stati stanchissimi. Doccia, cambio e via…ci incontriamo con l’altra coppia in piazza a Cres e rimango piacevolmente colpita da questa cittadina. Caratterista, un bel porticciolo, pub e ristoranti. Un incanto. Ceniamo, loro tutto pesce, io pollo (si ho mangiato pollo per una settimana) spesa meno di 15€ a testa. Facciamo due passi e andiamo a casa domani sveglia presto, abbiamo appena fissato un giro in barca.

GIORNO DUE – Gita in barca – Isola di Unije – Grotte Blu – Lubenice

La gita in barca ci è costa circa 40 euro tutto compreso pasti e bevande incluse, soldi spesi benissimo. Partiamo in perfetto orario naviaghiamo e ci fermiamo tra i delfini. Durante la navigazione si vede tutta la costa, bellissima! E poi ci fermiamo a vedere i delfini… eh già i delfini… uno spettacolo! La prima tappa la facciamo a Unije, un’isoletta davvero caratteristica con un mare stupendo. Noi abbiamo optato per la parte a sinistra (guardando il porto) spiagghia di ciottoli e mare talmente limpido da vedere il fondale anche con l’acqua alta. Vabbè io sono rimasta stupefatta! Ci restiamo per circa due ore, poi pranzo in barca scelta tra mare e terra, acqua, vino, succhi… tutto! Navighiamo un altro pò e ci fermiamo a fare il bagno vicino all’isola completamente di sabbia di Susak. Ci tuffiamo dalla barca. Anche qui tutto molto bello. L’acqua in realtà è un pò freddina (parere personale) ma quando sei lì non ci fai neppure caso tant’è meraviglioso tutto quello che c’è intorno. Risaliamo in barca e via…verso l’ultima tappa. La spiaggia di Lubenice e le Grotte Blu. Per arrivare a Lubenice l’alternativa è fare una discesa impegnativa e una risalita ancora peggio. Attracchiamo e il capitano ci spiega che uno dei suoi ragazzi ci farà strada. Purtroppo il ragazzo non ha aspettato tutti… all’interno la prima impressione è mozzafiato. Entri, curvi un pò a sinistra e poi… SPETTACOLO! Tutto un riflesso blu… peccato che poi diventi tutto buio. Molto buio. E l’acqua è freddissima. Insomma io non me la sono goduta troppo. Sono uscita e mi sono messa su uno scoglio. Mi sono riscaldata un pò e poi son tornata sulla barca. Ripartiamo direzione Cres. Stasera ceniamo a casa..tutti e quattro…e poi facciamo una giratina per Cres… ci fermiamo in un pub dove suonano dal vivo, bella band, bella musica e bella gente… soprattutto un gruppetto di austriaci che iniziano a ballare e, ovviamente, ci facciamo piacevolmente coinvolgere. Ne è venuta fuori una bellissima serata.

GIORNO TRE – Mali Bok – Martinscica

Altra sveglia di buonora…destinazione Mali Bok. Mali Bok è una piccola spiaggietta di ciottoli tra due promontori. Per arrivarci in auto serve un fuoristrada o qualcosa di simile, noi non ce l’abbiamo, quindi scendiamo a piedi. La stradina è asfaltata e la discesa dura circa 10 minuti di mattina quando il sole ancora non batte troppo. Arrivati giù esclamerete semplicemente Wooow! Stesso discorso fatto sopra, l’acqua per me ghiaccia, ma non ho potuto resistere dal fare in bagno. Anche più di un bagno perchè l’acqua è bellissima. Dei colori unici. Tra tutti i posti visitati è quello che mi ha colito di più. Senza dubbio. Portatevi giù tutto il necessario, cibo e acqua, perchè non c’è niente. La pace assoluta. Un appunto, in posti come Mali Bok, ma non solo, troverete tantissimi italiani. Dopo pranzo decidiamo di risalire e andare in un altro posto, il tempo purtroppo non ci è amico. Okay ragazzi vi suggerisco di non fare come noi, non risalite alle tre del pomeriggio…è stato massacrante! Tutta la strada è al sole, quindi la salita è durata quasi una mezz’ora e arrivati in cima tanta acqua. Andiamo quindi a Martiniscica, altra bella cittadina, almeno così ad occhio…ci siamo fermati su degli scogli, perchè vista l’ora la spiaggia era strapiena. Anche qui il mare è bellissimo. ATTENZIONE! In questa zona ci sono spiagge e scogli segnalati dalla scritta FKK, queste zone sono per i naturisti e, a meno che non siate disposti a spogliarvi come mamma vi ha fatti vi chiederanno più o meno gentilmente di andarvene (si, ci è capitato!). Stasera si cena fuori… sempre a Cres, perchè le strade qui non sono delle migliori e l’illuminazione è inesistente, quindi non ci sembrava il caso di avvenuturarsi chissà dove e perdersi (si, siamo bravi in questo!).

GIORNO QUATTRO – da Cres a Krk – Punat

Stamani dobbiamo ripartire… destinazione Krk… non sapendo com’era abbiamo soggiornato solo tre notti a Cres. Bhè, vi assicuro che vale la pena fermarsi qualche giorno in più. Cres mi ha rapito il cuore. Natura e tranquillità. Panorami fantastici, acqua bellissima e sicuramente tanti posti in cui noi purtroppo non siamo riusciti ad andare per mancanza di tempo. Sono sicura che anche con cinque/sei giorni non vi annoierete mai. E’ ora di andare verso il porto di Merag da dove ci imbarcheremo per Valbiska sull’isola di Krk. Traversata di una ventina di minuti stessa spesa dell’andata. Qui facciamo amicizia con una simpatica famiglia milanese. Arrivati a Merag è tutta un’altra atmosfera rispetto a Cres. Tutto molto più turistico. Le strade qui non solo sono buone ma sono addirittura meglio di alcune strade italiane. Abbiamo fissato con la proprietaria di casa ad un supermercato (a Cres non ce ne sono). Ne aprofittiamo per fare un pò di spesa. Quando arriva la Sig. Kristina ci accompagna alla casa. Anche questa completamente nuova. Arredamento impeccabile. Zona tranquilla. Abitabilissimo in quattro e con un bel terrazzo. Mangiamo. Riposino per i nostri ragazzi e poi decidiamo di andare a Punat. E’ un po’ nuvoloso e forse per questo motivo non ci ha entusiasmato, ma ne abbiamo approfittato per tornare bambini e fare un pò di scivoli. Abbiamo comunque passato una bella giornata. Al ritorno ci fermiamo a Punat città, in realtà ci spiegano che il centro di Punat è il lungo mare stesso. In realtà non c’è molto. Solo qualche bancarella e diversi ristoranti. Noi in realtà volevamo fare un apericena ma abbiamo scoperto che non usa, quindi sgranocchiamo un pò di patatine e andiamo verso casa.

GIORNO CINQUE – Stara Baska – Baska

Oggi abbiamo deciso di andare a Stara Baska… direzione Punat e poi si trovano i cartelli… ad un certo punto vedrete auto parcheggiate lungo la strada… ecco, è lì che vi dovrete fermare. Il panorama è superlativo. Scavalchiamo il guard rail e iniziamo a scendere… le calette sono veramente tante… avrete solo l’imbarazzo della scelta. Noi l’abbiamo scelta a caso. E così, dopo qualche foto, e una discesa non troppo impegnativa (sono comunque consigliate scarpe da ginnastica) arriviamo in una spiaggetta di ciottoli e un mare cristallino. Affittiamo anche un ombrellone e un porta ombrellone dove ci piantiamo il nostro. Pinne, maschera e via…nel mare forse più bello che ho visto (dopo Mali Bok!). Restiamo tutta la mattina e parte del pomeriggio c’è un barrettino quindi stiamo un pò li a chiaccherare con dei ragazzi milanesi appena arrivati. Poi smontiamo tutto ci carichiamo in spalla tutte le nostre cose e andiamo in direzione Baska. In realtà vicinissima ma causa mancanze di strade dobbiamo tornare verso Punat e prendere in direzione Baska. Baska è molto turistica. Una vera chicchina. Vista l’ora, anche qui, la spiaggia è strapiena e quindi ci sistemiamo lungo una delle tante piattaforme e decidiamo di fare uno dai tanti giochi d’acqua proposti nella zona. Un gommone da sei persone trascinato da una barchetta. Divertentissimo. Qui ci sono docce e tutto il resto quindi ci laviamo e prepariamo per passare la serata qui. Mangiamo in una specie di fast food. E poi facciamo una bella girata per il paese. Mi è piaciuto tanto.

GIORNO SEI – Laghi di Plitvice

Partiamo di buonora. Sappiamo che è una bella deviazione ma sappiamo anche che è una tappa obbligatoria. E poi devo dire ho capito il perchè. Fatto sta che per arrivare (forse abbiamo sbagliato strada!!!) ci mettiamo 3 ore. Vedendo la quantità esagerata di gente in fila per il biglietto decidiamo di scendere subito dall’auto e metterci in fila, mentre i ragazzi cercano parcheggio. L’attesa per il biglietto è lunghissima quasi due ore…durante le quali, sempre due in fila e due no, mangiamo. Speriamo così di sfruttare al massimo il tempo che ci rimane. Più o meno metà giornata. Quando finalmente riusciamo ad entrare nel parco, prendiamo una mappa e decidiamo di fare un breve traversata con la barca e poi partire da quel punto a piedi. Facciamo la parte più alta, ci impieghiamo un paio d’ore, prendendocela molto comoda e facendo tantissime foto. Ogni angolo ne meriterebbe una. I colori, i rumori, tutto ha un fascino particolare. Arrivati in cima ci concediamo un gelato e una pausa di una mezz’ora poi prendiamo il trenino che ci porta indietro e ripartiamo a piedi per la zona più bassa (almeno dal mio punto di vista) quasi altre due ore di passeggiata e di visuali uniche. Non so quante foto ho fatto. Tante. Di nuovo traversata del lago e poi via…ci aspettano altre tre ore di macchina per arrivare a Krk. Ripeto non è proprio a portata di mano ma quello che vi aspetta vi ripagherà della levataccia, dei chilometri, delle file, di tutto. Da non perdere assolutamente.

GIORNO SETTE – Silo – Krk (città)

Oggi la nostra meta è Silo. Sorpassiamo il paese in cerca di una caletta di cui avevamo letto su internet ma che non abbiamo trovato. Così ci avventuriamo un pò a caso e per la prima volta da quando siamo in Croazia troviamo un posto che proprio non ci piace. Anche un pò sporchino. Così dopo una breve sosta e un bagno contro il caldo prendiamo le nostre cose e ci fermiamo vicino al campeggio di Silo. Meglio. Anche se è pieno di gente, troppa gente. E ciò non ci entusiasma molto. Ma va bene così, fin ora siamo stati super fortunati con i posti che abbiamo visitato. Decidiamo di andare a casa presto. Si cena a casa. Ci prepariamo e andiamo, finalmente, a fare un giro per il centro della città di Krk. Sono rimasta affascinata. Facciamo un girata tra le mura della città di Krk. I negozi. I pub. I ristoranti. Tutto è caratteristico. Poi scendiamo a fare due passi sul lungomare (porto). Ci sono bancarelle e una ragazza che suona il violino egregiamente. Poi andiamo al Secret Garden un pub molto carino e caratteristico dentro le mura con vista mare. Clima eccezionale. Prezzi commerciali.

GIORNO OTTO – Stara Baska – Krk (città)

Oggi è il nostro ultimo giorno e dopo l’esperienza di ieri vogliamo che oggi sia perfetto. Non vogliamo partire con la delusione. Così, per andare a colpo sicuro, torniamo nel posto che più ci è piaciuto: STARA BASKA. Questa volta facciamo una discesa un pò più lunga, andiamo infatti in altra caletta, altrettanto bella ed anche questa con un barrettino. Credo di aver utilizzato tutti gli aggettivi possibili per descrivere la bellezza di questo posto. Quindi non mi dilungo. Va semplicemente visitato. Oggi relax. Decidiamo infatti di stare solo qui Stara Baska. Domani ci aspetta il ritorno e vogliamo goderci quest’incanto fino all’ultimo. Ah oggi è ferragosto, secondo me, qui non usano i festeggiamenti come in Italia. Noi decidiamo comuque di andare a cena fuori e optiamo per un ristorante che avevamo già notato ieri sera. Il “Mali Nono”. Un posticino molto carino e siamo rimasti contenti anche del cibo, almeno per quanto riguarda il pesce. La carne non era un granchè. Abbiamo comunque passato una bella serata. Altro giro per le stradine di Krk, compriamo un pò di souvenir, e poi a nanna.

GIORNO NOVE – Il rientro – Trieste

Partiamo, nemmeno troppo presto, bhe il tempo per tornare non ci manca, in teoria dovremmo metterci circa sette ore e a me basta arrivare prima di lunedi, visto che rientro a lavoro 🙂 Non troviamo traffico ma appena passato il confine troviamo pioggia. Ma nei nostri programmi c’è una sosta a Trieste e tiriamo dritto fin lì e ci fermiamo per pranzo. In realtà l’idea originale era quella di visitare un pò Trieste ma dato il tempo scattiamo giusto due foto veloci in piazza unità d’Italia, cerchiamo un posticino per mangiare e poi ripartiamo.

Per tirare due somme è stata davvero una bella esperienza. Una vacanza che ricorderò per molto tempo. Ero partita scoraggiata perchè in molti mi avevano detto che la Croazia non gli era piaciuta. Bhè che dire tutti i gusti son gusti e io sarei pronta a ripartire anche domani. Ci sono posti da sogno. Forse un pò poca vita per i più giovani (a Cres). Io invece ho trovato molto più di quel che mi aspettavo. Il consiglio che vi dò se vi piace la natura, la pace, il relax ed il bel mare è quello di soggiornare più a lungo sull’isola di Cres. Credo ci siamo molto da scoprire. Se invece preferite la vita notturna è meglio soffermarsi di più sull’isola di Krk.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche