Crepes e pain au chocolat a Parigi
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GIORNO 1
Alle 06.30, assonnatissimi, prendiamo il volo dall’Aereoporto di Malpensa direzione PARIGI. Arriviamo e dopo qualche cambio di metrò troviamo l’Hotel in zona Montmartre dove facciamo subito un giro. Essendoci già stata in gita scolastica a Parigi, mi ricordavo che la zona più “affascinante” era appunto questa e ritornandoci a distanza di anni e anni, l’impressione non mi è cambiata!
Da Montmartre fino al Sacro Cuore l’aria che si respira è di arte e romanticismo! Scendiamo fino al Moulin Rouge (magnifico illuminato di rosso alla sera, di giorno nulla di che). Pranzo veloce al fastfood “Quick” (dove il mio moroso è riuscito ad addormentarsi seduto sulla sedia) e ripartenza verso la stra-famosissima Tour Effeil, quella struttura di ferro che tutti amano! Ovviamente con un moroso che soffre di vertigini, secondo voi potevamo salire in cima? Ma certo che no! (voi fatelo!). Giriamo lì intorno al Trocadero, Ecolè Militaire, Invalides, St.Lazaire e belli che con i piedi stanchi ci concediamo una immancabile Crèpes alla Nutella (forse l’unica cosa buona che hanno inventato in Francia a livello culinario!!) e durante un cambio in metrò socializziamo con una deliziosa famiglia di Giapponesi che abbiamo ritrovato un’altra volta per caso in metrò: quando si dice che il mondo è piccolo. Per cena raggiungiamo una nostra amica che è in Erasmus a Parigi che ci fa scoprire il Quartiere Latino vicino a Notre Dame, con tantissimi locali per mangiare (cibi di ogni nazionalità e infatti noi ci affidiamo al Greco “Pita gyros”) e pieno zeppo di giovani. Dopo cena ci fermiamo incantati a guardare gli artisti di strada a Notre Dame.
GIORNO 2
Facciamo colazione in una Boulangerie sulla strada e poi via verso il Louvre dato che la giornata è parecchio piovosa pensavamo di rinchiuderci li dentro, ma con nostra sopresa leggiamo che il martedì tengono chiuso (???), quindi cambio di programma e ci dirigiamo alla Reggia di Versailles con mezz’ora di un treno regionale (dove ho anche litigato con un simpatico Francese che per qualche motivo che non ho capito ci ha dovuto attaccare solamente perchè eravamo italiani! Che stereotipo!), e con pranzo Kebab al volo. La Reggia è stupenda inutile sottolinearlo, quindi una visita la merita per forza, peccato anche qui per la giornata piovosa che non ci ha permesso di ammirare lo stupendo parco a pieno.
Ritorniamo nel pomeriggio a Montmartre e da li fino alla Bastiglia, dove ci concediamo un aperitivo e cupcakes da “Berko” (un bel mix di schifezze!). Per cena andiamo nuovamente al quartiere Latino e prima di crollare nel letto facciamo un giro al Sacro Cuore in notturna.
GIORNO 3
Questa mattina la visita al Louvre, non ci scappa più. Entriamo anche gratuitamente con un pass del Lavoro del mio moroso, con cui era convenzionato (meglio di così no?).
Il Louvre è immenso, ci si potrebbe passare una giornata intera dentro! Opere di ogni genere e ogni forma! Bellissime le opere: Amore&Psiche – la tomba di tutankhamon e tantissime altre, ma scarsa invece la Gioconda (a mio parere) che è un quando anche fin piccolino come quadro! Uscendo, una simpatica Giapponese ci ha voluto scattare una polaroid da regalarci davanti alla piramide di vetro…piccolo grande ricordo di quel giorno attaccato al nostro frigo ora!
Usciti da li iniziamo la passeggiata fino agli Champs elysée, pranzando al “McDonald’s” e arrivando fino al Museo D’Orsay. Dopo una piccola merenda per far riposare le caviglie, ritorniamo a vedere i diversi ponti sulla senna fino a ritornare a Notre Dame che visitiamo anche internamente, dato che il suo stile gotico ci affascina parecchio.
Cena al Sacro Cuore, dove abbiamo faticato a trovare un locale che ci desse da mangiare! Ci credete? Noi no! Erano le 21 e in ogni ristorante che entravamo ci dicevano che la cucina o era già chiusa o che chiudeva a momenti…solo un ristorante ci ha fatto sedere, dandoci da mangiare“quello che c’era disponibile”, ma dopo mezz’ora stava già tirando su le sedie per chiudere! Allucinante! Mai più!
GIORNO 4
Mattina ultima colazione in una Boulangerie, con il solito “Pain au chocolat” sulla strada e poi andiamo sui Boulevards fino all’Opera Garnier. Pranzo con un panino da “Pomme de Terre”. Ritorniamo di corsa in hotel a prendere la valigia sotto un diluvio universare e partenza verso l’Aereoporto di Challe de Gaulles.
Parigi capitale dell’amore e del romanticismo? Si, ma forse un po’ sopravalutata… indubbiamente stupenda, ma abbiamo visto città più calorose!