Cracovia, una porta tra passato e futuro

Un week end indimenticabile
Scritto da: Gherardo
cracovia, una porta tra passato e futuro
Partenza il: 25/03/2011
Ritorno il: 28/03/2011
Viaggiatori: 11
Spesa: 500 €
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Ho pianificato la vacanza del gruppo partendo dalla prenotazione del volo, circa 2 mesi prima, con partenza dall’aeroporto di Forlì a quello di Katowice e i biglietti a/r dalla modica cifra da 20 euro fino ad un massimo di 40 euro (compagnia Wizzair)

Da Katowice una navetta dell’ottima agenzia Krakowdirect (personale davvero squisito – circa 13 euro a persona ma costo variabile in base al numero del gruppo) ci ha accompagnato sotto il nostro appartamento prenotato anch’esso per tempo con il solito “booking.com”

Avevamo optato per il Rentalent Apartment Pijarska che aveva disponibile l’appartamento per 10 persone (tutto il gruppo) per la cifra complessiva di 244 euro per 3 notti (circa 27 euro a testa visto che eravamo in 9 in quell’appartamento) e la scelta si è rivelata ottima per la posizione ma scomoda per il fatto di avere un solo bagno per tutti e le camere erano tutte comunicanti così che si doveva passare da una all’altra anche per usufruire del bagno.

Durante il percorso dall’aeroporto di Katowice al centro di Cracovia l’autista (Peter) con un inglese invidiabile ci ha illustrato un pò la Polonia e la città di Cracovia dietro le nostre continue domande, e grazie alla traduzione dell’ottima Martina e si è pure scusato per le strade in condizioni pessime.

La città di Cracovia quest’ultimi anni sta vivendo un vero e proprio boom industriale e direi anche turistico (anche se gli italiani in Polonia sono solo il 10% dei turisti); la città cresce vertiginosamente soprattutto grazie all’espansione industriale e noi arrivando in Cracovia abbiamo notato come tutto questo inizialmente possa portare disagi; ovunque cantieri sia stradali che di edilizia privata nonché riparazioni e manutenzioni anche nello stesso WAWEL (il vecchio castello).

Salutato Peter, abbiamo provveduto a fare il primo cambio in un piccolo ufficio sotto l’appartamento (già il lunedì vedremo smantellarlo). 1 euro sono 4 zloty quindi in seguito rimane pure facile fare mentalmente il controvalore. Fatto il check-in per l’appartamento non ci rimane che fare la prima passeggiata per la città.

Il comodissimo e puntale volo della Wizzair ha avuto anche orari comodi di partenza. Dalle 14,15 a Forlì arriva a Katowice alle 16 e da li siamo arrivati a Cracovia alle 17,20 circa.

L’impatto iniziale con la città è stato uno dei migliori. Come detto eravamo all’inizio di ulica Florianska che da l’accesso al centro città dalla piccola fortezza del Barbakan attraverso una singolare torre, rifugio di gruppi di musicisti.

Al termine di ulica Florianska e dopo aver gustato l’andirivieni dello shopping del centro, si accede alla magnifica piazza Rinek Glòwny, la più grande piazza medioevale d’europa che ha un fascino incredibile e che ci fa respirare la stessa atmosfera praghese con le sue luci diffuse e aranciate.

Sulla piazza si affaccia la Basilica Mariacki una delle più belle mai viste (ma lo dico spesso) e inoltre al centro della piazza il suggestivo palazzo dei tessuti, percorso da cima a fondo nel suo portico centrale, da piccoli negozi di souvenir. Tornando ad ammirare la Basilica sulla facciata ergono due torri di diversa altezza. In quella più alta alla cadenza di ogni ora viene suonato, per quattro volte consecutive e in quattro angolazione diverse, un motivo con la tromba, molto singolare perché viene spezzato prima della fine a ricordo di quanto avvenne in epoche passate, quando un trombettiere a vedetta che avvisava del pericolo imminente fu trafitto da una freccia alla gola; attualmente sono i vigili del fuoco ad alternarsi con la tromba e sentirete spesso questo motivo anche da molto lontano. Sempre nella piazza sorge anche una piccolissima chiesa dedicata a Sant’Alberto e nell’altro lato la Torre del Municipio.

Ci serviamo della Lonely per trovare un ristorante ma essendo in tanti non è sempre facile posto libero e così entriamo alla fine nella catena di ristoranti georgiani (cmq riportata nella guida) in ulica Florianska al nr.26 GRUZINSKIE CHACZAPURI dove assaggiamo i primi pierogi e dell’ottima carne. Un consiglio spassionato prima di arrivare a Cracovia è quello di documentarvi sui nomi delle pietanze perché spesso il menù è scritto in lingua Polacca e assolutamente intraducibile. In ogni caso questo è stato il più scadente tra tutti quelli provati.

Rientriamo nell’appartamento sazi e felici per la prima cartolina della città.

Sabato 26 marzo

Pronti e freschi alle 8 di mattina, facciamo colazione proprio dietro l’angolo presso il coffeeheaven dove gustiamo ottimi muffins e un cappuccino da far invidia ai migliori bar italiani. Il programma prevedeva la visita iniziale al Castello del Wawel e così ci avviamo verso la meta che, se anche si trova dall’altra parte del centro città, è a soli 10/15 minuti a piedi. Mentre aspettiamo Elda e Gianni lasciati al caffè, ci soffermiamo a vedere la basilica di Santa Maria al suo interno e poi dritti dritti al castello. Il tempo promette niente di buono, facciamo la fila per la biglietteria e poi visitiamo la vecchia cattedrale, la campana di Sigismondo sul campanile, le cripte (dove sono sepolti i re di polonia e anche kazinsky il presidente morto nella sciagura aerea). Il biglietto prevede anche un piccolo museo dei tesori della chiesa. Dopo questa visita ci rimane da visitare le sale del castello. Altro biglietto e altro percorso. Direi comunque che in una mattinata (3/4 ore) si vedono entrambe le cose. Il tempo peggiorava e noi volevamo andare a vedere il museo della Dama con l’ermellino, il celebre dipinto di Leonardo da Vinci.

Riattraversiamo velocemente la città, visto che il Museo è a 50 metri dall’appartamento e giunti davanti al portone scopriamo con disappunto che ancora il restauro del palazzo non è terminato e che il dipinto di Leonardo si trova temporaneamente a Varsavia. Avevamo letto di questo problema nei racconti su “turisti per caso” ma sapevamo che nel 2011 sarebbe dovuta rientrare a Cracovia e invece…

Avremmo potuto con più calma rimanere al Castello e fare anche il percorso del drago e così invece non è stato. Ci rifugiamo a pranzo al BAR SMACZY dove secondo la guida fanno i pierogi più buoni di tutta Cracovia, e possiamo solo confermare: ottimi e ottimo prezzo. Con l’equivalente di 5 euro a testa si fa un buonissimo pranzo; da li al BAR ITALIANO lungo la Florianska che ci tengo a citare, con un ottimo caffè e due chiacchiere con il titolare italiano molto disponibile e cordiale.

Ci accorgiamo che la pioggerella si trasforma in neve e ci avviamo in appartamento prima di proseguire con il programma. Breve sosta e poi prendiamo il bus 304 nella vicinissima via Kurniki (biglietteria esterna ma anche dentro il bus – 3 zloty a testa=0,75 €) il bus fa capolinea e quindi è sempre pronto ad aspettarvi. In 15/20 minuti sarete davanti alle miniere di sale di Wieliczka. Avevo prenotato la guida in italiano per l’ultima discesa delle ore 17 (guida indispensabile per visitare la miniera e quindi vi consiglio di prenotarla per tempo da casa per averla disponibile in italiano) costo complessivo miniera e guida circa 17 €.

Si tratta di un susseguirsi mondo di pozzi e camere con sculture in sale scolpite dai minatori e la miniera fa parte del patrimonio dell’UNESCO. Una discesa di 380 graditi fino ad una profondità di 135 metri con una sorpresa emozionante nella sala chiamata Cappella di Santa Cunegonda (non vi svelo la sorpresa) e comunque tranquilli perché per la risalita c’è l’ascensore. Visita consigliatissima e durata circa 2/3 ore

Rientriamo per la cena a Cracovia dopo aver scambiato due parole con un gruppo di spagnoli che però si sono dileguati dal bus all’ingresso dei controllori.

Per la cena avevamo deciso di andare al quartiere ebraico del Kazimierz e così rimaniamo a bordo del 304 per scendere in plac Wolnica. Cena al CHLOPSKIE JADLO in sw Agnieszki, caratteristico locale dove si mangia dell’ottima carne. Rientro in appartamento verso le ore 23

Domenica 27 marzo

Prenotata da casa la visita per Auschwitz-Birkenau. L’autista della Krakowdirect è alle 8.30 in punto davanti al nostro appartamento (non avevo considerato il cambio da ora solare a ora legale) e in poco più di un’ora siamo davanti al campo di concentramento di Auschwitz (Oswiecin per i polacchi). La descrizione di questo luogo non ha molto senso. Vi dico solamente che il primo campo di concentramento è più museale, con le varie strutture che raccolgono immagini, oggetti personali, e la storia dei deportati ebrei e prigionieri di guerra. Dopo il percorso di circa 2 ore ci siamo soffermati per un pasto all’attiguo ristorante/self service. Appena finito di mangiare, Peter ci ha accompagnato a Birkenau (2/3 km di distanza) il lager, per intendersi, dove arrivavano i vagoni ferroviari carichi di deportati. Il sole ci ha assistito in tutta la giornata fortunatamente. Il campo è enorme ma lo facciamo tranquillamente a piedi come una passeggiata e con il cuore in mano a ricordo di quanto avvenne in quei luoghi desolanti.

Rientriamo a Cracovia per le 16,30 e dall’autista ci facciamo lasciare al Kazimierz per una visita al quartiere. Ci facciamo anche indicare un ristorante in zona e Peter ci indica il POD WAWELEM ai piedi del castello del Wawel e la scelta si risulterà azzeccatizzima (prenotazione obbligatoria)

Il quartiere ebraico è stata però una delusione. Forse la stanchezza, forse anche l’orario che non ci ha permesso di vedere le sinagoghe ma per il resto poco altro da ammirare. Vi consiglio la sosta alla Pasticceria CIASTECZKAZ KRAKOWA sulla Stradomska indicata pure dalla guida Lonely.

Come dicevo cena al Pod Wawelem; capiamo subito che è un ottimo ristorante per la tanta gente che occupava le ampie sale; qui servono porzioni abbondanti di buonissime carni, ogni porzione sarebbe sufficiente per due persone ma noi, non sapendolo, abbiamo preso un piatto a testa ed anche le zuppe ed è stata una impresa riuscire a finire tutto. Al termine ci hanno portano un gustosissimo liquore alla ciliegia. Spesa a testa circa 15 €. Incredibile

Una passeggiata a piedi e rientriamo in appartamento ma qualcuno di noi ha ancora voglia di tuffarsi “Al Mexican” lungo la florianska per una birra.

Lunedì 28 marzo

Dopo la colazione ci dividiamo per una mattinata libera. Io vado su al castello per ammirarlo con una giornata di sole e per seguire il sentiero del drago, e sicuramente con quella luce il castello e la cattedrale hanno un altro impatto. La scultura del drago ai margini del vecchio fossato che cingeva il castello, sputa il fuoco ogni 5 minuti, ma la grotta che rimane dietro della scultura è ancora chiusa, rientriamo in centro visitanto la bella chiesa dei Santi Pietro e Paolo e nelle vicinanze pure la chiese di San Francesco (che però è molto buia) e quella di S.Domenico, poi ci ritroviamo al Palazzo dei Tessuti alle 10,30 tutti insieme. Avevamo deciso di vedere l’orologio astronomico di Copernico all’interno del Collegium Maius, che alle 11 e alle 13 raduna un pò di turisti per la sfilata dei personaggi al suono di una bella melodia (come quello di Praga per intenderci). Ci riempiamo poi di souvenir da riportare a casa e breve sosta di nuovo al BAR SMACZY per gli ultimi pierogi della vacanza a Cracovia. Ritiriamo i bagagli e prendiamo (questa volte 2 auto) della krakowdirect per il rientro all’aeroporto di Katowice.

Un week end delizioso dal sapore agrodolce, da una parte lo sterminio nei campi di concentramento, dall’altra le immagini di Papa Giovanni Paolo II e la sua prossima santificazione, nonché quelle di una città che apre le sue porte al futuro.

Grazie agli amici della Compagnia di Ghery con i quali tutto si assapora nella giusta maniera.

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Wieliczka

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Ulica Florianska

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Basilia Mariacki

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La cattedrale al Wawel

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Rynek Glovny

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Birkenau

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Birkenau

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Barbakan



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