Cracovia, un viaggio per la memoria

Un giro in Polonia per risvegliare la memoria del passato, per vedere la follia dell'uomo
Scritto da: aragon
cracovia, un viaggio per la memoria
Partenza il: 26/12/2011
Ritorno il: 31/12/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Veloce volo Bologna-Cracovia, comodissimo l’aereoporto di Bologna, piccolo ma funzionale. Per chi arriva in auto consiglio il parcheggio denominato p4, si trova a circa 600 metri dall’aereoporto ma ha tariffe ottime ed è collegato ogni 10 minuti con una navetta gratuita che ti porta davanti all’ingresso dell’aereoporto.

Dopo circa 1.45 arriviamo all’aeroporto di Cracovia, assolutamente non cambiate i soldi negli uffici presenti nella hall, ci perdete circa 15/20%. Non vi preoccupate, in centro troverete numerosissimi uffici di cambio molto più favorevoli.

Noi ci siamo fatti venire a prendere dalla navetta messa a disposizione dall’hotel, con circa 20 € ce la siamo cavata, sono disponibili anche pullman ogni 20 minuti. Notare bene che i prezzi dei mezzi pubblici sono veramente bassi e conviene per pochi giorni fare affidamento su loro, invece che noleggiare un auto.

La prima sera a Cracovia è volata. L’hotel scelto si trova a circa 50 metri dalle mura della città vecchia, dove al suo interno si susseguono un infinità di locali di ogni genere e gusti, per poi interrompersi nella piazza del Mercato, la più grande piazza medievale d’Europa, circondata da palazzi del XVII e XVIII secolo, oggi hotel o locali per l’intrattenimento.

La prima sera finisce in un locale che si affaccia sulla piazza che ricrea in modo straordinario un’antica locanda del medioevo con musica in sottofondo e candele che illuminano i tavoli ricavati da botti di vino.

Ottimo il cibo e la birra prezzi molto contenuti una birra media 1,5 € e un piatto di Piroghi (sono dei ravioli saltati in padella ripieni di carne o verdure) 4 €.

Il secondo giorno lo dedichiamo ancora a Cracovia, attraversando di nuovo il centro per arrivare alla collina di Wawel, dove si trovano l’omonimo castello omonimo e la cattedrale. Una volta era qui che i re venivano incoronati. Dalla collina si gode una notevole vista sulla città bagnata dal fiume Vistola. All’interno molti accessi risultano liberi solo alcune sale richiedono il pagamento di pochi euro per la loro visita.

Attenzione: la famosa grotta del drago smok, legendario lucertolone che terrorizzava i poveri contadini di Cracovia, durante l’inverno è chiusa.

Il resto della giornata la passiamo a visitare di nuovo il centro e scopriamo che tutta la città vecchia è piena di locali che si sviluppano sotto terra, interi ristoranti si trovano in cantine ottimamente arredate… e ancora numerosi sono i locali notturni dove poter ascoltare della buona musica dal vivo. Immancabile visita alla dama dell’ermellino, dipinto del nostro Leonardo Da Vinci, si trova in piccolo museo nella citta vecchia.

Il terzo giorno viene dedicato alla visita ai campi di concentramento di Auschwitz (in polazzo si scrive Oświęcim) e di sterminio di Birkenau. Questi sono i più tristemente famosi, ma nella zona è presente anche il campo di lavoro di Monowitz. Dalla stazione ferroviaria di Cracovia ci sono treni che ogni due ore portano a Oswiecim, tempo di percorrenza circa 1,45 h. Sempre da Cracovia sono presenti numerose agenzie turistiche che organizzano tour giornalieri di gruppo per Oswiecim.

Noi abbiamo optato per il taxi, una scelta che è risultata azzeccata: abbiamo speso circa 25€ a persona per andata e ritorno e il taxi è sempre stato a nostra disposizione per l’intera visita.

Importante: noi abbiamo preferito visitare questi luoghi in solitudine senza prendere parte a una visita guidata, che diventa obbligatoria se si acquistano pacchetti in agenzia, chi non vi è mai andato non può capire cosa si possa provare e nemmeno io sono in grado di trovare le parole giuste per descrivere la totale pazzia dell’essere umano.

Auschwitz è il primo campo che si visita. E’ stato interamente ricostruito e le baracche sono adibite a museo con reperti dell’epoca, fotografie e approfondimenti storici.

Dopo siamo andati a visitare il campo di sterminio di Birkenau; è importante sapere che questo campo è nato con l’intento di ‘eliminare’ i prigionieri, al contrario del suo gemello Auschwitz.

L’ultimo giorno ancora per il centro durante la mattina. Poi pranzo e un po’ di shopping nel centro commerciale Galeria Krakowska.

Non abbiamo fatto visita alle miniere di sale in quanto avevamo giudizi contraddittori, abbiamo preferito quindi vivere il quartiere ebraico con i suoi vicoli e le botteghe di antiquariato e i suoi caffè sempre molto economici e, poi, la fabbrica di Schildren, ci si arriva a piedi dalla piazza del ghetto.

Per chi vuole evadere dalla città e magari passare una giornata a sciare, consiglio di andare nella località di Zakopane, buoni impianti di risalita prezzi sempre convenienti, dista soltanto 90 km da Cracovia. Per arrivarci sono disponibili collegamenti via treno giornalieri ol magari contrattare un buon prezzo con i numerosissimi tassisti che circolano in cerca di clienti nella zona della stazione.

Infine, Cracovia è una città a portata di tutti, facile da girare e da scoprire con un ottimo servizio tram. I locali sia per mangiare che per il divertimento sono economici e di qualità medio alta. La gente è disponibile e non abbiamo mai avuto la sensazione di pericolo, anche passeggiando in vicoli stretti e bui. Cracovia è una città universitaria quindi in città c’è molto movimento, i locali sono sempre pieni e c’è musica per tutti i gusti.

A Cracovia ancora non c’è l’euro e, forse, è un bene per la popolazione in quanto i prezzi sono decisamente più bassi dei nostri. Per gli amanti della birra… una media costa appena due euro.



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