Cracovia, raffinata, giovane e dinamica
CRACOVIA, RAFFINATA, GIOVANE E DINAMICA! (31/8-4/9 2015)
Ce l’avevano detto e l’avevamo letto: visitate Cracovia, non ve ne pentirete! E così è stato: la città ci ha stupefatto, sotto tutti i punti di vista. La città vecchia (Stare Miasto), piccola e raccolta, passata indenne dalle distruzioni della guerra, è un piccolo gioiello semplice e raffinata allo stesso tempo. La città, quasi tutta oasi pedonale, è circondata dai verdi e ben tenuti giardini del Planty che seguono l’andamento delle mura di cinta ora scomparse. Ne rimane un piccolo tratto intorno al Barbacane (fortificazione cilindrica) ed alla porta Florianska. Da qui percorrendo l ‘omonima strada si sfocia nella bella e grandiosa piazza del Mercato dalla quale si esce con la Ulica (via) Grodzka per raggiungere, dall’altra parte della città, il castello del Wawel, affacciato sulla Vistola. Questo tracciato è l’asse principale della città e merita di essere percorso più volte per ammirare palazzi e chiese ottimamente conservati, negozi di tutti i tipi, ristoranti e bar, per ascoltare la musica da strada e per vedere la miriade di gente che passeggia…Così come facevano i re polacchi che da porta Florianska attraversavano tutta la città per farsi incoronare nella cattedrale del Wawel. La città vecchia ed il Kazimierz con la loro atmosfera dinamica e vivace, ma allo stesso tempo gradevole e rilassante attirano grandi folle di turisti ed in particolare di giovani attirati dal clima culturale aperto a tutte le espressioni artistiche senza spendere eccessivamente. Insomma Cracovia ci è apparsa come una città quasi ideale: molte nostre città hanno patrimoni artistici notevolmente superiori, ma perdono il confronto per la pulizia, l’ordine, la disponibilità, l’organizzazione e la cura con la quale le attrazioni vengono proposte. Purtroppo devo ammettere che la nostra più che millenaria e decantata civiltà ha qualcosa da imparare…..Che ci sia un grande sviluppo turistico si nota facilmente dal gran numero di ristoranti, bar, pub, agenzie turistiche negozi di souvenir e soprattutto dai numerosissimi kantor, dove si può cambiare gli euro nella moneta locale, gli zloty (PLN). Sicuramente non rimarrete né senza soldi, né a stomaco vuoto! I prezzi sono veramente accettabili (specialmente per mangiare) anche se in aumento, visto il gran incremento di presenze degli ultimi anni dovuto anche al turismo religioso: la città deve sicuramente molto a papa Giovanni Paolo che qui è stato vescovo.
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Passiamo ora alla visita. Arriviamo in città verso le 21 di lunedì 31 agosto e, depositati i bagagli, ci rechiamo subito in centro. Siamo due coppie di nonni, non giovanissimi, ma “vispi” ! Rimaniamo immediatamente colpiti dal gran numero di persone, in particolare di giovani, che incontriamo. La grande piazza del mercato (Rynek Glowny) una delle più ampie d’Europa,ci lascia a bocca aperta. Contornata da bei palazzi, ristoranti e caffè, sapientemente illuminata, divisa dal cinquecentesco mercato dei tessuti, con la slanciata cattedrale di S.Maria in un angolo e la massiccia torre del comune ci appare come un luogo magico. Ci passeremo diverso tempo, senza mai annoiarci, sia di giorno che di sera.
Non abbiamo dormito benissimo per il gran caldo: martedì sarà una giornata veramente estiva. Fatta colazione iniziamo la visita dal complesso fortificato Wawel la collinetta a dominio della Vistola che comprende la Cattedrale e il Castello e che rappresenta il cuore della nazione polacca. E’ da qui che si è sviluppata la città a partire dal X secolo ed è qui che vissero e furono incoronati i re polacchi fino al XVII secolo quando la capitale fu spostata a Varsavia. Meglio andare presto per evitare possibili code. Le attrattive da visitare sono molte, i biglietti si acquistano separatamente ed i prezzi sono accessibili. Il complesso nel suo insieme è molto bello ed interessante anche se ha subito numerose trasformazioni nell’arco dei secoli molti gli artisti italiani che hanno dato il loro contributo. Noi abbiamo visto le Sale reali di rappresentanza, gli Appartamenti reali privati ( con guida in italiano), la Dama con l’Ermellino di Leonardo ( che ci è piaciuta più della Gioconda) e per uscire dal Wawel siamo passati per l’antro del Drago che sputa fuoco ed è un simbolo di Cracovia. Da non perdere è la visita della Cattedrale che è la chiesa più importante della Polonia dove si trovano le tombe di quasi tutti i re polacchi, di principi, regine, vescovi che rappresentano la storia della Nazione. La costruzione originale sarebbe in stile gotico, ma aggiunte rinascimentali e barocche confondono le idee ! Le cappelle sembrano chiese separate e lo stile predominante è un pesante barocco con ori e marmi neri. Troppo opulenta e ricolma di testimonianze, in particolare di monumenti funebri, per i miei gusti, ma certamente interessante. A noi è piaciuta la salita sul campanile che si effettua con strette scale di legno a ridosso di possenti travature anch’esse di legno. Dall’alto si gode un bello scorcio sulla città e si ammira la grande campana detta di Sigismondo che ancora oggi fa sentire i suoi rintocchi in particolari occasioni. Durante la visita ci riposiamo e rifocilliamo con un buon gelato e con una ottima birrona allo Slodki Wawel (Dolce Wawel) strategicamente situato… Quando scendiamo dalla collina ci permettiamo un riposino al nostro B&B che è nelle vicinanze e poi torniamo in centro perché alle ore 20 abbiamo deciso di assistere ad un concerto di musica classica nella chiesa dei SS Pietro e Paolo. Cracovia è la città della musica….e della chiese ! Prima però ceniamo presso un bar Mleczny: vera cucina locale dove si fa un tuffo nel passato sovietico della città. Questi erano locali (letteralmente “bar del latte”) che offrivano piatti semplici a prezzi politici ai lavoratori e che fiorirono nel secondo dopoguerra. Ne sono rimasti pochi ormai sostituiti da fast-food di tutti i tipi,ma vale la pena provarli. Ne abbiamo individuati due in UL Crodzka poco prima della chiesa dei SS Pietro e Paolo. Non si servono alcolici e in due si può spendere anche ben 10 € ! Dopo il gradevole concerto facciamo una passeggiata senza meta poi a nanna…
Per oggi, mercoledì abbiamo programmato la visita alla Cracovia sotterranea e così facciamo un viaggio affascinante tra reperti archeologici, ricostruzioni materiali e virtuali, film, docomentari, monitor interattivi che ci conducano attraverso i secoli alla scoperta della città e dei suoi rapporti con l’Europa. Questo straordinario museo di 4000 mq è allestito sotto la piazza principale ed è stato aperto nel 2010: uno sforzo enorme, ma è sicuramente un’attrattiva da non perdere. L’ingresso è dal Mercato dei Tessuti lato Cattedrale,. Nei periodi di punta conviene prenotare la visita acquistando i biglietti per tempo ( anche via internet: podziemiarynku.com). Passiamo qualche ora sotto terra, senza annoiarci e risaliti in superficie facciamo il giro della splendida Piazza del Mercato e sotto i portici del Mercato dei Tessuti che in antico era solo una doppia fila di pietre a ridosso delle quali i mercanti vendevano le loro merci. Nei secoli è stato trasformato ed ampliato fino a diventare l’imponente edificio in stile gotico che ha però mantenuto il suo tradizionale ruolo di luogo d’incontro e mercato. La navata centrale è una galleria di piccole botteghe che offrono souvenir, la maggior parte dei quali di produzione locale. Intorno sotto i portici, caffè, bar e negozi. Tra il Mercato e la cattedrale troverete variopinte bancherelle di fiori. Dal campanile più alto della Cattedrale ad ogni ora di notte e di giorno, un trombettiere suona poche note di tromba a ricordo della sentinella che, mentre stava dando l’allarme durante l’assedio mongolo del 1241, fu uccisa da una freccia. La Cattedrale di S.Maria, con i due campanili di altezza diversa, è anch’essa ricolma di sculture e arredi dorati e marmorei in stile barocco che ha sostituito il più severo gotico. Bello l’alto e scenografico soffitto stellato e notevoli le slanciate vetrate. Il lungo presbiterio arricchito di un pesante coro con baldacchini termina con il capolavoro di scultura tardo gotica che è la pala d’altare di Veit Stoss la più grande d’Europa, decorata con circa 200 sculture in legno, alcune delle quali raggiungano quasi i tre mt di altezza (a pagamento). Usciti dalla Cattedrale si può visitare l’attigua chiesetta di S.Barbara anch’essa con interni barocchi. Siamo un po’ stanchetti, ma dopo un breve riposo ci riprendiamo e decidiamo di raggiungere il Kazimierz. Fondata nel XIV sec allo scopo di difendere la capitale, fu abitata da Ebrei dal XV sec e divenne parte integrale della città nel XVIII sec. conservando il carattere di insediamento prevalentemente ebraico. La furia nazista sterminò quasi tutti gli abitanti dopo averli rinchiusi nel vicino quartiere di Podzore, al di là della Vistola, trasformato in ghetto. Dopo anni di abbandono ha recuperato il suo ruolo di centro religioso e si è rivitalizzato richiamando un gran numero di visitatori specialmente giovani anche a seguito dell’uscita del film Scindler’s List in gran parete girato a Kazimierz. Vi si svolge anche il Festival della Cultura Ebraica. All’inizio del primo insediamento ebraico si trova la Piazza Nuova dove si svolge un vivace mercatino quotidiano. La costruzione circolare al centro era il macello kasher ora adibito alla vendita di gastronomia da asporto in particolare dei zapiekanki,mezze baguette di vari misure con sopra un po’ di tutto in varie combinazioni. Naturalmente le abbiamo assaggiate (avevamo fame), ma non è semplice perchè il ripieno scappa da tutte le parti. I Polacchi le mangiano anche camminando. Rifocillati continuiamo la visita al quartiere che presenta numerose Sinagoghe Visitiamo la Sinagoga Vecchia l’edificio del genere più vecchio della Polonia. All’interno interessante museo con una sezione destinata (haimè) alla memoria dello sterminio degli Ebrei durante la seconda guerra mondiale. Nella vicina e bella piazza Szeroka troviamo la piccola Sinagoga di Remuh utilizzata fino ai nostri giorni ed in fase di restauro e così chiamata a ricordo di un importante rabbino che è sepolto nell’attiguo ed interessante cimitero monumentale visitato da Ebrei di tutto il mondo.Siamo stanchi e rientriamo alla base. Cena presso il mitico U Babci Maliny, ne riparleremo!
Giovedì è giornata dedicata alle Miniere di Sale di Wieliczka a pochi chilometri da Cracovia e assolutamente imperdibile. Ci siamo accordati con una delle tante agenzie turistiche che al prezzo di circa 30 € a testa ci ha fornito i biglietti per la visita in italiano e ci ha traghettato a Wieliczka. La miniera in funzione dal XIII sec ed attualmente in funzione solo per una piccola parte. Ci sono circa 300 km di gallerie e circa 3000 grotte la miniera si sviluppa dai 64 ai 327 mt di profondità. L’itinerario turistico è di circa 2 km e si visitano circa 22 grotte collegate da galleria in parte a roccia nuda ed in parte sostenute da travature in legno. Questa parte della miniera è stata trasformata dai minatori in una città ipogea con scalinate, sale, cappelle, chiesette, ambienti didattici, laghetti, sculture, decorazioni, lampadari… Una grande attrazione turistica! Molto bella la grande cappella di S.Cunegonda, forse la più grande chiesa sotterranea del mondo, abbellita da grandi lampadari, statue e bassorilievi. Stupefacente la grotta Michalowice alta quasi 40 mt e sorretta da imponenti travatura che la fanno sembrare una cattedrale gotica. Usciti, un po’ storditi (si risale in ascensore…) ci facciamo riportare in città, ma ci fermiamo a Podgorze il quartiere trasformato in ghetto degli Ebrei dai nazisti nel 1941 e dove si trovava la fabbrica di Oskar Schindler che produceva recipienti smaltati. Nell’edificio è stato allestito una ricostruzione della triste storia degli ebrei polacchi di Cracovia e della vicenda che portò alla salvezza di circa un migliaio di loro impiegati come lavoratori nella fabbrica. Dopo la visita abbiamo deciso di non andare a Auschwitz-Birkenau (escursione facilmente organizzabile da Cracovia) per due motivi. Primo: la tragedia è profondamente impressa nei nostri cuori e nella nostra menti. Secondo: ci siamo resi conto che per molti è diventata una gita… Si pensi che due giorni prima, per il gran caldo, appena fuori dal campo sono state montate delle docce! Dalla fabbrica raggiungiamo in breve la grande piazza degli Eroi del Ghetto che era appunto, il centro del ghetto. Nella piazza si trovano 70 sedie di bronzo a ricordo di tutto quello che fu abbandonato da coloro che sono stati fatti sparire. In un angolo si può visitare la Farmacia dell’Aquila gestita da Tadeusz Pankiewicz che, unico non ebreo del ghetto, aiutò finchè gli fu possibile i prigionieri. La farmacia è stata trasformata in museo con il contributo di Spielberg. Ora non ne possiamo più e rientriamo velocemente attraverso il Kazimierz passando la Vistola sul nuovo ponte pedonale. Dopo riposino si cena al Oberza Sasiadow, come al solito in ambiente quasi di lusso e spendendo poco!
Venerdì è l’ultimo giorno e non abbiamo un programma preciso. Con il tram raggiungiamo la stazione centrale, tanto per vedere: comoda e modernissima! Attiguo alla stazione entriamo nella Galeria Krakowska: un immenso shopping center su tre piani con una miriade di negozi di ogni genere. Io, paesano, non avevo mai visto niente di simile. Rientriamo in città attraverso la porta Floriaska. Visitiamo il Barbacane e passeggiamo per la città vecchia senza meta. Percorriamo l’animatissima Ul Floriaska, diamo uno sguardo al teatro Stowacki, forse il più famoso della Polonia, poi dall’altra parte verso il palazzo dell’Arte nella bella piazza Szczepanski. Mettiamo poi il naso nella chiese d S.Anna ed in quella degli Scolopi. Percorrendo il Planty raggiungiamo la zona universitaria con il Collegium Novum ed il Collegium Maius con il bel cortile. Strano nemmeno una scritta sui muri! Entriamo nel Palazzo Vescovile dove ha abitato il Papa Giovanni Paolo da Vescovo e dove è tornato durante le sue visite in Polonia. Non ci facciamo mancare la chiesa di S.Francesco con le famose vetrate di Wispinski e quella della SS.Trinità. Rientrando nella piazza del Mercato acquistiamo gli ultimi ricordi per figli e nipotini e ci fermiamo nella lussuriosa fabbrica di cioccolato di via Szewska… Durante il nostro peregrinare ci siamo rifocillati nuovamente presso il Bar Mleczny.Intanto siamo quasi a sera..Prendiamo i bagagli che avevamo lasciato al B&B ed alle 18,30 siamo all’aeroporto Rientro senza storia: a mezzanotte a letto, a casa ! Come al solito con qualche rimpianto ! Alla prossima.
Un po’ di logistica
Viaggio comodo da Pisa a 200 a/r in due. Il centro di Cracovia è raggiungibile facilmente dall’aeroporto con il bus 292 o 208 oppure con il treno. La stazione dei bus è nei pressi i quella dei treni fuori porta Floriaska. I biglietti per bus e tram si acquistano sui mezzi stessi o alle fermate (distributori automatici, anche in italiano). Noi abbiamo usufruito sia all’andata che al ritorno del transfer suggerito dal B&B (circa 10 € a testa). Le miniere di sale si possono raggiungere dalla stazione centrale con il nuovo apposito trenino e da quella dei bus con il 304 o 311 oppure con i vari transfer. Le visite in italiano si svolgono, attualmente, alle ore 9,45 e 13,10. Si risparmia qualcosa rispetto a come abbiamo fatto noi, ma non so se ne vale la pena. Per il cambio PLN/€ non ci sono problemi: ad ogni angolo troverete un Kantor ! La lingua polacca è impossibile, mettono insieme sette-otto consonanti….ma tutti coloro che lavorano nel settore turistico (compreso i camerieri) conoscono l’inglese e piuttosto bene ! Il B&B scelto è stato il Angel House 2 situato tra il Wawel ed il Kaziemerz in buona posizione. La nostra stanza era piuttosto mini con pochi oscurati. Colazione sufficiente, ma manca il “dolce.” A disposizione un po’ di tutto, il personale è poco presente e quindi ci siamo sentiti quasi a casa. Può andare. Non abbiamo mai usato i mezzi pubblici se non una volta. Il centro città è a misura d’uomo, quasi tutta isola pedonale. Il resto è facilmente raggiungibile a piedi. Per mangiare c’è solo l’imbarazzo della scelta. Da non perdere una cena da U Babci Maliny (Nonna Lampone) davanti al teatro. Potrete cenare in un ambiente fiabesco, tra pendole, vecchi grammofoni, divanetti e pianoforte e su tovagliette di trina. Assaggiate i pierogi e bigos e guardate il libro degli ospiti! Provate anche le ciambelle salate (obwarzanki) che troverete in vendita su piccole bancarelle. Se siete romantici potrete fare un giro per la città vecchia sulle belle carrozze bianche con i conducenti in costume. Se avete fretta potrete fare un tour sulle apposite auto elettriche a più posti con guide in tutte le lingue. In poche parole questa Cracovia ci ha lasciato piacevolmente sorpresi. L’ho già detto abbiamo molto da imparare!