Cracovia, inaspettatamente meravigliosa
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10 Novembre 2018
Il nostro volo, prenotato un mese prima, prevedeva volo diretto da Cagliari a Cracovia con la compagnia Ryanair: orario di volo previsto per le 12 ma due giorni prima la compagnia irlandese decide di spostare il volo alle 18.30 della stessa giornata. Ci vogliono circa 2h30 minuti per arrivare a una della città più belle della Polonia, ma alle 21, poco prima di atterrare, il comandante ci comunica che causa nebbia non si potrà arrivare a Cracovia ma che atterreremo in un aeroporto in una città a 2 ore di macchina dal nostro punto d’arrivo. Quindi decisamente arrabbiati per la giornata persa con tutti questi cambiamenti di orario e di aeroporto, scendiamo dall’aereo e aspettiamo il pullman gestito da Ryanair che dovrebbe portarci a destinazione ma dopo due ore e più al freddo ad aspettare un pullman che non sappiamo se effettivamente sarebbe arrivato, decidiamo di prendere un taxi. Dividiamo la spesa con un’altra coppia di viaggiatori e le due ore consecutive le passiamo a chiacchierare dei rispettivi viaggi. Arriviamo al nostro hotel, il “David Boutique Hotel”, all’una del mattino e con una sveglia che sarebbe suonata alle 5.30. Purtroppo di Cracovia quella sera non abbiamo visto nulla.
11 Novembre 2018
Il nostro hotel si trova nel quartiere ebraico, in una posizione centralissima, un ottimo prezzo per 3 notti con la colazione inclusa. Mesi prima avevo contattato un’agenzia per organizzare la visita al campo di concentramento e ora posso dire che sono stata felicissima di aver trovato un’agenzia organizzata e seria dove abbiamo potuto prenotare e pagare i voucher online e in più era prevista una guida in italiano. I voucher prevedono 6 ore di visita al campo Auschwitz e Birkenau, pausa pranzo e 4 ore di visita alle miniere di sale Wieliczka. Vi consiglio di affidarvi a questa agenzia, “sostraveltour di Cracovia”. Così alle 7 del mattino ci facciamo trovare nel punto di incontro e puntualissima arriva la nostra guida che ci fa salire sul bus e per tutto il tragitto parlerà dell’accaduto di Auschwitz (davanti a noi c’era anche una tv con un documentario) e vi mostrerà le caratteristiche della città che possiamo vedere dal finestrino durante il viaggio. Cracovia la mattina presto è avvolta dalla nebbia, riusciamo a scorgere una città nascosta, silenziosa e ordinata. Il viaggio dura circa 2 ore. Arrivati al grande parcheggio abbiamo tutti 10 minuti per fermarci al bar che si trova a fianco ai cancelli per entrare al campo. E’ stato strano vedere un bar proprio lì e tutti quei visitatori sorseggiare del caffè in un posto ormai molto turistico ma stranamente con un silenzio assordante. Per fortuna non vi è nessun scopo di lucro per questa visita. Non si paga nessun biglietto per entrare da quei cancelli, si può entrare da soli ma ovviamente una guida sarà in grado di farvi svolgere il giro del campo in modo da conoscere l’accaduto e come è accaduto, quindi pagherete semplicemente la guida e il trasporto per arrivarci. Succede tutto molto in fretta, sulle nostre teste appare la scritta “il lavoro rende liberi” (Arbeit macht dich frei, quella che abbiamo visto centinaia di volte alla televisione) e sorpassato quel cancello non c’è niente che io possa raccontare, è un’esperienza da vivere, ognuno con la propria emozione. Un prezioso consiglio che ci da la guida è di non fotografare, non perché non si possa ma perché è un cimitero. Finita la visita al campo di concentramento torniamo al centro della città e scopriamo una Cracovia soleggiata, magnifica, moderna e antica allo stesso tempo, con una piazza gremita di gente, vediamo parchi verdi ovunque, tantissimi alberi e un’atmosfera di una città piacevole. Abbiamo 15 minuti per una pausa pranzo veloce prima di ripartire. Mangiamo un panino passeggiando nella piazza principale. Ripartiamo con il bus verso le miniere di sale. Arriviamo alle 15 circa. C’è una lunga fila all’entrata ma i gruppi con la prenotazione possono entrare. La nostra guida ci aspetta fuori perché all’interno ci sono le guide che lavorano nelle miniere e la nostra parlerà un ottimo italiano. Il sito è una vecchia miniera da dove veniva ricavato il sale, ormai in disuso si è deciso di utilizzare la fabbrica a scopo turistico e l’intento è riuscito alla grande con milioni di visitatori all’anno. Se vi immaginate montagne di sale bianco polveroso vi sbagliate! Qui tutto è scolpito nel sale: muri, statue, lampadari, ogni cosa! La miniera è un intero labirinto che si snoda per tanti chilometri. Troverete dei piccoli punti ristoro e per l’acquisto dei souvenir fatti di sale c’è da sbizzarrirsi. La visita termina intorno alle 18.30 e fuori è ormai buio e l’illuminazione rende il posto ancora più magico. Torniamo al nostro hotel per una doccia veloce perché non ci si può fermare, io sono un’organizzatrice e un mese prima ho prenotato una cena al ristorante “Starka”, considerato uno dei migliori della città, vicinissimo al nostro hotel, con un menù ottimo e un’atmosfera unica di Cracovia. Soddisfatti della giornata e con la pancia felice, torniamo al nostro hotel passeggiando per il quartiere ebraico.
12 Novembre 2018
Giornata interamente dedicata alla visita della città. La vista dalla nostra camera da su un vecchio cimitero ebraico e decidiamo di iniziare proprio da quello e dalla sinagoga. Ci dirigiamo verso il famoso castello reale di Wawel che purtroppo il lunedì è giorno di chiusura e non possiamo visitare gli interni, ci accontentiamo di passeggiare intorno nei meravigliosi giardini, di sotto troverete la statua del drago che sputa realmente fuoco! Ci spostiamo nella piazza principale dove vi è un bel mercato centrale. Nella torre al centro c’è la possibilità di entrare e salire per godere di un panorama della città a tutto tondo. Prendiamo un caffè all’Hard Rock Caffè, passeggiamo per i vicoli medioevali e arriviamo al Collegium Maius dove vedrete un antico orologio. Pranziamo in zona con i famosi Pierogi polacchi, dei ravioli di carne o verdure. Il pomeriggio torniamo verso il quartiere ebraico e visitiamo un’altra sinagoga con un piccolo cimitero annesso, entriamo al museo ebraico della Galizia e poi quando sta per scendere il buio ci spostiamo nella piazza degli Eroi del Ghetto e anche questo posto è da vedere con i propri occhi e non da raccontare. Ceniamo in un tipico ristorante di cucina polacca con una zuppa calda. Il cibo polacco è stata una rivelazione, delizioso, menù curato nel dettaglio, ricette particolari e sapori unici. Meravigliati di aver scoperto una così bella città andiamo a letto con il pieno di felicità.
13 Novembre 2018
Colazione in hotel e il taxi che ci aspetta fuori ci riporta in aeroporto dove finisce il nostro mini viaggio ma che ha lasciato tantissime emozioni, sorprese e sopratutto la certezza di quanto l’uomo possa essere potente e cattivo verso un altro uomo.