Cracovia in un giorno
Da qualche anno però c’è anche un altro motivo per cui vale la pena passare di qui: il famoso dipinto La dama con l’ermellino di Leonardo Da Vinci, temporaneamente ospite in una sala del Castello mentre il Museo Czartoryski è in ristrutturazione.
Noi abbiamo scelto di vedere solo il dipinto e la Cattedrale, tralasciando invece i Royal Apartments e le State Rooms visitabili esclusivamente con un tour guidato: in rete si trovano pareri discordanti sul fatto di visitare o meno queste parti del Castello, quindi valutate voi, anche a seconda del tempo che avete a disposizione. Il quadro di Leonardo è davvero molto bello anche se la sala che lo ospita non lo valorizza per nulla: in ogni caso la visita non porta via più di un quarto d’ora. La Cattedrale dei Santi Stanislao e Venceslao è un tripudio di oro e decorazioni che vanno dal gotico al barocco: qui sono sepolti re, uomini di stato, poeti e letterati e sempre qui nel 1958 Karol Wojtyla è stato nominato vescovo. Una delle torri della Cattedrale custodisce inoltre quella che è la campana più grande di tutta la Polonia, la campana di Sigismondo: toccarla con la mano sinistra, la mano più vicina al cuore, mentre si esprime un desiderio lo farà avverare entro un anno. Ma questo non è l’unica leggenda che aleggia sulla Cattedrale. Proprio sopra il grande portale d’ingresso è infatti appeso un gigantesco osso. Leggenda vuole che si tratti delle ossa di un drago e che finché rimarrà appeso anche la Cattedrale di Wawel resterà in piedi…
Tanto tempo fa Cracovia era governata da un re saggio e giusto di nome Krak quando un giorno nella grotta del Wawel si insediò un terribile drago. Il drago era enorme e feroce: distruggeva i dintorni, appiccava incendi, divorava le mandrie al pascolo e iniziò persino a rapire le giovani fanciulle. Il re decise quindi di chiamare a corte i più valorosi condottieri dell’intero regno ma nessuno di loro osava misurarsi con il drago. Krak ordinò persino di proclamare che chiunque avesse sconfitto il drago avrebbe avuto la mano di sua figlia Wanda e gli sarebbe succeduto sul trono, ma invano.
Quando ormai il re si era rassegnato a sacrificare al drago le fanciulle della città, si presentò a palazzo un giovane calzolaio di nome Skuba con l’ardire di sconfiggere il mostro attraverso un astuto stratagemma. Skuba infatti rammendò delle pelli di montone, le riempì di zolfo, vi aggiunse delle gambette e una coda finte, non dimenticando anche un bel paio di corna attorcigliate. Calata la notte posizionò il finto montone di fronte alla grotta. Il mattino seguente quando il drago divorò il montone lo zolfo cominciò a bruciargli lo stomaco. Il drago si contorceva dal dolore e per spegnere la sete cominciò a bere l’acqua della Vistola. Beveva e beveva ma senza alcun sollievo, anzi: per l’acqua bevuta la sua pancia diventava sempre più tonda, fin quando il drago ormai gonfio come un pallone scoppiò. Fu così che Cracovia venne salvata dal drago e il valoroso Skuba, raccolti i pezzetti della pelle del drago, cucì delle bellissime scarpette verdi per la sua promessa sposa Wanda. A ricordo di questa leggenda proprio fuori dalla grotta è stata collocata una riproduzione in bronzo del drago… non vi anticipo nulla ma pronti a tirare fuori la macchina fotografica appena sentite degli strani borbottii!
La seconda tappa del nostro itinerario è Kazimierz: un dedalo di stradine dove girovagare senza meta tra murales, sinagoghe, ristoranti kosher e piccoli negozietti. Il tutto condito da quell’atmosfera decadente che solo i quartieri ebraici possono avere. Il centro del quartiere è la graziosissima Plac Nowy, una piccola piazza dove ogni giorno si tiene un mercatino delle pulci più o meno vario. In mezzo alla piazza una struttura circolare in ferro battuto ospita dei baracchini che vendono cibo da strada. Qui è d’obbligo provare la specialità tipica di Kazimierz, la Zapiekanka, una baguette tagliata a metà e cotta nel forno che nella sua versione tradizionale è farcita con mozzarella e funghi. Noi l’abbiamo provata da quello che si dice vendere la migliore Zapiekanka di Cracovia, U Endziora. Gustosissima e ideale per un pranzo veloce.
È arrivato il momento di Rynek Glowny, il cuore pulsante di Cracovia: questa piazza gigantesca – qualcosa come duecento metri quadrati – è la piazza medioevale più grande di tutta Europa. Sempre piena di gente a qualsiasi ora, è divisa praticamente in due dall’imponente Sukiennice, il Fondaco dei Tessuti, che oggi ospita tanti piccoli chioschetti che vendono souvenir per tutte le tasche, compresi i famosissimi gioielli d’ambra.
Da un lato della piazza spicca solitaria la Torre del Municipio con ai suoi piedi la statua dell’eros bendato, mentre dall’altro lato si erge maestosa la Bazylika Mariacka con le sue caratteristiche torri dall’altezza diversa e la sua meravigliosa volta stellata. Cercate di passare da questa piazza allo scoccare dell’ora per sentire la melodia dell’hejnal che viene suonato proprio dalla torre più alta. Anche questa sproporzione tra le due torri, rispettivamente 81 e 69 metri d’altezza, è spiegata – guarda un po’ – da un’antica leggenda.
La costruzione delle due torri, che dovevano essere identiche, venne commissionata a due fratelli abilissimi nell’arte muraria. Inizialmente i due lavoravano in armonia, ma mano a mano che le torri salivano in altezza cresceva anche la brama di competizione e di celebrità: ciascuno di loro voleva dimostrare di essere migliore dell’altro. Decisero così di lavorare ognuno per conto proprio: si decise che il fratello maggiore avrebbe costruito la torre meridionale, mentre il più giovane quella settentrionale. I due fratelli si tenevano d’occhio a vicenda ma ben presto divenne chiaro che la torre del fratello più vecchio – e più esperto – si ergeva più bella e più solida. Il più giovane, non riuscendo a sopportare l’idea del proprio fallimento, iniziò a provare profonda invidia e risentimento nei confronti del fratello fino a quando, attirandolo sulla riva della Vistola, lo accoltellò e lo gettò nel fiume. L’assassino tornò al lavoro, finì di costruire la sua torre che adesso superava quella del fratello, ma nulla era più come prima: tormentato dal rimorso si arrampicò sulla sua torre e si trafisse con lo stesso coltello con cui aveva ucciso il fratello. E il coltello, a monito per i posteri, è stato appeso alla porta del Sukiennice proprio di fronte alla Bazylika Mariacka. Da qui ci dirigiamo verso il Collegium Maius, l’edificio universitario più antico di tutta la Polonia: pensate che qui ha studiato Niccolò Copernico. È possibile partecipare ad un tour guidato che consente di visitare le aule dove sono esposti i rari strumenti astronomici usati proprio da Copernico e dove è custodito il più antico mappamondo riportante il continente americano. Se siete stretti con i tempi o non siete particolarmente interessati alla visita guidata, vi consiglio comunque di venire qui per dare anche solo un’occhiata allo splendido cortile a cui è possibile accedere gratuitamente. Se poi riuscite a passare alle 9, 11, 13, 15 o 17 in punto vedrete anche la sfilata dei personaggi che dal grande orologio posto sul lato meridionale del cortile battono le ore.
Tappa finale sono le antiche mura difensive della città. La trecentesca Brama Florianska costituiva la principale porta di accesso alla città ed è l’unica rimasta ancora in piedi, mentre il Barbakan fu costruito successivamente ad ulteriore protezione. Ricordatevi di esprimere un desiderio la prima volta che attraversate Brama Florianska, magari lo stesso che avete espresso toccando la campana di Sigismondo. Così, tanto per essere sicuri.
Informazioni pratiche
Per raggiungere il centro di Cracovia dall’aeroporto di Balice – Giovanni Paolo II si può prendere il bus 208 o 292 (biglietto 4PLN alle macchinette o 5PLN a bordo) oppure è possibile prendere il treno regionale che impiega solo 17 minuti.
Anche il taxi è un’opzione da non scartare vista la vicinanza dell’aeroporto e il cambio attuale (1€ = circa 4PLN): la tariffa per una corsa dall’aeroporto al centro città è infatti di soli 60PLN/15€.
Come avete visto dalla mappa, il centro di Cracovia è davvero molto concentrato e si può girare tranquillamente a piedi.
Noi abbiamo soggiornato al Cybulskiego Guest Rooms e ci siamo trovati bene: a cinque minuti a piedi da Rynek Glowny, economicissimo e pulito.
Per mangiare vi lascio tre indirizzi da provare:
Pierogarnia Krakowiacy in ulica Szewska 23, un localino delizioso che cucina solo pierogi – i tipici ravioli polacchi – in tantissime varianti
Miod i wino in ulica Sławkowska 32, un ristorante dall’atmosfera calda ed accogliente che serve piatti della tradizione polacca, tra cui la buonissima zuppa ai funghi servita in una scodella di pane tostato
Plac Nowy 1 in Plac Nowy, locale moderno nel cuore di Kazimierz che oltre ai piatti classici propone un menu internazionale che spazia dalla pizza agli hamburger fino alle zuppe di udon
Infine, tra le cose da assaggiare a Cracovia non dimenticatevi i buonissimi Obwarzanki, un mix tra bretzel e bagel, rigorosamente da comprare in uno dei tanti carrettini che si trovano per strada.