Cracovia, il gioiello della Polonia

In giro per l'elegante Cracovia con visita delle miniere di sale di Wieliczka e dei campi di Auschwitz e Birkenau
Scritto da: pabarto
Partenza il: 21/08/2015
Ritorno il: 24/08/2015
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
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1° GIORNO (21 AGOSTO 2015)

Partiamo da Pisa con volo Ryanair alle 18.25 ed arriviamo a Cracovia, accolti da un bellissimo tramonto, con mezz’ora di anticipo verso le 20.05. Per raggiungere il centro prendiamo il bus n. 292 al costo di 4 zloty per adulto e 2 per studenti. La fermata e’ raggiungibile in 10 minuti a piedi dirigendovi a destra una volta usciti dall’aeroporto e seguendo le indicazioni per il terminal T1, davanti al quale si trova appunto la fermata. Il biglietto deve essere fatto alle macchinette sotto una pensilina verde che accettano tutte le monete e tagli fino a 20 zloty oltre alle carte di credito. In circa 40 minuti raggiungiamo il nostro Hotel Ibis Stare Miasto al prezzo di 36 euro per una doppia. L’Hotel si trova davanti alla Galleria Krakowska e a dieci minuti scarsi a piedi dalla piazza centrale.

Sistemati i bagagli decidiamo di fare un primo assaggio notturno della città accedendovi attraverso Porta Florianska e percorrendo la via omonima fino alla Piazza centrale che pur se non troppo illuminata ci lascia veramente impressionati per le dimensioni e per la bellezza. Dopo circa un’oretta torniamo in Hotel per il meritato riposo.

2° GIORNO (22 AGOSTO 2015)

Oggi alle 15.10 abbiamo il tour individuale di Auschwitz e Birkenau, per quello con la guida in italiano non abbiamo trovato posto. Colazione da Starbucks e poi a piedi raggiungiamo la piazza Rynek Glowny, veramente un gioiello, iniziamo la visita dall’ex Mercato dei Tessuti adibito a mercato coperto dove è possibile trovare oggetti di artigianato, gioielli in ambra veramente a prezzi molto abbordabili. Successivamente dopo un giro tra i numerosi banchetti sparsi per la piazza che vendono oggetti di artigianato locale (piccoli presepi dipinti a mano, oggetti in legno etc) decidiamo di visitare la Basilica di Santa Maria. Prima di entrare riusciamo ad ascoltare la struggente melodia suonata ad ogni ora da un vigile del fuoco dalla Torre della Basilica in ricordo della sentinella che nel 1241 fu uccisa dai mongoli mentre suonando il suo corno avvisava la popolazione di mettersi in salvo. L’interno della chiesa è veramente bello, il legno trionfa su tutto, le volte di un bellissimo colore azzurro costellato di stelle, il coro e l’altare ligneo che alle 11.50 di ogni giorno si apre mostrando tutto il suo splendore. Siamo rimasti molto colpiti dall’ordine e la pulizia che regna in questa piazza cosa purtroppo spesso inusuale dalle nostre parti. Ci dirigiamo quindi verso la stazione dei bus raggiungibile attraverso la Galleria Krakowska per prendere il pulmann che in circa un’ora e mezza ci porterà al campo di Auschwitz, Oswiecim in polacco, (le fermate sono la G1 G2 G3 o G4 il costo del biglietto è di 28 zloty a/r). Soffermarsi su un commento è superfluo ma sicuramente un ‘esperienza del genere tutti dovrebbero farla perché nessun libro e nessun film riesce a rendere l’idea di quanto è stato fatto se non visitando i due campi. Il viaggio di ritorno ti dà tempo di pensare a tante cose di farsi tante domande e di cercare delle spiegazioni sul perchè è stato fatto e soprattutto permesso tutto questo, ma quando torni a Cracovia e scendi dal pullman per quanto mi riguarda non sono riuscito a darmi nessuna risposta. E’ possibile prenotare tour in varie lingue (meglio prenotare con un certo anticipo via web) al prezzo di 40 zloty ma, se come noi non avete trovato posto, è consigliabile acquistare la guida (5 zloty) che si è rivelata utilissima per svolgere un tour individuale con tutte le spiegazioni del caso. Per quanto riguarda i trasferimenti al campo di Birkenau (il vero campo di sterminio) una navetta parte costantemente davanti all’ingresso del campo. Ritorno in tarda serata cena e a dormire.

3° GIORNO (23 AGOSTO)

Oggi è il giorno dedicato alla visita delle miniere di sale di Wieliczka. Il bus da prendere è il 304 con partenza in Ulica Kurniki di fronte alla Galleria Krakowska (bisogna scendere alla fermata Wieliczka Kopalnia Soli non al capolinea) il tragitto dura mezz’ora al costo di 3,80 zloty . Noi abbiamo optato per il tour in italiano delle 9,45 (l’altro di mattina è alle 13.10). La visita dura circa 2 ore all’interno della miniera di sale più grande d’Europa. Di notevole bellezza la cattedrale dedicata a Santa Cunegonda, interamente scolpita nel salgemma così come i lampadari, l’altare, il crocifisso e le statue (tra le quali bellissima quella dedicata alla Santa e quella di Papa Wojtyla). Essendo due adulti e due ragazzi fino a 16 anni abbiamo optato per il biglietto famiglia a 222 zloty altrimenti il biglietto intero costa 79 zloty e il ridotto 64. Finita la visita rientriamo a Cracovia e dedichiamo il pomeriggio alla visita del castello sulla collina del Wawel dal quale si gode una stupenda vista sul fiume Wisla. Riusciamo a malapena a visitare la cattedrale Wawelska (tutto chiude alle 17) famosa perché vi riposano tutti i sovrani polacchi che si sono succeduti dal 1300 in poi. Altra cosa caratteristica da visitare è la grotta del Drago, la leggenda narra di un Drago famelico che terrorizzava gli abitanti esigendo bestiame in sacrificio nutrendosi altrimenti di esseri umani, un ciabattino un giorno diede al drago una pelle di animale imbottita di zolfo e tanta fu la sete che bevve l’acqua del fiume fino a scoppiare. Un consiglio, il drago in bronzo che sputa fuoco è possibile ammirarlo anche passeggiando lungo il fiume senza pagare l’ingresso alla grotta. Ci soffermiamo un po’ nei rilassanti giardini del castello e dopo una passeggiata lungo il fiume rientriamo verso la piazza principale percorrendo la bellissima Ulica Grodzka ( a mio parere di gran lunga la via più bella della città) ricca di negozi, ristoranti e palazzi finemente decorati. Arrivati nella piazza Rynek Glowny ci concediamo un altro giretto al mercato dei tessuti per comprare qualche souvenir e essendo ora di cena andiamo a gustarci i pierogi (una sorta di raviolo made in Poland) da Pierogi 24 (consigliato da un amico) in Ulica Slawoska. Questa pietanza viene servita con i ripieni più disparati, funghi, carne, formaggio, cipolle, crauti senza tralasciare quelli dolci con fragole o frutti di bosco. Un piatto molto abbondante costa 3 euro scarsi.

4° GIORNO (24 AGOSTO)

Oggi la giornata è dedicata alla parte di Cracovia che un tempo rappresentava il ghetto abitato dalla popolazione ebraica, ovvero i quartieri di Podgorze (tradotto “sottomonte”) e Kazimierz (Casimiro). Prendiamo il tram numero 20 in Ulica Basztowa e in 10 minuti arriviamo alla fermata Zablocie, la prima dopo il ponte Kotlarky. Da li’ proseguiamo lungo Ulica Romanovicza per c.ca quattrocento metri e girando a destra sulla Ulica Lipowa ci troviamo davanti la fabbrica di Oskar Schindler (lunedì ingresso gratuito). Della fabbrica è rimasta soltanto la struttura all’interno della quale è stato allestito un museo sulla storia della Polonia in particolare durante la dominazione nazista. Molto interessante il filmato con le testimonianze dei lavoratori della fabbrica, l’ufficio di Schindler, la ricostruzione del muro che un tempo circondava i quartieri ebraici per impedire agli abitanti di uscirne e avere contatti con l’esterno e le foto degli operai e degli impiegati della “fabbrica della salvezza” protagonisti del capolavoro di Spielberg “Schindler list”. Il museo meriterebbe più tempo per poter leggere con attenzione le varie didascalie che spiegano gli avvenimenti che si sono succeduti nel periodo della persecuzione nazista ma purtroppo la sera abbiamo l’aereo per il ritorno e le cose da vedere sono ancora molte. Finita la visita ci dirigiamo alla vicina Plac Bohaterow Getta (Piazza degli eroi del ghetto) una piazza circondata da edifici moderni e antichi dove grandi sedie in ferro stanno a testimoniare tutti gli oggetti e gli affetti personali a cui gli ebrei dovettero rinunciare a causa della deportazione. La zona di Podgorze nel 1941 fu trasformata nel ghetto dove vennero stipati oltre 20.000 ebrei. Il ghetto venne circondato da mura al fine di isolare la popolazione ebraica dal resto della città, fu assegnato un appartamento ogni quattro famiglie e chi non trovava posto era costretto a vivere per strada.

Da lì ci spostiamo, attraversando il ponte Slaskich, verso il quartiere Kazimierz e iniziamo la nostra visita dalla Ulica Szeroka, in realtà più simile ad una piazza, visitando la sinagoga più antica di Cracovia (Stara) , lunedì ingresso gratuito, dove è possibile ammirare due grossi candelabri che la leggenda narra essere frutto della fusione delle spade di Casemiro il grande. A pochi passi troviamo la Sinagoga Nuova (Remu) che purtroppo essendo in fase di restauro è visitabile soltanto in piccolissima parte. Non ci lasciamo comunque scappare una visita all’adiacente cimitero ebraico, il più antico della Polonia, all’interno del quale sono sepolti rabbini e personaggi illustri della comunità ebraica. Poco fuori dalla sinagoga, sulla sinistra, è possibile ammirare alcuni negozi con ancora le vecchie insegne originali in lingua ebraica. Tornando indietro imbocchiamo la via Josefa e ci dirigiamo verso la Sinagoga Isacco in Ulica Kupa, non un granchè, e da lì raggiungiamo la vicina Plac Nowy dove un caratteristico mercato occupa l’intera piazza. La fame inizia a farsi sentire quindi quale occasione migliore per assaggiare la “zapiekanka” caratteristica baguette tagliata a metà e ricoperta di prosciutto, funghi, formaggi, cipolle, verdure, street food tipico del quartiere molto gustoso e poco costoso (da un minimo di 5 a un massimo di 10 zloty). Dalla piazza prendiamo quindi Ulica Meiselsa location di alcune riprese di Schindler list e da qui arriviamo alla sinagoga Tempel a nostro avviso la più bella per i coloratissimi arredi lignei che la decorano, vale sicuramente una visita.

La giornata e il nostro viaggio volgono al termine, torniamo verso l’albergo non senza aver percorso di nuovo l’aristocratica Ulica Godzka, la piazza Rynek Glowny e Ulica Florianska. Ritiro dei bagagli in albergo, bus 292 per l’aeroporto e żegnaj Kraków.



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