Cracovia, appunti di viaggio
Il primo giorno l’abbiamo dedicato alla visita della città, che è veramente bella e percorribile tranquillamente a piedi. Non mi dilungo su ciò che abbiamo visitato, in quanto ci sono molti diari su questo sito, ricchi di particolari e molto esaurienti. Consiglio la vista alla Fabbrica di Schindler (fabrykaschindlera@mhk.pl), dove è stato allestito un museo multimediale sulla seconda guerra mondiale. Abbiamo fatto il “biglietto famiglia” pagando 45 PLN in quattro.
Il secondo giorno, dopo un giro sempre piacevole nel centro storico, ci siamo recati alla Miniera di sale di Wielczka con il bus 304 (3,20 PLN a testa: il biglietto si può fare sia a terra sia sul bus) per la visita in italiano delle 13,10. In questo periodo ce n’è una sola al giorno nella nostra lingua e la miniera rimane chiusa il giorno di Pasqua, e il sabato santo è aperta solo fino alle 13. Il biglietto (68 PLN a testa) si può acquistare anche a Cracovia in 12a Wiślna st, vicino alla piazza del mercato. La visita dura tre ore: durante le prime due si esplorano i primi due livelli mentre nella terza, che è facoltativa, il terzo, che è adibito a museo. Consigliamo questa visita, che è molto interessante anche per l’ottima preparazione delle guide della miniera.
L’ultimo giorno è stato dedicato alla visita dei campi di concentramento e di sterminio di Auschwitz e Birkenau. Purtroppo una serie di imprevisti hanno creato in noi inutili tensioni che non ci hanno permesso di vivere nel modo giusto questa esperienza. In questo periodo c’è solo una visita in lingua italiana alle 12 e questa è stata l’unica informazione che non è cambiata. Avevo letto che ci sono diverse compagnie di pullman che effettuano il collegamento tra Cracovia e Auschwitz, ma ciò non succede in questo periodo: ce n’è uno solo che, al nostro arrivo, ha chiuso le porte perché al completo. Seguendo il consiglio di una ragazza locale decidiamo di prendere il treno che però impiega ben due ore per coprire una distanza di 65 km. Sfuma così l’obiettivo di arrivare in tempo per la visita in italiano. Avendo però letto che, se non si segue una visita guidata, si può visitare il campo in modo autonomo, optiamo per questa soluzione.
Attenzione: dal 1º aprile al 30 settembre le visite individuali si possono fare solo prima delle ore 10 e dopo le 15. Nell’orario intermedio bisogna obbligatoriamente seguire un gruppo, con guida in inglese o polacco, pagando 40 PLN comprensivi di audio guida e filmato sulla liberazione del campo. Ora il sito è stato aggiornato, ma all’inizio di aprile non c’era nulla di tutto ciò. Ho inviato una e-mail (reservation@auschwitz.org) per segnalare questo disguido, ma non ho ricevuto risposta. Tra Auschiwtz e Birkenau c’è un collegamento gratuito di bus (pochi minuti di viaggio).
Anche il viaggio di ritorno è stata un’odissea, perché le corse dei bus sono veramente poche rispetto al numero di persone che ne vogliono usufruire, e anche i treni non sono molto frequenti. È possibile evitare questi disguidi prenotando la visita in una delle numerose agenzie che si trovano nel centro storico, ma i prezzi sono decisamente elevati.
L’ultimo giorno per raggiungere l’aeroporto abbiamo di nuovo deciso di prendere il treno: anche in questo caso abbiamo avuto una brutta sorpresa perché quello delle 10,48 non c’era e non abbiamo capito il perché. Essendo arrivati in stazione con largo anticipo siamo riusciti a prendere quello delle 10,14 che è partito con qualche minuto di ritardo.
Per quanto riguarda i ristoranti ci siamo fidati dei consigli di altri turisti per caso e non ci siamo pentiti. Da provare quindi “U babci Maliny” di fronte al teatro in via Szpitalna, una parallela della via Florianska, e la spartana tavola calda in via Slawkowska, vicino all’incrocio con Pijarska, dove un piatto di pierogi costa veramente poco.
A parte i non piccoli inconvenienti consigliamo moltissimo la visita di Cracovia città ricca di tanto fascino.