Couchsurfing a Stoccolma

Grazie a Margarida che ci ha fatto apprezzare ancora di più la capitale svedese
Scritto da: Silvia Avo
couchsurfing a stoccolma
Partenza il: 19/09/2013
Ritorno il: 23/09/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Arrivo – 19 settembre

Partenza Milano Linate h 19.20 – arrivo Stoccolma Arlanda Airport h 22.30 con Lufthansa (scalo a Francoforte).

Dopo due piacevoli voli con Lufthansa arrivo all’aeroporto di Arlanda a Stoccolma ed incontro Fabio, arrivato da 2 orette dalla Norvegia. Abbiamo scelto l’aeroporto di Arlanda per una questione di comodità; con un bus (Flygbussarna, SEK 396 andata e ritorno; i biglietti si acquistano alle macchinette automatiche) si arriva comodamente alla stazione centrale in 40 minuti oppure si può prendere il treno (più costoso). Siccome la nostra base per questi 4 giorni sarà il mini appartamento della nostra amica portoghese che abita in città e siccome lei partirà questa notte alle 3 h 30 dal suo appartamento per andare in Portogallo il weekend, dovremo aspettare fino a quell’ora per farci dare le chiavi. Così stiamo in aeroporto a mangiarci un muffin e un panino fino all’una circa, poi prendiamo l’ultimo bus (che rischiamo di perdere perché è partito con anticipo). Dopo una ventina di minuti ci accorgiamo che ha saltato la nostra fermata (Sankt Eriksplan) così lo diciamo all’autista che, dispiaciuto, arriva alla stazione centrale e poi ci riporta indietro. Le vie a quest’ora di notte sono semi abbandonate e quasi tutti i locali sono chiusi; infreddoliti, attraversiamo il ponte di Sankt Eriksgatan e troviamo un bar stile irlandese dove beviamo una birra fino alle 3 circa aspettando la famosa “last call”. Andiamo sotto casa della nostra amica e alle 3 h 20 ci fa salire, ci saluta calorosamente, ci consegna le chiavi e parte. Noi ci infiliamo subito nel minuscolo letto e dormiamo fino alle 10 h del mattino seguente.

Giorno 1: 20 settembre

È venerdì e le vie del quartiere di Vasastan pullulano di gente. C’è il sole, ma anche qualche grado in meno che in Italia, per cui consiglio di vestirsi a cipolla. Facciamo colazione in un bar (Levinsky Bar) attirati dai dipinti appesi al muro e dalla varietà di cibo: yogurth con cereali e frutti di bosco, dolci di tutti i tipi (comprese le “Bullar” con cardamomo e cannella) e sandwich (tutti gli svedesi li mangiano a qualsiasi ora). Per SEK 190 facciamo una bella colazione abbondante e poi andiamo al supermercato ICA proprio lì vicino e compriamo qualcosina per prepararci un paio di pranzi durante il nostro weekend ( SEK 180: verdura,frutta,cous cous,acqua). Decidiamo di camminare fino alla stazione centrale lungo Torsgatan, passando accanto al City Conference Centre. Alla Stazione centrale, molto carina ed incasinata, ricarichiamo le tessere SL, gentilmente prestate dall’amica portoghese, con 72 ore di trasporto (compresi bus, metro, tram e traghetti da Gamla Stan e Skeppsholmen a Djurgården) per SEK 230 a testa. Le corse valgono dalla prima timbratura.

Ci spostiamo a piedi a Gamla Stan, l’isola al centro di Stoccolma, sul ponte Vasabron. Passiamo accanto alla Riddarhuset in stile barocco con un giardino ben curato; da qui proseguiamo per l’isola di Riddarholmen, dove ammiriamo la Riddarholmskirkan e la Evert Taubes Terrass, da cui si ha una bella visuale sulla costa di Sodermalm e sulla Stadshuset con le sue tre corone dorate. Raggiungiamo anche la Birger Jarls Torn, torre normalissima se non fosse legata alle origini del nome “Stoccolma” (da “stock” – tronco e “holm”- isola).

Ritorniamo a Gamla Stan e percorriamo Lilla Nygatan; ci sono molti turisti ma anche molti svedesi che lavorano qui (come la nostra amica portoghese). Si respira un’atmosfera molto vivace e ancora sono visibili diversi edifici antichi; in una cioccolateria vi è la possibilità di visitare gratuitamente l’antica cantina medievale nel seminterrato. Arriviamo a Kornhamnstorg e risaliamo Stora Nygatan; ogni angolo regala degli scorci molto caratteristici. Affamati e stanchi ci rifocilliamo con cibo svedese (pesce e patate e insalata di gamberetti) nel ristorante “Slingerbulten” per SEK 170. Arrivati alla Mynt-torget saliamo le scale che portano al Palazzo Reale (Kungliga Slottet), seguendo le guardie che si fermano a riposare nel cortile esterno del palazzo. Fiancheggiamo la bella chiesa Storkyrkan con un obelisco proprio di fronte e scendiamo lungo Slottbacken fino alla statua di Gustavo III, dove avvistiamo Skeppsholmen. Da qui proseguiamo per Österlanggåtan fino alla statua di San Giorgio e il Drago, e scendiamo fino ad incrociare il famoso vicolo della larghezza di 1 metro, Mårten Trotzigs Gränd, proprio dietro il cortile di una scuola. Finiamo nella piazza Järntorget (dove prendiamo un caffè in una gelateria sfiziosa all’angolo) da dove risaliamo Prästgatan e attraversiamo il ponte, passando nel cortile del Riksdaghuset e nel suo parco (Riksplan) dove si trova il museo medievale. Ammiriamo il teatro della Kungliga Operan dall’esterno e diamo un’occhiata all’atrio riccamente decorato. Dopo aver costeggiato la Jakobs Kyrka, fotografato un party nel retro del teatro dell’opera e attraversato i giardini di Kungsträdgården con la loro grande fontana che sorge nel mezzo, ci dirigiamo verso la SergelsTorg (una piazza moderna costruita in tempi recenti per fronteggiare l’aumento del traffico, purtroppo sotto lavori in settembre) dove raggiungiamo la metro e torniamo nel quartierino tranquillo dove abita la nostra amica. Dopo un riposino e una doccia ristoratrice siamo di nuovo carichi per la cena e decidiamo di goderci Gamla Stan anche di sera. La metro arriva proprio fin lì e in pochi minuti raggiungiamo un ristorante messicano (Taco Bar) dove mangiamo Enchiladas e Quesadillas per SEK 270. Dopo cena ci dirigiamo verso la piazza Stortorget che non avevamo visto durante il giorno e con nostra sorpresa riscopriamo un angolo simil-Bruxelles, con casette dal tetto spiovente tutte illuminate, bar e ristoranti con sedie all’aperto e un’atmosfera molto rilassata. Dopo di ché arriviamo sul molo di Kornhamnstorg e scattiamo due foto serali alla metropolitana che passa all’aperto su un ponte che raggiunge Sodermalm.

Giorno 2: 21 settembre

Ci svegliamo verso le 8.30, carichi grazie alla bella giornata di sole che si prospetta davanti a noi. Andiamo al bar Levinsky e con 209 SEK mangiamo quasi fosse un brunch (yogurth con cereali, 2 cappucini, biscotti e dolci). Prendiamo la metro blu fino a Kungsträdgården ; scopriamo che le fermate della metro blu di Stoccolma sono state scavate come delle grotte, le pareti e i soffitti sono tutti decorati e, qua e là, vi sono statue e sculture varie. Attraversiamo i “Giardini del Re”, imbocchiamo la Nybrokajen dove è ormeggiata una nave militare molto grande e ci dirigiamo verso l’isola Skeppsholmen che percorriamo in senso antiorario. Osserviamo la nave Af Chapman, ora ostello (originariamente avevamo prenotato una cabina su un’altra nave ormeggiata nel porto di Stoccolma trasformata in ostello con prezzi piuttosto economici). Attraversando un secondo ponte ci troviamo sulla Kastellholmen, isoletta rocciosa. Ci arrampichiamo lungo un sentiero che ci porta ad una piccola scogliera dove godiamo della vista su Djurgården, in particolare sulle giostre del Gröna Lunds Tivoli (parco divertimenti della città simile al Tivoli di Copenhagen) da cui provengono lontane delle urla di divertimento. Ritorniamo a Skeppsholmen e percorriamo il tratto di passeggiata che più ci interessa e piace: lungo il molo sono attraccate moltissime imbarcazioni, ognuna con la descrizione della sua storia, alcune abitate con tanto di caselle postali raggruppate sulla terra ferma. In fondo si trova una vecchia gru di carico in legno. Facciamo infine un salto alla chiesa di Skeppsholmen e al giardino circostante il museo di arte moderna, con sculture multicolor di strani animali e persone. Osserviamo l’atrio del Moderna Museet, sembra interessante, ma lo scopo del nostro weekend è stare all’aria aperta e goderci l’atmosfera della città.

Giunti alla metro di Kungsträdgården, dopo un breve salto alla sinagoga della città, torniamo a casa della nostra amica dove ci aspetta un cous cous di verdure home-made per preparare i nostri stomaci ad una cena più abbondante e le nostre gambe ad altre camminate. Dopo il meritato riposo spuntiamo di nuovo dalla metro del “Giardino del Re” e passeggiamo lungo Strandvägen, un vialone alberato pieno di persone e turisti intenti ad abbuffarsi o a sorseggiare un drink su uno dei tanti bar galleggianti. Molto suggestivi i palazzi colorati che spuntano dietro agli alberi. Arriviamo al Djurgårdsbron e infine siamo sull’isola di Djurgården. Ci dirigiamo verso il prato compreso fra il museo Junibacken (dedicato all’autrice Astrid Lindgren) e il Vasamuseet (non lo visitiamo ma ci è stato consigliato da molti; racchiude una nave da guerra antica del 1628). Raggiungiamo l’ingresso del parco divertimenti Gröna Lunds, affollato di bimbi e ragazzini. Passando accanto all’ABBA Museum e al Biologiska Museet, ci troviamo di fronte alla Hazelius Entrance del parco Skansen. Vorremo entrare ma il parco chiude alle 18 in settembre e sono già le 17.30. Attraversiamo il ponte di Djurgård e decidiamo di percorrere il vialone alberato di Narvavägen fino alla piazza Karlaplan; da qui ci lanciamo su Karlavägen e giriamo a destra su Sturegatan, destinazione Stadion. Le porte dell’antico stadio, tutto in mattoncini rossi, sono chiuse ma riusciamo ad intravvedere delle persone che si allenano al tiro con l’arco e le statue che accolgono gli spettatori all’entrata, molto caratteristico. Percorrendo Valhallavägen verso nord, ci troviamo alla nostra destra la Tekniska Högskolan e da lì viriamo verso sud raggiungendo la chiesa di Engelbrektskyrkan. Stanchi troviamo la metro più vicina, Rådmansgatan, e torniamo a casa. Dopo una breve doccia decidiamo di cenare in un ristorante del quartiere; dopo aver scartato qualche locale fin troppo costoso, ecco che troviamo un ristorante indiano-asiatico (Rörstrand Kök & Bar) che offre cena a buffet per 135 SEK a testa. Ci tuffiamo sul buffet piccante e concludiamo con qualche dolcetto. Sazi ci dirigiamo verso casa, programmando già il domani.

Giorno 3: 22 settembre

Di domenica il nostro bar preferito per far colazione è chiuso fino alle 9.30; per cui prendiamo la metro fino al quartiere di Sodermalm, scendendo a Medborgarplatsen. Oggi è nuvoloso e c’è in giro poca gente, quindi non questa piazza abbastanza anonima ci fa una bella impressione. Ci infiliamo nel primo bar che troviamo lungo Götgatan (Tullys Coffe – SEK 111, 2 muffin, 1 cappuccino e 1 chai-latte). Poi ci dirigiamo verso Sofia Kyrka, arrivando da Klippgatan. Il campanile di questa bella chiesa in mattoncini rossi con le tettoie turchesi è visibile da diversi punti del quartiere che vi sta attorno. Entriamo nella chiesa e siamo invitati dal pastore a seguire la messa, ma gentilmente rifiutiamo, ci fermiamo solo per sentire qualche canto. Dopodiché ci infiliamo nel parco di Vita Bergen, dove ancora si possono vedere le vecchie case rosse in legno che una volta erano abitate dagli operai del porto,ossia dalle classi più povere. Seguendo Sågargatan giungiamo all’Ersta Diakoni-Museum. Da qui si gode di una bella vista sulla città di Stoccolma (escludendo la strada che passa proprio al di sotto della scogliera, da dove partono diversi traghetti). Giungiamo fino all’imbocco di Folkungagatan per osservare la collina dove sorge Fåfångan. A questo punto camminiamo fino a Slussen, dove si trova l’ascensore di Katarinahissen. Non ci saliamo ma siamo sicuri che da lassù si goda di un panorama molto ampio della città. Imbocchiamo Klevgränd e poi Hornsgatan fino ad incrociare la via opposta alla chiesa di Maria Magdalena; scopriamo un quartierino veramente caratteristico, ricco di atelier e di piccoli locali con arredamenti ricercati. Raggiungiamo l’ascensore di Maria Hissen, che può essere utilizzato solo dai residenti e che con uno stretto ponte porta all’entrata di una casa, da vedere! Ci infiliamo poi nella via Blecktornsgränd e troviamo il cafe Magnolia, gestito da giovani ragazze, con sedie colorate all’esterno e pieno di piante in vendita all’interno. Servono hamburger slow-food buonissimi! Io prendo l’Halloumiburger (vegetariano con formaggio, salsina rossa squisita e patate arrosto) e Fabio prende il Pulled Pork burger, ugualmente ottimo (SEK 320 in due).

Dopo pranzo eccoci in metro: da Mariatorget arriviamo in stazione centrale e da lì prendiamo un tram fino all’entrata principale del parco Skansen (entrata: SEK 100 cad.) dove è esposto un cartellone con le esibizioni del giorno. Ci dirigiamo subito alla vasca delle foche: è l’ora del pranzo e le foche imitano il gesto dell’addestratore per ricevere in cambio cibo. Da qui partiamo alla scoperta degli altri animali del parco, tutti tipici del nord Europa. Abbiamo molta fortuna perché riusciamo a vedere i lupi, la lince e gli orsi bruni; sono rinchiusi in ampi spazi verdi quindi non sempre spuntano dai loro nascondigli. Ci sono anche bisonti, cinghiali, renne e alci, oltre ai classici animali da fattoria. Ci fermiamo a mangiare le crepe servite al bar visino a Nyloftet (SEK 81 – pancakes e caffè). Proseguiamo verso Seglora Church e Skogaholm Manor, fermandoci all’Hornborga Cottage ad ascoltare i racconti sullo stile di vita dei contadini svedesi nel XIX secolo. Prima di andare vogliamo vedere i lemuri vicino allo Skansen Aquarium (la cui entrata non è inclusa nel biglietto per il parco). Si fa tardi e decidiamo di ritornare a casa a mangiare il cous cous avanzato. Dopo la cena e una doccia rilassante ci spingiamo fino alla metro e arriviamo alla fermata del Globen, un enorme complesso sferico che ospita ogni anno campionati di sport, concerti e tanto altro. Di domenica sera è chiuso e non si può prendere l’ascensore vetrato che percorre l’esterno del globo e arriva in cima, regalando un panorama a 360° di Stoccolma. Il Globen è tutto illuminato di blu e comunque colpisce per la sua mole. Infreddoliti, ritorniamo a casa, constatando che il quartiere del Globen non pullula di vita. Facciamo giusto uno stop al 7Elven dove compriamo dei dolcetti da portarci in viaggio l’indomani.

Giorno 4: 23 settembre

Quarta e ultima colazione al Café Levinsky (SEK 221, 2 cappuccini, 2 yougurth con müsli, 3 dolci). Usciamo più che soddisfatti. Oggi la nostra meta è il quartiere di Kungsholmen; ci arriviamo a piedi passando dal ponte St. Eriksbron e puntiamo dritti all’altra parte dell’isolotto. Raggiunta la passeggiata di Norr Mälarstrand, la percorriamo fino alla Stadshuset (City Hall), rilassandoci al sole. La Stadshuset è molto bella, in mattoncini rossi, con la torre coronata dalle tre corone per l’appunto, simbolo araldico della Svezia. Da qui percorriamo alcune vie che ci portano al Rådhuset ed in seguito giungiamo al parco Kronobergsparken, che troneggia sul quartiere. L’atmosfera è veramente rilassante e diverse persone portano a passeggio il cane o semplicemente si riposano su una panchina al sole. Noi decidiamo di fare lo stesso, chiacchierare e scaldarci al sole senza correre dietro a qualche monumento o edificio. Così arriva mezzogiorno e, sempre a piedi, torniamo al quartiere di Eriksplan dove facciamo una piccola spesa per il pranzo all’ICA. A casa della nostra amica pranziamo e le prepariamo un bigliettino con un vasetto di fiori per ringraziarla. Alle 15.30 ci avviamo alla fermata dell’autobus Flygbussarna. Il pullman puntuale ci porta all’aeroporto; notiamo che anche Stoccolma non è immune dal traffico di rientro dal lavoro. E così si concludono questi splendidi giorni di sole di metà settembre a Stoccolma!

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Gamla Stan

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Gröna Lunds Tivoli

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Stockholm's harbour



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