Costiera amalfitana in moto
Ci riusciamo così bene che in due settimane è le seconda volta che appoggiamo le nostre regali chiappe sulla sella per partire. Siamo ancora più bravi, però, a spostare in avanti l’ora della partenza: le 14… no, troppo presto, meglio le 14.30…Anzi… le 15 e non se ne parla più…
Azz…, Porc…, Minch…, insomma siamo per strada, inutile pensare al colpevole tanto ogni volta c’è sempre qualcuno con un problema diverso ma per fortuna ci siamo, alle 15.30 circa varchiamo il casello di Frosinone aiutati dai Telepass (Finalmente) a bordo delle nostre moto e via, tutto d’un fiato fino alla barriera che si incontra poco prima di Salerno. Sosta tecnica che Marco sfrutta alla grande entrando a far parte anche lui della grande famiglia Telepass e poi via di nuovo per il breve tratto che ci separa da Salerno. L’arrivo in città è un po’ traumatico, le indicazioni stradali sono a volte incomprensibili o, a volte sono brave a nascondersi o più semplicemente non ci sono. Il sottoscritto prova a imboccare un senso unico di dimensioni colossali, forse è il caso di far guidare il gruppo a qualcun altro!! Trovare l’hotel non è difficile e in men che non si dica siamo in boxer e maglietta pronti per fare i turisti da spiaggia… ma dov’è la spiaggia. La costiera amalfitana salendo verso nord è molto frastagliata e così dobbiamo cercare una caletta dove poterci fermare. Qui si guida in maniera molto naif, la striscia continua a centro carreggiata e la segnaletica verticale di divieto di sorpasso sono poco più di un consiglio; un paio di volte assaporiamo il brivido del frontale che per fortuna evitiamo grazie alla nostra andatura abbastanza turistica. Arriviamo in spiaggia alle 18.20 circa, giusto in tempo per constatare che è quella l’ora in cui tutti gli stabilimenti chiudono… ma perché? Lo scopriamo cinque minuti dopo quando veniamo raggiunti dal cono d’ombra che si forma a causa delle ripide cime che sovrastano la costa. In poche parole addio tintarella ma per noi non è un grande problema; Luca già dorme profumatamente grazie al bottone del sonno che evidentemente ha installato dietro la schiena… Come si appoggia crolla!!! Marco e ne approfitta per far credere a Daniela che l’ha portata al mare, così domani potremo fare curve su curve senza scrupoli di coscienza e zavorrine in rivolta. Daniela sa benissimo che la spiaggia è un palliativo ma vuole molto bene a tutti noi e decide di sopportarci in silenzio, in fondo le abbiamo promesso che nel 2006 la porteremo in Grecia!!!! Alle 20 i primi pinguini che affollano la spiaggia ci fanno capire che è ora di fare rientro in albergo per una doccia in vista della serata. Una breve sosta nel centro di Salerno ci consente di prenotare la pizzeria per noi cinque e per due amici, Massimiliano e Dolcissima, che ci hanno raggiunto in macchina. Io mi accingo ad uscire già con i primi sintomi della stanchezza… Alle 22 ci mettiamo seduti e ordiniamo rigorosamente pizza, preceduta da un piccolo antipasto. Tutto è molto buono da mangiare e anche da guardare, visto il via vai di belle ragazze ma è nulla in confronto allo spettacolo a cui ci troviamo di fronte nel dopo cena a via Roma. Qui ci troviamo di fronte migliaia di persone che animano la vita notturna della città seduti nei tipici locali all’aperto che fanno da contorno alla zona dello struscio o semplicemente in mezzo alla strada a scambiare due chiacchere. Il colpo d’occhio è veramente notevole, soprattutto se ci si concentra sul versante femminile. Nel frattempo la compagnia è cresciuta ancora: ci hanno raggiunto altri tre amici che ci guidano nella bolgia infernale fino a un bel localino sovrastato da una terrazza dove chi vuole può cenare con vista panoramica sul corso.
Purtroppo alle 2.00 le nostre batterie finiscono; è ora di rientrare per recuperare le energie in vista della tappa di domani.
29 maggio ore 9.10: e chi l’ha detto che le donne sono sempre le ultime a essere pronte!? Quando io e Luca usciamo troviamo già Daniela fuori dall’Hotel circondata dalle valige che ci tiene a sottolineare di essere stata la prima ad aver lasciato l’hotel.
Dopo una rapida colazione partiamo alla volta di Postano, ci attende una mattinata di curve e paesaggi mozzafiato, peccato per il traffico che, considerato il tipo di strada il tempo non eccezionale speravamo essere meno intenso. Ci troviamo di fronte la solita fila di pullman che percorrono avanti e indietro la costiera rendendone la percorrenza ancora più problematica di quanto già normalmente lo è una strada a strapiombo sul mare e ricca di curve strette, cieche e irregolari, per fortuna l’asfalto è in buone condizioni e ciò consente a chi vuole di fare qualche piega decente.
Passiamo attraverso Maiori, Vietri sul Mare, Amalfi e cento altre piccole località con la sensazione di essere parte noi stessi di un paesaggio disegnato al limite della perfezione. Facciamo più di qualche pausa per le foto di rito che poi pubblicheremo sul sito e proprio per questo ci sforziamo di cogliere degli scorci che diano l’idea di quello che noi abbiamo visto con i nostri occhi. All’arrivo a Postano ci attende una bella passeggiata per il paese, ovviamente preceduto da un ricco salasso per posteggiare le moto: si pagano “modici” 2,80 € l’ora, un’inezia se confrontati con i 4,60 € che spenderà Massimiliano per parcheggiare la sua macchina… per fortuna il ristorante dove andiamo è fornito di parcheggio il che ci consente di mangiare con calma. Le ore corrono veloci e le 16arrivano presto: è ora di rientrare. Io e Luca facciamo una tappa a Napoli per portare la nostra amica Barbara a lavoro mentre Marco e Daniela preferiscono tirare dritti per Latina.