Costarica e i suoi parchi nazionali
PRIMO GIORNO Giunti all’aeroporto Malpensa, ritiro biglietti al banco della Continental, impacchettamento zaini, check-in e controlli doganali come da prassi (nota: se si viaggia con la Continental non è necessario imballare gli zaini perché forniscono loro un sacco di plastica protettivo, così si risparmiano i primi 8/9 euro). Arrivati al gate iniziano i problemi…VOLO ANNULLATO!!! L’aereo ha rotto un motore…Inizia una lunga attesa per conoscere il nostro destino. Si partirà la mattina seguente con un volo speciale … primo giorno perso!!! SECONDO GIORNO Partenza in perfetto orario,viaggio buono e arrivo a NY alle 12.00, aeroporto Liberty dove oltre ai controlli doganali dobbiamo anche ritirare gli zaini per ulteriore controllo …È un percorso obbligato e ben organizzato, non c’è pericolo di sbagliarsi, il personale è gentile e disponibile. Visto che abbiamo circa 5 ore di attesa per la coincidenza gironzoliamo per l’aeroporto. Nel primo pomeriggio altra brutta sorpresa ..L’aereo per San Josè è in ritardo! Il ritardo alla fine sarà di più di 2 ore (a saperlo prima avremmo preso la metropolitana per Manhattan per visita veloce alla statua della Libertà, ma tra incertezze varie e paura di perdere la coincidenza decidiamo di rimanere al sicuro in aeroporto e ci consoliamo con un MEGA hamburger stile vera America (21$ in due). Finalmente arriva l’ora per partire verso il tanto agognato COSTARICA. Arriviamo a San Josè alle 23.30. Prendiamo un taxi velocemente (ovviamente taxi ufficiale di color arancione come consigliato dall’hotel). Il taxista ci porta all’hotel e chiede 5$ non i 3$ previsti! Ernesto scende al volo per controllare che non ci siano problemi con la prenotazione della camera…Visto il ritardo..E lascia a me il compito di pagare il taxi..Sono troppo stanca per discutere sul prezzo e quindi pago quello che chiede…Meno male perché si rivelerà poi una persona veramente molto onesta. Finalmente dopo una doccia.. Il tanto sognato letto…Ma non ci rimarremo molto!!! ci accorgiamo di aver perso la macchina fotografica NUOVA sicuramente dimenticata sul taxi.
TERZO GIORNO Alle 04.30 siamo svegli tutti e due per colpa del fuso orario…Riordiniamo gli zaini,(abbiamo l’abitudine di preparare gli zaini per il viaggio dividendo gli abiti in modo di averne uno con il necessario per tutti e due …In caso di smarrimento ) non abbiamo ancora deciso se fermarci un giorno come da programma o partire subito per la prima tappa e recuperare il giorno perso in aeroporto! Alle 7 colazione in hotel e si decide di fermarci un giorno per visitare San Josè ma soprattutto perché abbiamo una remota speranza di ritrovare la macchina fotografica! E’ una splendida giornata di sole , prendiamo il bus pubblico per la capitale (400 co a testa),visitiamo la città che, come già segnalato, non è nulla di speciale, pranziamo al ristorante ARGENTINO bello e caratteristico (20.000co in due). Alle 15.30 andiamo in aeroporto alla stazione dei taxi…Incredibile ma vero il taxista (ONESTISSIMO) ha trovato la macchina fotografica e l’ha portata in centrale (forse è servita anche la telefonata fatta dal proprietario dell’hotel), dopo ringraziamenti e una dovuta mancia, ritorniamo ad Alajuela felici. Alle 18.30 complice la stanchezza e fuso orario crolliamo addormentati…Senza cena! QUARTO GIORNO Sveglia alle 4 (sempre per il fuso orario) preparativi, colazione, partenza! Destinazione TORTUGUERO, bus da Alajuela per San Josè alle 7.30 (400co a testa) poi taxi per stazione Carribes (3$ in due) per prendere il bus pubblico per Cariari (2620co in due). Un percorso stradale tra le montagne contornate da foreste a perdita d’occhio, bello…Ma nulla rispetto a quello che verrà poi! Bus da Cariari per Pavona (2000co in due) partito, come gli altri, in perfetto orario. E’ un mezzo miracoloso, non capiamo come fa a non cadere a pezzi; percorriamo una strada che attraversa la foresta lussureggiante intervallata da coltivazioni di banane. Bellissimo, il bus è pieno di “Ticos”e si ferma in qualsiasi luogo gli venga richiesto, anche in zone dove non vi è nulla. Poi la strada asfaltata termina e diventa sterrata, tra continui sobbalzi si attraversa una natura incredibile…Foreste con alberi giganteschi! Si arriva a Pavona, un punto nemmeno segnalato sulle cartine, dove vicino ad una costruzione in legno c’è l’imbarcadero per Tortuguero. Saliamo su una lancia a motore che carica circa 10/15 persone (3200co in due) e scendiamo il corso del fiume tra la foresta. Primi avvistamenti di coccodrilli e iguane, dopo un’ora circa di navigazione si arriva a Tortuguero…Un gruppo di case in legno e lamiera, assoggettato al turismo! Tutto attorno è povero ma a disposizione dei turisti curiosi. Durante il viaggio e successivamente al villaggio, veniamo avvicinati da più persone del posto che vogliono fornirci indicazioni e servizi vari…Ci caschiamo e seguiamo una pseudo guida locale (come dice la scritta sulla sua maglietta), andiamo all’hotel (parola grossa) Miss Miriam (25$ in due) e ci rendiamo subito conto che nella stanza c’è un caldo infernale e anche piccoli escrementi (topi??? No…Gechi!!!) ma ormai siamo lì e decidiamo di rimanere, montiamo la nostra cara zanzariera avvolgendo ben bene il letto! Prenotiamo subito l’escursione per il giorno dopo in canoa scegliendo tra vari tour operator ”ERNESTO TOUR” perché ci ha ispirato subito fiducia e soprattutto parla italiano! Cena presto (ma qui è la normalità) alle 18 da Miss Miriam (10000co in due) in tono con il villaggio e come di consueto a letto presto.
QUINTO GIORNO Sveglia alle 4.30, senza problemi, un po’ di frutta per colazione e alle 5.20 puntuali da Ernesto Tour…Ernesto è un uomo sui 50 anni che fa la guida anche per Avventure nel Mondo. E’ ancora buio e si parte con la canoa, siamo solo noi tre. Ernesto ci spiega tutto quello che incontriamo, vede animali mimetizzati nel verde piante e alberi particolari e ce li indica con cura. Vediamo uccelli bellissimi, caimani, il basilisco, le scimmie urlatrici e tanta natura alle prime ore del giorno, riusciamo anche a prendere un acquazzone di passaggio ma fa parte dell’avventura, ci sentiamo come Indiana Jones … che bello . Al rientro incontriamo altre canoe piene di turisti che iniziano il loro tour a giorno inoltrato…Non è una scelta felice…Quindi consigliamo vivamente di fare qualche sacrificio ed alzasi presto la mattina ..Gli animali non aspettano. E poi con noi c’era Ernesto…Il veterano delle guide! Il tour di 3 ore costa 30$ per due e visto che ci siamo trovati bene prenotiamo da lui anche il viaggio in lancia a motore per Moin di domani. Nel pomeriggio escursione a piedi nel parco del Tortuguero (ingresso 20$ in due) un sentiero di circa 10 km che si inoltra nella foresta costeggiando a tratti il mare. Qui vediamo serpenti, piccole iguana e scimmie cappuccino. Sulle spiagge troviamo i resti delle uova di tartaruga. Sera cena a base di pollo in un caratteristico ristorante sul mare (20$ in due). Tortuguero è un luogo particolare, fuori dagli schemi, merita di essere visitato! Dobbiamo segnalare che ci sono tre attracchi per le barche: il 1° molto colorato e centrale con qualche negozietto di souvenir per i turisti che arrivano per escursioni giornaliere; il 2° per le barche traghetti locali e il 3° è quello nascosto tra le case fatiscenti; ci si arriva da una passerella di vecchie assi in legno e viene utilizzato per far sbarcare turisti come noi, in modo che l’impatto iniziale ti scombussola e ti senti un po’ perso, non vedi bene dove si trova il villaggio così ti affidi alle “guide” del posto che sono onnipresenti per scegliere l’hotel! Miss Miriam per esempio ci ha deluso non lo consigliamo, con minor spesa c’è di meglio, ad esempio La Casona, Princesa ma anche Cabinas Arcari con i suoi 8$ a testa! SESTO GIORNO Bella giornata di sole anche oggi, riordino zaini,colazione tipica (5000co per due) con “gallopinto” , succo d’ananas, caffè lungo e pronti per un altro trasferimento. Si parte alle 10 con lancia a motore veloce che ci porterà in 3 ore a Moin. All’arrivo ad aspettarci ci sono degli shuttle che portano i turisti a Cahuita o Limon per 10$ a testa, è la soluzione più comoda perché le indicazioni su orari e fermate del bus pubblico sono molto vaghe…L’orario (sono le 13), il caldo disumano, gli zaini pesanti scoraggiano le ricerche!!! Lo shuttle ci porta direttamente alla Cabinas Riverside (20$ la doppia) che avevamo scelto consultando la bibbia ( lonely planet)…Buona scelta gestita da un omone tuttofare conosciuto come Big Man. Ci sistemiamo in camera e poi di corsa sulle meravigliose spiagge che costeggiano il parco nazionale. Pranzo a base di frutta, cena da Robert’s consigliato dalla bibbia (non sempre ci prende) speso 10.000co in due discreto ma nulla di nuovo…Il solito “casado” e birra Imperial. A letto presto domani ci aspetta una passeggiata di 16 km nel parco! SETTIMO GIORNO Sveglia alle 4.30 ( il fuso!!!), alle sei siamo in strada alla ricerca del locale per la colazione, il Cafè Parquesito (unico locale aperto a quell’ora) ottimo, già alle prime ore del’alba con musica afroamericana a tutto volume. Colazione ottima e abbondante (creps alla frutta spettacolari) per 6000co in due. Si parte per il parco nazionale di Cahuita con entrata ad offerta libera. Sono le 6.30 e siamo tra i primi ad entrare e quindi incontriamo pochissime persone. Si cammina per il sentiero tra la foresta e il mare con occhi ben aperti alla ricerca di animali. E’ più facile di quanto credessimo…Incrociamo subito procioni, scoiattoli, iguane, coloratissimi granchi di terra, pizal, bradipi, serpenti e tante tante scimmie cappuccino che ci seguono a pochi metri ma soprattutto tanta natura. Arriviamo alla fine del sentiero, mangiamo la solita frutta e scatolette varie e prendiamo il sentiero di ritorno per poi fermarci in una spiaggetta a goderci un po’ di sole, mare e riposo! OTTAVO GIORNO Sveglia alle 5.30 (il fuso!) colazione al solito locale (6000co per due) in compagnia di un colibrì che svolazza vicinissimo a noi, intento a succhiare nettare dai fiori: sono queste piccole cose che fanno di una giornata.. Una grande giornata. Si gira alla ricerca di un internet point per comunicare con casa dove sono rimaste le nostre figlie. La giornata continua all’interno del parco, solita passeggiata di qualche km con l’incontro di altri animali e relax in una piccola spiaggia, ma veniamo puntati più volte da un gruppo di scimmie che si avvicinano furtivamente agli zaini per rubare cibo, imitate da una coppia di procioni. Dedichiamo anche n po’ di tempo per discutere sulla prossima tappa perché lo spostamento di domani è il più impegnativo e lungo del viaggio, dobbiamo attraversare tutto il paese per andare dalla costa caraibica a quella del pacifico. Si decide per il Corcovado con destinazione finale Puerte Jmenez e non Bahia Drake come era nei nostri iniziali progetti a causa degli scarsi mezzi che collegano questa ultima località. Cena al ristorante della sera prima (coral reef )…Ottima pasta ai frutti di mare e salsa di cocco…Fantastica e alla fine liquore tipico ”guaro” simile alla wodka…Ma caldo!!! (14.000co in due). Passeggiata per il paese e poi…Nanna.
NONO GIORNO Sveglia alle 4.30…La sveglia avrebbe suonato alle 5.30, complice la frenesia per la partenza !! Zaino in spalla e si riparte, colazione al nostro locale preferito ma questa mattina è troppo presto anche per loro!. Tra i preparativi per l’apertura ci fanno due caffè e ci offrono delle banane…E musica a palla! Prendiamo il bus per San Josè alle 7 in perfetto orario ( 7400co in due ),viaggio buono e piacevole con posto di blocco della Polizia per controllo passeggeri e passaporto per gli stranieri ( il bus proveniva dal confine panamense ). NOTA: nei viaggi lunghi in bus non serve premunirsi di cibo perché sono previste più soste in “sodas” lungo il tragitto, serve portare sola acqua perché è molto caldo. Consigliamo di fare i lunghi tragitti in bus di domenica perché c’è meno traffico, pochi passeggeri e i bus arrivano a destinazione anche in anticipo, nel nostro caso è arrivato un’ora prima. Verificare solo gli orari che a volte sono differenti dal resto della settimana. Arriviamo a San Josè per la seconda volta dove prendiamo un taxi (3$) dal Terminal Carribe al Terminal Blanco Lobo. NOTA: a San Josè ci sono molti Terminal per i bus compartidos (pubblici) ed ognuno serve una regione diversa del paese e quindi la capitale diventa una tappa d’obbligo per ogni spostamento. Tutti i Terminal hanno bagni pubblici gratuiti e sodas per mangiare e bere, noi abbiamo pranzato alla soda del Terminal San Carlos, buono spezzatino di carne con riso (4800co in due). Si riparte, sempre in perfetto orario alle 12.00, (11.800co in due) il viaggio è lungo (8 ore) e con sobbalzi continui e fastidiosi, attraversiamo tutto il paese, cambiando paesaggio più volte. Si arriva ad una notevole altitudine, boschi sempre verdissimi ma la temperatura si abbassa molto, tanto che abbiamo freddo (siamo in ciabatte e canotta), entriamo in una zona boschiva dove la nebbia fa da padrona (suggestivo), poi si scende e torna il caldo. Altra sosta in una soda (3000co in due) e finalmente arriviamo in Corcovado, il viaggio è stato veramente lungo…Troppo!!! sono le 20 è buio pesto e piove, troviamo subito l’hotel scelto con la “bibbia”, Cabinas Bosque Mar (21$ la doppia) camera discreta…Doccia, due righe nel diario e…A letto!!! DECIMO GIORNO Sveglia alle 5.40 questa volta non per il fuso ma per i galli che cantano a squarciagola sotto la nostra finestra, usciamo senza sapere dove andare o cosa fare di preciso, colazione mediocre (3000co in due) e banca per cambio dollari. NOTA: per cambiare i soldi nessun problema, ci sono banche che offrono un buon servizio di cambio, nessun problema anche al Bancomat. Affittiamo due bici ( 7000co in due) e prendiamo una strada sterrata che ci porta in una grandissima spiaggia sull’oceano Pacifico abbastanza isolata, bel posto e l’oceano è fantastico e caldissimo, ci fanno compagnia tutto il giorno due coppie di Are scarlatte…Bellissime!!! Pranziamo in spiaggia con frutta ( il melone più buono mai mangiato) e tonno in scatola, facciamo ritorno alle 17, il caldo è veramente micidiale! Cena in un ristorantino sul mare, bello e caratteristico e riusciamo finalmente a mangiare un piatto tipico tanto cercato…Il Chevice (pesce crudo marinato nel limone e spezie) buono anche il secondo piatto (pescado fresco) il tutto per 17.300co in due. Nel rientrare in hotel prendiamo il primo vero acquazzone tropicale…Arriviamo in camera fradici ma felici! UNDICESIMO GIORNO Sveglia alle 5.00 per andare a Cabo Matapalo…Piove che si fa? Breve consulto e decisione…Si và!!! ci portiamo gli impermeabili e borsa impermeabile per macchine fotografiche. Tutto inutile le nubi se ne andranno e il sole cocente farà da padrone! Colazione alla soda (4700co in due) e andiamo alla fermata del bus compartido dove ci rendiamo conto che in realtà si tratta di un camion dove il cassone è adibito contemporaneamente al trasporto di merci, turisti e lavoratori della zona, (4000co in due). La strada per Matapalo è sterrata, dissestata e più volte interrotta da guadi di torrenti, ci scaricano ( e questo è il giusto termine) lungo la strada all’interno del parco nazionale (verdissimo come gli altri), ci incamminiamo verso il mare è molto caldo ma riusciamo lo stesso a fare un bel giro nella foresta prima di fermarci in una spiaggia; pranzo al sacco e relax. Si fa l’ora di rientrare e mentre aspettiamo il bus/camion alla fermata, degli operai con un furgoncino ci offrono un passaggio nel retro del loro cassone, per la metà del prezzo del bus…Accettiamo! Cena al ristorante di ieri con pasta alla marinara…OK!!! (11.000co in due).
DODICESIMO GIORNO Si riparte…Oggi ci aspetta un’altra giornata sul bus compartido, alle 5.00 alla fermata per San Isidro (7500co in due), sosta per colazione/pranzo in soda lungo il tragitto (3000co in due). A San Isidro si cambia bus, (4500co in due) fino a Domenical tutto ok, poi tutto cambia…Finisce la strada asfaltata e inizia la sterrata, il bus procede lentamente ma ci superano tir a tutta velocità…Risultato mangiamo tonnellate di polvere e l’interno del bus, compresi i passeggeri, diventa tutto bianco di polvere ma riusciamo comunque ad osservare il paesaggio ricco di piantagioni di palme da olio a perdita d’occhio. Arriviamo a Quepos alle 15.00 (in anticipo) prendiamo una stanza al Wide Mouth Frog (40$ la doppia) colazione, internet, piccola piscina, uso cucina in comune compresi nel prezzo. Quepos è una cittadina turistica ma più tranquilla della vicina Manuel Antonio che visiteremo domani andandoci con il bus pubblico. Alla sera usciamo per cercare un ristorante per la cena (7000co in due) e incontriamo una coppia di Asti, conosciuta a Cahuita. Ceniamo insieme scambiandoci impressioni sul viaggio. La cabinas scelta è buona pulita e tranquilla, consigliata! TREDICESIMO GIORNO Questa mattina si dorme un po’ di più.. Sveglia alle 6.30, colazione con cappuccino all’italiana, pancake alla frutta e caffè espresso… quando ci vuole ci vuole… è comunque un lusso in Costarica, visto il prezzo …( 7.000co in due ). Compriamo la solita frutta per il pranzo, breve colloquio in Internet con le figlie poi partenza in bus per Manuel Antonio ( 800co in due corse ogni trenta minuti) . Entriamo nel Parco Nazionale ( biglietti ingresso 11.300co in due ). Il Parco non è spettacolare per chi, come noi ha già visto di meglio nella parte Caraibica, però quando si arriva alle spiagge il panorama diventa da cartolina. Qui ci sono tanti turisti ma merita di essere visitato. Passiamo la giornata tra le varie spiagge camminando per kilometri come al solito. Nel tardo pomeriggio, quando il sole è più clemente, usciti dal parco, riusciamo a fare il tour “bancarelle” per acquisto souvenir per le nostre bimbe ! Ritorno a Quepos in bus, non prima di aver gustato gli spiedini di pollo che i Ticos arrostiscono sulla spiaggia. Serata a cena con gli amici di Asti a base di pesce ( 13.000co in due).. Ottimo il chevice!!! Domani si parte per Monteverde. QUATTORDICESIMO GIORNO Questo giorno verrà ricordato come quello dove nulla gira per il verso giusto!! Sveglia alle 6.30 con in programma la partenza in bus alle 9.30 per San Josè e coincidenza delle 14.30 per Monteverde. In realtà giunti al terminal di Quepos, tutto si complica per il caos e la cattiva organizzazione della biglietteria che ci vende dei biglietti per San Josè ( 5.500co in due) per il bus delle 10.00. Inizialmente pensiamo a un cambio di orario ma poi ci rendiamo conto che il vero bus delle 9.30 diretto per la capitale, partirà senza di noi, mentre quello delle 10.00 si rivelerà un collettivo con fermata in tutti i paesi e anche di più. Il nostro tentativo di cambiare i biglietti sarà vano e sconsolati ce ne facciamo una ragione. Ovviamente il nostro bus arriva a San Josè molto tardi a circa cinque minuti dalla partenza della coincidenza per Montervede che si trova in un altro terminal della città… Prendiamo un taxi al volo ( 5$ ) il taxista capisce la nostra esigenza di arrivare e inizia a correre in modo quasi pericoloso ..( non ci sono altri bus in giornata per Monteverde ). Riusciamo a raggiungere il nostro bus ( 4.600co in due) ma è pieno …Molto pieno, posti solo in piedi. Convinti che durante il tragitto qualche posto si liberi decidiamo di salire ugualmente. Saranno 5 ore in piedi sul bus… o meglio dopo tre ore , stremata mi siedo a terra nel corridoio tra i sedili ma non sono l’unica!!!Arriviamo a Monteverde che è già buio (19.30) vedendo poco anche del paesaggio circostante…Strada di montagna dove il bus arranca faticosamente. Scegliamo la cabinas Casa Tranquillo (consigliata dalla bibbia) gestita da una giovane coppia,David ed Elena molto simpatici e disponibili (20$ la doppia), camera carina ma nulla di speciale, c’è la cucina in comune a disposizione e decidiamo di dar fondo alla nostra riserva per i casi di emergenza, di liofilizzati, quindi ceniamo con risotto ai porcini e birra…Imperial! Anche oggi è stata dura ma ce l’abbiamo fatta!!!
QUIDICESIMO GIORNO Questa mattina è prevista l’escursione alla foresta nebulosa di Sant’Elena, decidiamo di andarci con calma con il bus delle 8.30 (ma è meglio fare queste escursioni al mattino presto, per vedere più animali). Colazione in una soda vicino alla cabinas, buona (3100co in due) e partiamo. Il bus si inerpica per una strada sterrata e arriva all’entrata del parco (36$ ingresso e bus a coppia), è una bellissima giornata di sole e siamo nella stagione secca, ci rendiamo subito conto che la nebbia o nebulosa di cui tanto si parla non riusciremo a vederla! Iniziamo la camminata nel bosco; è umido quasi bagnato, camminiamo sempre all’ombra nella la foresta verdissima e fittissima, la temperatura è ideale quasi fresca, i sentieri sono stretti con più percorsi, noi optiamo per quello più lungo (4,8 km Cano Negro) e meno frequentato. Terminiamo il percorso alle 12.30…Un po’ delusi perché non abbiamo visto ne la nebbia ne animali tanto meno il famoso Quezal che vive proprio qui. Prendiamo la navetta delle 13 per tornare in paese, giro per i negozi e mangiamo un buonissimo gelato. Per cena decidiamo di finire i nostri liofilizzati…Penne alla puttanesca..Discrete! SEDICESIMO GIORNO Oggi altro spostamento…Interessante e non faticoso che ci porterà a la Fortuna, ultima tappa del nostro viaggio. Spostamento fatto con shuttle-boat-shuttle, il tutto organizzato dall’hotel (da David) la sera prima (50$ in due). Alle 8 passa lo shuttle tra gli hotel per caricare i turisti, in un ora e mezza siamo all’imbarcadero per prendere il traghetto che attraversando il lago artificiale ci porta a la Fortuna. La strada che percorriamo con lo shuttle è come al solito sterrata e quindi veniamo sballottati per tutto il tempo ma attraversa una regione molto verde e montana con pascoli di mucche e torrenti. Il viaggio con il traghetto dura circa 30 minuti, durante l’attraversata ci avviciniamo al vulcano Arenal che si presenta imponente con la cima fumante, infine ci aspetta lo shuttle per condurci in paese. Ci fermiamo all’hotel da Pepito’s dove i titolari ci fanno vedere una stanza (veramente molto bella ) e dopo una breve trattativa definiamo il prezzo (25$ la doppia). Il titolare, Maurizio, si dimostra simpatico e disponibile e prenotiamo da lui il tour per le 15…Vulcano Arenal più terme di Baldi alla sera con cena compresa (50$ a testa). Nell’attesa andiamo a pranzo in una soda li vicino (4000co in due) direi buona. NOTA: la stanza oltre ad essere ottima, pulita, spaziosa, con bagno nuovo pulito e grande, ha l’aria condizionata, il terrazzo, acqua calda, cassaforte, tv ed internet compreso…Un affare!! Maurizio ci spiega che il prezzo è basso perché c’è la crisi! Alle 15 arriva il pulmino per il tour all’Arenal, poi passeggiata a piedi con la guida che imita benissimo il verso di vari animali. Riusciamo a vedere un tucano e le solite scimmie urlatrici, poi ci portano all’osservatorio vulcanologico ma non siamo fortunati, la cima dell’Arenal è “incappucciata” e riusciamo a vedere solo una piccola colata di lava, ma assistiamo ad uno splendido tramonto, alle 18.15 si riparte destinazione Terme di Baldi. Alle 19 ingresso alle terme e subito cena a buffet. Al termine della cena, belli pieni e in fase digestiva andiamo negli spogliatoi (5$ per una cassetta di sicurezza e 5000co a testa di cauzione per i teli) e via ci immergiamo nelle vasche di acqua caldissima dalla temperatura minima di 39° ad una massima di 45° (noi abbiamo tollerato fino a 41°…Dopo è impossibile resistere). Ci lessiamo ben bene fino alle 21.30 poi doccia perché alle 22 arriva il pulmino per riportarci in hotel…Stanchi ma contenti! DICIASSETTESIMO GIORNO Sveglia alle 6.30…Iniziamo a svegliarci sempre più tardi e con più fatica. Oggi si va alla Cataratta (cascata) de la Fortuna. Colazione alla solita soda (3000co in due), acquisto frutta per il pranzo e si parte…Incrociamo un bus in partenza e il bigliettaio ci chiede se vogliamo salire dicendo che il bus va alla “Cataratta”…Che fortuna…NO!!! In realtà va a San Ramon e ci lascia all’incrocio con la strada che va alla cascata…Ci rimangono ancora 5 kilometri da fare a piedi, di strada polverosa, in salita e sotto il sol leone! Arriviamo all’entrata del parco della cataratta (10.200co in due) abbastanza stremati dal caldo ma con il pensiero di tuffarci subito nelle sue fresche acque…Sbagliato, ci aspetta un ultimo tratto di sentiero ripidissimo, in discesa verso il canyon. Lo spettacolo che si apre davanti a noi però vale tutta la fatica fatta sino ad ora…Una cascata alta 70 metri di acqua cristallina. Facciamo il bagno in una delle tante pozze…L’acqua è pulitissima ma anche molto fredda, comunque fantastica!!! Verso le 14 decidiamo di ritornare a la Fortuna, ovviamente a piedi ma ormai siamo allenati! Cena al ristorante consigliato da Pepito’s (12.000co in due) e classico ma doveroso SOUVENIR TOUR.
DICIOTTESIMO GIORNO Aria di fine vacanza…Ultimo spostamento in bus che ci porterà da la Fortuna ad Alajuela (4000co in due) destinazione Hotel Pacandè prenotato all’inizio del viaggio. Ci danno una stanza migliore di quella delle prime due notti. Qui conosciamo una coppia di ragazzi spagnoli all’inizio della loro vacanza e ci chiedono informazioni…Cerchiamo di fornire loro un po’ di dritte ma le difficoltà linguistiche si fanno sentire…Qualcosa comunque è passato tra cui il consiglio di andare da Pepito’s. Cena al ristorante segnalato dalla bibbia come il Top di Alajuela…Carino ma certamente non eccezionale! (15.000co in due).
DICIANNOVESIMO GIORNO Sono le 5 del mattino dell’ultimo giorno, alle 8 abbiamo il volo per New York, taxi per l’aeroporto dove paghiamo l’assurda tassa di 26$ a testa per uscire dal Costarica e ci imbarchiamo…Volo fino a Milano ok, arrivo in perfetto orario.
CONCLUSIONI Il Costarica è un bel paese dove fare una vacanza all’insegna del verde e della natura, le foreste, le spiagge e i parchi, tutto ti fa ricordare che il mondo è bello quando è più verde! Purtroppo anche qui il progresso sta cambiando le cose e come si legge nelle guide nonostante la popolazione locale e lo stato nazionale abbiano un sentimento particolare verso la natura in realtà non sembra che mettano in opera le necessarie cautele ecologiche. Dobbiamo necessariamente ringraziare la fedele e sempre presente Lonely planet (detta bibbia), il suo aiuto ci è stato molto utile, non sempre le sue indicazioni sono risultate veritiere, in particolare sulla qualità dei ristoranti, ma per quanto riguarda orari dei mezzi pubblici o altro è risultata infallibile…Praticamente una compagna di viaggio…PURA VIDA dal COSTARICA Antonella ed Ernesto