Costa est degli Emirati e Dubai
2.No villaggio italiano e turismo di massa.
3.Volo breve ( abbiamo solo 1 settimana e viaggio con un accanito fumatore! ).
La signorina ci espone le sue proposte, ma sono tutte in contrasto con il punto 2 o 3, finchè butto là l’opzione Emirati Arabi: 6 ore di volo, mare, deserto, paese ancora incontaminato dal turismo di massa…
Visto che lo shopping ci interessa poco optiamo per la costa orientale, per intenderci quella bagnata dall’Oceano Indiano e confinante con l’Oman, poco turistica e vicino ai Fiordi di Musandam che vogliamo visitare.
Programma di viaggio: emirato di Fujirah per 7 giorni e Dubai l’ottavo perchè, dopo quello che ho letto, non si può non visitarla!! Sembra un buon mix di relax, natura, escursioni e città..Bene si parte!! Tour operator Turisanda, volo Emirates da Malpensa mezza pensione all’hotel Le Meridien di Al Aqua nell’emirato di Fujirah, unica struttura presente sulla costa e buona base di partenza per eventuali escursioni.
Partenza in perfetto orario, in 6 ore arriviamo all’aereoporto di Dubai city,il nostro albergo dista 2 ore d’auto, l’autista ci aspetta fuori dall’aereoporto per il trasporto in auto privata e soprattutto con aria condizionata! Siamo gli unici due turisti che non si fermano a Dubai : furbi o pazzi? Il dubbio ci assale mentre ci allontaniamo sempre più dalle luci della city e ci addentriamo nel deserto, all’orizzonte il nulla ed il nostro autista pakistano si ferma in quel nulla domandandoci in perfetto accento inglese : the ? Dopo poco torna con due the caldi in bicchieri di plastica e un sorriso ospitale.
Ci chiediamo dove sia andato a prenderli…
Arriviamo in albergo alle 3 a.M. Lusso indiscutibile, camera da 50 mq , quasi come casa nostra…
Sveglia presto, sguardo rivolto alla mega vetrata sull’Oceano e una spiaggia interminabile.
La prima giornata trascorre all’insegna dell’ “albergo tour,” non possiamo fare a meno di orientarci in questo modo per inserirci in questa immensa struttura e capirne orari, servizi e locali.
Unica segnalazione: nessuno parla italiano, perciò se non riuscite a comunicare in tedesco, inglese , russo o arabo avrete difficoltà di comprensione.
Altra difficoltà riscontrata: a meno che non decidiate di pranzare durante le escursioni o presso l’hotel, al di fuori non c’è nulla N-U-L-L-A solo montagne, sabbia e qualche gru . Gru si, perchè la costa sembra un cantiere, tra qualche anno sorgeranno hotel, appartamenti, ville e resort lungo tutta la costa, gli abitanti ne sono fieri, ma per ora solo i monti Hajar e l’Oceano all’orizzonte.
Altro consiglio: noleggiate un’auto, con una buona guida si va facilmente a comodamente ovunque, i cartelli stradali sono comprensibili e le strade ottime.
L’auto è facilmente noleggiabile sia dall’hotel, sia dai paesi vicini, vicini si fa per dire…Il primo dista 50 Km .
Noi ci siamo mossi in taxi economici e a “noleggio “anche a ore a tariffe concordate (es. 20 dhr 4 euro circa per due ore).
A parte i numerosi cantieri la costa è principalmente abitata da pescatori, abbiamo visitato la città di Fujirah, Dibba e Khor fakkan .
La prima ci ha spiazzato: grattacieli e tanta polvere, ma dove sono i beduini, i souk e le strutture in stile omanita? Quel che attira qui i turisti è senza dubbio la città vecchia, ma il taxista insiste nel farci visitare lo shopping center, sembra che qui siano più fieri di questo che della loro storia …O pensano che a noi turisti interessi solo questo? Noi imperterriti ci dirigiamo dalla parte opposta e visitiamo la città che ci ha un pò delusi…
Dibba è una città divisa in due parti: Dibba dell’Oman e Dibba di Fujirah.
A pochi km di distanza visitiamo entrambe. Quel che si dice di Dibba è che è un “tipico paesino di pescatori ” ( lo leggiamo identico su tre guide diverse) ed infatti questo tormentone si rivela esatto: piccolo porto ma molto affollato per il mercato del pesce, da qui qualche pescatore ti può offrire un passaggio per i fiordi di Musandam, ma non sono ancora attrezzati per traghetti turistici, la cosa migliore è organizzarsi con un tour operator o con l’albergo per questo tipo di escursioni consigliate agli amanti del diving.
Ancora una volta , dietro richiesta di un souk, il taxista ci porta in uno shopping center…Inutile insistere.
Korf è più simile ad una classica cittadina di mare ,con il porto ,i l lungomare, i prati curati e la gente del posto che fa jogging…Sembra di essere a Brighton! Ma poi i minareti ti ricordano l’ora della preghiera e le donne arabe passano con i loro vestiti tradizionali dove si intravede solo lo sguardo…
La costa orientale la consigliamo a chi ama le escursioni in mare o in montagna (i monti Hajar sono ottimi per il trekking ed inoltre ci sono oasi e cascate da visitare), la natura e la tranquillità.
A malincuore lasciamo il nostro fantalbergo dopo esserci regalati un massaggio ayuervedico.
Quel che ci mancherà saranno i buffet etnici strepitosi, i water con il computer di bordo, il letto a 4 piazze , i taxisti incomprensibili e la spiaggia deserta.
Decidiamo che per visitare Dubai ci conviene affittare un’auto privata con autista (costo accessibile) in una giornata è l’unico modo per poterla visitare tutta.
Dubai è una città cantiere, perennemente in espansione, ville stile Beverly Hills sul lungomare e palazzi stile New York all’interno.
E’ pulita, cosmopolita, futuristica e piena di progetti anche se, addentrandosi in periferia, non è poi così perfetta…
Ovunque puoi vedere plastici e progetti di cosa diventerà Dubai in futuro…Siamo senza parole.
l’autista ci consiglia di vedere il famoso Hotel “a vela” simbolo di Dubai, perchè venire qui e non vederlo è come andare a Parigi e non vedere la torre Eiffel!! Va bè… Paragone un pò azzardato..
Dubai l’abbiamo visitata un pò superficialmente in quattro ore, museo e gold souk compresi.
I pasti sono molto economici, abbiamo cenato iraniano per 7 euro a testa e pranzato per 5 euro sulla terrazza delle torri gemelle di Dubai.
Rientriamo in Italia certi di aver visto solo una piccola parte di ciò che gli Emirati hanno da offrire, non siamo riusciti a vedere tante cose…O forse è solo una scusa per ritornare…
Ciao Silvia e Paolo.