Costa Azzurra – Provenza
Il viaggio scorre via tranquillo e alle 24.40 arriviamo a Nizza (Etap Hotel Palais Nikaia).
2° giorno – Nizza, Marsiglia e Arles Sveglia e colazione “alla nizzarda” (niente paura solo croissant e caffe au lait) e poi via verso la costa azzurra, attraverso la famosa Promenade des Anglais. Beh che dire…Il nostro viaggio inizia alla grande…Ah dimenticavo l’abbiamo presa in senso contrario… Antibes, Cannes… che bello! Faremo un bel bagno in Costa azzurra, si tratterà solo di scegliere un bel posticino…E invece dov’è finita la Costa Azzurra? Improvvisamente ci ritroviamo nell’entroterra (Le Luc) e solo dopo varie peregrinazioni e una sosta da Mac Donald’s riusciamo a fare un bel bagno vicino Tolone a Six Fours Les Plages. Un piccolo particolare: a Cannes chi andiamo ad incontrare? Il mitico Peppino. Peppino chi? Ma come chi? Peppino di Capri. Voi direte e allora? E noi in coro intoneremo le note di…Champagne…(che diventerà il secondo tormentone della nostra vacanza).
Una volta ritemprati dal tuffo il mare, ci dirigiamo verso Marsiglia. Allunghiamo un po’ per fare la strada delle Creste tra La Ciotat e Cassis, ma ne valeva la pena…Che panorami mozzafiato! Poi ecco Marsiglia, ma che traffico! Riusciamo ad acquistare solo qualche saponetta, tutti i negozi chiudono presto. Un vero peccato. Sarà un problema trovare un posto dove mangiare e, invece, nel Panier, ossia nella Marsiglia più autentica, troviamo Au coeur de Panier, dove la proprietaria (da noi soprannominata la zia) ci ha preparato una cenetta…Quasi come quelle che facciamo a casa nostra…Se non fosse stato per la famigerata salsa aioli. Dopo una veloce passeggiata, via verso Arles (sempre Etap Hotel).
3° giorno – Arles, Camargue, Les Baux de Provence, Saint Remy de Provence e Avignone Siamo un po’ in ritardo rispetto alla nostra tabella di marcia. Comunque al mattino dopo una colazione in una tranquilla piazzetta di Arles, carichi di energie …E calorie facciamo una piacevole visita nella graziosissima città di Arles (ma peccato per la casa di Van Gogh: ci siamo dovuti accontentare di vederla da fuori…Era chiusa!). Da segnalare l’arena (simile a quella di Verona) e un negozio di dolciumi…Mitico! Poi via verso la Camargue (non senza una veloce puntatina in un mas per degustazione e acquisto di vini).
Che pasticcio queste indicazioni francesi…Ci troviamo su una chiatta ad attraversare il delta del Rodano (Bacs de Barcarin). Vagando in una serie di strade ci ritroviamo nel parco naturale della Camargue (da segnalare la passeggiata su una strada dissestata, frequentata anche da un giapponese imbranato…Questi giapponesi sono dappertutto…). Fenicotteri rosa, uccelli di tutti i tipi e anche un bel leprotto temerario fermo al centro della strada. Entusiasti del panorama dimentichiamo il pranzo e così … invece di mangiare bistecche di toro, siamo finiti da Buffalo Grill…
Poi tappa a Les Baux de Provence, grazioso paesino medievale con tanti negozietti (Gaetano e Giancarlo sono talmente entusiasti che preferiscono ritirarsi a “meditare” in macchina). E vai shopping sfrenato e saponette a volontà (l’altro tormentone della vacanza).
Breve sosta a Saint Remy de Provence con puntatina ad un supermercato per approvvigionamento acqua e frutta con un cassiere decisamente “fuori misura”.
Poi via verso la città dei Papi – Avignone.
Un piccolo imprevisto…Come al solito si è fatto tardi per la cena…E nel locale prescelto Le bistrot di Pierrat (da noi detto Piergot per facilità) il proprietario non ci vuole far mangiare…Eravamo già presi dalla disperazione (e dai crampi per la fame) quando …Improvvisamente (probabilmente grazie a Gaetano o a Giancarlo…Non sappiamo chi sia stato il preferito…) il sig. Pierrat, mosso a compassione, decide di prepararci una cenetta tres magnifique. Gli daremo una bella soddisfazione…Non una briciola verrà lasciata nei piatti… E per finire la serata una bella passeggiata ad Avignone by night.
4° giorno – Avignone, Mont Ventoux, regione del Sault, Vaison la Romaine e Aix en Provence Dopo la colazione in un mercato locale, ci dirigiamo verso il palazzo dei Papi, ma la fine della visita scorre via velocemente a causa della preoccupazione che i nostri bagagli finiscano in strada. Per fortuna li troviamo ancora nelle nostre camere…Pericolo scampato. Torniamo sui nostri passi a visitare il ponte di Avignone (dove un tempo si danzava…Magari sulle note di Champagne…Chissà?). Si dice che Peppino di Capri abbia apposto la propria firma sul librone delle visite al ponte di Avignone…Sarà vero? Frugale pasto in un self service a Carpentras e poi via verso il Mont Ventoux sulle tracce di Petrarca e, per Giancarlo, delle tappe del Tour de France.
Per affrontare meglio l’ascesa (anche se eravamo in macchina…) pensiamo di procedere prima ad una degustazione (senza acquisto) e poi ad un’altra degustazione stavolta con acquisto, ma limitato ad una sola bottiglia…Sono un po’ aspri questi vini del Mont Ventoux! Prima di salire in vetta (a Bedoin), chiediamo indicazioni sul monumento alla memoria di un ciclista (Simpson) ad un gruppetto di “giovani” ciclisti che tutti esaltati dalla richiesta si fanno in “4” per indicarci la strada.
Una volta congedati da questi entusiasti ultrasessantenni, affrontiamo la salita. Ovviamente noi in macchina, mentre i vecchietti a cavallo delle loro biciclette (di cui una si dice acquistata alla Carrefour).
Più saliamo, più riteniamo il nome del monte appropriato (soffia un vento tremendo e passiamo da più di 30° a meno di 10°). In cima non c’è vegetazione, sembra di essere sulla luna. Che freddo! Beh dove sono i famosi campi di lavanda della Provenza? Niente paura “la tappa” non è ancora finita, non ci resta che dirigersi nella regione di Sault.
Scendendo dall’altro versante del monte Ventoux ecco improvvisamente comparire delle distese color viola. Che colori questa Provenza!. Anche l’odore nell’aria è inebriante.
Un po’ di acquisti di prodotti tipici a Sault e poi, attraverso le gole della Nesque (che Gaetano ha apprezzato in sogno…) arriviamo a Vaison la Romaine. Peccato che per arrivare si sia fatto tardi, giusto il tempo di una visita veloce e per Gaetano e Giancarlo di una nuova degustazione di vini locali…Ebbene sì un’altra… Colti, sulla via di Aix en Provence, dai morsi della fame ci fermiamo in un paesetto di cui ancora oggi ignoriamo il nome (più o meno vicino ad Orange) da una signora felicissima per l’arrivo nel suo locale di ben 4 turisti “forestieri”. Arrivo all’hotel Ibis di Aix en Provence (non perché più chic ma perché all’Etap non c’era posto).
5° giorno – Aix en Provence, Antibes Passeggiata ad Aix en Provence (città di Cezanne) o meglio tra le bancarelle di artigianato locale, e veloce pranzo con una baguette.
E nel pomeriggio…Nuova ricerca della Costa Azzurra…
Finalmente dopo varie peripezie tra le montagne e una degustazione con acquisto di vini a Puget Ville (ebbene sì..Ancora una…) riusciamo ad arrivare in una spiaggia a Hyeres che doveva essere tres jolie (almeno stando a quello che avevano capito Gaetano e Giancarlo tra una degustazione e l’altra…). Assolutamente insoddisfatti, ci dirigiamo verso un’altra spiaggia un po’ prima di Saint Tropez…Finalmente la costa azzurra. Con gara di tuffi dalla piattaforma offerta dalla Peppiniello’s band Poi impossibile non fermarsi a Saint Tropez per fare un po’ di struscio e per ridere un po’ di questa moda dell’apparire ad ogni costo.
Infine via verso Antibes (logicamente ritorno ai vecchi tempi … ossia all’Etap hotel) con una deviazione per la montagna (tanto per cambiare…) e con Gaetano che ha rischiato di farci “da cena” per aver suggerito l’itinerario montano. Poi per sua fortuna siamo andati a mangiare da Courtpaille, ma vi assicuro che ha passato un brutto quarto d’ora… 6° giorno – Antibes – Roma Purtroppo la vacanza volge alla fine, un bagno ad Antibes (Plage de salis) spiaggia bianca, acqua cristallina …Veramente il miglior saluto dalla Costa Azzurra. Poi via alla volta di Monaco e alla ricerca del circuito della corsa di Formula 1 (per la ricerca ci sono volute più di 2 ore e una figuraccia di Alessia e Simona che, per disperazione, sono state costrette a chiedere delle indicazioni ad un giovanotto del luogo …Che le ha guardate con una faccia!!! …Mentre i due piloti aspettavano beatamente in macchina. Che pazienza!). Il viaggio di ritorno scorre lentamente causa traffico, ma per Gaetano si avvicina il momento in cui dovrà separarsi dalla sua amata Scenic.
Ad oggi ignoriamo se sia riuscito a separarsene…Ma questa è un’altra storia…