Corsica su due ruote
Ci troviamo così la mattina del 31 maggio alle 7.00 a Bergamo. Raggiungiamo con la strada statale Piacenza, dove prendiamo l’autostrada, direzione Livorno. Abbiamo il traghetto alle ore 14.30 ma è meglio arrivare con un po’ di anticipo. Ci imbarchiamo e, con un leggero ritardo, salpiamo. Il viaggio parte tranquillo, prendiamo sdraio e crema solare. Poi pian piano l’aria si fa più fresca, il mare si fa mosso al punto che non si riesce più a stare sul ponte, scendiamo sotto coperta e per metà viaggio dondoliamo parecchio. Poi di nuovo la calma e… siamo arrivati: ecco la Corsica! Orario previsto 18.30, orario d’arrivo 18.30, perfetto. Sbarchiamo a Bastia e dobbiamo raggiungere un piccolo paese sulla punta del “dito”, a 30 km circa di distanza: Macinaggio. Troviamo l’hotel prenotato su Booking, si chiama “Marina d’oro”, è piccolo ma carino, proprio sul porticciolo del paese. Ceniamo in una trattoria con piatti locali e poi tutti a nanna, se oggi abbiamo fatto tanta strada, domani e nei prossimi giorni non saremo da meno. La colazione è buona e abbondante, e questo è un ottimo inizio di giornata. Qualche foto al paesino e in sella, direzione Cap Corse. Purtroppo non riusciamo fare la strada che avevamo programmato, a causa di un rally automobilistico. Quindi niente giro del “dito”. Si ritorna a Bastia e poi raggiungiamo St Florent. Qui pausa pranzo, direttamente sugli scogli, poi ci rimettiamo in viaggio verso Algajola, che sarà la tappa dei prossimi 3 giorni. Le strade sono molto belle, il paesaggio e i panorami mozzafiato. Fra un paese e l’altro solo km e km di natura. Poche macchine, qualche bici e tante moto, un vero paradiso per le due ruote. Non è stata una sorpresa constatare che la posizione dell’Hotel St Joseph è meravigliosa, dal sito dell’albergo infatti si vedeva bene. Ci hanno assegnato due camere, la 10 e la 11, che danno direttamente all’esterno. A pochi metri da noi: gli scogli e il mare. Da qui ci godiamo il tramontare del sole. Il paese è piccolo ma molto carino: poche case, un castello, qualche albergo e ristoranti. Tra questi ne scegliamo uno ottimo per la cena. Poi pochi passi, e siamo già a “casa”. Alla mattina davanti a una buona colazione scopriamo la simpatia dei proprietari e l’originalità della lingua Corsa, che è un misto di dialetti: ligure, sardo e anche un po’ portoghese. L’itinerario di oggi ci porta alla scoperta della Balagne, la regione più bella della Corsica. La strada che ci dovrebbe far raggiungere la spiaggia della Saleccia, a causa del brutto tempo dei giorni scorsi, è poco praticabile (soprattutto per chi ha delle zavorre come noi). Si “sacrifica” solo Pier e raggiunge la spiaggia attraversando il deserto degli Agriates. Restiamo ad aspettarlo per una mezz’oretta e al suo ritorno dal cellulare ci mostra con entusiasmo quello che ci siamo persi. Le spiaggie da queste parti sono veramente fantastiche, strada facendo vediamo anche la bellissima spiaggia di Ostriconi, e poi ci fermiamo per un panino e una birra a Licciola, in un minuscolo bar ricavato da un vecchio rudere: 4 assi, una tettoia e un panorama unico: indescrivibile. Da quassù si domina tutta la costa.
Proseguiamo verso I’lle la Rousse, cittadina balneare dove decidiamo di farci un bagnetto. Il sole è caldo ma l’acqua è ancora un po’ freddina. Ancora una sosta per un gelato e poi di ritorno al st. Joseph. Dopo una breve sosta, risaliamo in sella, direzione Calvì, una località di grande importanza, con il porto, chiese, monumenti e palazzi storici (pare sia anche la città natale di Cristoforo Colombo); qui ci fermeremo per la cena. Si sta tanto bene a letto ma sono già le 8.00, qualcuno bussa alla porta. Doni e Pier sono già pronti, ci prepariamo in fretta, colazione e via, la meta di oggi è Corte. Pochi chilometri e il paesaggio cambia, dal mare si passa alle verdi colline,e poi subito la montagna, Attraversiamo la Val d’Asco fino al rifugio monte Cinto, che è il monte più alto della Corsica, infatti sulle sue cime c’è ancora la neve Il tempo di un caffé e ripercorriamo la strada nel senso inverso, curva dopo curva su strade deserte raggiungiamo la nostra meta. La piazzetta è piena di moto. É quasi mezzogiorno e il cielo si fa nero. A piedi raggiungiamo la cittadella fortificata e da qui si domina tutta la città. Per fortuna stiamo già degustando il piatto tipico del posto quando un violento acquazzone, e anche un po’ di grandine, scarica sopra le nostre moto. Appena smette decidiamo che forse è meglio tornare verso il mare, il giro alle gole e cascate che ci eravamo prefissati non si farà, conviene andare nella direzione opposta al temporale. Licciola è proprio sulla strada e la tappa è quasi d’obbligo. Siamo stanchi, la doccia ci rigenera, una pizza ad Algajola ed è già ora di preparare i bagagli per domani. A malincuore lasciamo questo posto. Siamo stati davvero bene e la zona è molto bella, chissà, magari un giorno ci potremmo anche tornare.
Una curva, poi un’altra e un’altra ancora, facciamo un passo montano e raggiungiamo Galeria, un grazioso villaggio sulla spiaggia. Una strada interminabile tutta curve e molto stretta, dove si gode di uno dei paesaggi più affascinanti dell’isola: sono le Calanche di Piana, formazioni rocciose di granito rosso che a seconda delle ore del giorno assumono colori diversi, ocra al mattino, giallo e rosso al tramonto, rosa e grigio al crepuscolo. Un paesaggio incantato che è divenuto “Patrimonio dell’Umanità”. La pausa pranzo di oggi è nella cittadina di Piana. Abbiamo ancora tanta strada prima di raggiungere Propriano, una stazione balneare molto turistica, e precisamente il Beach Hotel che ci ospiterà questa notte.
La mattina seguente, dopo le dovute fotografie in spiaggia, ripartiamo per l’ultima tappa. Dobbiamo raggiungere Lecci, il B&B Belle Terre, lasciare i bagagli per viaggiare più leggeri e andare a visitare Bonifacio, località della Corsica del sud, probabilmente una delle più affascinanti del territorio. Si affaccia sul mare, tra meravigliosi strapiombi sull’acqua e coste frastagliate. E di fronte a noi la Sardegna. Prima di rientrare facciamo una piccola sosta sulle bellissime spiagge di Santa Giulia e di Palombaggia, poi Porto Vecchio per la cena.
È già arrivato il 6 giugno: la data prefissata per il ritorno a casa. Il tempo vola quando si sta bene e si è in buona compagnia. L’ ultimo tratto di strada è tutto rettilineo e anche un po’ noioso, dobbiamo arrivare a Bastia per le 12.00, orario di partenza del nostro traghetto. Arriviamo con un po’ di anticipo, come è giusto che sia, ci imbarchiamo su una nave quasi vuota, recuperiamo le sdraio e ci spalmiamo la crema solare: il mare è liscio come l’olio. Ci rilassiamo pensando ai giorni trascorsi,ai tanti chilometri fatti, ai bellissimi posti visitati. Arriviamo a Savona alle 17.30 puntualissimi, imbocchiamo l’autostrada verso casa. Incrociamo il cartello “Trezzo sull Adda” e la pioggia ci sorprende, la pioggia che avevamo paura ci accompagnasse in questa settimana e che invece per fortuna ci ha risparmiato.
Adesso sono a casa, forse un po’ stanca, ma solo adesso ho capito che quella matta della Doni, in fondo in fondo proprio matta non è…
Mariangela