Corsica on the road: lettera ad un amico

Ciao come promesso ti mando due dritte per quanto riguarda la corsica. breve premessa: praticamente é quasi tutto il contrario di quello che ti avevo detto per il portogallo, il cibo costa caro quasi dappertutto (per non parlare del pesce), così come b&b, e qualsiasi struttura per accoglienza notturna.. Praticamente inesistente l'indigena...
Scritto da: Steva1979
corsica on the road: lettera ad un amico
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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Ciao come promesso ti mando due dritte per quanto riguarda la corsica.

breve premessa: praticamente é quasi tutto il contrario di quello che ti avevo detto per il portogallo, il cibo costa caro quasi dappertutto (per non parlare del pesce), così come b&b, e qualsiasi struttura per accoglienza notturna.. Praticamente inesistente l’indigena pratica della “mi casa tu casa”, lì se ti ospitano a casa loro é perché ti hanno rapito 😉 Quindi se non vuoi spendere tanto e goderti un po’ di più la corsica vai di tenda e di gran campeggio. Ne troverai in quantità industriale. Quasi tutti grandi, puliti, ed i più belli con ogni confort (piscina, chiosco bar, massaggi, saune, palestra..).

Scordati anche i vari localini tipo saint germain a Parigi o all’alfama di Lisbona, in corsica ne troverai pochi e comunque abbastanza cari. La cucina poi non è che sia un gran che quindi ti puoi togliere lo sfizio in una manciata di posti ma se no la corsica è più che altro tramonti sulla spiaggia e mangiate con formaggio di capra e una bella bottiglia di pietra ghiacciata in mano… poi se ti diletti anche in qualche immersione allora ti puoi anche fare tutti i polpi che vuoi in tutti i modi che vuoi, ci sono delle zone dove i pesci li prendi come le farfalle.

Cmq prima di partire devi decire in base al tempo che hai a disposizione, cosa vuoi vedere. In 2 settimane piene riesci a fare -) giro completo della costa -) costa ed interno nord -) costa ed interno sud -) tutto interno.

Piccolo appunto: tutto da fare rigorosamente in macchina, moto o camper.. I mezzi pubblici praticamente non esistono in quasi tutta l’isola.

Diciamo che la corsica ha coste degne dei carabi e montagne degne delle alpi.. Molte persone vanno in corsica solo per fare montagna (scalate, camminate e d’inverno addirittura sciate). Noi abbiamo scelto di fare tutta la costa (tralasciando la maggior parte di quella orientale dove non c’è praticamente nulla se non qualche sporadico residence per “amici terza età”), escludendo la parte interna.. E 15 giorni ci sono voluti tutti.

Se scegli quindi la tenda scegli anche quante tappe fare, spostarsi tutti i giorni da un campeggio all’altro è un po’ troppo sbattone.

Noi abbiamo fatto 3 tappe: una al nord verso saint florent, una al centro ovest a porto, una sud est tra porto vecchio e bonifacio.

In breve (si fa per dire) questo è stato il nostro giro.

Sbarco a bastia.. Se hai tempo (all’andata o al ritorno) fai un giro per i vecchi quartieri di bastia dove non è ancora arrivata la mano della ristrutturazione edilizia. Assomiglia molto ad alcune zone quartieri di Genova e Marsiglia.

Prima tappa: campo base nei pressi di un campeggio dalle parti di saint florent, alla base sinistra del dito. Ci arrivi valicando una piccola collina tra bastia e saint florent, in 20 minuti sei già arrivato. Abbiamo scelto quella zona perché un un punto strategico per piantare la tenda e lasciarla li un po’ di giorni in modo da poter girare tutta la parte nord.

I primi giorni purtroppo abbiamo preso sempre brutto tempo e anche parecchia acqua quindi invece di tuffarci in mare per tutto il giorno, abbiamo usato il tempo per girare un po, ma alla fine non ce ne siamo pentiti.

Giro completo del “dito”: noi l’abbiamo fatto in senso anti orario per stare sempre lato mare, ma se soffri di vertigini o hai qualche difficoltà di guida, pensaci bene. Le strade in alcuni punti sono veramente strette e a picco sul mare senza protezioni. Lungo la parte est da bastia in su, ci sono piccoli e carini paesini che meritano 10 minuti per sgranchirsi le gambe come Erbalunga, Pietracorbara e Macinaggio, prima di arrivare a capo corse. Poco dopo Macinaggio la strada taglia sulle alture per passare dall’altra parte del dito. Se vuoi completare il giro costeggiando devi per forza lascaiare la macchina e proseguire a piedi lungo “il sentiero dei doganieri”, vecchissimo sentiero istituito come in Normandia per fare le ronde contro gli sbarchi dei contrabbandieri.. Ma cmq per arrivare dall’altra parte ci vogliono circa 6 ore. Noi abbiamo optato per la soluzione che puoi già immaginare..

Dopo pochi silometri sterza il volante e scendi verso Barcaggio. La strada si stringe parecchio e ti troverai a puntare dritto verso la punta estrema del dito in circa 2 mt di larghezza di strada asfaltata. Vai piano e suona ad ogni curva, se trovi qualche corso al volante in direzione opposto sono tutti cazzi tuoi.. Arrivato alla fine non te ne pentirai. Un avamposto ancora immune dal turismo di massa con un porticciolo stupendo, una piazzetta, vecchietti che leggono il giornale davanti alla porta di casa e le mucche sulla spiaggia. Spiaggia e mare stupendo davanti l’isolotto della giraglia. Occhio al vento. Torni indietro per la stessa strada e punti sempre verso ovest. Il punto di valico è individuato con il Mulin Mattei. Il punto più alto del dito: lo spettacolo è da mozzare il fiato. Ora puoi puntare verso sud tra curve, piccoli paesini a picco sul mare con tre case e 5 vecchietti che giocano a bocce sulla strada, paracarri inesistenti e tornanti, ma è comunque uno spettacolo a picco sul mare, in alcuni punti davvero straordinario. Nonza è un altro punto per rilassarti un po le braccia e le gambe. Una immensa spiaggia nera (sono i ciottoli neri a dare questa nomea) viene sovrastata da questo piccolo e carino borgo a picco sul mare. Noi qui ci eravamo fermati a mangiare in uno dei pochi ristorantini del nostro soggiorno.. Il piacere della vista era troppo bello, ed il tramonto faceva la sua parte. Altra giornata tutta di mare: prenditi un imbarco a saint florent direzione Spiaggia di Loto, le indicazioni sono facili e con cartelli posizionati un po dappertutto, non puoi sbagliarti. Parti presto perché rischi di non trovare più posto. La spiaggia è stupenda e ci arrivi solo con la barca.. Col senno di poi ci sono calette molto più belle e soprattutto con molta meno gente lungo tutta la corsica.. Se vai in un periodo morto allora è un paradiso terrestre. Se sei munito di buona volontà puoi proseguire a piedi verso la spiaggia della Saleccia, ancora più bella e con meno gente (li ci arrivi solo a piedi dalla spiaggia del loto o con una robusta jeep dalla strada)..

Tra saint florent e ile rousse c’è il “deserto” des agriates.. Di deserto ha ben poco ma il paesaggio è molto arido e aspro. Cerca di essere attraversarlo al tramonto: le rocce si colorano di un rosso ed un arancione incredibile.

Una giornata poi la devi dedicare totalmente a girarti tutti i piccoli borghi e paesini della “balagne”. Questa zona, posta nell’entroterra, a ridosso di ile rousse, è praticamente uguale all’entroterra della nostra liguria: piccoli paesini arroccati su ripide colline, collegati da stradine strette e tortuose che si perdono tra boschi e verdi crinali..Ricordano molto posti come Triora e Apricale. Ogni tanto passerai anche vicino a qualche “fattoria” corsa che mette in bella mostra sulle sue staccionate i trofei di guerra: decine e decine di pellicce di cinghiale (teste comprese) posate chissà da quanti anni, sul ciglio della strada.. Oltre a vecchie case di pietra, piccole chiese romaniche e pochi bar, non troverai molto ma questo giro vale comunque una giornata. Corbara, Pigna, Sant’Antonino, Aregno, Lama, Speloncato, Belgodere.. Tutti paesini da passare e vedere “in un sol boccone”.

Dopo questi giorni abbiamo tolto gli ormeggi e ci siamo mossi per avvicinarci nella parte centro occidentale. Passati per la cittadella di Calvi. Molto turistica ma un giro merita davvero. Lascia perdere la zona del porticciolo che sembra una succursale di santa margherita, fai un giro tra le mura della vecchia fortezza sul mare e tra le vecchie chiese. Lascia Calvi e Buttati verso sud, verso Porto.

Volendo puoi anche optare per il trenino che da ile rousse ti porta a calvi (A/R), noi non l’abbiamo fatto per questione di tempo ma dovrebbe essere molto caratteristico.

Ci sono due strade che puoi percorrere per raggiungere Porto: una passa all’interno ed è abbastanza larga e scorrevole (d81), mentre l’altra costeggia il litorale (d81b) con scenari bellissimi e piccole calette da fermarsi a fare un bagno in ognuna di esse (spiaggia della Recisa, Nichiaretto, Ravellata su tutte) ma il percorso è molto più lungo e tortuoso. Lungo questo itinerario passi anche sulle colline alle spalle di calvi dove puoi vedere il panorama di tutta la baia (Madonna della Stella). Tutto sta a vedere quanto tempo hai a disposizione e se hai ancora voglia di tornanti e curve.. Ma ogni sacrificio sarà sicuramente ben premiato! Sia l’una che l’altra strada si congiungono sulle alture nei presi del golfo della Girolata. Spettacolo mozzafiato.

Stai per entrare nella zona delle calanche. Ambiente roccioso e strade strette scavate nella montagna. A Porto non c’è assolutamente niente se non una bellissima torre genovese visitabile, una bella spiaggia di ciotoli tra due alte pareti rocciose (ti consiglio il bagno a mezzanotte con la luna piena) ed il nostro secondo campo base.

Il campeggio questa volta è ricco di ogni confort e il prezzo non è eccessivamente alto. Si chiama les olivies. Una giornata l’abbiamo trascorsa affittando un gommone a porto e andando a fare visita direttamente dal mare negli anfratti che riserva la riserva marina e naturale della Scandola. Non puoi perderti questa meraviglia dal mare. Non c’è alcuna strada che ci arriva via terra e ti assicuro che la spesa ne vale assolutamente. Se parti la mattina prestissimo ti eviti un’insolazione da gommone oltre che bruciare sul tempo le decine di barche da turisti che pian piano partono durante la mattinata. Anche perché se prendi un gommone e ti passa vicino un transatlantico ti assicuro che ti si stringono le chiappe oltre a rischiare di ribaltarti. .. Noi abbiamo avuto anche la fortuna di vedere i delfini che ci seguivano e che affioravano dall’acqua a pochi metri da noi.

Quando sei a Porto, invece che tirare verso il mare siamo andati alla scoperta dell’interno. La verdissima foresta d’Aitone. Dopo circa 1 oretta di macchina (sempre ovviamente tra curve e montagne) da porto entri in questo paradiso terrestre fatto di alberi secolari, ruscelli e guadi naturali. Merita assolutamente una visita. In una giornata afosa è l’ideale. Ma ora basta girare, è tempo di mare, spiaggia e sole.. E in queste parti troverai dei posti fantastici. Questa è una delle zone più belle (forse la più bella) della corsica: montagne di ogni forma e colore, foreste, mare cristallino, piccole baie solitarie e grandi spiaggie sabbiose, come cornice un paesaggio stupendo. Passa Piana e punta giù a destra (se sei coraggioso… e non ti dico altro) verso la spiaggia della Ficajola (di mattina, in tardo pomeriggio va sotto il sole molto presto), dopo verso capo rosso la strada passa sul crinale della lingua di terra che punta verso il mare.. Uno spettacolo. Verso la spiaggia d’Arone.. E li aspetta la luna.

Verso sud, riposati alla spiaggia du Pero (c’è un club med ma vai tranquillo, rimane totalmente fuori e la spiaggia è molto grande) e alla spiaggia della Menasina, vicino a Cargese. Nelle vicinanze c’è anche un bel campeggio (camping Torraccia). Prima di arrivare ad Ajaccio ci sono una marea di belle spiagge. Il paesaggio inizia a essere meno aspro e montagnoso e più collinare. Da Ajaccio (nulla da vedere, neanche da passarci in mezzo, se riesci evita è molto caotica) abbiamo tirato dritto verso Bonifacio, quindi non abbiamo visto niente.. Quest’anno faremo meglio questa zona. Se riesci comunque meritano una visita Propriano, Porto Pollo, Sartene e la spiaggia di Roccapina. Terzo ed ultimo campo base: paraggi di porto vecchio, camping UPirellu, vicino alla Polombagia. In questa parte la corsica è molto più turistica ma stai tranquillo che le sorprese non mancano. Basta avere un po di spirito di avventura e riuscirai a trovare dei posticini che sono angoli di paradiso. Bonifacio è una dei posti più belli che abbia mai visto in assoluto. Un cittadella arroccata su falesie bianche a picco sul mare. Incredibile come abbiano fatto a costruire certe case, e soprattutto come sia possibile che siano ancora li dopo tanti anni. Di stampo chiaramente genovese perditi tra i suoi vicoli e le sue piazzette. Visita la scala del Re d’Aragona, divertiti a scendere e a salire questi gradoni scavati nella falesia sino ad arrivare al mare. Costa l’ingresso 5 euri ma è bello e merita. Fai un passo a capo Pertusato e goditi il panorama di bonifacio dal faro, se hai tempo buttati fin giù a farti il bagno di fronte alla roccia che sembra una porta aerei.. Se non c’è di vento.. Da Bonifacio poi prendi il battello verso l’isola di La vezzi. Costa qualcosina ma il posto è stupendo. Se ti porti una maschera sott’acqua vedrai uno spettacolo unico.. Così tanti pesci io non li ho mai visti, sembrava di essere in un acquario. L’isola in realtà è un francobollo tra la corsica e la sardegna, se riesci ad andare in un periodo morto o di prima mattina riesci a goderti la solitudine, altrimenti dovrai essere bravo a trovarti uno spicchio di spiaggia senza che ti rompano le balle le orde barbariche. Il battello vai sul sicuro e prenota da quelli più titolati. Non farti imbarcare da quelli che ti regalano praticamente il biglietto, rischi di vederti annullata la partenza perché alla fine non c’è di gente. Prenota il giorno prima! Altre spiagge e piccole insenature sono presenti in questa parte di corsica, ma non te le posso dire.. Te le devi trovare!! La loro scoperta sarà molto più emozionante! 😉 Ora sei pronto a lasciarti andare alle spiagge più turistiche (ma comunque stupende) della corsica: Palombaggia, Santa Giulia e Rondinara. Anche qua, basta avventurarsi poco oltre gli scogli che delimitano la spiaggia dei turisti e troverai piccoli anfratti stupendi e solitari.

Sei purtroppo pronto per il rientro verso Bastia.

Ciauz!



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