Corsica occidentale on the road
Generalmente è la prima cosa che mi colpisce, il profumo di una nazione, di un popolo, di un ecosistema. Lavanda e cannella dominano l’Isola francese al di là del Tirreno, non che siano aromi caratteristici specifici della Corsica, ma volente o nolente, è dolce e speziata.
Partiamo dal porto di Livorno direzione Bastia il 13 Agosto alle 8.00 con la compagnia Corsica Ferries e torniamo con la stessa compagnia il 23 Agosto alle 17.30. Durata del viaggio 4 ore sia all’andata che al ritorno per una cifra di 100 euro a persona.
Da Bastia ci dirigiamo all’Hotel Les Tamaris sito a Marine D’Albo dove staremo per 2 notti per iniziare ad esplorare quello che è il “dito” della Corsica. Non aspettatevi movida, discoteche, caos, questo viaggio è all’insegna del relax, dell’enogastronomia, della natura.
Marine D’Albo è un agglomerato di una decina di case, un alimentari, un edicola, un ristorante (dove si possono mangiare delle deliziose cozze, un piatto molto in voga in Corsica) e appunto l’ hotel che si affaccia sulla spiaggia nera dominata da una torre genovese. La particolarità della spiaggia (a cui ci si accede semplicemente uscendo dall’Hotel e facendo 100 metri) è appunto un fondale nero dovuto ad una miniera di estrazione dei metalli situata poco più in là e in disuso dal 1960.
Il giorno successivo partiamo alla volta della punta più a Nord della Corsica. Passando da Barcaggio si può fare una deviazione al Moulin Mattei, un vecchio mulino reastaurato dall’azienda Mattei per far pubblicità al famoso liquore. Il panorama da qui è spettacolare e se siete in vena poetica potete sedervi sulla panca in stile vagamente barocco che domina la baia ascoltando esclusivamente le campane del bestiame al pascolo poco più in là. Da Nord-Ovest passiamo al Nord-Est andandoci a rilassare nella bellissima Baia De Macinaggio insieme alle mucche, si perchè andare in Corsica e stendere il telo di fianco ai bovini che si coccolano al sole è una cosa normale.
Passati i due giorni prendiamo i bagagli e affrontiamo quello che è stato lo spostamento forse più faticoso di questi 10 giorni. Scendiamo verso Saint-Florent attraversando il grazioso paese di Nonza e in pieno mezzogiorno ci ritroviamo ad oltrepassare il Dèsert Des Agriates, una distesa a perdita d’occhio di rocce e arbusti di piccole dimensioni. Non immaginatevi il classico deserto di sabbia, è tutta un’altra cosa, ma il caldo…beh si fa sentire ugualmente. Arriviamo all’Auberge Ferayola nel tardo pomeriggio. L’albergo è situato a 30 km da Calvi e a 10 km dalla prima forma di vita, ovvero il porticciolo di Galèria. E’ immerso nel parco regionale della Corsica, lontano da tutti e da tutto, dispone fortunatamente di una piscina e di un panorama che al tramonto vi fa veramente sognare. Qui ho cenato con un ottima omlette al Brocciu, formaggio di capra tipico dell’isola e ho ammirato la via lattea visibile appunto perchè immersi completamente nella natura. Da qui, con spostamenti di circa 1 ora, si possono raggiungere i graziosi paesi dell’entroterra come Lama, un “village fleuri” premiato con il riconoscimento più alto in quanto a restaurazione e mantenimento delle caratteristiche medioevali del paese, Sant’Antonino, uno dei paesi più antichi della Corsica composto da lunghe scalinate fattibili anche grazie ad un servizio di asini a noleggio disposti a portarvi ovunque voi desideriate e Pigna, il paese degli artigiani per eccellenza, un paese arroccato su un monte fatto di tradizioni e botteghe storiche, come quelle dei vasi in terracotta e della lavorazione del legno. Vi consiglio di sedervi in uno dei bar rustici nascosti negli anfratti di questi paesi e assaporare una Pietra, la birra corsa per eccellenza composta da malto e farina di castagne. Se però il caldo è veramente insopportabile potete tuffarvi nel mare cristallino della Baia dell’Ostriconi. L’Ostriconi è un fiume della regione Balagne che arriva nel Mediterraneo fiancheggiando il Dèsert Des Agriates. La spiaggia è lunga più di 1 km ma la sua peculiarità sta proprio nel contrasto con il fiume Ostriconi alle sue spalle dove, anche qui, si rinfrescano diverse mandrie di bovini.
Dopo 3 giorni affrontiamo altre 3 ore di viaggio per dirigerci ad Ajaccio, il capoluogo. Passando dalle Calanches de Piana, strane rocce di un bel colore rosso che hanno assunto forme svariate a causa dell’erosione del vento e dell’acqua, arriviamo nella città che ha dato vita a Napoleone. Ajaccio è senza dubbio caotica, ma ti rende la vita facile. Alloggiamo in un monolocale dell’Hotel Du Palais per 80 euro a notte (a primo acchito penserete: “in che razza di buco siamo finiti” ma…don’t worry) situato in un ottima posizione a 500 metri dalla via principale. Un giro della città ci permette di scendere al porto percorrendo caratteristiche vie per poi risalire lungo un viale di palme che offrono l’ombra ideale per sedersi in un bar e gustarsi un Pastis, l’aperitivo a base di anice tipico della Corsica e della Francia del Sud. Da Ajaccio in un quarto d’ora si può arrivare a Pointe de la Parata. lembo di terra dominato da una torre genovese raggiungibile attraverso un sentiero, da cui si può ammirare un tramonto mozzafiato sulle Iles Sanguinares situate proprio di fronte a pochi km. Qui vi è un ristorante in cui si può gustare un ottima zuppa di pesce.
Il giorno successivo lo dedichiamo ad una bella escursione dalle parti di Bocognano dove, attraverso un sentiero percorribile in 10 minuti, si può ammirare la Cascade Du Voile de la Marieè che in pieno Agosto naturalmente non è al massimo delle sue prestazioni. Ciò comunque non ci affligge in quanto è possibile oltremodo fare il bagno nelle sue acque grazie a delle piscine naturali che si son create. Nelle mezze giornate vuote a vostra disposizione raggiungete il fantastico Golfo di Sagone (uno fra i 250 luoghi di immersioni più belli della costa mediterranea francese) e scegliete un angolo tutto vostro lungo i 9 km di sabbia bianca a vostra disposizione.
Gli ultimi due giorni li trascorriamo in una una “Farme” vicino a Sartène, il paese corso per eccellenza. In mezza pensione ci gustiamo un ottimo cinghiale e una deliziosa mousse di castagna, oltre naturalmente ad una cucina corsa tradizionale. Da qui in 1 ora si arriva a Bonifacio. Le scogliere bianche in netto contrasto con il mare blu che circonda la cittadella ti fa rimanere assolutamente meravigliato. Le vie di Bonifacio sono strette, antiche, ricche di tradizione, piene di botteghe storiche e l’Escalier du Roi d’Aragon, una rampa di 187 scalini scolpiti nella pietra, vi assicuro vi tempra il carattere!
Se anche qui avete una mezza giornata vuota potete scegliere una delle spiagge del Golfo di Valinco. Quella da me consigliata è la bellissima spiaggia di Portigliolo, lunga ben 3 km.
Termina qui il mio on the road corso, fatto di sapori e odori di un’isola che ti dona tutto ciò che desideri.