Corsica: La Balagne

Prima della partenza per la Corsica ho avuto modo di leggere alcuni diari di viaggio pubblicati sul sito turistipercaso.it e ho potuto trarre spunti e suggerimenti davvero utili. Scrivendone anch’io uno, spero di risultare altrettanto utile a chi si appresta a partire per l’Ile de beauté. Io (Giuseppe) e la mia fidanzata (Valentina) abitiamo...
Scritto da: Ataulfo
corsica: la balagne
Partenza il: 24/06/2006
Ritorno il: 02/07/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Prima della partenza per la Corsica ho avuto modo di leggere alcuni diari di viaggio pubblicati sul sito turistipercaso.It e ho potuto trarre spunti e suggerimenti davvero utili. Scrivendone anch’io uno, spero di risultare altrettanto utile a chi si appresta a partire per l’Ile de beauté. Io (Giuseppe) e la mia fidanzata (Valentina) abitiamo nella provincia di Viterbo, quindi il modo più rapido (che rapido non è) per raggiungere la Corsica è imbarcarsi dal porto di Livorno. Anche se va detto che dalla fine di giugno 2006 la compagnia Grimaldi Ferries parte da Civitavecchia, ma pare che i prezzi siano piuttosto alti. Per evitare levatacce in piena notte, ce la siamo presa comoda e il giorno prima dell’imbarco abbiamo raggiunto Livorno e pernottato nell’Hotel Milano, comodo perché vicino al porto (60 euro la camera). La mattina successiva, con un buon anticipo di 1 ora e mezza circa ci siamo accodati a quella decina di automobili che già attendeva l’imbarco e, parlando con qualcuno, abbiamo scoperto che la Moby, la compagnia di cui ci siamo serviti, offriva la possibilità di dormire, la notte prima della partenza, in cabina a bordo, per 60 euro. Esattamente quanto abbiamo speso noi, ma almeno siamo stati sulla terraferma! Puntuali alle 9 siamo salpati e il viaggio è stato sicuramente confortevole, 4 ore, mare calmo, tanto sole. Alle 13 siamo scesi al porto di Bastia, sul suolo còrso. Per la nostra permanenza abbiamo prenotato tramite agenzia, l’Hotel Hacienda a Ile Rousse, pernottamento e prima colazione a 370 euro a persona, una settimana tra fine giugno e inizio luglio. Aggiungiamo 70 euro per il traghetto (a persona con auto a seguito) e raggiungiamo 440 euro.

Raggiungere Ile Rousse è stato semplice, circa 85 km da Bastia, non più di un’ora e un quarto di viaggio lungo strade scorrevoli e sicure. Trovare l’Hotel Hacienda, invece, non è stato facilissimo perché, poco previdentemente, non avevo scaricato la cartina con l’esatta ubicazione da internet. Così chiedendo ai passanti o a qualche negoziante, ci siamo disimpegnati. In Corsica è importante conoscere il francese, almeno qualche rudimento, ed evitare di fare affidamento sull’inglese o sullo stereotipo “tanto capiscono l’italiano”. L’inglese per loro è come l’arabo per noi (almeno nei posti visitati da me e Valentina), e non è certo al 100% che la nostra lingua sia parlata e compresa.

Raggiunto l’Hotel ho una brutta sorpresa: avevo scelto l’Hacienda perché sul catalogo Aviomar era specificato che la camera era dotata di TV con Rai1. Capirai, nel bel mezzo degli ottavi e dei quarti di finale del campionato del modo di calcio… Invece scopro che Rai1 non si vede. “Siamo passati recentemente alla TV via satellite e la Rai non si vede più” mi dice la gestrice dell’albergo. Dopo una breve arrabbiatura mi sono dovuto accontentare delle telecronache in francese con i vari “Tottì, Del Pierò, Tonì: improponibile.

Ma passiamo a parlare del clou della vacanza: le spiagge. Avendo portato con noi la macchina abbiamo avuto chiaramente la possibilità di viaggiare e ci siamo fatti tutte le principali spiagge della Balagna (zona nord-ovest dell’isola), tutte raggiungibili in poco tempo da Ile Rousse, tutte percorrendo la strada N197 o la N1197 detta “Balanina”.

Partendo da est troviamo la Plage d’Ostriconi. L’Ostriconi è un fiume che sfocia nei pressi di questa spiaggia accessibile non proprio facilmente. Il modo più semplice è raggiungere il Camping Ostriconi, lasciare la macchina fuori, attraversarlo a piedi (a noi nessuno ha fatto problemi) e percorrere un sentiero di circa 1 km fino alla spiaggia. Il sentiero attraversa il fiume creando paesaggi da cartolina, ma in Corsica ogni panorama è pittoresco e poetico. Dimenticavo, attenzione alle mucche che si possono trovare sul ciglio del sentiero o anche in mezzo ad esso. Esiste anche un altro modo di accedere alla spiaggia, cioè attraverso un ripido sentiero che scende dalla montagna che, una volta sulla spiaggia, vi ritrovate sulla sinistra. Ma quando c’è da portare asciugamani, cibarie, bevande, pallone, riviste, ecc. Conviene scegliere la pianura. La fatica della scarpinata, comunque, è in ogni caso ripagata dalla bellezza della spiaggia e dalla limpidezza del mare; sulla destra, passeggiando lungo la battigia, si raggiungono alcuni scogli e piccole calette, bellissimo. Da quelle parti abbiamo trovato molti nudisti, quindi tenetene conto se avete bambini o se siete contro il naturismo. Più vicino a Ile Rousse, raggiungibile sempre dalla N1197 c’è la Plage di Lozari. Qui non ci sono sentieri accidentati, fiumi o mucche, si parcheggia (gratis) a dieci metri dalla spiaggia senza problemi. Il luogo è assai frequentato da famiglie con bambini e anche cani al seguito… Del resto è spiaggia libera.

A ovest di Ile Rousse, dopo il paesino di Corbara, c’è la bella spiaggia di Bodri. Ci si arriva percorrendo con la macchina un sentiero perpendicolare alla N197 sulla destra fino a un parcheggio a pagamento (2 euro e mezzo al giorno… Senza ombra). Dopo qualche centinaio di metri a piedi si arriva alla spiaggia. Sabbia bianca, acqua pulitissima, scogli pittoreschi, possibilità di dedicarsi allo snorkeling… Ma questo è il leit-motiv di tutti i litorali che abbiamo visitato.

Proseguendo verso Calvi sulla N197, a 5 km da Ile Rousse, c’è Algajola, con una spiaggia simile a quella di Lozari e un centro urbano piccolo e carino. Là abbiamo mangiato al ristorante “U Fornellu”: buoni sia la pizza, le insalate, i dolci (15-20 euro a persona).

Dopo Algajola si trova, invece, la Marina di Sant’Ambroggio. È una zona residenziale con tante case e ville che ti fanno venir voglia di passare ad un’agenzia immobiliare (ma attenzione ai prezzi!) Là conviene lasciare la macchina prima di arrivare al porto e percorrere a piedi uno dei sentieri che passa tra le case, per raggiungere la costa. Anche qui spiaggia ampia, famiglie e tanti bambini. A ovest di Sant’Ambroggio, l’ultima spiaggia che abbiamo visitato e sulla quale ci siamo crogiolati al sole, le Baie di Arinella presso Lumio. Qui il parcheggio dove lasciare la macchina è addirittura ombreggiato, e per la varietà del paesaggio forse è il posto più bello che abbiamo visitato. C’è l’ampia spiaggia sabbiosa e, sulla destra, tanti scogli che formano piccole insenature sabbiose o sassose. Ma purtroppo proprio qui abbiamo trovato il mare letteralmente pieno di meduse. Fortunatamente sono rimaste solo la mattina poi di pomeriggio hanno tolto il disturbo, permettendoci da fare il bagno senza rischi.

Un giorno abbiamo provato anche la spiaggia di Ile Rousse, non selvaggia e scenografica come le altre, ma comunque da non disdegnare: anche lì mare di un turchese incredibile, seppur con un po’ di alghe a riva.

Di Ile Rousse vale invece la pena visitare lo “scoglio in mezzo al mare” su cui è una antica torre di avvistamento e, più oltre, il faro. Si tratta di una camminata in salita, ma il paesaggio è davvero mozzafiato.

Per due sere siamo stati a Calvi, il paese natale di Cristoforo Colombo. La cittadina con le sue vie, i negozi, i ristoranti ma anche con la cittadella dalla quale godere del panorama, ci è piaciuta.

La settimana in Corsica è stata piacevole, incentrata principalmente sulla scoperta di questi posti marittimi paradisiaci, da fotografare e riprendere con la telecamera. Ma non ci siamo dimenticati che la Corsica altro non è che “una montagna in mezzo al mare” e dal bagnasciuga basta guardarsi alle spalle per ammirare montagne maestose, alcune delle quali addirittura innevate (il Monte Cinto, alto più di 2700 m). L’entroterra còrso avrebbe, forse, meritato più attenzione, ma ci siamo limitati ad una gita di un giorno a Corte, vecchia ed effimera capitale della Corsica indipendente. Di Corte non mi hanno colpito solo le strette viuzze in mezzo alle case vecchie e in via di ristrutturazione, la piazza con la statua de “u babbu de a patria” Pasquale Paoli, il belvedere altissimo sulle valli del Tavignano e della Restonica, ma il clima (almeno quel giorno) era davvero insopportabile. Un caldo afoso, umido che non mi aspettavo. Così la permanenza a Corte è durata poco, per lasciar spazio all’escursione presso le gole della Restonica. Abbiamo pranzato con un picnic sulle sponde del fiume, tra decine di piccole cascate di acqua fredda e trasparente e il rumore assordante che queste producono. È valsa comunque la pena. L’intenzione poi era raggiungere gli ovili di Grotelle, percorrendo 16 km (da Corte) di strada stretta e sinuosa, vera e propria montagna. Devo dire che ad un certo punto (e sicuramente mancava poco alla meta) ci siamo davvero impauriti e siamo tornati indietro. Si tratta infatti di un sentiero asfaltato strettissimo, a doppio senso di marcia, senza la benché minima protezione dallo strapiombo che incombe sotto la strada. Fare la discesa, le curve cieche a sinistra, anche se a 20 km/h è stata un’impresa.

La permanenza in Corsica non è stata affatto economica. Vicino all’hotel avevamo individuato il supermercato “Super U” dove compravamo le vivande per il pranzo da consumare in spiaggia. Anche al supermercato i prezzi, comunque, non sono molto contenuti e non te ne vai senza spendere una decina di euro per due panini, qualcosa da bere, e della frutta. I ristoranti offrono menu turistici sempre intorno ai 18 euro, ma se si va al menu alla carta il prezzo sale.

Comunque, tutto ha contribuito ad un soggiorno gradevole, con esperienze variegate da consigliare sia alle famiglie (per le spiagge e il mare pulito), sia a chi ama la storia (approfondire quella della Corsica è interessante) e per chi invece gradisce la montagna.



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