Corsica : Isola profumata
Il 09 Febbraio ricevemmo una comunicazione da THAI che ci avvertiva che, se non utilizzavamo entro il 31 Dicembre, tutte o in parte, le “miglia” accumulate con il programma Star Alliance ne avremmo perse la metà. In considerazione del fatto che avevamo già programmato un viaggio in Tanzania per fine Febbraio e stavamo studiando un viaggio in Patagonia per Dicembre, l’ unica possibilità era una settimana di vacanza in un paese europeo, e la scelta è stata immediata : Portogallo. E qui sono iniziate le difficoltà; superato il non facile ostacolo di trovare un numero di telefono per parlare con qualcuno della Star Alliance ( 06 47813314 Sig.Ra Laura Negri, rop@thaiair.It ) ) la nostra idea è naufragata di fronte alla impossibilità di raggiungere Lisbona partendo da Pisa, perché tutti i voli in partenza da questo aeroporto, anche se sembrano di compagnie aeree membri di Star Alleance, in realtà sono gestiti da compagnie diverse (esempio : Air Dolomiti per Lufthansa). Ci venivano proposte partenze da Bologna e da Milano con costi di trasferimento superiori alla spesa complessiva che avremmo sostenuto utilizzando Ryanair da Pisa a Porto. Rinunciamo quindi ad utilizzare le “miglia” accumulate sperando che quanto detto da una operatrice Star Alliance corrisponda al vero : nessuna decurtazione fino a tutto il prossimo anno. Ma, a questo punto, l’ idea di prendere una settimana di vacanze a fine Maggio si era cristallizzata nella nostra mente per cui ci siamo guardati intorno ed abbiamo visto le offerte promozionali delle compagnie marittime. Decisione immediata : andiamo in Corsica con un costo complessivo di Euro 65,00 per andata e ritorno di due persone con auto al seguito. Il 3 Aprile acquistiamo il biglietto a data fissa non modificabile.
La preparazione del viaggio non ha richiesto molto tempo, abbiamo acquistato una carta stradale Michelin 1:150000, rivelatasi utilissima perché a volte le indicazioni stradali sono insufficienti, ed i nostri amici Paola e Carlo ci hanno regalato la guida del Touring Club Italiano; tramite faticose ricerche(molti alberghi erano già completi o pretendevano un soggiorno minimo di tre giorni) abbiamo effettuato tre prenotazioni : la prima, la seconda e l’ ultima notte.
L’ esperienza è stata del tutto positiva ed abbiamo sempre avuto bel tempo, forse anche un po’ troppo caldo. Dicendo che la Corsica ha ancora una natura meravigliosa scopro “l’acqua calda”, ma desidero sottolineare alcune eccellenze in ordine sparso : Bonifacio, Lavezzi, Col di Bavella, i “calanchi” fra Piana e Porto, la Riserva della Standola, l ’acqua del mare limpidissima, la flora ricca e variata ma soprattutto i profumi che ci hanno riportato alla mente sensazioni provate quando eravamo ragazzi, molti.Molti anni fa.
Una piacevolissima sorpresa è stata la cucina corsa ed in particolare i salumi ed i formaggi. Menzione speciale meritano i vini : letteralmente grandiosi; e pensare che li abbiamo scoperti chiedendo ai ristoratori un semplice bicchiere di vino e non bottiglie particolari…
Nonostante fossimo solo a fine Maggio l’isola era piena di turisti ed abbiamo penato per trovare gli alberghi con giusto rapporto qualità/prezzo, e …Siamo in piena crisi mondiale. Sconsiglierei di visitare la Corsica in Luglio ed Agosto perché, oltre al caldo, credo che l’affluenza sia tale da non permettere di apprezzare alcuni luoghi che devono esser visti, non dico in solitudine, ma certo non con una folla.
Da non trascurare inoltre il problema della viabilità. Mi avevano impressionato al riguardo descrivendo la rete stradale e la guida dei corsi con termini apocalittici. In questo periodo non abbiamo trovato molto traffico, avendo anche usato l’accortezza di fare il giro dell’isola in senso orario, contrariamente alla maggioranza dei turisti, ed i corsi guidano si in modo sportivo, ma il pericolo maggiore, a mio avviso, sono i tanti motociclisti che guidano veloci restando nel mezzo della carreggiata e “tagliando” le curve : un incubo. Per quanto riguarda la rete stradale, le strade principali hanno un buon fondo, le strade secondarie un po’ meno ed inoltre, non potendo usare l’aggettivo “strette”, avendolo esaurito dopo aver descritto il percorso del Ring of Beara in Irlanda, debbo dire che sono “pregise” (come dicono a Querceta) cioè due auto si “scambiano” senza spreco di spazio, se si incrocia un camper o un camioncino bisogna cercare uno “slargo” per riuscire a proseguire ognuno per la propria strada.
1° giorno – Sabato 23 Maggio – LIDO DI CAMAIORE-LIVORNO-BASTIA-PORTO VECCHIO- Km. 265 Partenza alle 06:45 ed alle 07:40 siamo al porto di Livorno in coda per l’imbarco sulla Mooby. Il mare è calmo e la traversata di 4 ore piacevole e rilassante.
Sbarchiamo puntuali alle 13:00 nella caotica Bastia dalla quale ci allontaniamo velocemente imboccando, 6 km. Più a Sud, la “D107” che passa fra la costa e lo “Stagno della Biguglia”, una riserva naturale che si apprezza nella sua bellezza solo vedendola dall’alto mentre, dal livello stradale, alte canne impediscono la visuale. Le spiagge non sono particolarmente interessanti, per ora. Ci fermiamo brevemente alla chiesa de “La Canonica” per uno sguardo dall’esterno dato che è chiusa. Torniamo sulla “193” e procediamo verso Sud rispettando i numerosi limiti di velocità che non consentono di andare spediti. Rapida visita ad Aleria (si può evitare senza rimpianti) e, giunti a Solenzara, decidiamo di proseguire per l’ “Anse de Favone” per andare alla ricerca delle grosse conchiglie triangolari madreperlacee chiamate “Nacres”. La spiaggia è molto bella e l’acqua color smeraldo ma di conchiglie neppure l’ ombra.
Ripercorriamo a ritroso 12 km. E prendiamo la “D268” che si inerpica con infiniti tornanti, prima sul Col di Larone e poi raggiunge a 1218 metri il Col di Bavella. E’ una strada da sogno che permette di ammirare una vera meraviglia della natura : “Le guglie di Bavella”. Se avessimo immaginato tanta bellezza avremmo allungato il viaggio per fermarsi una intera giornata anziché limitarsi ad un fugace passaggio.
Sempre tra bei panorami scendiamo su Zonza e con la “D368” raggiungiamo Porto Vecchio alle 18:30. Miracolosamente troviamo i cartelli che ci guidano all’ Hotel Le Mistral dove abbiamo prenotato il solo pernottamento. La posizione è perfetta a soli 5 minuti a piedi dal centro, la camera è claustrofobica tanto è piccola, ma con tutti i conforts, aria condizionata compresa. Alla reception chiediamo di telefonare per confermare la prenotazione all’albergo per domani sera, dato che oggi il cellulare non ha segnale, e lo fanno con molta gentilezza senza addebito Andiamo alla scoperta di questa piacevole cittadina e ceniamo al ristorante “A Merendella” dove avviene il primo incontro con la cucina corsa; notevolissima la “charcuterie” (salumi vari), che qui diventa un piattone con l’aggiunta di formaggi, accompagnati da marmellata di fichi, insalata e pomodori con salsa di senape. 2° giorno – Domenica 24 Maggio – PORTO VECCHIO – BONIFACIO – Km. 120 Giornata dedicata all’esplorazione di tutte le spiagge a Sud di Porto Vecchio. Usciti dal paese percorriamo per un breve tratto la “198” poi prendiamo, a sinistra, una strada che costeggia una penisola. Raggiungiamo Punta Chiappa e poi la bella spiaggia di Palombaggia, fino ad arrivare a Santa Giulia dove la strada termina. Riguadagnamo la “198” e proseguiamo verso Sud fino alla deviazione per la splendida baia di Rondinara. Ritorniamo sulla “198” , deviazione per Balistra, per seguire poi la “D60” e “D58” per le spigge di Moara e Santa Manza ed, a seguire Calalonga. A questo punto siamo all’ingresso di Bonifacio ma, prima di entrare in paese giriamo a sinistra per raggiungere la spiaggia di Piantarella. Durante il percorso ci fermiamo ad ammirare, da lontano, le “falesie” incredibilmente belle e vediamo anche un cartello con la direzione del nostro albergo. La fermata successiva è al “semaforo” di Capo Pertusato dove termina la strada ed inizia un sentiero che in circa 25 minuti, sotto un sole feroce, conduce al faro. La fatica è ampiamente ripagata dallo spettacolare panorama. Bellissimo. Bellissimo.
A questo punto sono le 16:00 e, trovandolo di strada decidiamo di andare all’ albergo Le Lincetto a prendere possesso della camera. Alla recption non c’è nessuno ma un cartello informa che, in assenza di personale, dobbiamo telefonare ad un certo numero. Come farebbe una persona che non avesse il cellulare ?. Domanda retorica perché, al giorno d’oggi, tutti hanno un cellulare. O no ?. Chiamiamo e dopo pochi minuti arriva un gentile signore che ci consegna la chiave dell’appartamento, prenotato per due notti, ricordandoci che non dobbiamo avvicinarci all’ angolo “cucina” pena il pagamento di un supplemento. La stanza è ampia e fresca, non c’è l’aria condizionata ma non ne sentiremo la necessità. La posizione di questo albergo è, a nostro avviso, molto buona, a circa un chilometro dal centro su una collina in mezzo al verde, tranquillità assoluta in contrasto con il caos del centro di Bonifacio. Unico particolare curioso, per qualsiasi motivo si renda necessario parlare con il personale dell’albergo bisogna telefonare perché alla reception non c’è mai nessuno.
Lasciati i bagagli andiamo al porto per fissare la gita di domani a Lavezzi. Anche se gli operatori sono diversi, offrono tutti la stessa gita all’identico prezzo, non solo, mentre per l’andata si parte con l’operatore dal quale abbiamo comprato i biglietti, per il ritorno si può usare qualsiasi operatore. Il sistema funziona egregiamente al di la del costo, piuttosto elevato, data l’assoluta mancanza di concorrenza. Comprando i biglietti il giorno prima ci viene concesso un piccolo sconto inoltre abbiamo diritto al parcheggio gratuito, per l’inera giornata, nelle aree riservate ed una di esse è molto comoda vicinissima all’imbarco.
La zona del porto è molto simpatica ed animata, piena di negozi e ristoranti. Facciamo un breve giro e rientriamo in albergo per doccia e cabio di vestiti ma andiamo anche a vedere la spiaggia di Sperone.
A cena in un ristorantino sul porto di cui non ricordo il nome e poi girovaghiamo salendo anche la ripida scalinata per il Col St. Roch e proseguendo a salire entrando nella Città Vecchia dalla Port De Genes. Vicoli stretti, luci ovattate, animazione, ambiente piacevole.
3° giorno – Lunedì 25 Maggio – BONIFACIO – Km.12 Non servono levatacce perché il primo battello per Lavezzi parte alle 10:30 e quindi facciamo tutto con calma. Sono le 10:20 quando la barca, ormai piena, parte e dopo trenta minuti sbarchiamo a Lavezzi, un vero paradiso naturale. Le foto che abbiamo visto e quelle che scatteremo noi non gli rendono giustizia. Come tutti gli spettacoli della natura particolarmente belli vanno vissuti in prima persona per essere apprezzati a pieno. C’è una grandissima affluenza (cosa succederà nel pieno dell’estate ??) ma noi facciamo il giro dell’isola fino a trovare una piccola “caletta” tutta per noi, circondata da massi granitici scolpiti dal tempo. L’acqua è meravigliosa, anche se un po’ freddina, e facciamo un bel bagno in compagnia di tantissimi pesci. Il sole “picchia” implacabile e caldissimo. Non ci sono alberi, portatevi tutto quello che serve perché l’isola è deserta e disabitata (salvo i turisti) e lasciate a casa il gatto perché non ammesso così come altri animali. Alle 15:30 prendiamo il battello di ritorno che impiega sessanta minuti in quanto fa il giro dell’Isola di Cavallo ( ed un commentatore si premura di informarci circa il nome dei poveri miliardari proprietari delle ville che sfilano dinanzi alla barca) e poi va sottocosta, doppia Capo Pertusato e permette di ammirare da vicino la meravigliosa costa con varie grotte.
Sbarchiamo ed andiamo a riposarci in albergo. Rivitalizzanti siamo pronti per una passeggiata lungo il Circuit Pedestre Des Falaises dove, oltre che ammirare il paesaggio e la vegetazione , abbiamo la fortuna di imbatterci in due serpenti in lotta fra loro. Spettacolo insolito ed interessante. A cena, sul porto, al ristorante L’Orinella”, due passi e poi a nanna.
4° giorno – Martedì 26 Maggio – BONIFACIO – PROPRIANO- Km. 126 Sveglia alle 07:30 ed alle 09:00 siamo al parcheggio n. 1 a comprare i biglietti per la seconda gita in battello, quella alle “Grotte marine e le falesie” che dura un’ora e che risulterà piacevole ed interessante anche se ripete, in parte, il percorso sottocosta fatto ieri.
Ritornati a terra andiamo, a piedi, alla scoperta della Città Vecchia di Bonifacio arrivando fino al “Cimitere Marine” che “loro” dicono sia al secondo posto fra i più bei cimiteri del Mediterraneo; non so quale sia al primo posto ( io direi quello di Ponza) ma in effetti è molto bello, non solo per la posizione, ma anche per come è costruito. Completiamo la passeggiata percorrendo anche il “Chemin de Ronde”.
Recuperiamo la macchina ed abbandoniamo, a malincuore, la bella e simpatica Bonifacio. Direzione Nord/Ovest sulla “196”. Prima fermata alla Spiaggia di Tonnara poi ammiriamo dall’alto il Golfo di Figari. Più avanti la strada abbandona la costa per spingersi all’interno ma, poco prima di Sartene ci immettiamo sulla “D48” per andare prima alla Spiaggia di Tizzano e poi al sito preistorico conosciuto come l’ “Allineamento Di Palaggiu “ il più importante complesso megalitico dell’ isola” recita la guida, ma il luogo, che si raggiunge camminando per venti buoni minuti, è in completo stato di abbandono con pochi “menhir” rimasti in piedi e allineati. Portate con voi l’acqua perché non c’è un filo d’ombra.
La successiva fermata è a Sartene, con le sue mura fortificate, dove visitiamo la chiesa di S.Te Marie, di nessuna rilevanza, e facciamo due passi per gli stretti vicoli della Città Vecchia.
Ritorniamo verso il mare e prendiamo la “D121” una strada panoramica che ci porta a Campomoro; in auto non si raggiunge la torre genovese posta all’ estremità del promontorio. Invertiamo la rotta e sono circa le 17:00 quando arriviamo a Propriano, altra animata località turistica con ampio porto e belle spiagge. Ci rechiamo all’ufficio del turismo dove chiediamo se fosse possibile prenotare un albergo a Porto Pollo per la notte; un gentilissimo impiegato ci spiega che, non solo non possiamo prenotare fuori sede ma non sono in grado nemmeno di darci informazioni circa le disponibilità degli alberghi di Propriano. Previo pagamento delle telefonate chiama i due alberghi che, secondo lui, esistono a Porto Pollo e risultano completi. Decidiamo quindi di fermarci qui e ci mettiamo in cerca di una camera. Riusciamo a trovare l’ultima disponibile al Beach Hotel, appena fuori dal centro in posizione tranquilla sul mare. Vista la situazione riteniamo sia il caso di prenotare, per l’ indomani, un albergo a Piana, località certamente più importante di Propriano e, pensiamo, con presenze più numerose di turisti. Il terzo tentativo va a buon fine e così, in un attimo di panico, accettiamo la tariffa di Euro 88,00 per il solo pernottamento, la più alta di tutto il viaggio.
A cena da “U Corsu” e indovinate in che via. Si, proprio in Avenue Napoleon.
5° giorno – Mercoledì 27 Maggio – PROPRIANO – PIANA – Km. 219 Il primo appuntamento di oggi è una visita culturale.
Seguiamo la costa prima con la “D196” e poi con la “D157” fino ad Abbartello; qui la strada diventa “57” e, seguendo il corso del fiume Taravo si dirige a Nord. Alle 09:10 siamo alla capitale preistorica della Corsica : Filitosa. Questo sito archeologico preistorico, il più importante dell’isola, è indubbiamente molto interessante e ben organizzato; lungo il percorso di circa seicento metri, una dolce melodia aiuta a creare la giusta atmosfera.
Terminata la visita puntiamo su Ajaccio decidendo di arrivarci tramite la “D302” una strada molto, molto tortuosa con continui saliscendi ma paesaggisticamente validissima. Prima di entrare in città una deviazione a sinistra, tramite la “D55, e raggiungiamo la bella spiaggia di Porticcio, poi torniamo indietro e sono le 11:30 quando entriamo in Ajaccio. Il traffico è molto intenso e trovare un parcheggio è praticamente impossibile; percorriamo in macchina tutte le strade principali e le piazze più importanti che non risultano certamente interessanti. Superata la Cittadella decidiamo che non è il caso di approfondire la visita e riprendiamo il viaggio per Piana. Più facile a dirsi che a farsi : a causa di lavori stradali (tutto il mondo è paese) rimaniamo imbottigliati in un mega ingorgo e sono quasi le 13:00 quando imbocchiamo la “D81” verso Nord. Emetto fumo dalle narici.
La strada sale tortuosa nell’ interno, tanto per cambiare, per poi affacciarsi sul mare nel Golfo della Liscia; continua con bei panorami lungo la costa e visitiamo le spiagge di Pero e Chiuni, poi rientra nell’interno ed arriva a Piana. Incontriamo, sulla destra, l’albergo prenotato ieri ma, per il momento, preferiamo continuare ad esplorare i luoghi e deviamo a sinistra per raggiungere il Belvedere di Saliccio a quota 624 metri dal quale si gode una vista spettacolare del Golfo di Porto. Ritorniamo sulla “81” e prendiamo la successiva deviazione, sempre a sinistra (D824), per andare a vedere la spiaggia di Arone; lungo tale strada c’è un posto di ristoro dal quale parte un sentiero che in tre ore di cammino conduce alla Torre di Turghio posta all’estremità di Capo Rosso. Dicono sia una passeggiata raccomandata.
E’ giunto il momento di andare all’ Hotel Scandola dove ci assegnano una grande camera al secondo piano, senza ascensore, con ineguagliabile vista sul golfo. Originariamente doveva essere un albergo lussuoso ma gli anni sono passati e la manutenzione ha lasciato a desiderare…
Posati i bagagli riprendiamo l’auto e facciamo quello che è il tratto di strada più bello di Corsica quello tra Piana e Porto. I “calanchi” sono di una bellezza mozzafiato.
Porto è proprio un porto con poche case intorno; l’ambientazione è suggestiva alla fine di una profonda insenatura con a sinistra una spiaggia di sabbia e ciottoli di colori molto particolari, con al centro un enorme sperone roccioso sul quale si eleva una torre quadrata genovese, con a destra tanti scogli di piccole dimensioni ed alle spalle una foresta di eucalipti giganti.
Prendiamo informazioni per l’escursione in barca alla Riserva Naturale della Standola e ci dicono che per domani mattina, causa il mare grosso, è da escludere ma forse sarà possibile in pomeriggio. Facciamo due passi nel minuscolo borgo e poi torniamo ai “calanchi” e, parcheggiata l’auto in una piazzola a Rochas Bleues andiamo a piedi per circa un chilometro in un paesaggio incantato con rocce che cambiano colore in continuazione con il cambiare della luce. Spettacolo meraviglioso. Recuperata la macchina raggiungiamo Piana che tanto in piano non è dato che si trova a 443 metri sul livello del mare ma fu chiamata così perché il simpatico paesino fu costruito su un piccolo altopiano a strapiombo sul mare e contornato da una catena montuosa.
A cena da Chez Janette 6° giorno – Giovedì 28 Maggio – PIANA – PORTO – Km. 99 Alle 08:00 siamo già in macchina per andare ad ammirare la piccola ma bellissima Ansa di Ficajola. Una strada ripidissima da Piana arriva quasi al livello del mare poi si deve camminare per 800 metri e siamo a destinazione : una minuscola spiaggia dorata incassata fra rocce rosse.
Risaliamo fino a Piana e ripercorriamo la strada fatta ieri fermandoci dove iniziano i “calanchi”. Nuova passeggiata avanti e indietro.
Sono le 09:40 quando arriviamo a Prto. Ci viene confermata la possibilità dell’escursione alla Riserva Naturale della Standola per il pomeriggio e quindi acquistiamo i biglietti e, subito dopo, prenotiamo il solo pernottamento all’ Hotel Le Kalliste, una camera al 3° piano, con ascensore e magnifica vista sul mare.
In attesa delle 14:15, orario d’ imbarco per la gita, decidiamo di spingerci nell’ interno per raggiungere Col de Vergio. Saggia decisione e grazie alla guida per il consiglio. Prendiamo la “D124” e attraversiamo Ota, rinunciamo per mancanza di tempo alla passeggiata alle “Gole della Spelonca”, superiamo Evisa ed attraversiamo la bellissima Foresta di Aitone formata da Laricio Corso, Faggio, Abete e Pino Marittimo. Poche centinaia di metri dopo l’ incrocio con la “D70” un comodo sentiero, in circa 20 minuti, conduce ad un punto del fiume pieno di piscine naturali; da non perdere. Ancora una decina di chilometri ed arriviamo ai 1464 metri del Colle di Vergio, con tutto intorno alte montagne con ancora tracce di neve. Pic nic su un prato e rientro a Porto. In 45 minuti percorrendo una strada molto panoramica passiamo dall‘ alta montagna al mare.
Ci imbarchiamo sulla Capo d’ Ortu della compagnia Nave Va (www.Naveva.Com) e prendiamo posto a prua. Il mare, in rada, pare calmo ma superato Capo Senino le lunghe onde ed il vento provocano rullio e beccheggio. Ma tutto procede senza problemi e superiamo tranquillamente Punta Rossa. Quando attraversiamo lo stretto tratto di mare fra Punta Palazzu e l’ isola di Gargalo le onde sono alte alcuni metri e noi, a prua, facciamo un bel bagno. Io perdo i sandali che mi ero tolto e che l’ acqua, spazzando il ponte, trascina in mare. Ripariamo velocemente all’ interno della baia dove il mare è più calmo. Siamo giunti alla fine della Candola e torniamo lentamente indietro, molto vicini alla costa, per ammirare le formazione rocciose di porfidi e graniti con le loro mille forme e mille colori. Spettacolo di incredibile bellezza.
La barca fa una sosta di 30 minuti nel porto di Girolata raggiungibile solo via mare; scendiamo a terra e peccato che, per mancanza di scarpe, non possa andare ad ispezionare la ciottolosa spiaggia e raggiungere il fortino genovese con torre a pianta quadrata, comunque non visitabile perché proprietà privata.
Rientrati a Porto abbiamo ancora il tempo per una passeggiata al supermercato e per andare a raccogliere la ghiaiosa sabbia sulla spiaggia.
A cena da “La Marina”.
7° giorno – Venerdì 29 Maggio – PORTO – SAINT FLORENT – Km. 186 Partenza alle 08:00, direzione Nord, sulla “D81” che porta a Calvi continuando ad offrire magnifiche vedute. Breve deviazione per vedere il Golfo di Galeria dove facciamo due passi per ammirare da un promontorio, sia la lunga spiaggia della Ricciniccia che la foresta intorno all’estuario del fiume Fango. A 4 km. Da Calvi una strada sterrata a sinistra conduce al faro posto sul promontorio della Rovellata; proviamo a percorrerla ma dopo una cinquantina di metri, per prudenza, torniamo indietro a causa del fondo stradale molto brutto. Un’ altra strada, ma sulla destra ed asfaltata conduce alla chiesetta di Notre-Dame de la Serra : un belvedere sul golfo e sulla città di Calvi.
Eccoci nella più rinomata ed elegante località turistica dell’isola. Paghiamo il parcheggio (il primo e l’unico di tutto il viaggio) sotto la “Cittadella” ed andiamo alla scoperta di questo reperto storico ristrutturato dai genovesi alla fine del 1400, che non risulta di particolare interesse. Graziosa, animata e simpatica atmosfera nella zona della “Marina” con Rue Joffre e Quai Landry. Il viaggio riprende, siamo sulla “197” e la prossima fermata sarà ad Algajola, piacevole borgo, e la successiva a L’ Ile-Rousse che deve la sua fama, oltre alle belle spiagge, per essere stata fondata da Pasquale Paoli, l’ eroe nazionale.
Adesso ci aspetta una spiaggia decisamente molto bella : Ostriconi. Ci sono due vie per raggiungerla, o da ripidi sentieri che partano dalla strada che costeggia la baia, o attraversando il campeggio omonimo. Noi scegliamo la seconda, più lunga ma più agevole; è anche l’ora di sgranchirsi le gambe. Lasciamo l’auto nel parcheggio riservato al campeggio ( in piena stagione non credo sia possibile) e camminiamo per un quarto d’ ora lungo un sentiero che inizia attraversando una foresta, procede in campagna, attraversa uno stagno e termina sulla spiaggia. Percorriamo tutta la spiaggia in direzione Nord e ci addentriamo anche lungo il sentiero nel “Desert des Agriates” che con altre sei ore di cammino condurrebbe alla spiaggia di Ghignu che, come le spiagge di Saleccia e Loto sono raggiungibili solo con veicoli 4×4 o via mare (www.Lepopeye.Com). La nostra passeggiata nel deserto è molto più breve e dura circa mezzora ma è sufficiente per rendersi conto della bellezza e della singolarità del luogo. Con più tempo a disposizione ci saremmo fermati volentieri una intera giornata.
Sono le 18:00 quando arriviamo a Saint-Florent ed a cento metri dal centro troviamo l’ Hotel Santa Maria prenotato per due notti, solo pernottamento.
“Docciati” e “cambiati” andiamo a fare un giro sul porto che dispone di un numero di ormeggi impressionante rispetto alla grandezza del paese.
A cena da “La Caravelle”.
8° giorno – Sabato 30 Maggio – SAINT FLORENT – CAPO CORSO – SAINT FLORENT – Km. 190 Poco dopo le 08:00 siamo in macchina per effettuare il giro completo del “dito” in senso orario.
Attraversiamo una zona di produzione vinicola ed arriviamo a Nonza dove abbiamo la buona idea di chiedere informazioni su come raggiungere la famosa “spiaggia nera” e così scopriamo che oltre alla scalinata che parte dal paese esiste, un paio di chilometri più avanti, una strada, senza cartelli indicatori, che conduce in riva al mare; c’è un parcheggio ed un sentiero che in due minuti permette l’ accesso alla spiaggia che proprio nera non è ma piuttosto verde scuro poiché formata da ciottoli di “serpentino”. L’ acqua, come dappertutto, è trasparente.
Proseguiamo lungo la costa fino a Pino e poi raggiungiamo il Col de Sante Lucie e saliamo sulla “Tour de Seneque” ma potevamo risparmiarcelo perché non c’ è panorama.
La costa continua ad essere frastagliata, con continui saliscendi, calette e speroni di rocce. Notevole. Passiamo da Centuri Porto e poi saliamo al “Moulin Mattei” per avere una incantevole immagine dall’alto.
Nonostante la scarsa segnaletica riusciamo a prendere la “D153” per Tollare. Siamo ormai in punta a Capo Corso. Bello il panorama con l’ isola di Giraglia. Ci spostiamo a Barcaggio e con la “D253” (ottimo asfalto nonostante sia una strada secondaria) torniamo sulla “D80” proseguendo fino a Macinaggio. Sosta obbligata così come ad Erbalunga, simpatici paesino con un mare incantevole.
Giunti a Miomo seguiamo il consiglio della “guida” che suggerisce di abbandonare la litoranea e raggiungere Bastia per una strada panoramica che passa dall’interno arrampicandosi sui monti : la “Route de la Corniche”. Fermatevi quando vedrete una grande croce e scendete dalla macchina, bastano pochi metri per raggiungere un belvedere proprio a perpendicolo su Bastia e dal quale si gode la miglior vista dello “Stagno di Biguglia”.
La mancanza di segnaletica ci fornisce l’ occasione di girare in auto per Bastia e quanto vediamo ci basta e avanza…….
Prendiamo la “D81” ed incontriamo un grande supermercato aperto e facciamo acquisti di salumi e formaggi tipici da portare a casa. Piacevole è la strada che passa dal “Col de Teghime” e scende a Saint Florent.
A cena da “Le Grand Bleu” dopo aver girellato per il paese e visitato la “Cittadella” in deprecabile stato di semiabbandono.
9° giorno – Domenica 31 Maggio – SAINT FLORENT – BASTIA – LIVORNO – LIDO DI CAMAIORE – Km. 121 – ( In Totale Km. 1.338=) Prima di lasciare Saint Florent abbiamo deciso di fare una passeggiata fino alla “Torre della Mortella” percorrendo un piccolo tratto del “Sentiero del litorale”. Superato il ponte sul fiume Aliso prendiamo sulla destra la strada che costeggia la spiaggia di “La Roya”; quando da asfaltata diventa sterrata proseguiamo ancora per poco, impressionati dal fondo pieno di buche, parcheggiamo e continuiamo a piedi. Errore di valutazione perché constatiamo che la strada sarebbe percorribile ancora per qualche chilometro, fino cioè ad un piazzale da dove inizia il sentiero. Fa molto caldo ed il sole, all’ inizio nascosto dalle nuvole, “picchia” ora implacabile.
Sono le 11:30 quando risaliti in macchina partiamo ed, imboccata la “D82” passiamo dal “Col de St. Stefano” e scendiamo, con la “D62”, una strada molto panoramica ma a strapiombo con curve cieche, fino a raggiungere la “193” e proseguiamo verso Sud fino a trovare, sulla sinistra, la strada che, passando da “La Canonica” porta alla spiaggia di “La Marana”. La spiaggia è infinita ma piena di “lavarone”, il vento soffia forte ed il mare è agitato. Il sole è sparito dietro una coltre di nuvole. Non è il massimo ma nei paraggi non c’ è niente di meglio per attendere l ‘ ora dell’imbarco prevista per le 14:00.
Il ferry è quasi vuoto e parte alle 14:55 con cinque minuti di anticipo.
Traversata tranquilla e sbarco a Livorno puntualissimi alle 19:00.
Alle 19:45 siamo a casa pensando che dobbiamo, quanto prima, ripetere l’esperienza con la Sardegna dalla quale manchiamo da troppi anni.
A L B E R G H I Hotel Le Mistral Rue Jean Nicoli 20137 Porto Vecchio Tel. : +33 4 95700853 Fax. : +33 4 95705160 www.Lemistral.Eu Hotel Domaine de Licetto Route du Phare de Pertusato 20169 Bonifacio Tel. : +33 4 957300359 www.Licetti.Com sarlmartinu@wanadoo.Fr Beach Hotel 38 Avenue Napoleon III 20110 Propriano Tel. : +33 4 95761774 Fax. : +33 4 95760654 http:/perso.Wanadoo.Fr/beach.Hotel Hotel Le Scandola 20115 Piana Tel. : +33 4 95278007 Fax. : +33 4 95278388 infos@hotelscandola.Com www.Hotelscandola.Com Hotel Le Kallisté Place de la Marine 20150 Porto Tel. : +33 4 95261030 Fax. : +33 4 95261275 info@hotel-kalliste.Com Hotel Santa Maria Lieu-dit Cisternino 20217 Saint Florent Tel. : +33 4 95370444 Fax. : +33 4 95370447 info@hotel-santa-maria.Com hotelsantamaria@wanadoo.Fr www.Hotel-santa-maria.Com S I T I U T I LI www.Moby.It www.Corsicadigest.Com www.Destination-corse.Com www.Visit-corsica.It