Corsica in moto 2
Indice dei contenuti
Dante e Laura: dal 19 luglio al 1 agosto 2015 – 13 notti
Premessa: in questo viaggio abbiamo dormito in posti quasi tutti prenotati con Booking una settimana prima cercando di sfruttare le tariffe piu’ convenienti.
Per le cene invece, complici gli alti costi della Corsica, abbiamo pagato molto di piu’ di quanto pagheremmo in Italia e mangiando non certo meglio!
sabato 18 luglio
Partiamo da Bergamo attorno alle 16,30 con il nostro scooter BMW Scooter 650 GT. Temperatura bollente, stare con la giacca da moto e’ quasi insopportabile. Autostrada libera , solo negli ultimi chilometri coda in prossimità degli imbarchi traghetti , arriviamo comunque a Genova in ampio anticipo attorno alle 19,00. Ci imbarchiamo con MOBY partenza puntuale alle 22,00. Cena in traghetto, navigazione tranquilla.
domenica 19 luglio
Il traghetto arriva puntualissimo ore 8,00 a Bastia e qui decidiamo di allegerirci innanzitutto dei bagagli. Ci dirigiamo subito verso Oletta, vicino Saint Florent , dove abbiamo prenotato 2 notti all’Hotel Sant’Andria, percorrendo strada sopra Bastia molto panoramica. Nonostante sia ancora presto fa’ gia’ molto caldo e gli altri motociclisti che incrociamo sono tutti vestiti leggerissimi. Dopo una trentina di km, di strada tutta collinare, arriviamo al Sant’Andria. Il posto e’ abbastanza essenziale e dalle recensioni lette, e’ come ce lo aspettavamo: spartano ma buona base per il giro del dito e soprattutto fuori dalla confusione di Saint Florent. Il titolare e’ cortesissimo , ci accoglie benevolmente parlando italiano , ci assegna una camera con terrazza, migliore di quella prenotata e ci da’ subito indicazioni sui tragitti da farsi.
Il programma di oggi prevede il giro del dito, che molti evitano, ma avendo due settimane di tempo, e’ da farsi perche’ spettacolare. Partiamo quasi subito in pantaloncini e maglietta (temperatura costante sopra i 35°) per il nostro giro che noi vogliamo fare in senso antiorario. La costa est scorre via tranquillamente e velocemente raggiungiamo Erbalunga, piccolo e grazioso borgo di pescatori, dove finalmente riusciamo a far colazione.
Proseguiamo, passiamo Macinaggio e arriviamo a Rogliano. Seguiamo indicazioni per spiaggia di Tamarone, cui arriviamo dopo breve strada sterrata e dopo aver passato un camping. Davanti a noi si apre la bella baia di sabbia ed un mare di un azzurro fantastico. Ci tuffiamo subito: l’acqua e’ caldissima! Stiamo li’ un paio d’ore alternando sole e bagno. Verso le 13,00 rimontiamo in sella e raggiungiamo Tollare, Cap Corse. Ci fermiamo a mangiare qualcosa sul ristorantino nel porticciolo di Barcaggio. Fa sempre piu’ caldoooo!
Riprendiamo la strada e arriviamo nel delizioso borgo di Centuri. Facciamo due passi ma il caldo e’insopportabile, siamo attorni ai 40° , e fuori programma lasciamo la moto bordo strada e ci scaraventiamo in una piccolissima baietta rocciosa, dall’acqua trasparente e calda. Quasi ancora bagnati riprendiamo il giro; a Morsiglia tappa tecnica per benzina all’unico distributore della parte Ovest ( l’altro , ad Est, e’ a Macinaggio) , il distributore e’ costituito da un’unica pompa gestita da un barista gentile e cordiale, dove acquistiamo bottiglia grande di acqua che dopo mezz’ora abbiamo gia’ finito.
La costa Ovest e’ decisamente piu’ bella , la strada e’ alta e ad ogni curva si aprono baie e baiette con sabbia, tutte poco frequentate, eh si che oggi e’ una domenica di luglio!
Alle 18 siamo alla spiaggia di Nonza: dall’alto e’ incredibile, lunghissima, nera e non c’e’ quasi nessuno! Non resistiamo, lasciamo la moto in un parcheggio e dopo una camminata di 5/10 minuti tra le rocce arriviamo nella spiaggia di sassolini neri. L’acqua e’ caldissima e trasparente. Va subito in profondita’ . Il bagno e’ rigenerante dal caldo, dalla stanchezza, dalla confusione di sempre, dallo stress del lavoro…..siiiiii siamo in vacanza! Ore 20,00 di ritorno ad Oletta. Per oggi sono circa 180/190 Km. Cena al ristorante “U Piazzetta” nel centro di Oletta: discreto.
Vista che la distanza tra il ristorante e l’hotel e’ brevissima e a quell’ora non c’e’ piu’ nessuno in giro, decidiamo di prenderci il rischio di rientrare senza casco.
Il mattino successivo il gestore dell’albergo ci accoglie sorridendo: ci aveva visto! Non solo senza casco, eravamo anche in senso contrario!
Lunedì 20 luglio
Programma di oggi: la spiaggia di Saleccia. Il titolare dell’albergo ci presta un ombrellone, perche’ ci avvisa che dove andiamo non ci saranno ne’ servizi ne’ bar. Ci fermiamo a Saint Florent a far colazione e rifornimento di acqua, ghiaccio, frutta e panini. Arriviamo a Casta e subito dopo il Relais de Saleccia troviamo l’indicazione per la spiaggia: 12 km di strada sterrata. Avevamo letto di tutto: strada adatta solo a moto enduro o a 4×4 che quando passano ti coprono di sabbia e polvere; ma Dante e lo scooter sono stati bravissimi. In effetti la strada che attraversa il Deserto delle Agriates, non e’ delle piu’ agevoli ma con attenzione ed esperienza, dopo circa un’ora arriviamo prima al campeggio U Paradisu e poi al parcheggio. Ci incamminiamo verso il mare e dopo pochi metri… veramente il Paradiso! Una striscia di circa 1 km di sabbia bianchissima che degrada dolcemente nel mare dai colori caraibici.
Sistemiamo il nostro utilissimo ombrellone e ci godiamo una delle piu’ belle spiagge della Corsica con gli occhi pieni davanti a questo mare fantastico. Verso sera, appagati pienamente della giornata, rientriamo ad Oletta.
Cena in uno dei migliori ristoranti della zona: Auberge a Magina. Ha una splendida terrazza dalla quale godiamo di un tramonto mozzafiato. Il ristorante e’ un po’ costoso ma in linea con i prezzi corsi e quello che prendiamo, la zuppa dello chef, e’ veramente buona: la migliore di quelle mangiate in Corsica. Anche il menu’ fisso (28 euro) – qui si usa spesso ed effettivamente conviene, che vediamo su altri tavoli, ha un aspetto delizioso! Verso mezzanotte a nanna soddisfatti della splendida giornata.
Martedì 21 luglio
Ci alziamo presto, carichiamo la moto e partiamo in direzione Ile Rousse. Colazione al San Pedru a Casta, qui le colazioni presso gli alberghi sono costosissime pero’ al bar non sempre troviamo le brioches! uffff! Arriviamo velocemente ad Algajola, dove avevamo gia’ prenotato 2 notti all’hotel Escale la Plage, percorrendo la strada panoramica costiera, piena di splendidi scorci.
Passiamo Ile Rousse, volevamo fermarci, ma troviamo noiosa coda per il centro, per cui andiamo oltre. Dopo pochi chilometri siamo all’albergo prenotato, composto da bungalows direttament sulla spiaggia. Lasciamo le borse e partiamo subito per Calvi che dista una quindicina di chilometri.
Visitiamo la cittadella, tra vie e viuzze antiche, tutte di ciottoli ed in parte solo pedonali . Scendiamo verso la marina. Fa sempre un caldo esagerato. Mangiamo un panino sotto un albero in un giardino pubblico, guardando i sub in partenza per nuove immersioni.
Ritorniamo ad Algajola e stiamo un paio d’ore in spiaggia, aspettando di vedere il tramonto proprio davanti a noi.
Ceniamo al ristorante “La padula” sulla spiaggia di Algajola. I tavoli sono proprio tra la sabbia ad un metro dal mare! Restiamo talmente soddisfatti che prenotiamo la paella royale per la sera successiva.
Mercoledì 22 luglio
Dormito malissimo. Nonostante il nostro bungalow sia direttamente sulla spiaggia e avessimo tenuto sempre la porta spalancata, stanotte non entrava un filo d’aria, non c’e’ aria condizionata e la temperatura anche di notte e’ altissima.
Pertanto stamani cambio di programma: andiamo in collina. Prendiamo la Strada degli Artigiani alla scoperta dei paesini della Balagne.
A circa 15 km troviamo subito il piu’ grande: Cordoba che ha preso il nome dai corvi che originariamente la popolavano. Ci fermiamo a far colazione. Brioches? finite! possibile che quando arriviamo noi siano sempre finite? Boohh pero’ il barista e’ simpatico e optiamo per pane e burro.
Proseguiamo su una bella strada collinare. Qua e la’ tante cappelle familiari mortuali isolate in mezzo al verde alternate da chiese e/o conventi.
Arriviamo a Pigna. Parcheggiamo e giriamo a piedi tra le vie di questo paesino noto per la passione musicale dei suoi artigiani. Proseguiamo e arriviamo al delizioso paesino che vedavamo arrocato sulla montagna dalla spiaggia di Algajola: Sant’Antonino. Lasciamo la moto e giriamo affascinati per questo paesino, scoprendo una via dietro l’altra arrivando fino ai pochi resti di un antico castello. Si respira un’aria quasi al di fuori della realta’. Leggiano che e’ considerato uno dei piu’ antichi e bei villaggi della Francia, ed effettivamente tanta fama e’ proprio meritata.
In cielo cominciano a girare nuvoloni neri, come gia’ accaduto in questi giorni, nelle ore centrali, a ridosso dei monti. In costa pero’ sempre sole cocente. Scendiamo rapidamente verso Ile Rousse e decidiamo di fermarci alla spiaggia di Bodri, considerata tra le piu’ belle spiagge della Balagne. Anche qui non restiamo delusi: baia di sabbia bianca e mare turchese. Al bordo est della spiaggia si pratica naturismo. Restiamo qui fino a sera e poi rientriamo al nostro bungalow, affamati perche’ la nostra paella ci aspetta per le nove.
Arriviamo alla Padula in anticipo e ci permettiamo due spritz all’ora del tramonto con i piedi sulla sabbia ( spritz carissimi: 10 euro l’uno senza stuzzichini, esagerati!)
La paella, abbondante di carne e pesce, vale invece tutti i suoi 32 euro!
Oltre alla qualita’ del cibo, rimane comunque impagabile ed indimenticabile la location del ristorante : i piedi tra la sabbia ed il mare di fronte all’ora del tramonto .
Stupendo!
Ritorniamo soddisfatti al nostro bungalow che ci riporta tristemente alla realta’: e’ un forno! Ancora “gasati” dalla cena, reagiamo come due ventenni (e si che ne abbiamo all’incirca 3 volte tanto di anni!) e facciamo bagno in un mare liscissimo e con acqua ancora calda , a mezzanotte! Ovviamente nudi!
Giovedì 23 luglio
Di buonora lasciamo il nostro bungalow: ci aspetta uno dei tragitti piu’ emozionanti della Corsica, destinazione Porto attraverso la costiera che da Calvi arriva quasi a Galerie. Le attese non sono deluse: un susseguirsi di rocce sulla strada e vicinissimo lo strapiombo sul mare, ad ogni curva trattieni il fiato: e’ talmente bello, emozionante che ti dimentichi di tutte quelle macchine cadute giu’!
Finita la costa, la strada e’ quasi d’alta montagna, con le rocce ancora che invadono le corsie. Dall’alto facciamo il Golfo della Girolata e poi arriviamo a Porto.
Su quasi tutte le colline d’ingresso dei porti, torri genovesi fanno vedere la loro presenza ricordando l’antico passato italiano.
A Porto, dopo circa una settantina di km, prendiamo possesso della nostra stanza all’hotel Ideal che su booking abbiamo trovato ad ottimo prezzo. L’Hotel e’ situato sulla marina e dal nostro terrazzo riusciamo a vedere benissimo il tramonto. Depositiamo i bagagli e partiamo subito con destinazione Foresta d’Aitone.
La strada e’ tranquilla e arriviamo velocemente ad Evisa. Tutto intorno boschi di conifere che ben presto , man mano che saliamo, lasciano il posto ai pini. Il panorama assume un deciso aspetto alpino. Incredibile a mezz’ora dalla spiaggia!
Le rocce sono ancora rosse e sulla strada poniamo attenzione perche’ dal nostro lato un po’ di ghiaino fa sbandare la moto. Arriviamo al Colle del Verghio (1400 mt) sembra proprio uno dei nostri passi dolomitici! Facciamo uno spuntino al bar e decidiamo di vestirci perche’ il cielo non promette nulla di buono anche se un po’ di pioggia non ci spaventa…anzi sarebbe un piacere con questa calura!
Decidiamo di proseguire: vogliamo vedere la scala di Santa Regina. Dopo il colle del Verghio,ancora tratto alpino attraversando la foresta del Niolo. Per strada andiamo piano e con attenzione: dietro alla curva si possono incontrare, come e’ accaduto a noi, maiali neri liberi, capre, mucche ecc. Arriviamo finalmente al lago artificiale che vedevamo dal Colle del Verghio.
Subito dopo il lago inzia la Scala: una ventina di chilometri di strada stretta che passa tra gole di monti rossi. Verso la fine, inizia a piovere e ci fermiamo sotto un albero. Guardiamo la mappa e vediamo che Corte e’ solo a 12 km. Ma si, andiamo! Non piove piu’, arriviamo a Corte, l’antica capitale della Corsica.
Visitiamo l’incantevole cittadella, tipicamente piu’ alta rispetto alla citta’ moderna. E’ costellata di locali e ristoranti. Alla sera dev’essere una delizia! Sono le 16,30 ed e’ meglio che rientriamo, ripercorrendo la strada dell’andata. Torniamo in albergo attorno alle 19,30. Oggi sono circa 300 km. Siamo un po’ stanchi. Ceniamo a Le Mer che su Tripadvisor abbiamo visto come buon ristorante. Effettivamente sia la cena che la location rispecchiano positivamente quanto letto. Prendiamo menu’ fisso da 28 euro e non restiamo delusi.
Venerdi 24 luglio
Sveglia presto! Colazione alle otto in albergo: da evitare! Alle 8,45 andiamo al molo perche’ la sera prima abbiamo prenotato tour completo in barca che prevede Girolata, Riserva della Scandola, Capo Rosso e Calanche. Rientro previsto per le 13,00, costo 50 euro a testa ma ne vale veramente la pena. Girolata e’ una piccola baia piena di ristoranti dove arrivi solo per mare o piedi con passeggiata di circa 1.30/2 ore. La Riserva della Scandola e’ uno spettacolo e le rocce rosse con le sue forme ne fanno un ambiente quasi teatrale. Al ritorno siamo cotti dal sole. Snack veloce in un bistrot della piazza e poi due ore di riposo in camera. Pomeriggio tranquillo nella piscina dell’hotel. Verso sera rimontiamo in sella : vogliamo vedere le Calanche all’ora del tramonto. Lo spettacolo e’ entusiasmante anche se il sole fa le bizze, ma quando appare, le rocce gia’ rosse diventano infuocate ed invadono prepotentemente la strada. Ci fermiamo per un aperitivo in un bar, sempre sulle Calanche, che ha la terrazza con vista tramonto. Terminiamo la bella giornata con cena in pessimo ristorante di Porto: Le Soleil Couchant , ottima la location, il resto, a partire dal servizio, un disastro incommentabile. A nonna presto. Domani altra giornata impegnativa in moto: obiettivo Sartene passando per Calanche, Cargese, Ajaccio e Porto Pollo.
Sabato 25 luglio
Lasciamo Porto verso le 9 e subito ci troviamo nelle Calanche. Rocce rosse che ti vengono incontro, il mare luminoso e quasi accecante dall’altro: uno spettacolo ! Un must e non solo per i motociclisti.
Arriviamo presto a Piana e poi a Cargese. Il golfo di Cargese e quello successivo di Segone sono ampi e dall’alto vediamo una cala dietro l’altra, alcune di sabbia bianca, altre rocciose ma tutte con quel mare turchese che ti invita ad immergerti. La strada e’ buona e panoramica.
Alla fine del golfo di Segone la strada rientra verso l’interno, senza mai raggiungere altezze elevate, sino ad arrivare ad Ajaccio. Qui pero’ troppa confusione di auto, proseguiamo e ci fermiamo per un caffe’ a Porticcio con bella ampia spiaggia proprio di fronte ad Ajaccio.
Riprendiamo il nostro giro, qui si potrebbe tagliare con strada interna sicuramente piu’ veloce, invece dopo breve rientranza (direzione Coti Chiavari, Acqua Doria) ritorniamo in costa e facciamo bene perche’ dall’alto passiamo baie fantastiche (Capo Muro, Capo Nero ecc). Arriviamo a Porto Pollo.
Restiamo un po’ delusi del centro e della spiaggia immediata.
E’ ormai l’una e ci fermiamo ad una brasserie nella pseuda piazza per un ottimo hamburger (per strada abbiamo passato diversi deliziosi paesini situati in collina che avevano ristorantini molto invoglianti). Constatiamo comunque che piu’ scendiamo, piu’ i prezzi, per fortuna, iniziano a scendere. mahhh forse solo un caso.
Dopo pranzo ci fermiamo un paio d’ore in una spiaggia un po’ piu’ avanti frequentata da camperisti e da surfisti perche’ qui tira un bel vento.
La spiaggia e’ di sabbia bianca, l’acqua al solito azzurra e trasparentissima. Guardiamo i ragazzi che fanno surf e kitesurfing. Davanti a noi due enormi catamarani e un trimarano ormeggiati in rada.
Dopo esserci riposati con un bel bagno ed un pieno di sole, per fortuna c’e’ vento senno’ sarrebbe impossibile resistere, la temperatura e’ sempre altissima, riprendiamo per Propriano. Il centro e la marina sono abbastanza grandi. Il paese, molto turistico, e ‘ decisamente animato pieno di negozi e locali che danno direttamente sulla marina.
Sorridiamo perhe’ arriviamo insieme ad un’altra coppia di motociclisti svizzeri. Loro (Bmw GS 1200) vestiti con tuta, casco, stivali BMW, noi sbragati: maglietta, pantaloncini e infradito (havaianas pero’!). D’altra parte credo sia la settimana piu’ calda di questa torrida estate: la tempertura in questi giorni piu’ di qualche volta l’abbiamo visto oltre i 40° sino a 44°!
Dopo Propriano arriviamo finalmente alla nostra meta: Sartene, il paese dalle case di pietra grigia.
L’albergo prenotato (des Roches), che dispone anche di un buon ristorante, e’ proprio all’inizio del paese e per la prima volta abbiamo un super lussuoso albergo a 3 stelle con terrazza sulla valle e sul Golfo del Valinco, dal quale assistiamo ud uno splendido tramonto che assoporiamo secondo dopo secondo, perche’ sappiamo che quando ci sposteremo nella costa est il sole tramontera’ invece dietro le montagne.
Oggi sono stati circa 200 km.
Dopo doccia e breve pausa ceniamo direttamente nel terrazzo dell’hotel con vista valle e tramonto. Cena buona, gestori cordiali rapporto qualita’/prezzo: normale per la Corsica turistica.
Domenica 26 luglio
Programma di oggi: i paesi dell’Alta Rocca.
Partiamo verso le 10,30/11 (con calma oggi), prendiamo strada per Propriano e poi direzione Ste Lucie de Tallano. La strada e’ tranquilla, ci arriviamo velocemente: e’ un piccolo delizioso paese di case di pietra grigia. Proseguiamo per Levie e poi Zonza.
Le strade sono facili e piacevoli , sembra di essere nelle nostre colline.
Da Zonza in un attimo arriviamo al Col della Bavella (1218 mt). L’ambiente cambia ora sembrano Dolomiti. Al passo, tanta gente coda di macchine, dopo poco decidiamo di tornare indietro. Sempre odore di aghi, pino e resina come quando facciamo i giri tra i nostri passi. Il paesaggio e’ splendido e le sette punte della Bavella dominano ovunque .
Scendiamo, passiamo per Quenza e ci fermiamo ad Aullene . Snack in una charcuterie gia’ piena di altri motociclisti. Risaliamo in sella e per completare l’anello dei paesi dell’Alta Rocca , scendiamo per Loreto di Tallano. In questo versante la strada e’ piacevole pero’ meno interessante. Notiamo che girare tra queste strade e’ comunque un piacere: tra i boschi, le strade quasi deserte …piuttosto qualche volta incontriamo placide mucche che pascolano a bordo strada. Nel tragitto attraversiamo tanti ponti dove sotto scorrono fiumi balneabili.
Scesi praticamente a valle, ripercorriamo per qualche chilometro la strada della mattina per Ste Lucie fino a Chialza, per andare ai Bains de Caldane. 5 euro per entrare: c’e’ una piccola piscina di acqua termale solfurea , 37/38° dove puoi fare il bagno al massimo per 20 minuti e poi fermarti a prendere il sole.
A noi la soluzione non interessa pertanto ritorniamo verso Sartene, fermandoci pero’ prima al ponte Spin a Cavallu. Sotto scorre il Rizzanese ed ha uno strano colore giallognolo , probabilmente il caldo eccessivo . Ci viene voglia di fare un bel bagno in acqua cristallina, per cui torniamo a Sartene , la passiamo e prendiamo una strada quasi tutta dritta tra colline e non particolarmente frequentata , che ci porta dritta a Tizzano. La baia e’ di sabbia bianca , il mare azzurissimo pero’ molto mosso a causa del maestrale. Proviamo ad andare oltre Tizzano , sulla sinistra e proseguiamo per una strada sterrata per circa 2/3 km senza sapere dove andare.
Sbuchiamo finalmente in un’incantevole insenatura riparata di sabbia chiara.
Ci tuffiamo subito in acqua e per la prima volta la temperatura dell’acqua e’ normale per il mare della Corsica. Finora non c’era quasi differenza di temperatura tra dentro e fuori dell’acqua! Ci fermiamo un paio d’ore. Alle otto rientriamo all’hotel.
Anche oggi sono circa 160 km.
Ceniamo con soddisfazione nel giardino del ristorante “ Le Jardin de l’Echauguette “.
Ottimi piatti tipici corsi: per la prima volta mangiando due piatti a testa con dolce caffe’ e vino, spendiamo circa 60 euro.
Prima di andare a dormire, facciamo breve passeggiata per il centro di Sartene: un’autentica scoperta. La parte vecchia del paese e’ pieno di viuzze illuminate e di ciottoli ricordanti i carruggi liguri . Assolutamente da visitare, e’ veramente incantevole.
Lunedì 27 luglio
Lasciamo Sartene che si e’ rivelata un’autentica piacevole sorpresa della Corsica.
Prendiamo costiera verso Bonifacio. Dalla strada vediamo la splendida baia di Roccapina. Oggi tira maestrale ed in moto si sente parecchio soprattutto quando incrociamo i camion. La strada e’ bellissima e panoramica .
Ci fermiamo per breve sosta alla Tonnara piena di kitesurfing . Il vento e’ fortissimo, quasi impossibile stare in spiaggia per la sabbia che ti arriva addosso e ti da’ una spiacevole sensazione come fossero una miriade di spillini che si accaniscono sulla pelle. D’altra parte il vento mitiga un po’ il caldo: tempertura sempre attorno ai 35°.
Arriviamo a Bonifacio.
Ci fermiamo al porto dove prendiamo informazioni per giro barca a Lavezzi.
Saliamo poi alla Cittadella, parcheggiamo e ci facciamo un giro a piedi. E’ stu-pen-da!! La parte centrale piena delle classiche viuzze turistiche. Il bordo laterale e’ meraviglioso con vista sulle spettacolari falesie.
Facciamo snack sotto un albero con un panino.
Poi di nuovo in sella e dopo una trentina di km arriviamo a Porto Vecchio. Strada facile, vediamo le indicazioni per le spiagge piu’ belle a partire da Santa Manza, Rondinara, Palombaggia, Tamaricci e Santa Giulia.
Arriviamo quindi a San Cipriano (a nord di Porto Vecchio) e prendiamo possesso della nostra camera situata in un Residence nuovissimo composto da varie unita’ (Residence Luna localita’ Lecci). L’appartamento e’ minimale ma bello e spazioso : ci sono due camere e una bella terrazza, costo 100 euro per notte (ed e’ la tariffa piu’ bassa che abbiamo trovato a Porto Vecchio).
Oggi sono circa 70/80 km.
Una volta sganciati i bagagli subito bagno nella spiaggia di San Cipriano. Affollatissima! Anche qui pero’ quasi impossibile stare per le continue stilettate delle raffiche di vento. L’acqua e’ comunque fantastica.
Ci spostiamo quindi sul piu’ riparato Golfo di Sogno.
In serata decidiamo di andare a cena a Porto Vecchio.
Il vento fa quasi paura , sposta sedie , gli alberi si piegono, cadono manichini ma la gente sembra non accorgersene, qui e’ tutto animatissimo, anche troppo.
Ceniamo in un ristorante “La terrasse di ….qualcosa” bella location con vista porto pero’ le portate non all’altezza. Non lo consigliamo. Meglio qualche altro locale piu’ defilato.
Martedi 28 luglio
Oggi giornata totalmente dedicata alle spiagge. Arriviamo a Santa Giulia e … non ci sono parole! Raccolta, spiaggia bianca, mare turchese: sembrano i Caraibi!! Peccato tanta gente e tutti gli yacht di fronte , fuori stagione deve essere spettacolare!
Dopo pranzo percorriamo la costiera , vediamo Tamariccio e ci fermiamo a Palombaggia dove stranamente seppur piu’ aperta di Santa Giulia , l’acqua e’ calda!
Solita splendida baia di sabbia bianca e mare , seppur increspato dal vento, dai mille colori. In serata siamo stanchi e ci fermiamo su bar/ristorante /pizzeria sulla spiaggia di San Cipriano: L’aria Marina. Posto decisamente informale ma abbiamo mangiato benissimo! Una fantatica costata di circa 1 kg con patatine e insalata, vino , caffe’ in due pagato 44 euro , in assoluto il miglior rapporto qualita’/prezzo in Corsica!
Mercoledi 29 luglio
Oggi Lavezzi.
Arriviamo a Bonifcacio attorno alle 10. Partiamo con la barca alle 10,30 , il biglietto si fa direttamente al porto , costo 35 euro per persona).
Dopo mezz’ora, arriviamo a Lavezzi. Il mare e’ mosso e nel tragitto qualche spruzzata la prendiamo anche noi.
L’isola e’ “strana” fatta di rocce artistiche che ricordano animali o figure, sembrano fatte di cartapesta. Nelle piccole e grandi baie , acque turchesi con pesci che si vedono direttamente da riva. Dopo averla girata tutta a piedi , ci fermiamo alla spiaggia Achiarina , situata vicino ad un cimiero che ricorda uno dei piu’ sanguinosi naufragi della Francia. Nel febbraio del 1855 in rotta verso la Crimea, 770 soldati a bordo della fregata “La Semillante”, si schiantarono contro le rocce in un mare tutto bianco dalla spuma.
Qui ci siamo fermati praticamente tutta la giornata .
Sabbia tra il bianco e il rosa. Mare caraibico , unico rimpianto che anche oggi c’e’ un forte maestrale che non ci lascia gustare appieno i colori caraibici dell’isola, che ci permette pero’ di resistere al sole fino alle 17,30 (ultimo orario di rientro, oggi in anticipo proprio per il forte vento e mare mosso).
Al ritorno con la barca costeggiamo l’isola di Cavallo, dove moltissimi vip possiedono casa, poi vediamo la splendide baia di Piantarella e quella fantastica del Petit e Grande Sperone e poi le meravigliose falesie che ti lasciano a bocca aperta: queste altissime montagne di rocce stratificate che sembrano poggiare sul mare . Man mano che ci avviciniamo a Bonifacio, la visione della cittadella arrocata in alto, e’ veramente suggestiva.
Bellissima gita che consigliamo appieno!
Decidiamo di passare la serata a Bonifacio anche se non siamo docciati e siamo ancora in pantaloncini ed infradito. Aperitivo (pastis) al Bar Nicoise, uno dei pochi vecchi autentici bar rimasti a Bonifacio, con all’interno simpatici personaggi di varie eta’ che giocano a carte.
Quasi di fronte vediamo un ristorante piccolissimo ma grazioso: La Botega .
Non possiamo purtroppo cenare fuori perche’ il vento non ce lo permette, ma l’interno e’ comune gradevole. Il gestore e’ gentilissimo e parla italiano e ci da’ anche qualche indicazione “fuori mappa “ da fare. Mangiamo bene (il dessert con cuore di cioccolato fondente e’ eccezionale) e paghiamo nella media corsa.
Giovedì 30 luglio
Il titolare del ristorante di Bonifacio ci ha dato un’ottima dritta che oggi subito verifichiamo: piscine naturali! Arriviamo a S.ta Lucia di Porto Vecchio , all’unico semaforo giriamo a sinistra , dopo circa una decina di minuti la strada diventa sterrata. Andiamo ancora avanti finche’ troviamo una baita e una sbarra sulla strada. Parcheggiamo e scendiamo verso il fiume che qui fa le cosiddette “Tre piscine”.
Una meraviglia! C’e’ abbastanza gente ma riusciamo a trovare anche noi un posticino un po’ ombreggiato. E poi tuffo! L’acqua e’ calda e limpidissima! In realta’ pensavamo che sebbene il periodo e’ torrido , almeno qui avremmo trovato l’acqua con temperatura un po’ piu’ fresca: no! Anche qui caldissima ed essendo dolce e’ ancora piu’ piacevole.
Ci fermiamo qualche ora , poi nel pomeriggio rientriamo verso la costa e ci fermiamo alla spiaggia di Pinarellu. Che dire??? Qui sono una meglio dell’altra! Solita spiaggia bianca, solito mare caraibico, ecco qui per fortuna , vuoi che nel cielo c’e’ qualche nuvola minacciosa, un po’ meno gente.
In serata, per cena, torniamo all’Aria Marina a San Cipriano, dove riusciamo a prendere l’ultimo tavolo libero. Il posto si conferma: si mangia bene, abbondante ed il prezzo e’ decisamente al di sotto dello standard della Corsica.
Mangiamo : zuppa di pesce singola (porzione almeno per 4) piu’ cozze marinare singola (porzione almeno per 3) piu’ branzino cotto alla griglia con patatine , vino , acqua, caffe’ : totale 60 euro in due!
Venerdi 31 luglio
Purtroppo e’ ora di rientrare in Italia. Partiamo da Lecci verso le 11 con meta Bastia.
Percorriamo la costiera. In tutto sono circa 140 km.
La strada fino a Solenzara e’ bellissima: un susseguirsi di cale stupende tra cui evidenziamo Favone e Canella (o Canedda come dicono da queste parti) : fantastica e meno affollata di quelle di Porto Vecchio.
A Solenzara fanno il bagno sul fiume vicinissimo alla foce.
Da qui in poi il panorama costiero diventa monotono. La strada scorre comunque velocemente e sulla nostra sinistra uno dietro l’altro deliziosi paesini arrocati sui monti.
Verso le 13 arriviamo a Bastia.
Giro a piedi attraverso la citta’ fino al Vecchio Porto e poi ancora un paio d’ore di sole nella spiaggia sud di Bastia, comoda per la vicinanza pero’ niente a che vedere con quelle viste sinora.
Fa comunque sempre caldo e un bagno ci ristora un po’.
Serata nella vivace cittadina. In centro diversi complessi che suonano i generi piu’ svariati e i negozi stasera sono aperti fino a tarda notte.
Fa sempre tanto caldo . Dall’Italia ci dicono che e’ stato un periodo pesantissimo, noi almeno siamo stati piu’ sollevati tra una baia , un bagno, un fiume, un monte e tanto vento.
Ceniamo a Le Table du Marche in piazza del Mercato. Gran finale: pesce crudo, sogliola e zuppa, vino di Patrimonio, prezzo….non riportiamo…!
Sabato 1 agosto
Ore 9: lasciamo l’albergo Port de Toga , situato proprio di fronte al porto e dopo aver fatto colazione in un bar nelle vicinanze , ci dirigiamo zona imbarchi per Genova e puntualissima la nostra nave alle 11 si stacca dalla Corsica.
Un po’ di tristezza ci pervade pero’ dai e’ bello anche tornare a casa , un po’ meno al lavoro….
Il cielo e’ sempre stato coperto ma per fortuna senza pioggia.
Arriviamo a Genova alle 17,30 . Vediamo la Costa Concordia, enorme, con parti arruginite, in fase di smantellamento.
Alle 18 siamo in strada e dopo una trentina di km ci fermiamo ad un distributore e ci vestiamo da pioggia, da Bergamo giungono notizie di pioggia battente.
In effetti nelle vicinanze di Milano piove ma probabilmente e per fortuna la perturbazione e’ gia’ in fase calante.
Alle 20,15 siamo a casa.
Sono circa 200 km e con questi complessivamente dalla partenza in due settimane abbiamo fatto circa 1800 km tutti vissuti con emozione nella meraviglia di quanto ci si presentava davanti.