Corsica, delirio dei sensi

Sette giorni esplorando la Corsica Sud Orientale tra mirti, mare cristallino e natura selvaggia
Scritto da: cuccurullo29
corsica, delirio dei sensi
Partenza il: 30/07/2011
Ritorno il: 06/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Quest’anno, io e la mia ragazza abbiamo deciso di esplorare la Corsica Sud Orientale. Il viaggio è stato organizzato in pochissimo tempo, tramite agenzia. Abbiamo deciso di sfruttare il periodo a cavallo tra luglio e agosto, al fine di evitare il tipico affollamento delle settimane centrali. La Corsica era nei nostri desideri da tempo, ma non era la prima scelta, in quanto eravamo fermamente convinti di visitare Formentera. Purtroppo non siamo riusciti a trovare una sistemazione adatta alle nostre esigenze a causa del boom che le Baleari hanno avuto negli ultimi anni. Dopo questa brevissima premessa veniamo a descrivere il nostro viaggio. Partenza da Civitavecchia con la Moby, destinazione Olbia, per poi pernottare a Porto Rotondo e l’indomani destinazione Santa Teresa di Gallura per imbarcarci, sempre con la Moby, verso Bonifacio. Totale spese dei traghetti 700€ circa (una audi A3 e due passaggi ponte) un vero furto. La traversata da Santa Teresa a Bonifacio risveglia i sensi, il mare non è mai calmo e se la giornata è serena si vede la Corsica già dall’imbarco. Consigliamo vivamente a tutti di godersi la traversata dal ponte del traghetto, in quanto più ci si avvicina a Bonifacio più si rimane estasiati dal miracolo della natura. La costa a strapiombo sul mare è un’opera d’arte dell’artista “vento”, che ne ha disegnato i costoni bianchi con lunghi solchi orizzontali. Bellissima la fortificazione che si estende per tutta la scogliera sulla cui sommità a strapiombo si erge la cittadina di Bonifacio, ma la vera meraviglia è il fiordo in cui si articola il porto naturale dove il traghetto ormeggia. Appena scesi ci siamo subito diretti verso Porto Vecchio alla ricerca del nostro residence ubicato a Lecci di Porto Vecchio, solo 8 km dal centro di Porto Vecchio. Durante il tragitto abbiamo potuto constatare subito che le strade sono ottime tutte asfaltate e con indicazioni chiare e puntuali ad ogni rotatoria. Attenti agli autovelox ce ne sono moltissimi. Fate attenzione anche di notte , in quanto non sarà raro trovare una mucca che torna al suo ricovero, ma sopratutto le strade sono molto buie e alcuni tratti a due corsie a senso di marcia alternato abbastanza impegnativi. Senza alcuna difficoltà abbiamo raggiunto il nostro Residence Fiori di Cala Rossa a Lecci in zona Cala Rossa. La struttura lascia molto a desiderare, il servizio è praticamente assente, le camere sono anguste e il bagno del tutto inadeguato. Per fortuna ci siamo limitati solo a dormire, con una serie di difficoltà tra cui le api e le zanzare che in Corsica hanno subito una mutazione genetica. Sulla scorta della nostra esperienza consigliamo a tutti di non prenotare dall’Italia, ma di cercare sul posto. Tutta la zona Sud Orientale è piena di Residence carini e a prezzi vantaggiosi, per non parlare dei campeggi, ce ne sono ovunque alcuni in posizioni fantastiche, uno su tutti il California, che dispone di bungalow sul mare, che accedono a una spiaggia meravigliosa adibita in parte alla pratica del nudismo. Dopo diverse peripezie abbiamo deciso di trascorrere la prima sera a Porto Vecchio, davvero deliziosa con tutte le sue stradine e i suoi localini. La cittadina è molto trafficata ed il centro viene chiuso al traffico, vi consigliamo di parcheggiare nell’ampio parcheggio che si trova a 500 metri dalla zona pedonale, anche se abbiamo notato che in realtà il parcheggio può definirsi “selvaggio” le macchine sui marciapiedi sono la norma. Concedetevi una lunga passeggiata tra le sue viuzze vi sembrerà di essere in Provenza. Tantissimi i tipici Bistrò con le panchine sistemate sulle stradine, dove potete cenare a prezzi contenuti e gustare i tipici salumi e formaggi Corsi. Ovunque andiate chiedete sempre un piatto di salumi e formaggi. La nostra prima sera si è conclusa in un localino che consigliamo vivamente a tutti si chiama L’Impre…vue. Si trova a due passi dal ristorante U Caseddu, anche questo vivamente consigliato. Il localino è situato su una carinissima terrazza con vista sul porto di Porto Vecchio e il proprietario è un ragazzone simpaticissimo che balla e canta mentre serve ai tavoli. Vi consigliamo di assaggiare il Muscat petillant, sarebbe il nostro moscato, ma con le bollicine.

Tour in riva al mare

Il secondo giorno abbiamo deciso di iniziare il tour delle spiagge, prima tappa Santa Giulia. La spiaggia è abbastanza lunga ed è attrezzata nella prima parte con un baretto e ombrelloni (prezzo di una Serena birra corsa 4,50€), nella zona centrale, sicuramente la più bella la spiaggia è molto stretta ed affollata, ma il mare è davvero meraviglioso. Verso la fine c’è l’Hotel Moby Dick, struttura davvero incantevole direttamente sulla spiaggia. Vi consigliamo di sistemarvi oltre il Moby Dick, dove la spiaggia è libera e molto larga, dal mare poi affiorano scogli che assumono le più svariate forme. Peccato che noi l’abbiamo vista in una giornata velata, ma i colori erano comunque fantastici. Nel pomeriggio ci hanno raggiunto una coppia di amici con cui la sera abbiamo cenato a Porto Vecchio e ci siamo regalati un pò di movida. Abbiamo cenato al ristorante U Caseddu in pieno centro , ottimo il rapporto qualità prezzo, 50 € a testa, ma abbiamo mangiato tanto e bene.Per quanto riguarda la vita notturna Porto Vecchio offre diversi locali ed una sola discoteca il Via Notte, un pò fuori città, ma noi non ci siamo mai stati, abbiamo preferito confonderci alla gente che balla fuori dai locali per strada. Consigliamo vivamente Le Patio, un locale nel pieno centro, situato nel mezzo di un cortile e circondato da abitazioni in pietra, ottimi i pestati.

Terzo giorno

Spiaggia di Palombaggia, grossissima delusione. Andremo controcorrente, rispetto agli altri post del forum, ma a noi non è piaciuta. Precisiamo che Palombaggia non è la spiaggia, ma la località in cui si trova questa spiaggiona di circa 3 km. Al nostro primo tentativo abbiamo parcheggiato in un parcheggio che si chiama I Pini, una vera e propria giungla per ritrovare la macchina ci abbiamo messo un’ora. Dopo aver parcheggiato ci siamo diretti verso lo spiaggione lunghissimo belli i colori, ma pieno di turisti e con una serie di ristorantini e baretti i cui odori nascondevano il profumo del Mirto. Siamo scappati dopo poco e ci siamo diretti alla spiaggia successiva sempre a Palombaggia. Precisiamo che le spiagge sono tre, la prima enorme, caotica e puzzolente, la seconda meravigliosa e molto più facile da raggiungere e la terza ancora più bella. Le ultime due si raggiungono continuando sulla strada che costeggia una serie di Residence e alberghetti deliziosi. Le ultime due spiagge sono divise da una piccola scogliera facilmente superabile con scarpette da scoglio. Il mare è meraviglioso da godersi fino al tramonto. Consigliamo vivamente di attrezzarsi con un ombrellino e delle spiaggine, in quanto i costi dei lettini sono stile Sardegna. La sera ci siamo dedicati a Bonifacio, semplicemente meravigliosa. Ci siamo trattenuti nella zona del Porto, dove si festeggiava il Santo Patrono, tra musica e fuochi di artificio. Deliziosa e vivamente consigliata la passeggiata sul molo turistico tra locali dove si svolge il pre serata. A cena siamo stati in un locale dove la nostra coppia di amici era già stata, il Kissing Pigs. Ottimo, davvero ottimo, il proprietario è un simpaticone, parla perfettamente in Italiano, il cibo tutto a base di carne è condito da un vino locale meravigliosamente corposo e profumato. A fine cena ci ha offerto una bottiglia di Mirto che nel giro di poco è terminata . La serata è continuata fuori dal ristorante mentre il proprietario sparava a palla musica da discoteca. Consiglio per il parcheggio, utilizzate quello periferico o quelli dei supermercati o distributori di benzina. Anche a Bonifacio come a Porto Vecchio il parcheggio è selvaggio.

Il quarto giorno abbimo fatto rotta verso La Rondinara, altra spiaggia meravigliosa, la strada per raggiungerla è davvero tortuosa e dissestata. Alla fine si trova il parcheggio 7 Euro tutta la giornata. La spiaggia merita davvero, i suoi colori sono un mix tra l’azzurro, il turchese e il verde. Se potete scattate una foto mentre scendete verso il parcheggio, dall’alto il panorama è mozzafiato. Noi abbiamo preferito continuare verso destra, dove abbiamo trovato una caletta meravigliosa, circondata dai mirti. A tal proposito consigliamo vivamente di non fermarsi subito, ma procedere verso destra la spiaggia è meno affollata e il mare decisamente migliore. Tornando verso il nostro residence ci siamo fermati a Saint Ciprianu, un piccolo paesino sul mare dove è possibile fare qualche piccolo acquisto, sopratutto durante i fine settimana si svolge il mercatino di artigianato locale. La sera ancora Porto Vecchio.

Il quinto giorno dopo aver visitato le tre spiagge più famose abbiamo deciso di fare gli esploratori, direzione Punta Chiappa. Lungo la strada abbiamo trovato diverse calette, ma il mare non era un granchè. Abbiamo deciso di proseguire verso il Faro di Punta Chiappa, se avete tempo visitatelo è un posto meraviglioso con un panorama indescrivibile. Purtroppo la spiaggia di Punta Chiappa non è accessibile a causa del Campeggio naturista La Chiappa che ne ha l’esclusiva e non permette il libero accesso. Senza farci spremere dal caldo abbiamo virato verso Pinarello e ci siamo diretti verso il Camping Villata, che si trova su una spiaggetta meravigliosa. L’accesso alla spiaggia è libero, ma la camminata lunga, salvo che non si voglia pagare 7 € e accedere al campeggio usufruendo del parcheggio, molto vicino alla spiaggia. La spiaggia si divide in due, la prima parte destinata ai nudisti, ma non è loro esclusiva in quanto vige educazione e tolleranza e un’altra parte decisamente più brutta destinata ai “portatori ” di costume. La sera ci siamo consolati con un polletto arrosto comprato nelle numerose rosticcerie ambulanti che si trovano lungo le strade. E dopo abbiamo trascorso la serata nel porticciolo turistico di Porto Vecchio tra un localino e l’altro godendoci la leggera brezza del mare.

Sesto giorno

Ci siamo dedicati alla spiaggia di cala Rossa, niente di che, ma vista la vicinanza alla nostra struttura ci è sembrata ottima. La spiaggia è molto lunga pulita e attrezzata, certo il mare non è il massimo , ma per una singola giornata, dopo aver fatto un’ abbuffata di turchese e azzurro poteva andare. La sera abbiamo cenato in un ottimo e caratteristico ristorante, che consigliamo vivamente Le Figuer, sulla route de Cala Rossa. Il ristorante è tutto all’aperto con tavoli in legno coperto da un Fico enorme. Si gusta dell’ottima carne ed una pizza deliziosa, i prezzi sono un pò cari, in media si spende dai 50 ai 60 euro a persona. Dopo abbiamo salutato Porto Vecchio concedendoci un altro Moscat dal nostro amicone dell’Impre…vue.

Per l’ultimo giorno avevamo previsto di vedere Bonifacio di giorno e caldo a parte abbiamo visitato la Cittadella e la fortezza. La cittadella è fantastica, un sali scendi di vicoli che dal porto si avventurano su per la scogliera. Merita la salita con il classico trenino, che parte ogni 30 minuti al costo di 5 euro andata e ritorno. Vi consigliamo di assaggiare le baguette farcite che si trovano nei vari chioschi lungo la strada. Per visitare le fortificazioni vi consigliamo di armarvi di scarpe comode e qualche bottiglia d’acqua. Il Traghetto ci aspettava e abbiamo salutato la Corsica, mentre la bianca scogliera di Bonifacio si allontanava dietro di noi.

Consigli pratici

Le strade delle cittadine sono tutte a sanpietrini e fatte di saliscendi, quindi donne scordatevi il tacco; in qualsiasi posto andate chiedete sempre acqua in caraffa o della fonte, perché quella in bottiglia è carissima; armatevi di un ombrellino o una tenda da mare il sole picchia; la sera sempre utile un Kway o una felpa; non fermatevi a fare la spesa nei mercatini che troverete lungo le strade sono dei rapinatori legalizzati, molto meglio il Geant Casino, un grandissimo centro commerciale sulla strada che da Bonifacio porta a Porto Vecchio; se vi piace fare escursioni lungo la spiaggia meglio armatevi di scarpe da scoglio; i corsi sono per lo più gente cordiale e disponibile, ma scordatevi di parlare Italiano o Inglese; attenti alla Gendarmerie (la polizia locale) sono molto attenti e sopratutto gli alcool test sono la prassi. Per il resto la Corsica eccezion fatta per il residence, ha davvero impegnato tutti i nostri sensi, con i suoi colori, i suoi odori, le acque del suo mare e i suoi cibi dai mille sapori.

Guarda la gallery
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Santa Giulia

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Il Faro di Punta Chiappa

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Punta Chiappa

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Spiaggia del Camping Villata

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Porto Vecchio

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Palombaggia

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Rondinara

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Bonifacio

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Rondinara



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