Corsica del Nord-Ovest: da Bastia a Porto
GIRO DEL CAPO CORSO. 100 km di costa lungo il “dito” che rendono subito evidente il fascino della Corsica: splendide vedute panoramiche, strade strette senza parapetti che rendono il percorso ancora più “mozzafiato”, mare azzurro che forma un tutt’uno con il cielo, villaggi di pescatori dove il tempo sembra essersi fermato. Percorriamo il “dito” tutto d’un fiato, con pochissime soste solo sulla cima di vertiginosi strapiombi. Sosta pranzo in un ristorantino sul porto del paesino più a nord della Corsica: Centuri Port. Bellissimo. Qui abbiamo il nostro primo contatto con l’acqua della Corsica anche se non è un vero e proprio bagno. Dopo questa rigenerante sosta riprendiamo il tour del Capo Corso, costeggiando la parte occidentale del “dito”. Qui comincia la vera Corsica, selvaggia, ricca di scorci sul mare affascinanti e paesini piccoli e gradevoli. Particolarmente interessante la veduta dall’alto, nei pressi di Nonza, della spiaggia nera…Sembra davvero una lavagna (ci sono anche dei messaggi scritti sulla sabbia, immancabile la dicitura “Corsica nazione” che evidenzia l’animo indipendentista del popolo corso).
Arriviamo in serata a Saint-Florent, una piccola cittadina. Graziosa ma piena di turisti. Qui ci fermiamo per 2 notti nell’unico campeggio che ha ancora disponibilità di posti: “u Pezzu”, che sconsiglio a qualche campeggiatore desideroso di fermarsi a Saint Florent. Il camping è un po’ troppo distante dal centro, è molto polveroso, ha pessimi servizi igienici, docce fredde (per la doccia semi-calda c’è da fare una lunga fila!).
Da qui, il giorno dopo (Ferragosto), abbiamo affittato un traghetto per la spiaggia di LOTO e SALECCIA (bellissime!) dal costo di 10 Euro ad personam.
Il 16 Agosto abbiamo attraversato la zona desertica “des Agriates”, la cittadina di Ile-Rousse (con il rammarico di non aver passato qualche ora nella promettente spiaggia di Bodri, 2 km dopo Ile Rousse) e siamo giunti ad Algajola. Qui abbiamo cercato un posto per trascorrere la notte che non fosse il camping. Due notti in tenda erano già bastate alle nostra ossa!!. Non è stato facile, anzi. Gli hotel erano tutti al completo, ma nel pomeriggio la signora dell’ufficio del turismo di Algajola ci ha offerto una sistemazione da favola! 55 Euro per un appartamentino del 1500 arredato con mobili d’epoca, con soffitto a volta, cucina, bagno (con acqua calda!!), frigorifero e tutto il resto…Davvero ci è sembrato incredibile. Sistemate le nostre cose ci siamo fatti il bagno sugli scogli di Algajola, con tanto di maschera e pinne, abbiamo gustato un bel pranzetto con piatti tipici corsi (souppe di poisson in primis) ed abbiamo visitato la cittadella (piccola ma graziosa)..
Il giorno successivo (17 Agosto 2002) ci siamo diretti verso Porto in direzione Sud, seguendo la strada principale D81 con la quale abbiamo attraversato Calvi e Galeria, quindi la zona della “Balagne”. Inutile dire che la strada verso Porto è meravigliosa. Paesaggi selvaggi e frastagliati, montagne rocciose di granito rosso abbagliante, vegetazione lussureggiante, punti panoramici a strapiombo sul mare si alternavano lasciandoci davvero senza parole.
Nella zona di Galeria dopo una serie di salite si arriva sul Col di Palmarella (Bocca a Palmarella) giungendo a quota 410m. Dalla Bocca si gode dello spettacolo del Golfo della Girolata e della penisola della Scandola (sulla destra). Si vede bene anche il paese di Girolata, un porticciolo che si può raggiungere solo a piedi.
Stanchi del viaggio siamo stati ripagati nel momento in cui è apparsa sotto di noi la marina di Porto… una vista straordinaria: una piccola collina di granito rosso a ridosso del mare e sulla cima una torre genovese, intorno costruzioni fatte per lo più da granito rosso, un porticciolo ed un mare azzurrissimo…Insomma Porto! A Porto avevamo un albergo prenotato per 7 giorni dal 17 al 24 Agosto. Da questo punto strategico abbiamo approfittato per girarci molte spiagge nei dintorni (descritte più avanti), “les Calanches” di Piana, la foresta d’Aitone e Corte.
La giornata a Corte è degna del seguente piccolo racconto. Lasciamo Porto e seguendo la D84 ci addentriamo verso l’interno. La strada è è forse una delle più belle da percorrere, dà veramente il senso dell’avventura e tocca paesini dalla notevole bellezza (Evisa). Inizia con l’ingresso nella foresta d’Aitone e qui facciamo subito conoscenza dei famosi maiali “selvatici”. In realtà sono volutamente lasciati liberi perché così si possono nutrire di ghiande e di castagne, rendendo la carne più buona, ricercata e quindi più cara.
Lungo questa strada ci sono dei posti, anche segnalati, dove ci si può fermare per un bel bagno nel fiume, ma noi andiamo avanti, verso Corte. La strada prosegue in mezzo al bosco fino al Col de Vergio, da cui si gode una bellissima vista del Monte Cinto (2700 m) e del Paglia Orba (2500 m). Siamo veramente impressionati!!! Si scende velocemente sempre attraverso il bosco fitto costeggiando impianti sciistici fino ad arrivare a Albertacce e Calacuccia, che si trovano ai due lati opposti di un lago artificiale. Da qui la strada cambia ancora, fino ad a arrivare all’impressionante Scala di Santa Regina, una gola tra pareti di granito nella quale serpeggia la strada che percorriamo. Il nome deriva da una vecchia leggenda che racconta della lotta tra il diavolo e San Martino. Arrivati a Corte ci dirigiamo verso le gole della Restonica: in mezzo alle dolomitiche montagne spavalde trascorriamo una giornata davvero speciale tra bagni nel fiume, passeggiate e degustazioni del formaggio tipico direttamente nelle baite dei pastori.
Non resta che concludere questo racconto con un riepilogo delle principali tappe e ribadendo ancora una volta che questa zona naturale della Corsica (Nord/Nord-Ovest) merita davvero di essere visitata e rispettata.
RIEPILOGO (posti da non perdere): ERBALUNGA(a 9 Km a N di Bastia). E’ un incantevole villaggio di pescatori che si protende verso il mare, con un piccolo porticciolo, e una torre che domina la vista. E’ molto noto perché vi si svolge una famosa processione il Venerdì Santo.
CENTURI PORT: porticciolo caratteristico con le sue poche case dai colori pastello che si affacciano sul piccolo porto.
NONZA, con la sua torre più fotografata della Corsica, è particolare per la sua spiaggia nera che in auto si raggiunge in 45 minuti dalla scogliera sovrastante. La spiaggia di nera che dall’alto sembra una lavagna deve quel colore all’amianto di cui è formata. Nei pressi c‘era infatti una miniera di amianto.
SAINT FLORENT:fondata dai genovesi nel XV secolo.Posto gradevole ma molto turistico. Da segnalare: il porto, la chiesa Santa Maria Assunta, una delle più interessanti della Corsica e la cattedrale del NEBBIO – Spiaggia di LOTO (con battello da St Florent): acqua azzurra, vacche che fanno il bagno in mare con i turisti, e natura incontaminata, infatti la spiaggia si trova proprio al centro della zona desertica degli agriates.
– Spiaggia di SALECCIA. 5km di spiaggia nel deserto “des Agriates” con pochissima gente, raggiungibile solo dal mare o dagli avventurieri, sabbia rosacea e mare smeraldo… Da Casta (11 km da St Forent sulla D81) parte un sentiero che conduce a questa spiaggia. Il sentiero è impervio e percorribile solo affittando una jeep. Altrimenti si può raggiungere prendendo il battello per la spiaggia di LOTO e poi percorrendo a piedi per circa 20 minuti un sentiero che conduce a questa fantastica e selvaggia spiaggia.
CALVI: molto turistica, dominata da una cittadella maestosa costruita su uno scoglio ILE ROUSSE: isola di pietra dominata dal faro e una spiaggia di acqua limpidissima – Spiaggia di Bodri (2 km ad Ovest di Ile Rousse) – Spiaggia di Corbara, nei pressi di Ile Rousse GALERIA: da Galeria in giù si inizia ad ammirare la riserva naturale di Scandola, iscritta nel 1983 sulla lista del patrimonio mondiale dell’umanità. Fra i gioielli di questa riserva, la marina di Elbo, perfetta alchimia di terra e mare.
GIROLATA: un po’ più a Sud di Galeria, le casette dei pescatori di Girolata, uno dei rari posti inaccessibile dalle strade eppure ancora abitato. Il posto è raggiungibile solo via mare o per sentiero. Oggi ancora, nessuna strada arriva, sino al villaggio dei pescatori. Qui, l’isola ha mantenuto il suo sapore selvaggio.Il verde della macchia si mescola all’azzurro dell’acqua.
RISERVA NATURALE DI SCANDOLA: situata nel cuore della facciata marittima del Parco naturale regionale della Corsica, si estende su 80 chilometri, dal comune di Galéria alla penisola di Capo Rosso (comune di Piana).
PORTO: la chiave del successo di PORTO sono le famose “Calanche”, straordinaria sfilata di rocce rosse erose con le forme più strane. Le abbiamo percorse da Nord verso Sud e viceversa senza stancarci mai di osservarle..Davvero uno spettacolo che da solo vale il prezzo di una vacanza in Corsica. Dal piccolo porticciolo del Golfo di Porto partono giornalmente barconi dalla chiglia trasparente per ammirare le bellezze dei fondali intorno alla RISERVA NATURALE di SCANDOLA.La parte terrestre è invece integralmente protetta e non è possibile visitarla.
In città merita una visita la torre genovese (andateci all’ora del tramonto, lo spettacolo è assicurato), l’Acquario invece non vale il prezzo del biglietto! – Spiaggia di Porto: a ridosso della marina di Porto c’è questa spiaggia molto ampia di ciottoli con un mare limpidissimo. La spiaggia non è nulla di eccezionale ma è immersa tra le Calanche.
-Gole della SPELUNCA, sentieri nei pressi di Porto (direzione Evisa/Porto), che portano sul monte Cintu, verso piscine naturali e all’interno della foresta d’Aitone. Armatevi di scarpe da ginnastica e buona passeggiata! -Spiaggia del Caspio (“u Caspiu”): 5 km a nord di Porto verso Galeria, c’è il paesino di Partinello dal centro del quale c’è una stradina che conduce verso questa bellissima spiaggia, un po’ selvaggia e tenuta non molto bene ma in compenso molto tranquilla e con l’acqua limpida. Qui si può anche cenare sulla spiaggia in uno dei 2 ristorantini situati proprio a ridosso del mare.
PIANA: paesino carino a circa 450m sul livello del mare, immerso nelle maestose Calanche. Un punto strategico per gli amanti del mare scoglioso (lato Porto), della sabbia fine (lato Cargese) e per le passeggiate in montagna (verso l’interno, foresta d’Aitone) -“les Calanches”: le Calanche tra Porto e Piana sono davvero uno spettacolo fantastico. Sembrano i canyons americani. Da Porto verso Piana, ci fermiamo in un tornante dove c’è la famosa “testa di cane”, una roccia che ha questa sembianza, per fare un’escursione a piedi. Camminiamo per 20 minuti in un sentiero di sassi e lastroni per arrivare su di una piattaforma naturale denominata “chateau fort”. Da qui si gode di una magnifica veduta sulle Calanche e sul Golfo di Porto.
– Spiaggia di FICAJOLA, situata sotto il paese di Piana . La strada che scende è lunga 7 km e sulla cartina è segnata come molto pericolosa. Ci rendiamo subito conto che lo è, sia per la larghezza, sia per la pendenza, senza parlare dell’ormai consueta assenza totale di protezioni. Ma quello che ci aspetta giù merita tutto questo. E’ davvero un gioiellino, molto popolata, ma ormai che importa, ci abbiamo fatto l’abitudine! E’ una piccolissima caletta di spiaggia rosa completamente riparata delle Calanche. Si possono fare tuffi e ammirare con la maschera le rocce piene di pesci grandi e molto colorati.
– Spiaggia d’ARONE: dal centro di Piana c’è una stradina che dopo 12 km (verso Capo Rosso) conduce verso questa bella spiaggia di sabbia con poca gente e ricca di scogli dove è possibile tuffarsi dall’alto.Molto bella.
CARGESE: (33 km a sud di Porto) il paesino è uno dei più carini che abbiamo visto. Sorge su un promontorio che gode di un impareggiabile vista sul golfo di Sagone. – Spiaggia Aliveto: la spiaggia più rinomata di Cargese è la spiaggia del Pero ma la spiaggia più bella (ed è anche forse la più bella in assoluto in questa parte di Corsica) è una spiaggia senza nome che chiamerò appunto spiaggia Aliveto, 1 km più a sud del centro di Cargese (la stradina di 200 metri da percorrere a piedi, si trova di fronte all’hotel Aliveto). Una caletta di sabbia con grandi rocce nei due estremi che formano delle piccole insenature da film “Paradise” CORTE: è il cuore della Corsica. Eletta da Pascal Paoli capitale della Corsica nel breve istante della sua indipendenza, Corte, frontiera naturale tra la Corsica del Nord e la Corsica del Sud regna e veglia, dall’alto dai suoi picchi rocciosi, sulle vallate del Tavignano e della Restonica. La città ha mantenuto intatto il suo aspetto medioevale con la sua cittadella, e i vicoli stretti. Tutto intorno ricorda la storia della Corsica, una storia fatta di rivolte e di condottieri che hanno cercato l’indipendenza contro gli invasori di turno. Ottimi sono i dolci alla castagna, e al brocciu, un formaggio fatto di latte di capra e pecora, simile alla nostra ricotta. Hanno l’abitudine di cuocerli sopra una foglia di castagno, che fa da piattino. E vendono anche marmellate, salumi, vino e formaggi tipici. In città da vedere:”il Belvedere”, punto panoramico – Gole della RESTONICA: dal centro di Corte dopo un paio di chilometri (seguire le indicazioni) ci si addentra verso le rapide formate dal fiume Restonica, che scorrono tra le rocce di granito e formano piscine naturali. Sono 16 km da fare in macchina costeggiando questo fiume che ogni tanto presenta delle pozze verdissime in cui ci si fa il bagno. La viabilità è regolata dalle guardie forestali, e se non si arriva presto (prima delle 9 del mattino) dopo qualche chilometro i turisti vengono bloccati e costretti a parcheggiare (succede quando tutti gli altri posti macchina sulla montagna sono esauriti). Noi siamo riusciti ad arrivare fino sulla zona delle baite dei pastori, circondati da maestose e ravvicinatissime montagne. Abbiamo passeggiato lungo questo fiume dove abbiamo ammirato le splendide piscine naturali senza esimerci da un fantastico bagno nell’acqua gelida…Un’esperienza incredibile!!.
P.S.: in Corsica il costo della vita è molto caro. Nei ristoranti si spende circa il doppio che in Italia. Ma se si evitano i vini ed i dessert e ci si accontenta dei menu’ turistici si può fare.
I corsi che abbiamo incontrato noi (per lo più ristoratori e comercianti) non ci sono sembrati molto cordiali, ma si sà noi italiani sappiamo adattarci… O no??!!! CIAO A TUTTI. Leo