Corsica: dal Nord al Sud
La sera andiamo a St. Florent, un paesino di mare molto carino e caratteristico, base ideale per l’esplorazione del nord.
La strada che da Patrimonio porta a St. Florent è buona, senza troppi buchi e in 10 minuti di macchina si è arrivati. Siamo un po’ frastornati dal gran numero di ristoranti e decidiamo di affidarci alla nostra guida (Rough) e scegliamo il BARA VIN, in una stradina dietro la via del molo. I tavolini non sono tanti ed è spesso pieno, ma il menù offre un’ampia scelta di vini corsi e tapas. Ancora non ci sentiamo di azzardare una tipica ordinazione corsa e andiamo sul classico hamburger e coca (tutto di ottima qualità, totale € 20.5).
GIORNO 2 – CAP CORSE Consapevoli della faticaccia che ci aspetta partiamo di buon’ora alla volta del Cap Corse: faremo il giro del dito della Corsica in senso orario partendo da Patrimonio per arrivare a Bastia (consiglio questo senso di marcia per 2 motivi: i fotografi avranno sempre la luce del sole favorevole e inoltre, cosa non secondaria, si viaggerà sempre verso la parte interna della montagna). La strada è stretta e piena di curve ma Cap Corse è stupendo ed è qui che si vede la vera anima della Corsica. Le tappe principali del giro sono state: NONZA – sosta per vedere la famosissima spiaggia nera dall’alto della scalinata (per scendere ci sono 600 scalini che vi aspettano). La balneazione non è consentita a causa delle correnti. ERSA – ci siamo fermati al Moulin Francois Mattei. Oltre al mulino si ha una visuale di tutta la costa e dell’isola di Giraglia. Fermatevi, ne vale davvero la pena! BARCAGGIO – un incubo arrivare qui. La strada si fa ancora più stretta ed è veramente un’impresa raggiungere la spiaggia. Ma questa è l’unico modo, a meno che non si vada a piedi, siccome la spiaggia si trova all’interno della riserva naturale della Capandula. Avrebbe dovuto essere la “spiaggia delle mucche”, ma di mucche ce n’era soltanto una, probabilmente a causa dell’alta stagione. Sinceramente speravo in qualcosa di meglio anche se il paesaggio, con l’isola della Giraglia davanti agli occhi è davvero incantevole.
ERBALUNGA – il centro è chiuso al traffico e con un pain ou chocolat nella pancia ci dirigiamo verso la torre di guardia che caratterizza uno dei più bei paesini del Cap Corse. La sera ritentiamo al BARA VIN ma stavolta un piatto di tapas miste fatte con prodotti tipici corsi (€ 14) annaffiato dalle birre corse COLOMBA e SERENA (€ 3.5) GIORNO 3 – PLAGE DU LODU Oggi scegliamo il relax della spiaggia più bella del Nord (almeno tra quelle viste da noi ovviamente): plage du Lodu. La spiaggia è raggiungibile solo a piedi o con i barconi organizzati che dal porto di St. Florent ti portano direttamente sulla spiaggia di Lodu, nel bel mezzo del deserto degli Agriates (€ 15 la traversata a/r). Da Lodu si può partire a piedi per raggiungere un’altra spiaggia stupenda: Saleccia (1h30 per il lungomare oppure 40 min attraverso un sentiero interno). C’innamoriamo letteralmente di questa spiaggia bianchissima e acqua trasparente e turchese tanto che ci torneremo altre 2 volte. Un consiglio: armatevi di borsa frigo e ombrellone, non c’è nessun servizio sulla spiaggia.
La sera a St. Florent, ristorante Grand Bleu, dove proviamo un menu a prezzo fisso. Niente di speciale la qualità del cibo, molto caro il bere (l’acqua costa ovunque un patrimonio, chiedere sempre una caraf d’eau invece che una bouteille!!vi porteranno della buonissima acqua del rubinetto gratis). Il totale del conto è 45 € per 2 persone, 2 portate a testa. GIORNO 4 – PLAGE DU LOZARI + ILE ROUSSE Dalla regione del Nebbio passiamo alla Balagne passando per Casta. La strada è bella anche se, ovviamente, piena di curve. Quando si arriva sulla superstrada che da Ostriconi porta a Calvi sembra un sogno. Siamo indecisi tra 2 spiagge, Lozari e Perajola, ma per facilità di raggiungimento scegliamo la prima. Lozari è diversissima da tutte le spiagge che abbiamo visto in Corsica. La sabbia è a grani grossi e la striscia di spiaggia è lunga e strettissima, molto in discesa verso il mare. La conseguenza è che, pur essendo molto lunga, tende a riempirsi facilmente. Il mare è cristallino, il più limpido fino ad ora, anche se con pochi pesciolini da vedere. Qui l’acqua dopo 2 metri è già alta e il posto non è molto ventilato. La sera andiamo a Ile Rousse, che è la vera tappa della giornata. Se tutte le strade portano a Rome, a Ile Rousse tutte le strade portano a place Paoli, la grande piazza centrale. Da li si snodano una serie di viuzze farcite di negozietti e ristoranti. Le spiagge a Ile Rousse sono 2: la Marinella proprio davanti la Promenade, – sabbia bianca, mare basso e cristallino, affollatissima – e una davanti al porticciolo. Per cena seguiamo ancora i consigli della guida e ci accomodiamo sulla terrazza che da sulla Marinella del ristorante Escale. Il personale è veloce e cortese, i prezzi in media con l’andazzo del posto (2 primi + acqua = € 36.5 – le porzioni sono abbondantissime e di buonissima qualità).
Con il tramonto arriva lo scopo della mia visita: fare una foto al sole che si tuffa in mare dal faro del paese. Ci fermiamo però in una spiaggetta privata di un hotel e le foto le facciamo da li. Stupendo.
Il rientro a Patrimonio è stato un po’ traumatico. Non consiglio le strade corse di montagne al buio della notte! Nel mentre 3 mucche incontrate sul ciglio della strada bivaccavano che era un piacere.
GIORNO 5 – BASTIA Oggi si visita Bastia. Parcheggiamo lungo la strada della stazione e in 5 minuti a piedi siamo in Place St. Nicholas. La piazza è davvero enorme e contornata da mille barettini che si animano la sera. Dalla piazza, passando per place du marché, arriviamo al porto vecchio, dove i 2 fari s’incontrano uno di fronte all’altro. Qui ci fermiamo a mangiare al Café WHA, che mixa cucina corsa e messicana. Il personale è molto gentile e il servizio rapido (2 hamburger € 13).
Un breve giro nella parte vecchia della città, Terra Nova, per vedere i palazzi fatiscenti in stile genovese. Passando per i giardini Romieu torniamo indietro e ci fermiamo a Maison Mattei (quello del mulino), il negozio dell’omonimo produttore del Cap Corse, l’aperitivo tipico corso. Per non mancare all’appuntamento quotidiano con il mare ci buttiamo un paio d’ore nella vicina a casa LA ROJA.
La sera a St. Florent torniamo nell’ormai collaudato BARA VIN ma il servizio è molto lento (più del solito, sempre lento) e sconfusionato e il cibo insomma. GIORNO 6 – PLAGE DU LODU Saremmo dovuti andare a Calvi ma Andrea si rifiuta di rifare tutta la strada del giorno prima e così raggiungiamo un ottimo compromesso: Lodu.
Alla sera ci fermiamo nella piazza si St. Florent (praticamente una pista da petanque, il gioco tipico corso simile alle nostre bocce) a guardare un gruppetto di signori giocare. Cena a U TROGLU che fortunatamente ha un posticino per noi. Cena deliziosa: muscat come aperitivo (€ 3.5), antipasto di formaggi corsi con squisita marmellata di fichi (€ 6.8), gnocchi al formaggio (€ 7.4) e stiamo per scoppiare.
Domani si parte: direzione SUD.
GIORNO 7 – PORTO VECCHIO + SANTA GIULIA Dopo un viaggio di 3 ore per raggiungere Porto Vecchio arriviamo nell’appartamento che ci ospiterà per la nostra seconda settimana di vacanza (trovato su www.Homelidays.Com – 700 € a settimana, un po’ caro ma mi sono attardata a prenotare). Andiamo subito alla scoperta delle fantomatiche spiagge del sud e ci fermiamo alla vicinissima Santa Giulia. Che delusione! La spiaggia è una sottile striscia di sabbia e sarà la sfortuna di quest’anno ma la riva del mare è sporca e piena di alghe che ritroviamo poi su tutta la spiaggia. La sera andiamo alla scoperta di Porto Vecchio: quanta vita! Noi, abituati alla tranquilità di St. Florent ci ritroviamo circondati da un mucchio di persone, bar, ristoranti, negozi…E gente ovunque per le viuzze di questo carinissimo paese. Parcheggiare come abbiamo potuto vedere è un inferno, fortunatamente la villa era a 800 mt dal centro e non dovevamo prendere la macchina.
GIORNO 8 – PALOMBAGGIA Giornata dedicata alla più famosa spiaggia della Corsica e appena arrivati capiamo il perchè: una lunga infinita striscia di sabbia bianca con acque cristalline. Ci diamo allo snorkelling praticamente tutto il giorno riuscendo a vedere qualche sogliola e 2 torpedini. Consiglio: se arrivate sul presto la mattina scendete lungo la stradina in discesa per vedere se c’è parcheggio (noi l’abbiamo lasciata su perchè non lo sapevamo ma c’erano ancora posti in tarda mattinata e vi eviterete la salita massacrante al ritorno!) La spiaggia è sorvegliata, c’è un bar e un punto ristoro all’ombra.
GIORNO 9 – BONIFACIO + RONDINARA In mattinata partiamo per visitare Bonifacio e le sue bianche scogliere. Dista da Porto Vecchio 15/20 minuti ma per entrare in città c’è coda e trovare parcheggio è impresa ardua. Iniziamo la visita dalla scalinata più famosa che porta al faraglione. Da li entriamo nella città vecchia con le sue viuzze strette piene di ristoranti e negozietti. Non riusciamo a trovare la casa di Napoleone; entriamo però nella zona militare, sede anni fa dei paracadutisti della legione straniera trasferitasi poi a Calvi. Da li andiamo verso i 3 mulini, o almeno quel che ne resta. La visuale è stupenda: di fronte la costa opposta a Bonifacio, a sinistra il mare e a destra la città arroccata. Ultima tappa il cimitero della marina, affascinante. Finita la visita andiamo ad informarci per la gita di domani a Lavezzi. Ci sono diverse compagnie che offrono questo servizio e noi decidiamo per la Mediterranée che ci propone gita a Lavezzi + grotte a 25 € a testa (in prevendita altrimenti 32,50 €). Li prendiamo.
Al pomeriggio in cerca di fresco e relax altra spiaggia famosa: Rondinara. Anche qui altra delusione. La strada è un po’ impervia su per la montagna inoltre incontriamo una mucca inquietante nel bel mezzo della via. La spiaggia ha un parcheggio obbligatorio a pagamento (€ 3,50). Il mare è strapieno di barche e anche la spiaggia non è questo gran che. Il fondale è basso e senza pesci ma solo mille piccoli paguri. L’acqua anche qui è un po’ sporca sempre a causa delle alghe che infestano Santa Giulia. La sera giretto a Porto Vecchio giusto per incontrare le PR del locale più famoso della Corsica: il ViaNotte. Il prezzo dell’entrata è davvero esorbitante e decidiamo di lasciare perdere.
GIORNO 10 – LAVEZZI Abbiamo scelto la nave con partenza ore 10 e ritorno alle 17.30. Ci aspettiamo molto da questa isoletta riserva naturale. Anni fa avevo visto alcune immagini ed ero rimasta completamente affascinata. L’isoletta è stupenda con diverse calette più o meno grandi, scogli e sabbia. L’acqua è cristallina (ma non turschese) con una quantità impressionante di pesci che si avvicinano anche in acque bassissime. MA andarci in agosto è davvero improponibile. Gente ovunque che fa disperdere il senso di pace che dovrebbe trasmettere l’isola. Noi abbiamo girato un paio di calette (rischiando perchè una volta che trovi il tuo posto è meglio tenerselo ben stretto!). Con un po’ di ritardo rientriamo a Bonifacio (questa compagnia è la meno costosa, e dalla barca si vede; inoltre le altre compagnie forniscono un parcheggio riservato e gratuito a Bonifacio mentre questa no. Noi comunque abbiamo parcheggiato nel parcheggio a pagamento dietro la capitaneria spendendo 7 € per l’intera giornata).
GIORNO 11 – PLAGE DE CALA ROSSA Prendendocela con molta calma oggi siamo indecisi tra un paio di spiagge ma incuriositi dalla descrizione della guida scegliamo Cala Rossa, da Porto Vecchio in direzione Nord. La sabbia effettivamente ha una sfumatura rossa, anche se non così accentuata come quella rosa di Lodu. La spiaggia è bella ed incredibilmente poco affollata. Il mare è un po’ torbido ma si sta bene e ci godiamo la giornata.
GIORNO 12 – ROCCAPINA Inizialmente diretti verso la Tonnara ci facciamo influenzare dal padrone di casa che ci spinge verso la spiaggia di Roccapina. E’ una delle spiagge più famosa della Corsica ed è dominata da una rocca a forma di leone (anche se me sembra più una tartaruga) e da una torre genovese. La strada è quella in direzione di Sartène fino a quando, da una piazzola di sosta, di può avvistare la famosa roccia e poco più avanti dall’auberge Coralli, una stradina sconnessa lunga 2,5 km porta al parcheggio della spiaggia, passando per un campeggio sconfusionato. Cio che ci si presenta davanti è uno spettacolo naturale. La spiaggia di sabbia bianca e fine non è grandissima e fine tracce di ardesia la rendono nera in riva. L’acqua è da piscina…Spettacolare!La più bella e trasparente fino ad ora (e di tutto il viaggio). Nonostante la strada questa spiaggia merita veramente! GIORNO 13 – CALETTA SCONOSCIUTA L’ultimo giorno di spiagge qui al sud lo passiamo in una caletta sconosciuta trovata per caso. Non essendo riusciti a trovare la spiaggia di Pianottoli siamo scesi in direzione di Bonifacio e sulla destra abbiamo trovato un cartello “Spiaggia non sorvegliata”. Da li una strada sterrata lunga un paio di chilometri porta ad un piccolo parcheggio. Da li partono una serie di sentieri ognuno dei quali arriva ad una spiaggia. Quella dove siamo “capitati” noi era piccola ma stupenda. Acqua trasparente, sabbia fine. Peccato per l’affollamento di gente dalle 3/3.30 in poi. Di fronte si vedevano altre 2 spiagge molto lunghe, sabbiose, praticamente deserte. Questa spiaggia è stata sicuramente una delle piu belle viste.
GIORNO 14 – LODU Oggi ultimo giorno in Corsica e decidiamo di salutare le sue spiagge in modo piu che dignitoso: Lodu. Per la terza ed ultima volta il barcone ci fa sbarcare sulla sua rosa sabbia fine. La sera cena a St. Florent a Le caravelle (fritto misto e tagliatelle ai frutti di mare – ottimi – € 27,50), ultimi acquisti e via all’hotel du Vignoble.
GIORNO 15 – BASTIA/LIVORNO Il porto di Bastia, al contrario di quello di Livorno, è organizzatissimo e troviamo il nostro imbarco subito e senza alcun problema. Dopo un giretto in piazza a Bastia per il mercatino delle pulci ed un pranzetto veloce all’ Exky (sandwich, panino e 2 coppe gelato immense tot. € 21,60) c’imbarchiamo sulla Moby e…Ciao ciao Corsica.
Quest’isola si farà ricordare per le sue montagne che incontrano il mare, per i profumi che la macchia emanava dispersi dal vento, per il suo mare cristallino, per i suoi sapori, per i suoi contrasti.
Per gli autostoppisti presenti in tutta l’isola, per la mancanza di semafori, per la popolazione canina che supera quella umana…Per questi e per tanti altri motivi so che quello alla Corsica è solo un arrivederci.
(potete vedere le foto del viaggio qui: www.Flickr.Com/jappolinda