Corsica, dal calcare bianco al granito rosso

Bonifacio e sud ovest in famiglia
Scritto da: Laura Piana
corsica, dal calcare bianco al granito rosso
Partenza il: 01/09/2011
Ritorno il: 08/09/2011
Viaggiatori: 2 adulti 2 bimbe
Spesa: 500 €
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Come al solito il nostro periodo di ferie è striminzito (solo una settimana) e quest’anno c’è una puffetta in più, quindi, papà, mamma e due bimbe (di 2 anni e 9 mesi) optiamo per la vicina, ma a noi sconosciuta, Corsica. Per i liguri raggiungere la Corsica è comodissimo, partendo in traghetto da Genova, in circa 4 ore e mezza si sbarca a Bastia e l’esplorazione inizia!

A bordo della nostra familiare ci dirigiamo verso sud. Io non so quale sia la nostra destinazione, perché questa volta ha prenotato mio marito ed io ho voluto godermi la sorpresa. Scendiamo lungo la costa est, passiamo Porto Vecchio e le sue belle spiagge e finalmente raggiungiamo la nostra prima meta: Bonifacio.

Passiamo la Marina, saliamo verso la città vecchia e poi svoltiamo a destra. Arriviamo al vecchio forte e lì, affacciato sulle Bocche di Bonifacio, con vista sulla Sardegna, troviamo l’Hotel Santa Teresa, dove alloggeremo per tre notti. Abbiamo prenotato una doppia, ma al check in ci offrono gentilmente una suite al prezzo della doppia. L’albergo è molto confortevole, pulito e silenzioso, è arredato con mobili moderni e pezzi di design e la stanza è molto spaziosa; il parcheggio è gratuito ed è presente internet wifi nella hall. L’hotel non offre il servizio ristorante e la colazione a buffet ha un prezzo spropositato (15 euro a testa), fortunatamente, però, si trova a due passi da Bonifacio vecchia dove ristoranti e bar sono innumerevoli. L’albergo non è economico, ma il panorama che regala e la posizione che occupa vale tutti i soldi spesi.

Per tre giorni esploriamo Bonifacio e le sue spiagge. La città si divide in Haute Ville, la città medievale, abbarbicata in alto sulla falesia e la Marina, il moderno porto sfavillante di yachts e boutiques. Personalmente preferisco la Città Vecchia con i suoi caruggi, le vecchie case, le bancarelle e le viste meravigliose che regala; il calcare delle scogliere a tratti sembra soffice panna montata a neve dall’azione del vento e del mare. Anche i ristoranti esteticamente sono molto caratteristici, ma la qualità del cibo rompe l’incantesimo e, al primo assaggio, l’atmosfera svanisce. Qui, nella Haute Ville, già la prima sera, scopriamo la gentilezza e la lealtà corse: avendo dimenticato di comprare il latte per le bambine, prego un gelataio di venderci una confezione di latte, lui ce la consegna, ma non vuole soldi, ci dice solo di riportargliene una il giorno dopo e così facciamo.

La Marina di Bonifacio è un susseguirsi di ristoranti e locali alla moda affacciati sulle passerelle delle lussuosissime barche a vela e catamarani; tutto perfetto, forse troppo. Da qui partono le escursioni in mare, assolutamente da non perdere! Le uscite sono sostanzialmente di due tipi: una alle isole Lavezzi e una più breve, della durata di circa un’ora, nei dintorni di Bonifacio. Noi optiamo per la seconda (17,50 euro per adulto) e rimaniamo incantati dalle bellezze che si possono ammirare! Il simpaticissimo comandante ci accompagna prima di tutto alla scoperta della grotta Marine du Sdragonato, l’ingresso sembra molto più piccolo delle dimensioni della nostra barca, ma il colpo d’occhi ci inganna e, tra un’ondata e l’altra, entriamo nella tranquilla cavità. Questa grotta è rinomata per una feritoia speciale presente sul soffitto, un’apertura che ha la forma dell’isola corsa, dalla quale filtrano raggi che donano all’acqua un colore zaffiro e alla roccia sfumature lilla. Dopo la sosta nella grotta, rieccoci a cavalcare le onde verso due delle spiagge più belle della Corsica del Sud: Calanques di Fazzio, con il suo mare dai riflessi smeraldo e Cala de Paraguan, una striscia di sabbia incorniciata, ad est, da rosse rocce granitiche e, ad ovest, da muri di bianco calcare. La prossima tappa è una grotta ricca di stalattiti e poi, tra le note delle più famose canzoni corse, il pezzo forte: il faraglione chiamato “Grain de sable” e la scogliera di calcare bianco con le vecchie casette ammonticchiate sulle cima e costruite proprio sull’orlo del precipizio: una visione così meravigliosa della città di Bonifacio si può avere solo dal mare! È possibile scattare una bella foto anche dalla terra ferma, sulla strada che porta a Capo Pertusato si può immortalare uno scorcio incantevole.

Durante la nostra permanenza a Bonifacio calpestiamo quasi tutte le spiagge della zona raggiungibili in auto (purtroppo le bambine sono ancora troppo piccole per il trekking), a partire dalla mia preferita, la Tunnara, una piccola spiaggia di sabbia bianca lambita da acqua calda e trasparente, dove pesciolini famelici aspettano gli ignari bagnanti per mordicchiare i loro polpacci; la Plage Paraguan, che, vista da terra, non delude di certo; la Piantarella, paradiso per i velisti; la famosa Rondinara, una bella baia racchiusa da due lembi rocciosi che quasi si toccano e la Plage de Maoa, dove arriviamo giusto in tempo per berci un aperitivo accomodati sui divanetti del bar della spiaggia.

Dopo tre giorni trascorsi a Bonifacio, ci spostiamo sulla costa ovest, attraversiamo montagne di granito rosso, passiamo l’austera cittadina di Sartene e la turistica Propriano ed arriviamo ad Abbartello, piccolo centro nei pressi di Porto Pollo. Ci fermiamo all’Hotel Abbartello, bellissimo albergo direttamente sul mare. La nostra camera familiare è stata da poco ristrutturata, è spaziosa, un letto molto confortevole e una vista mare fantastica. La spiaggia non è grande, è delimitata da grossi massi che sorgono dal mare e si spingono a riva. La spiaggia è formata da piccolissimi sassolini dalle sfumatura rosastre; il mare è cristallino, profondo e sempre abbastanza mosso. L’albergo offre anche un bar, la cui terrazza si affaccia direttamente sulla spiaggia, una pizzeria, dove il personale è molto gentile ed un ristorante, il cui maitre, a nostro parere, è alquanto sgarbato e manca di professionalità.

Qui passiamo le giornate a crogiolarci in spiaggia, un pomeriggio decidiamo di visitare Plage de Cupabia, rinomata come una delle più belle spiagge della Corsica del sud ed effettivamente, nonostante le numerose alghe presenti sulla battigia, non ci delude; la strada per raggiungerla, però, è tutta un tornate e l’ultimo chilometro è sterrato, pieno di buche e dossi, noi, con la nostra auto bassa bassa, rischiamo più di una volta di incastrarci.

Una sera andiamo a cena a Propriano, mangiamo bene da Le Cocodile e poi facciamo una camminata costeggiando il porto, una lunga passeggiata accanto a barche, più o meno grandi e più o meno costose e ristoranti, più o meno modaioli e più o meno di qualità; tra la lunga sfilza di ristoranti ricavati dai vecchi capanni dei pescatori, sopravvive solo una piccola rimessa, che sembra essere l’ultima traccia di autenticità dell’intera zona.

L’ultimo giorno, sulla via del ritorno, attraversiamo le imponenti montagne corse, ammiriamo le cime, i fiumi e i piccoli centri abitati, tra cui la spettacolare città di Corte, con la sua Cittadella fortificata poggiata su uno sperone roccioso.

La nostra esperienza in Corsica è stata decisamente positiva, purtroppo non abbiamo potuto visitare tutta l’isola, ma siamo rimasti entusiasti di ciò che abbiamo visto e vissuto e, data la vicinanza, sicuramente prima o poi ci torneremo.

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Tunnara

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Bonifacio

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Abbartello rocce

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Bonifacio scogliera

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Abbartello



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