Corsica coast to coast
Racconto di viaggio di 11 giorni in Corsica
Indice dei contenuti
Primo giorno
Dopo 12 ore di svariati giri dovuti a piccoli intoppi tecnici, siamo finalmente arrivati.
La Corsica ci ha accolto con le sue strade impervie e collinari con vista mozzafiato sulla costa, distese di viti verdi e casette grigie con le tapparelle azzurre che riportano ai paesini provenzali. Paesaggio che si alterna a distanza di pochi chilometri per poi finire in piccoli paesini sul mare, chicche senza sfarzo, ma caratterizzati da un bel mare, gentilezza, buon cibo e buon vino!
Secondo giorno
Il mare della Corsica niente ha da invidiare a quello della Sardegna, che ho abbandonato, lo ammetto, con molto scetticismo.
A pochi km dal paese di Saint Florent troviamo la plage de la Roya, una lunga striscia di sabbia bianca che si estende fino all’inizio del sentier du Littoral di cui parleremo successivamente. Acqua cristallina, calda e fondale basso. Le montagne fanno da cornice a questo bellissimo golfo.
Giornata conclusa alla fattoria Le potager dunebbiu che ci ha incantati con la location e gli ottimi piatti fatti con materie prime da loro prodotte accompagnati dal buon vino biologico della zona di Patrimonio.
Terzo giorno
Facendo una pausa dai bagni di sole e di sale, abbiamo fatto una passeggiata lungo il sentier du Littoral.
È un percorso facile e molto panoramico che attraversa il deserto di Agriates e parte da Saint Florent. È un susseguirsi di paesaggi rocciosi e verde macchia mediterranea che termina in caraibiche spiagge e lungo il quale è possibile trovare piccole calette dove poter stare in pace in solitaria compagnia.
Quarto giorno
Causa maltempo, la gita alla spiaggia de La Saleccia è stata annullata e, approfittando della tregua (mini), abbiamo deciso di provare a proseguire il sentier du Littoral.
È possibile fare un tratto di strada anche con l’auto. Lo sterrato è fattibile e si arriva abbastanza agevolmente a la plage de Fonaverte.
Noi ci siamo fermati prima, al parcheggio per la spiaggia di Fornali.
Da qui, abbiamo fatto una passeggiata a piedi lungo il sentiero, e abbiamo trovato molte calette dove stare in tranquillità a circa 15 minuti da dove abbiamo lasciato la macchina.
Eravamo noi, tre gabbiani ed un mare cristallino.
Con scarpette comode e senza attrezzature particolari, è possibile continuare e trovare calette ancora più belle a pochi minuti di distanza l’una dall’altra.
Purtroppo il temporale ci ha costretto a rientrare e non abbiamo potuto continuare.
Sicuramente una passeggiata da consigliare! Ah, dimenticavo. Da queste parti non pioveva da mesi!
Quinto giorno
Finalmente, dopo aver rimandato la gita due volte, siamo riusciti ad arrivare a la plage de la Saleccia.
Siamo andati in barca fino alla spiaggia di Lotu e proseguito a piedi per circa 45 minuti, ravvivati da un incontro ravvicinato con un vitello rincorso da un cane che per poco non ci ha travolti e da una elegantissima scivolata con ombrellone e borsa del mare al seguito.
Dalla spiaggia, ti godi lo spettacolo di un mare azzurro ed il paesaggio collinare alle spalle, completamente selvaggio.
Al ritorno, abbiamo salutato Saint Florent per arrivare a Ile Rousse, la nostra prossima meta, percorrendo la strada che attraversa le desert des Agriates, e alla fine della zona collinare, dopo che gli occhi si sono abituati al paesaggio brullo e selvaggio, fai una curva e ti ritrovi improvvisamente il mare azzurro davanti e da qui inizia una bellissima strada costiera che in circa 15 minuti ci fa arrivare a destinazione.
Sesto giorno
Ile Rousse è una località turistica di mare molto frequentata con una bellissima baia di acqua cristallina a fondo basso che lascia a bocca aperta ma che è anche abbastanza caotica.
Abbiamo quindi optato per la Plage de Laveri, a dieci minuti d’auto. Dopo pochi chilometri si entra in una stradina sterrata e si arriva ad un parcheggio; da qui inizia un breve corridoio nella macchia mediterranea che porta al mare, ben tenuto e profumato dalle piante di cisto marino, elicriso e salsedine.
Acqua azzurra e vista sulle colline del desert des Agriates per una giornata di innumerevoli bagni e relax!
Settimo giorno
Nuovo giorno, nuova spiaggia: la Plage de Bodri. Qui si arriva in auto, a piedi percorrendo un sentiero costiero che parte da Ile Rousse e… in treno!
Ebbene si, qui abbiamo il trenino de la Balagne che durante il giorno collega Ile Rousse a Calvi fermandosi a tutte le spiagge. Così i turisti pigri possono usufruire di questo utilissimo servizio per tutta la durata del periodo estivo godendo della vista mare durante il breve viaggio.. e che vista!
Le foto parlano da sole e non c’è bisogno di commentare e descrivere la bellezza di queste spiagge! Fine giornata a Pigna, un piccolo paese arroccato sulla collina: una terrazza sul mare.
Questo incantevole borgo è rinato grazie ad artisti ed artigiani che hanno organizzato numerose iniziative per richiamare l’attenzione dei turisti.
Sicuramente da visitare!
Ottavo giorno
Stamattina abbiamo deciso di prendere il trenino de la Balagne, destinazione Calvi.
I 45 minuti di viaggio, offrono bellissimi scorci della costa frastagliata e delle baie di mare azzurro; vista che non annoia ma che incanta anche gli occhi dei bambini.
Arrivati a Calvi, iniziamo a passeggiare tra le viuzze ombreggiate del porto turistico con i negozietti di souvenir, prodotti tipici locali e ristorantini per arrivare alla Cittadella, un incantevole quartiere arroccato su un promontorio roccioso e ancora circondato dalle sue mura medioevali.
Insieme a Bonifacio, Calvi è l’unica città della Corsica che è rimasta fedele alla Repubblica di Genova fino alla fine, e questo è testimoniato dalla scritta ancora incisa sulla porta della Cittadella: “Civitas Calvi Semper fidelis” – La città di Calvi, sempre fedele.
La spiaggia è una lunghissima distesa di sabbia bianca dove si possono trovare stabilimenti o tratti più tranquilli, sia per gli amanti della movida sia per chi è alla ricerca di angoli di pace davanti ad un mare cristallino a due passi dal centro del paese.
Nono giorno
Oggi siamo tornati verso le desert des Agriates per passare la giornata a la plage de l’Ostriconi. Dal parcheggio, si percorre a piedi un piacevole sentiero ombreggiato dagli ulivi per circa 15 minuti, dopodiché si sale sopra un ponticello che attraversa uno stagno circondato da fitti canneti per poi arrivare alla spiaggia di sabbia fine e bianca.
Il mare ha un fondale che rimane basso per molti metri dalla riva e dona all’acqua il colore cristallino a contrasto con le brulle colline del desert des Agriates.
Per finire la giornata in bellezza, apericena vista mare a Pigna a “Casarella” con le loro speciali tapas a base di prodotti tipici corsi.
Decimo giorno
Stamattina abbiamo salutato Ile Rousse per raggiungere la nostra ultima meta Corsa: Macinaggio. Abbiamo attraversato l’entroterra e poi imboccato la rue de Cap Corse, un susseguirsi di curve vista mare che passando da un paesino costiero all’altro ci ha portato in questo piccolo villaggio di pescatori.
Da qui ci siamo diretti a la plage de Tamarone, una delle più belle e suggestive a pochi chilometri di distanza dal Cap Corse, la punta più alta della Corsica. Si raggiunge attraverso una via sterrata che porta ad un parcheggio a due passi dal mare o passeggiando lungo il sentiero dei doganieri, che serviva per sorvegliare gli sbarchi illegali sull’isola.
Vista suggestiva grazie ai contrasti di colore con la verde macchia mediterranea. Una Corsica che stupisce, ovunque!
Undicesimo giorno
La rue di Cap Corse, finisce la sua tratta costiera a Macinaggio e da lì ricominciano le impervie strade collinari, strette e senza parapetto, da cui godi sicuramente di un’ottima vista, ma ti tengono ben concentrato alla guida.
Siamo arrivati all’ultimo giorno e all’ultima spiaggia sulla punta nord della Corsica: la Plage du Barcaggio. Ad accoglierci mucche e vitelli tranquilli al pascolo sopra un manto di posidonia, alga protetta e non rimossa dalle spiagge.
Abbiamo passeggiato lungo il sentiero dei doganieri fino ad arrivare vicino alla torre genovese d’Agnellu. Le torri genovesi in Corsica sono una serie di difese costiere costruite dalla Repubblica di Genova per arginare gli attacchi dei pirati barbareschi.
Ne troviamo molte ancora intatte a picco sul mare o costruite sulle colline adiacenti. Il mare è una grande piscina dal fondale basso che con l’abbassarsi della marea diventa un parco giochi dove poter fare castelli di sabbia sempre rinfrescati dall’acqua soprattutto nelle giornate più calde.
Il paese di Barcaggio è molto piccolo e tranquillo con il suo porticciolo e le viuzze colorate dalle azzurre tapparelle ed il viola del bougainville, una piacevole sosta dopo una giornata di mare!
Siamo arrivati alla fine di questa vacanza in terra Corsa. Lasciamo un’isola che ci ha stupito con i suoi colori, dal giallo ocra del desert des Agriates al verde delle colline del Cap Corse che a contrasto con l’azzurro del mare dipingevano paesaggi meravigliosi, Il profumo del mirto, dell’elicriso e del mare, i piccoli paesi arroccati sulle colline con le basse case grigie e le tapparelle azzurre circondate dal viola del bougainville ed il rosa degli oleandri.
Le strade impervie che hanno tenuto il navigatore accanto a me sempre in tensione ad ogni spostamento, ma che ci hanno fatto godere sempre di una vista spettacolare.
Abbiamo trovato gentilezza e semplicità in ogni luogo che ha mantenuto la sua identità anche nelle mete più turistiche, senza grattacieli vista mare, villaggi turistici e caotici stabilimenti.
E sicuramente, abbiamo trovato buoni motivi per tornare… Alla prossima, a presto!