Coronare un sogno tra New York, Orlando e Miami

Viaggio di nozze organizzato nei minimi particolari, visitando posti incantevoli
Scritto da: luciano lanzano
coronare un sogno tra new york, orlando e miami
Partenza il: 14/07/2008
Ritorno il: 01/08/2008
Viaggiatori: 2
Spesa: 4000 €
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Quando: Luglio 2008 Durata: 21 giorni Viaggio: aereo Alloggio: hotel Costo a persona: (volo intercontinentale, vari hotel, spostamenti aerei nazionali) 4200 euro Dopo 12 anni di fidanzamento e’ arrivato il tanto desiderato giorno del nostro matrimonio. Come regalo per il coronamento del nostro sogno io (Luciano) e mia moglie (Anna) ci siamo “permessi” di volare con la fantasia (e non solo…) e visitare così gli Stati Uniti e le isole Bahamas (racconto che poi esporremo….). Nel pianificare il nostro viaggio una forte influenza l’hanno avute due delle nostre più grandi passioni: gli animali e l’irrefrenabile voglia di scoprire tutto il mondo che ci circonda. Così armati di una Santa pazienza ci siamo messi, in collaborazione con la nostra agenzia di viaggi, a pianificare la nostra “fuga d’amore”. Dopo lunghe discussioni sulle mete migliori da visitare e i giorni di pernottamento funzionali per una visita accurata delle città, siamo arrivati a definire questo itinerario: partenza da Roma Fiumicino il 14 luglio; New York per 5 giorni- 4 notti; Orlando per 5 giorni- 4 notti; Miami 3 giorni- 2 notti; Bahamas 8 giorni- 7 notti. Il giorno seguente alle nostre nozze siamo partiti dalla stazione di Napoli Centrale alla volta di Roma Termini e da qui verso Fiumicino. Avendo il volo per New York prenotato al mattino, per non incorrere in spiacevoli impicci abbiamo così preferito pernottare in un albergo nelle vicinanze dell’aeroporto. Il mattino della partenza ci siamo serviti dello shuttle-bus dell’albergo e siamo arrivati a Fiumicino per le normali operazioni d’imbarco. Il nostro era un volo Alitalia che e’ partito in perfetto orario verso New York. Il pensiero di dover fare un volo intercontinentale di tante ore ci preoccupava ma devo dire che il tempo e’ passato piacevolmente e che i servizi offerti dalla nostra compagnia di bandiera non erano per niente male! Dopo 9 ore di volo(alle 15.30 ora locale) siamo atterrati al LaGuardia Airport ed abbiamo incontrato la nostra guida che ci doveva condurre in hotel. L’impatto con l’AMERICA e’ stato da subito forte dato che, la macchina usata per portarci in albergo, era un’enorme Hummer. L’albergo e’ situato sulla 42 Madison ed e’ l’ Hotel Jolly Madison Tower, bellissimo hotel in posizione centralissima e con personale alla reception che conosceva bene l’italiano. Appena arrivati in camera, presi dall’euforia e non stanchi dal viaggio, abbiamo subito posato i bagagli e siamo scesi in strada per “assaporare” la Grande Mela. Come consigliato da tanti “turisti per caso” abbiamo subito comprato una metro card settimanale (in una delle stazioni della metropolitana) che ci dava libero accesso, infinite volte al giorno, e siamo partiti alla volta del Central Park. Vederlo e’ come restare davanti ad un opera meravigliosa: un parco libero dove ogni cittadino newyorchese o turista può passare il suo tempo libero nel migliore dei modi: dal rugby ai pattini, da una passeggiata in carrozza ad una in bicicletta affittata da qualche ragazzo che si trova ad ogni angolo del parco; insomma un posto dove sembra essere entrati in una dimensione parallela al caos della città che scoppia a poche centinaia di metri. Ancora non stanchi la sera ci siamo subito catapultati a Times Square per un giro tra i mille colori dove ogni cosa e’ più grande di come voi l’avreste immaginata: il negozio a tre piani dedicato interamente agli M&M’S; un Footlooker da perdercisi all’interno, un negozio di giocattoli a 4-5 piani dove all’interno c’e’ addirittura una vera ruota panoramica per il divertimento dei bambini!!! 2° Giorno: Dopo aver fatto un’abbondante colazione italiana nel nostro hotel(con la sorprendente e gradevolissima presenza della Nutella sul buffet) ci siamo incamminati verso il punto di ritrovo per una visita organizzata che io definisco di “infarinatura generale” della città. Alla fine della visita siamo ritornati sui nostri itinerari (preparati accuratamente prima di partire grazie anche a tanti di voi,amici) e siamo ripartiti, sempre con la metro, verso il Battery Park (linea metro 1 o 9 fermata South Ferry) il parco dove c’e’ il molo per andare a vedere “Miss Liberty”. Da qui ci siamo imbarcati sul battello per Staten Island (gratuito e di linea, ce ne sono ogni venti minuti) per concederci una gita riposante e panoramica verso la Statua della Libertà (consigliamo di accomodarsi sul lato destro del battello per usufruire della vista migliore). Abbiamo scelto questo tipo di “crociera”, invece di quella più turistica diretta ad Ellis Island (a pagamento e con annessa visita al museo dell’Immigrazione), perché con un sole così splendente ci piaceva prenderci una pausa dalle prime “fatiche” della giornata cercando di fare qualche bella foto panoramica di Downtown (a tal fine consigliamo di posizionarsi verso prua per il ritorno). Dopo una breve sosta a Staten Island necessaria ad effettuare il cambio d’imbarcazione, siamo nuovamente sbarcati a Manhattan per dirigerci verso Wall Street (immancabile la foto toccando le parti intime della statua del toro di bronzo simbolo del rialzo in borsa e si dice amuleto portafortuna). Abbiamo fatto una passeggiata per il Financial district, visitato la Trinity Church e visto l’attuale enorme cantiere sorto dove una volta si innalzavano le torri gemelle. Proprio nella zona di Ground Zero si trova quello che, secondo noi, e’ il posto dove poter fare i migliori affari per lo shopping: il 21 Century Store dove ogni essere umano, qualunque sia la vostra passione o bisogno, può trovare delle occasioni imperdibili (ottimo anche per gli acquisti di souvenir). Dopo aver terminato il percorso preparato in Downtown Manhattan, ci siamo diretti verso il Ponte di Brooklin, che abbiamo attraversato a piedi fotografandolo da tutte le angolazioni. Ad attraversarlo ci si impiega 40 minuti camminando con molta calma, noi ci siamo fermati a fare foto, ad ammirare lo skyline e l’orizzonte che ci aiutava ad essere più innamorati che mai! Non ancora sfiniti dei nostri tanti chilometri macinati, la sera abbiamo deciso di andare a South street seaport. Vi consigliamo di non fermarvi subito ai primi ristorantini. Andate fino all’oceano, al Pier 17, entrate nell’edificio, salite al piano superiore e godetevi lo spettacolo dalla vetrata: il Ponte di Brooklyn illuminato. Rimarrete a bocca aperta. Potrete anche mangiare scegliendo tra i vari ristorantini take away (cinese, greco, italiano ecc) e sedervi comodamente tra i tanti tavoli a disposizione, sempre fronte vetrata. Inoltre dopo la cena si può accedere a una terrazza panoramica in cui ci sono parecchie sdraio a disposizione: sdraiatevi e godetevi, in un silenzio totalmente inaspettato, il panorama (ma attenzione a non restare addormentati!). Dopo questa ulteriore tappa abbiamo poi deciso di prendere la quanto mai “benedetta” metro e tornare nel nostro hotel. 3° giorno: Dopo un’immancabile colazione, il 3° giorno siamo partiti presto alla volta del Central Park. Già alle 9 eravamo nella metro perché alle 10, come ogni mattina, si rinnova quell’incredibile avvenimento che ci aveva mostrato il film “MADAGASCAR” cioè il rintocco dell’orologio dello zoo. Dopo aver assistito entusiasti a questo appuntamento abbiamo visitato lo zoo che, a dir la verità, non ha nulla di eccezionale rispetto ad altri… La nostra visita e’ poi continuata con il giro completo di tutto il Central Park con delle bici che abbiamo noleggiato da uno dei tanti ragazzi che si trovano per le strade che circondano il parco (tipo Colombus Circle). Abbiamo preferito prendere le bici per due ore invece di una e mai decisione è stata più azzeccata perché ci ha permesso di vedere appieno tutte le bellezze di questo “cuore verde” di New York. Arrivati poi a Time Square abbiamo visitato il divertentissimo (ma anche costosissimo) museo delle cere di Madame Tussad’s dove abbiamo scattato decine e decine di foto con personaggi di ogni tipo (passando dalle Spice Girl fino a Gandhi). Per la fine della giornata abbiamo conservato l’esperienza più emozionante cioè la visita dell’Empire State Building. La visita (18 $ a testa per la salita) è spettacolare in orario serale (nonostante un vento pazzesco) quando la città con le sue mille luci ha un fascino particolare ed ogni foto scattata sembra una cartolina. 4° Giorno: Il quarto giorno intera mattina dedicata alla visita di Coney Island il “quartiere del mare” per i newyorchesi che si trova nella zona di Brooklyn. Ci siamo infilati nella metro e siamo scesi alla fermata di Brighton Beach dove si trova l’Acquario di New York(11$ a testa). L’acquario occupa una superficie di quasi 57.000 mq. Ed ospita migliaia di creature marine di 350 specie diverse. Tra queste pesci rari, balene beluga, squali, delfini, foche e pinguini. Dopo la lunga e bellissima visita dell’acquario abbiamo passeggiato lungo tutto il lungomare fino a Stillwell dove ci sono le montagne russe, la ruota panoramica, le auto scontro,il minigolf, insomma un immenso luna park lungo il mare! E poi l’immensa spiaggia piena di persone di ogni parte del mondo. A Coney Island altra meta da non mancare e’Nathan’s (il famoso negozio di hot dog di Coney) con il gigantesco display degli hot dogs mangiati e dove potrete dire di aver mangiato veramente l’unico, vero ed originale hot dog americano preparato in tutti i modi immaginabili! Nel pomeriggio ci siamo recati all’ex Sony Theatre per vedere ,con nostra grande sorpresa, Kung Fu Panda in lingua originale su uno schermo pazzesco largo 30 metri ed alto 24 (uno tradizionale è generalmente largo 7 e alto 4). All’uscita dal cinema abbiamo deciso di percorrere tutta la Fifth Avenue ed abbiamo visitato quindi la Trump Tower, la cattedrale di Saint Patrick, il Rockfeller Center, la biblioteca e luoghi più spensierati come l’enorme Disney Store, Tiffany, il Nike Town e non ultimo FAO Schwarz. Sapendo ormai che era l’ultima sera da passare a New York abbiamo poi deciso di passarla ancora a Times Square facendoci trasportare dalle mille luci, gli odori e le emozioni uniche che si provano al “centro del mondo”. 5° Giorno: Il quinto e’ il giorno della partenza per Orlando in Florida. Con un volo della Continental ci siamo trasferiti ad Orlando dove ci attendeva la nostra guida ma anche tantissima pioggia! Arrivati in albergo siamo rimasti davvero sorpresi dalla mastodontica struttura del Marriot World Center e, posate le valigie in camera, ci siamo fatti accompagnare insieme ad altri amici italiani, conosciuti in aereo, al Mall di Orlando. Questo posto e’ un vero e proprio luogo di pellegrinaggio per gli amanti dello shopping che qui possono trovare tutte le più grandi griffe mondiali a prezzi, in alcuni casi, veramente sbalorditivi. La sera abbiamo mangiato in uno dei locali tipici americani cioè: tariffa fissa d’ingresso e cibo e bibite a consumo illimitato fino allo svenimento! Adesso capisco il perché del problema dell’obesità’ elevata negli States, tanto che in questo ristorante si trovavano anche intere scolaresche in gita che si ingozzavano davanti agli occhi tranquilli dei loro professori. 6° Giorno: Lo scopo principale di questa tappa ad Orlando era ovviamente la visita dei parchi Disney e, non volendo fare delle viste fugaci, abbiamo deciso di acquistare il pass che ci permetteva l’ingresso ai vari parchi per 3 giorni consecutivi ad una tariffa scontata. La nostra prima tappa è stato il più classico dei parchi e a mia opinione il più bello in assoluto: Magic Kingdom. I parchi sono accessibili con dei pulmini che partono dai resort e conducono ad ogni parco, passano ogni 10 minuti dalle 07.30 della mattina fino alle 24.00 della sera. Il servizio è ottimo e gratuito, il traffico quasi nullo; oppure c’è una monorotaia che attraversa tutto il parco e porta alle diverse attrazioni. All’ingresso principale c’e’ una specie di stazione dei treni e alle 9.00 in punto di mattina, per 365 gg l’anno, un presentatore dà il benvenuto ai turisti e dietro di lui arriva un trenino carico di tutti i personaggi Disney che insieme a dei ragazzi vestiti a tema, cantano e ballano dando il benvenuto a tutti i visitatori. La prima parte del parco è ambientata negli anni ’40 con case a tema, stile Far West, e dentro ogni struttura c’è un negozio, praticamente uno dietro l’altro e di ogni variante: dolci, gadget, souvenir, abbigliamento, ristoranti, market, arredo casa, ecc.. All’interno del parco ci sono i personaggi Disney con cui si possono fare le foto: vagano per il parco una decina di minuti, spostandosi di continuo, si prestano per fare qualche foto e poi i bodyguard li portano via per farli riposare ma poi si cambiano e in seguito riprendono a girare. Vi assicuro che la fila e’ stancante ma con molta pazienza ed un po’ di malizia si possono ottenere le foto con tutti (e’ consigliabile soprattutto fare le foto all’ora di pranzo, quando molto persone sono “impegnate” ai ristoranti). Passata la “città” si arriva ad un ponte e poco più avanti c’è il famoso castello della Bella Addormentata con il classico ponte levatoio. Il castello è imponente e davanti a questo ad orari prestabiliti si può assistere ad uno spettacolo con tanti personaggi Disney da far invidia a quelli di Broadway! Passato il castello si arriva al parco divertimenti vero e proprio. E’ inutile elencare tutte le attrazioni, sono tantissime e noi le abbiamo sperimentate tutte, ovviamente tutte comprese nel prezzo del biglietto d’entrata (tranne le consumazioni, che poi non hanno prezzi proibitivi…anche perché in viaggio di nozze non si bada a spese!) 7° Giorno: Di comune accordo, il secondo giorno ad Orlando abbiamo rivisitato il parco Magic Kingdom per godercelo in ogni minimo particolare e non essendo ancora stanchi dell’aria di magia che si respira all’interno. Oltretutto questo giorno supplementare ci ha dato la possibilità di ripetere le attrazioni più belle, di fare le foto che non siamo riusciti ad ottenere il giorno precedente e di poterci organizzare, con gli orari di ritorno in albergo, per assistere alla bellissima parata serale di personaggi ed allo spettacolo di fuochi d’artificio che sovrasta il castello. 8° Giorno: La scelta del secondo parco da visitare e’ caduta ovviamente su Animal Kingdom. Questo parco ha da sempre attirato la nostra attenzione poiché riesce a coniugare la voglia di divertimento targata Disney con la possibilità di vedere tantissimi animali, molti calati in vere e proprie riproduzioni dell’habitat naturale in cui vivono. L’Animal Kingdom si trova molto più distante degli altri, questo si spiega col fatto che questo parco si estende su un territorio che non e’ neanche immaginabile data la vastità dei vari continenti in cui il parco e’ diviso. Ognuno di questi ambienti cerca di ricreare sia la flora che la fauna che popolano queste aree ed anche le attrazioni e gli spettacoli proposti sono ispirati a tutto ciò. Il parco quindi e’ diviso in una prima area che si può definire un grandissimo zoo all’aperto ed una seconda parte in cui sono ricostruiti i continenti di Africa ed Asia con le attrazioni a tema (da non perdere l’attrazione dello Yeti sull’ Himalaya!). 9° e 10° Giorno: Il nostro viaggio e’ poi continuato a Miami in cui abbiamo trascorsi due bellissimi giorni rilassandoci con lunghe passeggiate a bordo spiaggia e belle cene a lume di candela sull’ Ocean Drive. L’unica escursione che abbiamo potuto fare in questi due giorni e’ stata quella ad Everglades in cui abbiamo visitato un villaggio di Indiani d’America, un allevamento di alligatori e l’immancabile giro sull’airboat: si tratta di barche con elica che sfiorano l’acqua della palude e si inoltrano per alcune miglia con possibilità di vedere flora e fauna. Dall’11° Giorno: dopo gli Stati Uniti ci siamo trasferiti alle Bahamas alloggiando all’Atlantis (un vero paradiso terrestre) ma tutto ciò fa parte di altri racconti…….



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