Cornovaglia: vento, sole e gente simpatica

Partenza da Bristol, poi Devon, Cornovaglia e Somerset
Scritto da: Lombo
cornovaglia: vento, sole e gente  simpatica
Partenza il: 09/08/2014
Ritorno il: 18/08/2014
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
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Cornovaglia: vento, sole e gente simpatica

Per le nostre vacanze estive abbiamo deciso di sfidare la sorte ed abbiamo scelto la Cornovaglia. Un bel rischio visto che agosto normalmente è un mese molto piovoso. Il nostro giro parte da Bristol e, in senso orario, ci porterà nel Devon poi in Cornovaglia e quindi nel Somerset.

La partenza è con l’immancabile Ryanair che da Bergamo ci porterà a Bristol, preferita a Londra perché più vicina alla nostra meta (383€ 3 biglietti + 1 bagaglio da stiva). Arrivati a destinazione ci attende un cielo grigio, un forte vento che ci accompagnerà per tutta la vacanza ed una leggera pioggerellina. Ammetto di aver guardato il cielo e pensato che questo sarà il tempo che ci accompagnerà… per fortuna stavo sbagliando.

Sbrigate le pratiche presso la Firefly ritiriamo una fiammante Focus (307€ con kasko totale) e subito ci buttiamo nel traffico, guidando tenendo la sinistra. L’attenzione è alta visto il cambio di guida, la testa è sulle strette strade della Cornovaglia che, per fortuna, non si dimostreranno poi così terribili. Iniziamo così il diario di questa bella vacanza.

Sabato 9 Agosto 2014: Bristol – Lyme Regis (263 Km)

La prima tappa è molto lunga e giunti ad Avebury sotto una fitta pioggia decidiamo di non visitare il sito preistorico. Peccato perché l’ampiezza dei campi disseminati di monoliti è veramente notevole. Puntiamo quindi su Salisbury dove arriviamo con un pallido sole. Qui ci attende il centro storico e la bella Cattedrale. Il sole ormai splende merito del vento che soffia veloce. Ci godiamo quindi la passeggiata che ci fa attraversare il centro storico molto suggestivo fino ad arrivare in un ampio parco al cui centro si erge la Cattedrale maestosa e seria in stile gotico. Il parco è pieno di famiglie che si godono il caldo sole e impazzano i giochi con il pallone. Scattate le dovute foto ritorniamo di corsa al parcheggio visto che la nostra ora di sosta sta scadendo.

La prossima tappa è West Lulworth dove ci aspetta il Durdle door, un arco roccioso che si protrae nell’oceano. Il nostro tomtom, ci porta velocemente alla meta dove incominciamo ad abituarci alle strette strade della zona. Il parcheggio (il caro pay and display) è pieno e capiamo subito perché; il posto è bellissimo diviso dal nostro arco e dalla baia di Lulworth cove. Noi per questione di tempo ci dirigiamo verso l’arco che raggiungiamo dopo una passeggiata di alcuni chilometri. Siamo sulla scogliera e la vista è magnifica, scattiamo una quantità industriale di foto molte buffe con i capelli al vento. Sotto di noi la spiaggia è piena di gente e parecchi sono in acqua per un bagno raggelante.

La stanchezza incomincia a farsi sentire, del resto siamo in viaggio dalle 3 di notte, per cui lentamente riprendiamo la strada di ritorno che ci fa vedere sprazzi di Lulwotrh cove che ci fanno intuire sia molto spettacolare.

Riprendiamo la macchina e ci dirigiamo verso Lyme regis dove nei sobborghi abbiamo affittato una stanza in un B&B. L’Hazelbrook Lodge (40£). Stanza ampia, molto confortevole. Per cena andiamo al Ship inn, uno dei due ristoranti del villaggio. Ceno con hamburger mentre moglie e figlia con fish & chips ad un costo onesto il tutto con dell’ottima birra e coca cola. Dopo una rapida passeggiata tutti in branda stanchissimi.

Domenica 10 Agosto 2014: Lyme Regis – Dousland (97 Km)

Full english breasfast! Ci svegliamo riposati e con l’acquolina per la prima colazione inglese della vacanza. La padrona di casa ci accoglie con un bel sorriso e con un profumo di pancetta che ci mette di buon umore. Colazione ottima consiglio vivamente l’Hazelbrook lodge.

La prima tappa è a Beer, una cittadina un po’ anonima che si potrebbe tranquillamente saltare, ma per noi è la prima che incontriamo con una discreta spiaggia per cui parcheggiamo la nostra focus e camminiamo per le vie tra i pochi negozi in direzione della spiaggia che troviamo piuttosto deprimente… forse per la gran quantità di barche in secca e il fatto che non c’è nessuno. Nonostante ciò scattiamo qualche foto alle scogliere vicine e poi si ritorna in macchina.

Impostiamo la meta seguente che è Exeter dove arriviamo con un sole splendente. La cittadina è carina (e nemmeno tanto piccola). Trovato un parcheggio ci incamminiamo lungo le vecchie mura romane molto ben tenute. Arrivati al grande parco della cattedrale possiamo ammirare quanto sia imponente questa chiesa, anch’essa in rigoroso stile gotico. La fotografiamo in tutte le angolazioni, poi ci concediamo una passeggiata per i negozi delle vie vicine.

Prossima tappa è il Dartmoor national park. Quando arriviamo soffia un vento micidiale ma il sole caldo e la vista mozzafiato sono un ottimo premio. Incontriamo, poi, una decina di mucche delle higthland (pelossime e con delle immense corna) e i pony selvaggi tipici del parco. Anche qui le foto si sprecano, come si sprecano le fermate perché ad ogni scollinamento o dietro ad ogni curva il paesaggio ha qualcosa che lo rende unico e degno di essere immortalato.

Per fortuna che per la notte abbiamo prenotato al Burrator inn (90£ per una tripla con colazione), che si trova all’interno del parco. E’ un albergo che a prima vista non sembra esaltante, ma poi si dimostra pulito e ordinato e con un ottimo ristorante che serve pietanze rigorosamente del posto (come ci fanno notare) e di cui ne vanno molto fieri. E come dargli torto. Ceniamo con bistecche grigliate e verdure cotte al vapore dal gusto ottimo spendendo il giusto. Finita la cena evitiamo la passeggiata visto il vento impetuoso che tira. Domani lasceremo il Devon per entrare, finalmente, in Cornovaglia.

Lunedì 11 Agosto 2014: Dousland – Lanivet (88 Km)

Un altro motivo per consigliare il Burrator inn è sicuramente la colazione servita dal baffuto cuoco in persona che ci tiene a dirci (ancora!), che tutto quello che troveremo nel piatto è del posto. La colazione è superlativa. E’ da sfatare la diceria del cibo scadente in Inghilterra, noi, fino ad ora abbiamo sempre mangiato bene. E poi il cuoco è molto simpatico e tutti sappiamo quanto un bel sorriso appena alzati sia di buon auspicio per la giornata.

Carichiamo la macchina e ci mettiamo in viaggio. Prima tappa è Looe, una bella cittadina di chiaro stampo turistico che si sviluppa sui due argini del fiume che l’attraversa. Una residenziale e l’altra ricca di negozietti e con un centro molto bello da visitare. Camminiamo in lungo e in largo soffermandoci a guardare le vetrine dei negozi e facendoci tentare dai Pasties il tipico street food della regione. Si possono accumunare ai nostri panzerotti ma il ripieno è tipico della zona carne, cipolla e spezie, ma se ne trovano farciti in altre decine di modi. Noi optiamo per i classici e ne rimaniamo colpiti per quanto siano buoni. Looe ha anche una bella spiaggia con la battigia piena di surfisti in attese delle onde giuste e il mare antistante pieno di barchette a vela. Un belvedere anche perché di gente ce n’è parecchia anche se il tempo si sta velocemente guastando tanto che in 10 minuti passiamo dal sole ad un forte scroscio di pioggia. Ah, il tempo inglese…

La prossima tappa è Polperro, di cui abbiamo letto recensioni contrastanti, e che dista da Looe solo pochi km. Io mi schiero con chi l’ha trovata poco interessante, se si esclude il porticciolo tutto il resto non vale la pena di una fermata. Probabilmente se si prendesse uno dei sentieri che si snodano lungo le scogliere si avrebbe l’opportunità di vedere paesaggi spettacolari che di sicuro faranno scattare decine di foto. Noi purtroppo siamo in ritardo sulla tabella avendo passato l’intera mattinata a Looe, quindi, a malincuore ci rimettiamo in viaggio.

Per la sera abbiamo prenotato un alloggio alla Bokiddick farm. Arrivarci non sarà facile anche se il nostro fido Tomtom trova la viuzza impostata. La fattoria è distante dalle strade principali e per raggiungerla percorreremo 15 km nelle famigerate stradine della cornovaglia larghe quanto la nostra macchina e, logicamente, a doppio senso di marcia. Comunque nulla di tragico, almeno finchè non si incontra qualcuno che arriva in senso opposto, ma basta un po’ di pazienza e tutto si risolve.

Arrivati alla nostra meta scopriamo che ci hanno destinato un intero piano della depandance (140£ con colazione). La casa è in pietra e con ogni comodità; proprio un alloggio di lusso, peccato solo la strada… Per consolazione la signora Sue ci invita per il thè che qui ha una dolce declinazione visto che viene servito con delle tortine al burro ricoperte di marmellata di fragole e crema di mascarpone (si chiama Creme thè). Dire che è buonissimo è riduttivo. Verrebbe la voglia di chiedere un bis ma ci tratteniamo.

Anzi, per smaltine l’esplosione di calorie partiamo per una passeggiata cercando degli scorci di questa magnifica campagna da fotografare. E’ quasi il tramonto ed i colori sono in tinte forti molto spettacolari. Il giallo dei raggi del sole che assume una sfumatura ocra, il cielo di un azzurro intenso ed il verde brillante dei prati e delle colline… meraviglioso. Per ora solo note positive, speriamo prosegua così.

Alla sera, per cena, raggiungiamo il villaggio vicino dove ci sediamo al tavolo di un pub e ci gustiamo un hamburger buono, ma non eccezionale tanto che non prendiamo nota del nome del locale.

Martedì 12 Agosto 2014: Lanivet – St. Caverne (147 Km)

Oggi si farà tappa nella selvaggia penisola di Lizard. Ma prima di arrivarci ci aspetta la Cattedrale di Truro (stile gotico). Forse la meno bella di quelle viste finora perché non è circondata dal tipico parco e quindi difficile da ammirare nell’insieme. L’interno è molto severo come in tutte le chiese di stile gotico, ma forse per questo, affascinante e misteriosa. Camminiamo un poco per le vie, ma Truro è una cittadina piuttosto caotica e trafficata, quindi senza troppi rimpianti ci mettiamo in marcia per visitare il castello di St. Mawes ed il suo gemello di Pendennis.

Più che di un castello vero e proprio si tratta di una fortificazione. La particolarità è che i due castelli si trovano uno opposto all’altro ai due estremi della foce del fiume. Il costo della visita è altissimo in rapporto alla bellezza e all’interesse che suscitano ad una prima occhiata (anche il numero dei visitatori è limitatissimo) per cui desistiamo e ci limitiamo a una fermata sui bastioni esterni per uno spuntino veloce.

Ora la nostra meta sono le splendide coste di Lizard con le belle insenature e le frastagliate scogliere.Depositati i bagagli al Parc and Grouse ( £ 180 per 2 notti, una modesta guesthouse) riprendiamo l’auto per andare a visitare la penisola. Le scogliere sono molto belle e piene cale raggiungibili con un ripido sentiero. Giunti alla spiaggia leggiamo un cartello che ci avverte che con l’alta marea il sentiero verrà sommerso. Bene! Notiamo molte persone in acqua che si divertono con le grosse onde. Noi riprendiamo la strada che risale e ci porta su un costone dove la vista sarà una delle più belle della vacanza. Consiglio a tutti una fermata qui. Ci gustiamo la bellezza del posto un po’ troppo….un rapido sguardo al sentiero e notiamo che la marea è già alta!!!!! Di corsa si corre indietro e calcolando i tempi tra un’onda e l’altra passiamo il punto più difficile guadagnando il sentiero del ritorno. L’alta marea sale a velocità impressionante tanto che in 5 minuti il passaggio è completamente sott’acqua, fate attenzione a calcolare bene i tempi. Tornati alla nostra guesthouse ci concediamo una doccia e poi a cenare al White horse dove gustiamo il miglior hamburger mai mangiato. Consigliato assolutamente a tutti.

Mercoledì 13 Agosto 2014: St.Caverne – St.Caverne (38 Km)

Ci svegliamo con un bellissimo sole che ci mette di buon umore. La colazione è nella casa dei proprietari e non è ricca come le precedenti ma comunque soddisfacente. Oggi visiteremo la penisola di Lizard a caccia di scogliere dove prendere un po’ di sole. Cadwigh e Mullion sono i paesi di riferimento.I due paesi si dimostrano modesti specialmente Mullion che si mostra alquanto dimesso. Senza giri di parole possiamo dire che oggi non abbiamo visto nulla di particolarmente bello. La nota positiva, unica, è il White horse e il suo mega hamburger.

Giovedì 14 Agosto 2014: St.Caverne – Penzance (79 Km)

Lasciamo il Parc and grouse senza troppi rimpianti. Ci dirigiamo verso St.Michael mount. Si tratta della versione inglese del Mont St. Micheal francese con lo stesso spettacolare effetto dell’alta marea che trasforma la rocca in un’ isola. Quando arriviamo c’è l’alta marea e anche una pioggia battente per cui velocemente ammiriamo il panorama e subito si decide di andare verso St.Ives la cittadina di riferimento della zona. Consiglio di parcheggiare l’auto in uno dei parcheggi esterni il centro. La cittadina non è piccola ma molto turistica. Veramente carina da visitare piena di locali tipici.

Nota di costume: tantissime persone affollano i locali dove si vendono pasties… e noi possiamo esimerci? No, ci mancherebbe. Buonissimi bisogna assaggiarli! Il cielo, intanto, si è aperto, quindi rifocillati ritorniamo a St.Michael mount dove arriviamo con il sole splendente e la bassa marea. Qui fate attenzione ai parcheggi ce ne sono, molti non a pagamento. Che strano camminare su una spiaggia che poche ore prima non esisteva. La battigia pullula di bambini e famigliole, noi con passo veloce raggiungiamo l’ingresso della rocca e vi entriamo pieni di voglia di visitarla, ma un cartello indicante l’ora dell’alta marea ci fa desistere. A dir la verità il mare è molto lontano, ma il cartello avvisa che in mezz’ora la strada verrà sommersa e l’unico modo per guadagnare la terra ferma saranno le barche. Effettivamente notiamo che l’acqua si avvicina velocemente e in mezz’ora raggiunge la stradina che collega l’ingresso alla terra ferma. Il tempo di percorrerla e notiamo che in alcuni punti è già sommersa. Incredibile! Rimaniamo seduti a vedere lo spettacolo e in un’altra mezzora St.Michael è di nuovo un’isola. Spettacolare.

Come alloggio saremo alla The Fountain Taverne a Penzance (£ 150 per 2 notti). Il posto da fuori non è un gran ché, ma vi assicuro che non è male. La stanza è ampia e molto pulita… ma è sopra la cucina ed il bagno è in comune. Buono è il ristorante annesso. Buon cibo in buona quantità e prezzo onesto. Ambientazione da vecchio pub.

Venerdì 15 Agosto 2014: Penzance – Land’s end – Penzance (51 Km)

Oggi visita “alla fine delle terre”. La gita si prospetta estremamente interessante nonostante le opinioni di altri turisti per caso che sono parecchio contrastanti. La strada per arrivarci non è molta quindi avremo molto tempo per delle belle passeggiate. Arriviamo al parcheggio e notiamo subito quello che molti avevano indicato come un parco divertimenti, ma che a noi sembra piuttosto desolante e deprimente. In compenso i sentieri che partono in tutte le direzioni fanno presagire viste spettacolari. Infatti la vista, una volta raggiunta la scogliera, è meravigliosa ed il sentiero che prendiamo non fa che dimostrare la prima impressione. Passiamo tutto il giorno in ammirazione. Una meta che consiglio a tutti, con scorci veramente notevoli. Peccato per il vento che oggi è particolarmente fastidioso. Anche la gente è tanta merito del sole che splende ed il giorno di festa.

Ritorniamo per sera alla nostra taverna dove ceniamo con una bisteccona buonissima ed un buon caffè.

Sabato 16 Agosto 2014: Penzance – Tintagel (129 Km)

Si parte di buonora dopo una ricca colazione. Il sole splende, ma già all’orizzonte si vedono nuvoloni neri. Oggi si va nella regione di Rè Artù. Ci fermiamo durante la strada ad ammirare bellissime spiagge con sempre i nuvoloni che tentano di raggiungerci. Porthowan, Newquay, Padstow, Port Isaac vengono visitate velocemente. Arriviamo nel pomeriggio a Tintagel e subito si capisce che l’atmosfera è diversa. Insegne, negozi, uffici, tutti fanno riferimento al passato illustre. Noi soggiorneremo al Trevenna lodge (£ 119), un B&B carino appena fuori dal centro. Ci danno un appartamentino mansardato dove il bagno è più grande della camera da letto. Posiamo le valige, un te caldo e usciamo per andare a visitare i resti del castello dove visse Artù. Il tempo ormai volge all’umido, ma noi non ci fermiamo e dopo una camminata di una ventina di minuti arriviamo alla biglietteria giusto poco prima che chiudesse. Facciamo i biglietti e incominciamo la scalata della scogliera alla cui sommità si trovano i resti. Oddio proprio resti, del castello non resta praticamente nulla, e serve molta fantasia per immaginarsi com’era. Però il posto è affascinante e la sua visita la consiglio vivamente. La pioggia incomincia a scendere e il colore delle nubi suggerisce di scappar via, soprattutto perché la strada per raggiungere il paese è tutta salita.

Arrivati a casa ci concediamo un caldo bagno e poi raggiungiamo un ristorante consigliato da una ragazza italiana che lavorava alla reception del castello. Delusione, il posto è prettamente turistico, con un menù scarso e di qualità scadente. Per non dire del prezzo che è salatissimo. Rimanetene distanti il peggior cibo che abbia mai mangiato fuori dall’Italia. Tornando a casa ci prendiamo anche una pioggia fredda, brutto finale di una bella giornata.

Domenica 17 Agosto 2014: Tintagel – Doverhay (165 Km)

Tappa di trasferimento, lasciamo la Cornovaglia per avvicinarci a Bristol. Unico paese da visitare è Dunster. Molto caratteristico è il suo centro medievale e il castello con il suo parco. Noi facciamo una bella passeggiata e ci fermiamo a vedere i negozietti dove acquistiamo i souvenirs da portare ai parenti e amici. Il castello è molto bello e lo visitiamo tutto. L’interno è ben tenuto e le stanze riccamente arredate e decorate. Molto bello anche il parco ed i giardini dove ci sono dimostrazioni di tiro con l’arco. Alnche il panorama che si vede dalle torri è bello e scattiamo moltissime foto.

Per sera siamo a Doverhay dove abbiamo preso una stanza al The gables (£ 95) un bel B$B in una vecchia casa con il tetto in paglia che consiglio.

Lunedì 18 Agosto 2014: Doverhay – Glastonbury (78 Km)

La tappa di oggi è la più curiosa perché ci porta nel paese degli “strambi”. Esatto, la tradizione vuole che a Glastonbury si trovino le persone più strane d’Inghilterra. Sarà perché qui si trova la fonte dell’acqua miracolosa che guarisce i malanni (si trova alla base della collina sulla cui sommità si trova una torre (Tor)). Noi arriviamo in tarda mattinata e andiamo subito a prendere possesso della nostra camera al Little Orchard (£ 105, senza infamia e senza lode). La visita al paese dovrebbe essere incentrata all’Abbazzia che purtroppo è chiusa per restauro. Allora ci dirigiamo verso un Outlet village visto in precedenza. Nel pomeriggio raggiungiamo la collina del Tor dove scattiamo delle belle foto.

Martedì 19 Agosto 2014: Glastonbury – Bristol (47 Km)

Ultimo giorno, siamo un poco stanchi, ma oggi c’è Wells con la sua cattedrale. La cattedrale è la più bella vista in questa vacanza. Da sola vale un viaggio. L’interno, nonostante la serietà gotica dello stile, è stupenda e altresì bello è il giardino interno. Notevoli sono le arcate a X, le colonne e le varie sale che la compongono. La facciata è molto fotogenica piena di nicchie con le relative statue. Mi raccomando mai come in questo caso consiglio di fermarsi a visitare un luogo. Quindi raggiungiamo l’aeroporto dove ci aspetta la puntuale Ryanair che ci riporterà in Italia.

In conclusione la Cornovaglia merita di essere visitata, ma mi sento di dire prima di visitare Scozia e Irlanda. Questo per poter apprezzare maggiormente quello che offre. I posti sono molto belli, ma per poter raggiungere i più caratteristici bisogna camminare. Le persone sono molto cordiali, ed il cibo buono. Mi raccomando, assaggiate i Cornish pasties.



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