Cornovaglia: un mondo magico
MANGIARE: noi per pranzo ci siamo sempre aggiustati con spesa al supermercato e confezionamento panini oppure fish and chips in riva al mare (ce ne sono in ogni paese, non è molto salutare, ma un paio di volte si può fare!) o, in Cornovaglia, i Cornish Pasty (sono delle specie di torte salate: l’importante è scegliere il ripieno che più piace… quello dolce alla mela secondo noi è fantastico!!). Per le cene, noi siamo sempre andati nei pub: hanno scelta di cibi, costi normali e prendono tutti senza problemi la carta di credito. Quando di arriva nei pub si va a bancone, lì c’è il menu, si ordina, si paga e ci si va a sedere e poi loro ti portano il cibo… comodo e anche abbastanza veloce! Gli orari sono un po’ diversi dai nostri: l’orario migliore 18.30/19… poi per loro diventa un po’ tardi, ma fino alle 20.30 le cucine sono aperte. VIAGGIARE: prima di partire, oltre agli utilissimi racconti di Turisti per caso, ho scritto ai vari siti della Cornovaglia e loro mi hanno spedito gratuitamente diverso materiale. Non può mancare un atlante stradale e una guida… Là un auto secondo noi è fondamentale e il navigatore molto utile. Noi avevamo un atlante stradale 1:300.000 ma lì ci sono molte strade che solo un navigatore sa… e sono strettissime ma suggestive! Si pagano tutti i parcheggi, non solo nelle città, ma anche delle spiagge e dei luoghi più belli e la circolazione è lenta proprio perché le strade sono strettine.
E ora il nostro percorso in sintesi e con le impressioni salienti. Tenete presente che a noi piacciono più i paesaggi che i monumenti e i musei, siamo più da aria aperta, per cui in molti posti “tradizionali”, visto anche il costo non proprio economico, abbiamo scelto di non entrare.
1° giorno: Mortimer – Salisbury – Stonehenge – Logeant – The White Horse of Westbury – Bradford on Avon – Bath – Wells. Salisbury è una città davvero carina che merita una visita. La cattedrale è suggestiva e quando usciamo ha anche finito di piovviginare. Stonehenge personalmente ce la immaginavamo diversa, molto più ampia e suggestiva… in realtà è molto contenuta, piena di gente e si vede dalla strada anche senza entrare… sarà la delusione, ma decidiamo di non entrare.
Logeant è un castello trasformato in parco safari, è possibile vederlo solo dall’esterno percorrendo l’enorme parco che lo circonda… è carino anche se andrebbe un po’ rinfrescato, ma il parco è davvero bello. Se si hanno dei bimbi potrebbe essere una meta interessante perché ha anche il laghetto, gli animali… The Withe Horse of Westbury è un cavallo bianco scolpito sulla collina… molto carino da vedere da lontano ed è sulla strada per Bath per cui merita una tappa e una foto.
Bradford on Avon è un bel paese con canali e chiuse, barche da fiume piene di fiori… parchi e una parte antica sulla collina da cui si ha una bella vista.
Bath è per noi una delusione: edifici da ristrutturare, tanta gente, ma anche tanti accattoni… non ci piace e ce ne andiamo in fretta dopo un giro nel centro per vedere la cattedrale con gli angeli che salgono le scale e le antiche terme romane.
Wells è un paese piccolino veramente carino… la cattedrale è bellissima sia fuori che all’interno, così come merita il Bishop Palace, anche se l’acqua del canale intorno è di un poco invitante colore marrone. Merita passeggiarci e viverla. 2° giorno: Glastombury – Dunster – Porlock – Lynmouth – Lynton – Bude – Tintagel – Port Isaac Glastombury è un bel paese… le rovine dell’abbazia sono veramente rovine, arriviamo presto, sono ancora chiuse e così dopo due passi nel centro decidiamo di andare a vedere la collina di Avalon e poi salutiamo il paese. Dunster si presenta da lontano con il suo bel castello merlato. Il paese è ricco di storia, molto ben tenuto, con una delle 100 chiese più belle della Gran Bretagna. E’ molto turistico, ma se si arriva al mattino presto come noi è vivibile e consente delle belle passeggiate. Porlock è un paese piacevole da cui parte una strada panoramica a pagamento (2,5 sterline) che costeggia la costa dall’alto e offre begli scorci sui prati. Molto bella la strada tra Porlock e Lynmouth: belle colline ricoperte d’erica… con prati verdi punteggiati da pecore bianche con la testa nera. Lynmouth, con il suo bel porticciolo, è più carino del superiore Lynton. Meriterebbe dormire qui, ma arriviamo nel primo pomeriggio ed è un po’ presto fermarsi. Fino a qui eravamo nel Somerset (patria dell’ispettore Barnaby), ora passiamo nel Devon e poi entriamo in Cornovaglia.
Tintagel è un paese davvero carino, turistico, ma non troppo, con belle scogliere e le rovine del Castello di Re Artù. Facciamo la camminata fino al castello (che prevede un servizio di trasporto con fuoristrada a pagamento per il ritorno dal momento che la salita è ripida) che si trova su uno sperone di rocce a picco sul mare… c’è l’alta marea per cui non è accessibile la grotta di Merlino, ma è molto carino percorrere il sentiero che dalla biglietteria del castello porta alla chiesa. Dopo una ripida salita ci si trova sul promontorio proprio di fronte al castello, con una bella vista sulle rovine, sul onde che si infrangono sulla scogliera e, dall’altro lato, sul paese. Carino l’edificio dell’ufficio postale tutto in pietra e la sala da The. Dopo una buona cena in un pub di fronte al vecchio ufficio postale decidiamo di andare a Port Isaac: la strada è davvero suggestiva, il cielo a poco a poco si tinge di rosso sui prati a picco sulle scogliere e quando raggiungiamo il paese le case iniziano a illuminarsi. Molto carino e vivo il paese.
3° giorno: Padstow – Newquay – Perramporth – Porthtowan – Porthreath – Porthleven – Falmouth Padstow: da vedere, è un piccolo porticciolo con bei locali molto carino. Da Padstow a Newquay abbiamo percorso tutta la B3276: bei paesaggi nella brughiera. Newquay è il regno del surf e la passiamo il più in fretta possibile, ma facendo coda, perché c’è un festival del surf. Bella la strada da Perramporth e Porthtowan (bel paese!). A Porthreath mangiamo fish and chips sulla spiaggia (c’è almeno un negozietto di fish and chips in ogni paese… è un’istituzione) e siamo in pace con il mondo. Stupenda la strada B3301 da Porthreath a Gwithian. Decidiamo di cercare da dormire per 2 notti a S.Ives: scelta infelice perché il paese è molto carino, ma c’è un festival e nessuna camera libera. In più, il centro è davvero pieno di gente e dopo molta fatica usciamo e ci dirigiamo verso Falmouth. Tappa a Porthleven, paese tutto bianco e piccolino,e poi proseguiamo per Falmouth. Di Falmouth è bella la zona di Melville Street e la sua parallela sul mare: è una zona molto residenziale, piena di hotel e BB con un ristorantino carino sulla spiaggia… la parte oltre il castello, quella dei cantieri navali, ha un centro commerciale con bei negozi, ma nessun locale interessante dove cenare. Attirati, però, dalla bella vista sul paese di fronte, Flushing, lo raggiungiamo e trascorriamo una bella serata con cena all’aperto, in riva al mare con il tramonto sulle vele che si allenano per la regata di domani.
4° giorno: MANWAN – LIZARD POINT – MARAZION E S.MICHAEL’S MOUNT – PENZANCE – PORTHCURRO – THE MINACK THEATRE – LAND’S END – SENNES BEACH – CAPE CORNWALL – PORTHTOWAN Manwan è in realtà una fregatura perchè la strada da Falmouth a Manwan è segnata come panoramica sulla cartina, ma di panoramico non ha niente, da evitare. Lizard Point è davvero suggestivo, con dei bei sentieri lungo le scogliere che merita percorrere. Andando verso ovest ci sono quelli più belli: da un lato il mare e dall’altro la brughiera, qui più secca che in altre zone, con le mucche.
Marazion e il paese da cui parte la strada per S. Michael Mount. Bello il paese con aree verdi e attrezzate per pic nic con vista su S. Michael Mount che è più bello dell’omonimo francese perché naturale e la marea consente di raggiungerlo scoprendo la strada a ciottoli percorribile a piedi. Penzance è molto grande e non l’abbiamo trovata interessante. Porthcurro ha una bellissima spiaggia chiara con mare verde. Scendiamo dal sentiero lungo la scogliera e poi deviamo per il The Minack Theatre: carina suggestiva location con vista stupenda sulla spiaggia di Porth curro. Merita la visita. Land’s End è un’americanata, ma nel suo genere è simpatica… certo le scogliere sono belle e il clima da luna park un po’ le guasta, ma nel complesso merita vedere quei paesaggi. Sennes Beach è piena di surfisti. Cape Cornwall è, tra tutto quelli che abbiamo visto, il capo ci ha detto di meno, ma è molto bella la strada che conduce a S.Ives: tanti prati con rive basse e case, poche e sparse, in pietra grigia. Bellissimo il tramonto a Porthtowan. 5° giorno: Fowey – Polperro – Thurlestone – Hope Cove Fowey è davvero una bella cittadina e per attraversare sull’altra riva utilizziamo una chiatta che in 5 minuti ci porta sull’altra sponda (2,7 sterline).
Polperro merita una fermata: case bianche, botteghe, tanti turisti, ma l’atmosfera che si respira è davvero caratteristica. Si parcheggia un po’ fuori dal paese che si può raggiungere a piedi con una piccola passeggiata o con la carrozza o con un pulmino. Thurleston è un piccolo paesino immerso nel verde e con belle scogliere dove però non ci sono BB per fermarsi per cui proseguiamo per Hope Cove: un angolo di tranquillità racchiuso tra le scogliere. Decidiamo subito di fermarci e, dopo aver trovato da dormire nel BB ci facciamo coinvolgere dalla pace del luogo. Belle case in legno bianche, un umico pub in cui mangiamo la cena più buona del viaggio, un piccolo borgo con cottage dal tetto di paglia… tutto è guidato dal ritmo del mare che dona anche a noi un senso di tranquillità. 6° giorno: Dalmouth – Lymington Per andare a Dalmouth percorriamo la strada costiera che passa per Kingsbridge – Torcross – Stoke Fleming. Oggi il tempo è novembrino: pioggerellina e nuvole basse ci accompagneranno per tutto il giorno per cui, anche se i paesaggi sarebbero belli, non possiamo dire di esserceli goduti. Meriterebbe una fermata Dalmouth, ma tra il tempo e tra il fatto che ci siamo prefissi di andare all’Isola di Wight, traghettiamo veloci su un’altra chiatta a Kingswear e, dopo una breve puntata a Brixaham proseguiamo in direzione Lymington (luogo di imbarco per Isola di Wight). Sono le 130 miglia più lunghe della storia e ci mettiamo 4 ore a percorrerle, tra rallentamenti, code, strade che ogni tanto sono a 2 corsie e poi improvvisamente si restringono a una sola carreggiata. Il tempo novembrino ci accompagna per tutto il viaggio e quando alle 16 arriviamo a Lymington la pioggia e il vento ci scoraggiano (oltre al fatto che domani mattina dovremmo tornare indietro e visto che oggi il tempo non consente una visita dell’isola…) e decidiamo di non traghettare. Troviamo un bellissimo BB in cui dormire e poi ci accontentiamo di ammirare i Needles dalla spiaggia di Milford On Sea con un fumante caffè in mano. Ottima cena ristoratrice nei dintorni e poi dritti nell’accogliente BB (uno dei migliori del viaggio!!).
7° giorno: Windsor – Luton – Milano Dopo l’ultima english breakfast e un saluto da lontano ai Needles, partiamo per Windsor. Merita visitare il castello, la vecchia stazione ferroviaria e fare due passi nella parte vecchia dove c’è una casa stortissima! Il nostro viaggio, però, è finito e così ci dirigiamo verso Luton e via, si torna. Cornovaglia significa romanticismo, bei tramonti, senso di sicurezza… luogo in cui trascorrere le giornate guidati dal ritmo del mare e allietati dalle voci dei gabbiani.
Buon viaggio e voi, fortunati turisti per caso, che percorrendo le sue strade verdi sarete contagiati dalla sua pace e tranquillità.