Corfù, l’isola verde

Un'isola meravigliosa vicinissima all'Italia con spiagge magnifiche, mare cristallino e vegetazione verdissima
Scritto da: brigantino
corfù, l'isola verde
Partenza il: 29/05/2017
Ritorno il: 05/06/2017
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
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È la più a nord delle isole Ionie maggiori, proprio davanti alle coste albanesi e poco sotto la nostra Puglia. Ma a differenza di queste due è di un verde impressionante. A parte la sommità dei rilievi più alti, la parte nord dell’isola, cioè quella che ho visitato io, è completamente ricoperta da olivi, cipressi, mirti, querce, e tutta la macchia mediterranea possibile. Insomma, uno spettacolo della natura. È anche la meno greca di tutte le Ionie: scordarsi il bianco/celeste e le caprette in ogni dove: non ce ne sono.

Ci sono invece un mare bellissimo e delle spiagge che sono una meraviglia.

Sono stato con la mia famiglia la prima settimana di giugno, che è il mese migliore per godersi la Grecia, e anche se l’acqua è un po’ freddina, c’è ancora poca gente e le spiagge sono semideserte e quindi godibili in tutto il loro splendore. Ho alloggiato ad Ipsos, un paesino sul mare con una bella passeggiata e tanti localini e negozietti, che dista circa un quarto d’ora d’auto da Kerkyra, che è la capitale. Secondo me è la posizione più strategica per visitare l’isola, in quanto, se si scelgono le località sulla costa settentrionale, queste sono forse più commerciali e sicuramente troppo distanti dalla capitale, che merita di essere vista sia di giorno che di sera.

Kerkyra infatti è molto bella, con i suoi palazzi in stile veneziano, la sua grandissima Piazza d’Armi e l’antico Palazzo del Governo, che adesso ospita un interessante museo di arte asiatica. Vale la pena una visita. Nei sette giorni di permanenza ho visitato ogni giorno un luogo diverso. Partiamo col primo giorno:

Spiaggia di Barbati

È una tranquilla spiaggia di sassi vicino a Ipsos. Barbati è una piccola località turistica molto tranquilla, con due spiagge: una, la prima e la più grande è una spiaggiona attrezzata munita di tutti i servizi, compreso sci d’acqua, bananoni e chi più ne ha più ne metta. Troppo commerciale per me. La seconda invece rimane subito dopo l’abitato, all’altezza di una bella tavernetta a picco sul mare, si scendono numerosi e nemmeno troppo agili scalini e si arriva in questa tranquillissima spiaggia di ghiaia, dove nella pace più assoluta si possono affittare sdraio e ombrelloni a poco prezzo e godersi questo meraviglioso mare.

Paleokastritsa

In realtà non ha una sola spiaggia, ma numerose calette, una più bella e suggestive dell’altra, da scoprire, volendo, affittando una barca oppure prendendo un taxi boat e farsi portare dove si vuole. Io non sono un lupo di mare e non ho dimestichezza con i natanti, per cui, visto la bassa stagione e la capacità di rompere le scatole a qualsiasi greco per chiedere indicazioni, sono riuscito ad approdare via terra (strada per niente agevole) sulla spiaggia di Rovinia, che è una tra le cale più belle della baia di Paleokastritsa. In giugno è anche semideserta, ed è un piacere godersela senza il caos dell’andirivieni di barche che c’è in luglio ed agosto. La spiaggia non è attrezzata, non ci sono bar o chioschi nelle vicinanze, per cui è meglio organizzarsi col cibo e l’acqua. Ah, in questo punto c’è l’acqua più fredda di tutta Corfù (ma anche gli altri posti comunque non scherzano.

COSTA SETTENTRIONALE

La costa nord di Corfù è molto turistica. Le località si susseguono una dietro l’altra, una uguale all’altra, non sono un granchè di caratteristico. Il centro più grande è Sidari, molto frequentato da tedeschi e inglesi. Da vedere toccata e fuga è il Canal d’Amour, un fiordo nel tufo che termina in una minuscola spiaggia di rena umida, per me impraticabile. Se poi ci voltiamo ci sono strutture alberghiere proprio a ridosso di questo bell’angolo di costa, quindi meglio andare da un’altra parte, dopo aver fatto le opportune foto:

Proseguendo per la litoranea, merita una visita anche la parte di costa caratterizzata da una parete di tufo praticamente verticale, che si tuffa a picco nel mare, creando un effetto tipo le bianche scogliere di Dover. Queste non sono proprio bianche, il tufo poi è un materiale che tende a sfarinarsi, quindi le spiagge sotto a queste falesie non sono un granchè. Degno di una sosta per un bel tuffo e anche qualcosa di più è Cap d’Astris, un posto veramente bello dove l’acqua è di un cristallino eccezionale. Qui si può fare snorkeling ed esplorare il sottocosta ricco di pesci. C’è un chioschetto che vende bevande ed una barchetta che organizza escursioni in quel tratto di costa. Tenete presente che dopo una giornata passata sopra le rocce farinose, è d’obbligo sostituire i teli mare per un degno lavaggio.

PORTO TIMONI O SPIAGGE GEMELLE

Per me il luogo più spettacolare dell’isola. Non facile da trovare in auto, non facile da raggiungere a piedi. Bisogna dirigersi proprio sopra la baia di Agios Georgios, dalla quale, dopo aver percorso tutto il lungomare, ci si arrampica su fino a raggiungere il paesino di Afionas, dove finisce la strada e quindi bisogna lasciare l’auto. Si va verso la chiesetta e da lì parte un sentiero che in mezz’ora porta in questa meraviglia della natura. Il nome di questo posto è anche porto Timoni, e può essere anche raggiunto in taxi boat dalla spiaggia di Agios Georgios, ma perdersi la vista dall’alto di queste due perle vale veramente la fatica della scarpinata. Due note: una è la presenza delle vespe sulla spiaggia, quindi attenzione quando si mangia e munirsi di prodotti repellenti (in giugno non ce n’erano granchè, ma in luglio e in agosto sembra ce ne siano parecchie). Due, vista l’esposizione del sentiero al sole cocente, è meglio se la risalita viene fatta la sera sul tardi. Fa veramente caldo. Chiaramente le spiagge non sono né attrezzate, né vi è un bar o chiosco nelle vicinanze. Questo è il suo bello, ma meglio organizzarsi prima.

MIRTIOTISSA

È un confetto: piccola, di sabbia fine e con la vegetazione che sembra volersi tuffare nel mare. È anche l’unica spiaggia nudista dell’isola, quindi non bisogna scandalizzarsi se la famiglia accanto a noi ha tutte le gioie al vento. Qui le persone in costume e i naturisti convivono pacificamente. C’è un chioschetto che prepara un po’ di tutto e si respira un’aria vagamente hippy e libertina. Vale la pena fare una visita. Attenzione a dove parcheggiare l’auto: Essendo la parte finale della stradina molto stretta, ripida, e senza possibilità di fare manovra, è consigliabile lasciare l’auto al parcheggio dell’ultima taverna che si trova.

BATARIA

Dalla litoranea bisogna scendere verso il porto di Kassiopi, che tra l’altro è un paesino veramente carino, niente a che vedere con altri paesi/fotocopia. Qui il centro è lastricato e i negozietti hanno un’aria vagamente chic, è un’altra location da prendere in considerazione come base dove trovare alloggio. Costeggiando appunto il porto e proseguendo verso nord si trovano la spiaggia di Bataria, e quella di KANONI (che in realtà è uno scoglio). Sono una più bella dell’altra. Qui il mare è cristallino, e vista la presenza di scogli, è anche piacevole approfittarne per fare dei tuffi. Non ci sono ombrelloni sulla spiaggia, ma proprio sopra ci sono delle terrazze adibite alla sistemazione di questi, e vicino c’è una taverna dove pranzare o fare merenda.

Una volta che si viene via da queste bellissime spiagge, in una quarantina di minuti si può raggiungere il paese “fantasma” di Old Perithia. Si raggiunge risalendo sulla litoranea e proseguendo verso nord. Ci sono comunque I cartelli che indicano questo ameno posto quasi sulla vetta del monte Pantokratis. Il paesino è datato intorno al 1300 ed è in buona parte diroccato. Ci sono anche strutture rimesse a nuovo e anche un paio di belle ville. Non mancano ovviamente cinque taverne, che uno si chiede quanta gente possa venire in questo posto dimenticato da Dio per mangiare… Però magari nei mesi più caldi i turisti qui trovano un po’ di refrigerio dopo una giornata di mare. Merita una visita, anche per vedere qualche cosa di diverso.

Concludo questa Lonely Planet casalinga dicendo che Corfù è molto bella, e il periodo migliore per visitarla è sicuramente giugno o settembre. Anche se è la più a nord delle Ionie il sole picchia duro. Dieci giorni permettono di prendersela più comoda ma anche in una settimana si riescono a vedere le attrazioni maggiori. Mi riferisco chiaramente alla parte nord. Quella a sud non offer spiagge e panorami altrettanto belli. Se poi ci mettiamo che è particolare meta del turismo anglo-tedesco-beone, meglio optare per la zona centro settentrionale che ho descritto sopra. La particolarità di quest’isola è che la costa è molto frastagliata e le più belle spiagge sono quasi sempre molto nascoste. Non conviene quindi fermarsi là dove si vede lo spiaggione attrezzato simil-italico, ma conviene sempre informarsi in loco sulle strade (e stradine) da fare per poter raggiungere queste perle di straordinaria bellezza. Oppure seguire i miei consigli!



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