Copenaghen low cost

In giro per una città contraddittoria
Scritto da: carladav
copenaghen low cost
Partenza il: 28/03/2014
Ritorno il: 01/04/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Dopo essermi opportunamente documentata, sfruttando tutte le opportunità offerte da una città contraddittoria dove la gentilezza degli abitanti si scontra con gli orari dei musei e dei negozi che non favoriscono il viaggiatore. Una città che si atteggia come baluardo per una vita sana e bio, gli abitanti vanno in bicicletta, ma si trova immondizia per terra, anche nelle vie del centro e i prodotti da bagno anche di alberghi 4 stelle sono Made in China.

Volo easy jet da Malpensa 66 euro A.R. puntuale, con personale di bordo molto gentile e disponibile. All’aeroporto facciamo il biglietto 72 ore 200 corone che ci permetterà di viaggiare con bus treni e traghetti illimitatamente. Raggiungiamo l’hotel Admiral, situato sul lungomare, vicino al Palazzo di Amalienborg in un edificio di interesse storico degli anni ’80 del XVIII secolo; le travi bicentenarie in legno di pino della Pomerania, gli elementi in mattoni a vista e le arcate conferiscono al Copenhagen Admiral un fascino esclusivo.

Le camere sono ampie confortevoli e pulite, ma il punto forte è una mega colazione con ampia scelta di formaggi salumi, buffet di frutta di ogni genere. Dopo una passeggiata sul canale ceniamo in un locale vicino al Nyhavn, il Madklubben, carino, con luci soffuse e ragazze sorridenti. Un piatto di carne sottilissima con carciofi, cipolla, una birra ghiacciata e molto dissetante 270 corone in due.

2° giorno

I musei aprono tardi, quindi prendiamo il bus 11 A che percorre in maniera circolare la città fermandosi nei punti interessanti per la visita e scendiamo dopo una breve panoramica in un punto centrale dello Stroget; ci imbattiamo nel museo postale che, durante il soggiorno si rivelerà il posto più interessante per l’acquisto di piccoli souvenir. Proseguiamo per la torre rotonda, il più antico osservatorio d’Europa, dal cui tetto si può vedere gran parte del centro città. La nostra visita prosegue con il vicino castello di Rosemborg Con alte guglie verdi e mattoni di arenaria rossa.

Il pomeriggio lo dedichiamo alla Glyptoteque che di domenica consente l’ingresso gratuitamente, un po’ museo, un po’ serra con alberi e giardino: contiene un mix di raccolte un po’ disordinate; dopo un veloce giro nell’arte antica ci siamo dedicate alla parte, per noi più interessante, dedicata agli impressionisti.

Riprendiamo il solito11A, che ci sarà utile tutti i giorni per spostarci velocemente da un punto all’altro della città e torniamo verso il canale, dove vediamo arrivare il battello giallo (le cui corse sono gratuite per chi ha il biglietto 72 ore), sperando che vada nella direzione sirenetta, ma il percorso è opposto, verso l’Opera. Decidiamo di sfruttare l’opportunità per vedere dall’acqua un’altra parte della città e ci rendiamo conto che anche a CPH appena fuori ci sono edifici anonimi, periferie degradate, baracche. Per cena decidiamo di provare la Bryggeriet Apollo, famosa birreria: scegliamo delle favolose costine di maiale con salsine e contorni patatoni, birra artigianale spendendo 240 corone a testa.

3° giorno

Gita fuori porta: prendiamo la metro fino a Norreport e poi il treno per Hillerod; arriviamo in 20 minuti in un paese carino dove facciamo un giro nei negozietti nell’attesa che apra il castello, solo dalle 11 alle 15!

Il paese è dominato dal castello di Frederiksborg costruito nel XVII secolo da Cristiano IV per magnificare il suo potere ed è un esempio unico del Rinascimento danese. Il castello ospita il Museo di Storia Nazionale consentendo di ammirare stanze magnifiche e 500 anni di storia danese, illustrata da ritratti, dipinti, arredi, tappezzerie e arte decorativa.

Da Hillerod è possibile prendere un altro treno e, in 30 minuti raggiungere Helsingor cittadina situata sullo stretto che separa la Danimarca dalla Svezia e dove si trova il castello fortezza, di Kronborg; qui fu ambientata la vicenda di Amleto. Vediamo il castello avvolto nella nebbia, ormai troppo tardi per visitarlo, ma comunque suggestivo, con le navi traghetto che vanno e vengono.

SHOPPING

Copenaghen non è una città adatta allo shopping: rien de rien. Ci impegniamo, ma troviamo pochi negozietti con il solito ciarpame; il negozio Royal Copenaghen è bello da visitare, ma ha servizi ed oggettistica molto cara e, secondo me, poco originale; esiste un outlet ma in una zona periferica. Troviamo finalmente qualche oggetto danese, peraltro anche in saldo nei magazzini Illum.

La giornata termina con una cena in una birreria vicino alla metro Kongens Nytorov, Skindbunsen, vecchio e fascinoso locale, con simpatico proprietario e pochi ma corretti menu.

4° giorno

L’ultimo giorno lo riserviamo alla visita del museo nazionale dedicato a 700 anni di storia danese e di altre interessanti civiltà. A differenza di quanto letto nelle guide e negli articoli delle riviste di viaggio non sono riuscita a percepire la sensazione Hygge, mi sono sentita respinta come turista (a causa degli orari infelici) e come aspirante “shopperista”.

Ho visto una città fredda ed anonima che non mi ha trasmesso particolari emozioni; con unica eccezione i paesi di Helsingor ed Hillerod che conservano fascino, tradizione e bellezza.



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