Copenaghen in autunno

Copenaghen in un weekend!
Scritto da: milemarco
copenaghen in autunno
Partenza il: 30/10/2010
Ritorno il: 01/11/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Sabato 30 ottobre: partenza alle 12.45, con un’ora di ritardo, dall’aeroporto di Malpensa destinazione aeroporto di Copenaghen. Il volo lo abbiamo acquistato sul sito di Easy Jet a luglio, spendendo 170 euro in due. Arriviamo a destinazione verso le 13.30. Dopo essere sbarcati, acquistiamo i biglietti del treno (34,50 DKK / 4,5 € a testa), che in circa venti minuti ci porta alla stazione centrale della città. Usciti dalla stazione in dieci minuti arriviamo all’albergo Wakeup Copenaghen. L’hotel lo abbiamo prenotato sul sito booking.com, spendendo 1260 DKK / 170 € per due notti. La struttura è recente e moderna, le cameresono un po’ piccole, ma ben curate. Il personale è gentile e la posizione è ottima per visitare la città. Lasciati i bagagli in hotel, partiamo subito alla scoperta di questa città. Il nome Copenaghen, deriva da Købmandshavn, che significa Porto dei Mercanti. Dall’era vichinga, nel luogo dove oggi sorge la città aveva sede un villaggio di pescatori genericamente identificato con il nome di “Havn” (porto). Dalla metà del XII secolo il villaggio crebbe di importanza, dopol’entrata in possesso del vescovo Absalon che lo fortificò nel 1167, anno che appunto segna tradizionalmente lafondazione di Copenaghen. L’eccellente porto di Copenaghen ha incoraggiato la crescita fino a diventare un importante centro di commercio (da qui il suo nome – la prima parte della parola indicacommercio in lingua danese). Come prima tappa ci dirigiamo a piedi verso Nyhavn che significa Porto nuovo ma in realtà è il porto più antico della città da cui oggi partono le imbarcazioni turistiche che permettono di visitare la città attraverso i suoi numerosi canali. Il quartiere è molto particolare con i suoi colori e i vari locali lungo il canale. Dopo aver scattato diverse foto, ci spostiamo verso piazza Nytorv e lo Strøget che è forse la via pedonale più lunga al mondo e costituisce il vero centro della città. Attraversiamo il corso pieno di negozi e locali di ogni genere, poi proseguiamo fino al Tivoli, passando prima per l’imponente palazzo del comune Radhus. I Giardini di Tivoli sono un parco divertimenti che purtroppo è chiuso in questo periodo e apre solo in estate, durante le feste di Natale eper altri eventi particolari. Per cena decidiamo di fermarci al ristorante Riz Raz, dove gustiamo un ottimo buffet vegetariano, della birra e il dolce spendendo 343 DKK /46 €. Dopo cena facciamo un’altra passeggiata in centro e successivamente rientriamo in hotel.

Domenica 31 ottobre: ci svegliamo verso le 7.30 e il tempo è un po’ nuvoloso. Lasciato l’hotel, ci dirigiamo verso il quartiere di Christianshavn. Si tratta di un’isola artificiale costruita nel XVII secolo daCristiano IV come estensione delle fortificazioni di Copenaghen. In origine era una città di mercanti indipendente ispirata alle città olandesi: per questo è sopranominata la piccola Amsterdam. Attraversiamo i suoi canali costeggiati da case colorate e raggiungiamo prima Vol Frelsers Kirke e poi la città libera di Christiania. Si tratta di un quartiere parzialmente autogovernato che ha stabilito uno status semi-legale come comunità indipendente. Facciamo una passeggiata per la comunità: le case sono piene di murales ma non c’è molta vita per via dell’orario. Successivamente completiamo il giro di Christianshavn tra i canali, le barchette e ed i palazzi colorati. Lasciato questo quartiere, visitiamo Borsen Palace, Slotsplads e Christiansborg Slot. Quest’ultimo è la sede dei tre poteri della Danimarca: esecutivo, legislativo e giudiziario. Il castello infatti ospita il parlamento (Folketing), la Corte Suprema, gli Uffici del Governo, oltre alle sale di rappresentanza degli ex appartamenti reali, lussuosamente arredati. Proseguiamo il nostro giro, passando da: Nationalmuseet, Tojhusmuseet, Dansk Jedisk Museum, Hojbro Plads, la basilica di Marmokirken e la chiesa russa ortodossa Alexander Newsky Kirke. Verso le 12.30 arriviamo ad Amaliengborg Slot che è la residenza reale danese. Il complesso è costituito da quattro palazzine in stile rococò che racchiudono una piazza ottagonale al cui centro si erge il monumento equestre di Federico V. Arriviamo nella piazza poco prima del cambio della guardia a cui assistiamo. Successivamente, attraversiamo i giardini di Amaliehaven e seguiamo il lungo canale fino alla Sankt Albans Kirke dove possiamo ammirare la fontana Gefion Springvandet. Questa raffigura la leggenda della nascita della Zelanda (ovvero l’isola su cui si trova Copenhagen). La leggenda narra che Gefjun avesse chiesto al re di Svezia della terra e che questi le avesse promesso un regno grande quanto quello che sarebbe riuscita ad arare, allora la donna non esitò a trasformare i suoi figli in buoi e ciò che ottenne alla fine fu appunto la Zelanda. La statua della fontana rappresenta appunto Gefjun che sprona i figli trasformati in buoi a lavorare. Tornando a noi, dalla fontana arriviamo al punto dove si trova la Sirenetta che però non c’è perché è temporaneamente esposta a Pechino. Successivamente faccimao uno spuntino veloce e visitiamo Kastellet: si tratta di un’antica fortificazione militare a forma di stella, con ordinate casette rosse dai tetti spioventi. Al suo interno ci sono dei militari in mimetica che marciano e suonano per i turisti. Dalla fortezza ci spostiamo sempre a piedi nei giardini del re Konges Have e poi al Rosenborg Slot. Si tratta di un castello in stile rinascimentale olandese costruito nel 1606 come residenza estiva di Cristiano IV. Noi visitiamo le sale del palazzo dove possiamo ammirare in particolare il salone lungo ed il tesoro con la corona di Cristiano IV. Dopo la visita, ci fermiamo al locale Nyhavn 17 per bere una birra e poi ceniamo al ristorante Jensen’s Bofhus, dove prendiamo un antipasto, salmone al forno, filetto, birra, caffè e dolce (costo 449 DKK / 60 €). Dopo cena rientriamo in hotel.

Lunedì 1 novembre: ci svegliamo verso le 7.30 anche oggi il tempo è un po’ nuvoloso. Lasciato l’hotel ci dirigiamo verso il Quartiere latino, passando davanti al parco Tivoli e al palazzo del comune Radhus, dove scattiamo qualche foto con la luce. Riprendiamo la nostra passeggiata e attraversiamo la zona universitaria passando dalla Vor Frue Kirke per poi arrivare nel quartiere latino. Successivamente passiamo dalla Rundetårn e ripercorriamo lo Strøget fino alla stazione centrale dove prendiamo il treno per Hillerod. Arrivati a destinazione prendiamo il bus che ci porta al Frederiksborg Slot ed iniziamo la visita che ci occupa quasi tre ore. Il castello è in stile rinascimentale olandese, veramente spettacolare. È stato edificato su alcune piccole isole del lago Slotsø, in passato fu una fortezza ed ora è un museo nazionale. Conta più di 70 sale, con soffitti dorati, tappezzerie alle pareti e molti dipinti. Interessante è la Riddershalen (Sala dei Cavalieri) e la Slotskirken (Cappella dell’Incoronazione), dove furono incoronati i re di Danimarca tra il 1671 e il 1840. Dopo la visita delle sale costeggiamo il lago fino ai giardini per ammirare le siepi ornamentali: purtroppo le fontane sono spente. Successivamente ci spostiamo nel paese di Hillerod per pranzare in un fast-food. Dopo pranzo, riprendiamo il bus per andare in stazione e da lì ritorniamo a Copenaghen. Arrivati in città, andiamo a prendere i bagagli in hotel e poi andiamo all’aeroporto per il volo di rientro.

Conclusioni: Copenaghen è una città molto interessante e ricca di storia. E’ anche una città moderna, dove i mezzi di trasporto funzionano bene e si respira una grande coscienza ecologica. Basta guardarsi intorno nelle strade per rendersi conto di quanta gente si sposta in bicicletta. Molte di queste sono dotate di carrelli o passeggini: è veramente il mezzo di trasporto preferito! L’efficienza dei mezzi è l’uso frequente delle biciclette ha come conseguenza la presenza di poche macchine e quindi meno inquinamento. Indubbiamente, l’Italia dovrebbe imparare molto da questo paese… Anche la gente ci ha fatto una buona impressione per la tranquillità e la gentilezza.



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