Copenaghen e helsingoer, DK

Copenaghen, dk . 26-29 dicembre 2004 Viaggio postnatalizio , rapido blitz in terra danese, con soggiorno a Copenaghen e visita del castello di Kronborg a Helsingoer., per intenderci quello dell’Amleto shakespiriano. Eravamo in cinque, padre madre, figli, una fidanzata . Abbiamo alloggiato all’Hotel FIRST VESTERBRO, un eccellente 4 stelle,...
Scritto da: bianucci
copenaghen e helsingoer, dk
Partenza il: 26/12/2004
Ritorno il: 29/11/2004
Viaggiatori: fino a 6
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Copenaghen, dk . 26-29 dicembre 2004 Viaggio postnatalizio , rapido blitz in terra danese, con soggiorno a Copenaghen e visita del castello di Kronborg a Helsingoer., per intenderci quello dell’Amleto shakespiriano. Eravamo in cinque, padre madre, figli, una fidanzata . Abbiamo alloggiato all’Hotel FIRST VESTERBRO, un eccellente 4 stelle, nuovissimo e vicinissimo alla Central Station ed al parco Tivoli. Lo consigliamo a tutti. Comodo per le uscite “fuori porta” in treno ed a soli cinque minuti a piedi dallo “Stroeget”, il corso – shopping area – pedonale più lungo d’Europa! Hotel dotato di accesso Wi-Fi Internet in ogni camera, tutti gli ammennicoli vari di un 4 stelle d.O.C., un’ area Office – con accesso gratuito – dotata di stampante, scanner, free Internet (per chi non può collegarsi dalla propria camera o è senza laptop) etc.. Colazione ricchissima a soli 12 euro pro capite, ma soprattutto se uno si accontenta – e pensiamo in molti – possibilità di mini breakfast con latte,caffè,cioccolata e croissants “gratis” nell’area “reception” dell’albergo. Giornali inclusi: molti danesi e qualcuno inglese. Non manca il Financial Times per i manager e gli “spandi”.

Parentesi lessicale/linguistica: l’alfabeto danese ( come quello scandinavo in genere) è ricco di lettere non presenti nel nostro. Caratteristiche la “o” con la barra, la A con il pallino all’apice. In queste note per motivi tecnici scriveremo “oe” ogni qualvolta ci imbatteremo nella “ o” barrata. La lingua danese, dalla pronuncia ostica, gutturale, tutto sommato non è così difficile come sembra: molte parole – conoscendo un po’ di tedesco ed inglese – si riescono a decifrare facilmente dopo un’oretta di presa di coscienza.

Rimandiamo alle varie guide cartacee e on line per tutto ciò che riguarda turismo e geografia dell’area visitata (più che buono ed esauriente il sito internet del turismo danese, facilmente reperibile con qualsiasi motore di ricerca), ricordando qui solamente i principali e classici, inevitabili appuntamenti: la Sirenetta (una delusione, come immaginavo), Amalienborg ed il cambio della guarda alle 12.00 in punto di ogni mattina ( Buckingham Palace è ben altra cosa!), il Castello e parco di Rosenborg – in centro città – , Nyhavn – il porto nuovo, quello col canale dalle case multicolor, bello – , alcune chiese belle fuori ed ovviamente spoglie dentro, il quartiere hippies di Cristiania ( sull’isoletta di fronte, ma attenzione zona un po’ a rischio) la Borsa ed il Teatro Reale, il GrandHotel etc..

Al rientro in Italia, alcuni amici ci hanno subito detto: “Chissà che bella Copenaghen sotto Natale, chissà che atmosfera tipica scandinavo-natalizia!”. Cari amici sarete delusi! Nulla di tutto ciò. Copenaghen è una gran bella capitale, fascinosa ed elegante, d’inverno sempre avvolta nella tipica nebbiolina da “vascello fantasma”,non una metropoli, a misura d’uomo, traffico auto accettabile, molte bici ovviamente, impeccabile precisione scandinava nella gestione delle cose di pubblica utilità, ma atmosfera natalizia quasi “zero”. Pensate che il 26 dicembre mattina gli addetti del comune hanno segato coreograficamente il mastodontico pino agghindato, sito nella piazza del comune ed il 27 già rimuovevano le luminarie in centro!!! Un esempio: il parco Tivoli – un emblema cittadino, ricordate bene – è chiuso dal 23.12 a fine marzo. Sempre,ogni anno. Quindi lo abbiamo visto da fuori. Il natale danese – nel senso inteso da noi italiani: atmosfera,religione e liturgia,riti, luminarie, mercatini e manifestazioni – inizia a fine novembre e termina l’antivigilia. In pieno spirito di cristianesimo protestante puro, il resto è festa intimistica, privata, casalinga, fatta di sguardi, sensazioni,emozioni personali, silenzi, letture, musica da camera, tanto “gloog” (vin brulè danese e svedese), “smoerredbroed” antipasto tipico e l’oca danese ( equivalente del tacchino americano del Thanksgiving day).

Le ferrovie funzionano in maniera divina: puntuali al secondo, carrozze comode., silenziosi treni che sembrano scorrere su cuscino d’aria. Per raggiungere i vari luoghi fuori porta lasciate l’auto a nolo in garage e prendete il treno; costa poco ed è comodissimo. E poi si assiste ad un briciolo di vita danese: questi vichinghi seri, compunti, biondissimi, belle le ragazze anche se tutte un poco clonate le une dalle altre, molto rispettosi – anche troppo – ma molto, molto tristi. Sarà il tempo,sarà la geografia dei loro luoghi, sarà che alle 15.00 d’inverno cala la sera, sarà che sono così per indole, natura, modus vivendi.

Il Castello di Kronborg è stupendo, sito a Helsingoer, cittadina a nord di Copenaghen; mezz’ora di comodo treno (c’è ne uno ogni 20 minuti sulla linea circolare Helsingoer-Copenaghen-Malmoe-Helsingborg/Svezia). Scesi alla stazione il castello lo vedete subito di fronte a voi, dietro il terminal dei ferryboat per la dirimpettaia Svezia (Helsingborg).Fa freddo e tira un forte vento, gelido, artico. La visita è altamente consigliata, se no che cosa ci andate a fare? Ingresso 50 corone, circa 6/7 euro. Shakespeare vi ambientò la sua famosa tragedia, l’Amleto. La costruzione è tipica nordica; un immenso castello-fortezza ben mantenuto, all’imboccatura del canale-stretto che conduce alla capitale e che separa la Danimarca dalla Svezia, qui praticamente quasi attaccate. All’interno del cortile principale avranno girato decine di film della Seconda Guerra Mondiale. Questa è la scenografia. Mancano solo gli autoblindo e le Mercedes dell’oberstanhbahnfuerher e le SS. Per i danesi emigrati era il simbolo della loro madrepatria: quando dalla nave vedevano nella nebbiolina apparire magicamente Kronborg sapevano ormai di essere a casa! Ultimo commento. I costi in Danimarca. Ci avevano detto: la Danimarca è carissima. Non è assolutamente vero: sarà per effetto del forte e potente nostro”euro”, sarà che non essendo ancora entrati nell’area “euro” ( anzi i danesi hanno votato per rimanervi temporaneamente proprio fuori e se ne pentono amaramente, ora) l’effetto di raddoppio dei prezzi non è ancora avvenuto qui, come invece accaduto in Germania, Italia, Francia soprattutto. Se poi arrivate con corone cambiate in Italia, tanto meglio. In Danimarca accettano – ovvio – gli euro banconote ( non le monete, attenzione) ovunque, ma il cambio è assai diverso. Quindi pagate in corone contanti o con carte di credito! A Copenaghen i saldi sono apparsi il 26 mattina ( per rimanere in linea con l’ assenza di atmosfera natalizia post 23.12) ed i prezzi davvero interessanti. Buoni acquisti per abbigliamento, CD ( un indirizzo “GUF MUSIK”, nel c.D. Quartiere latino – si fa per dire – ), scarpe, oggettistica varia (Royal Copenaghen). Da visitare i grandi magazzini ILLUM e “Magasin” ( paragonati a Harrod’s, con molta sovrastima), ma soprattutto “Larsen” tempio di fumo,tabacco e soprattutto pipe.

Per il cibo ci si arrangia benissimo ovunque, a tutti i prezzi, presenti tutte le catene internazionali (dal solito Mac a KFC) ed ottime steakhouse danesi. C’è anche un bel HRC (Hard Rock Cafè), proprio attaccato a Tivoli. I coupon per una cena tipica si possono acquistare assieme al pacchetto viaggio in Italia, con notevole ulteriore risparmio! In proliferazione – come in tutta europa occ. – le kebabhouse, peraltro di buon livello. Nella zona pittoresca di “Nyhavn” ( si pronuncia “nuiaven” con la “u” chiusa, a sedere di pollo) molti i ristoranti tipici, ma i prezzi salgono, ma mai come a Milano, Italy.

Per finire: abbiamo organizzato il viaggio ( aereo Alitalia + pernottamenti al First Vesterbro Hotel) via internet tramite www.Expedia.It , con ottimo risultato in fatto di prezzi e sconti e risparmi. Biglietto elettronico aereo compreso.



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