Copenaghen, capitale piacevole e civile

Viaggio in una città ben organizzata e dove la gente è cordiale
Scritto da: casamagic
copenaghen, capitale piacevole e civile
Partenza il: 12/06/2011
Ritorno il: 19/06/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Come noto le capitali del nord Europa sono abbastanza care e Copenaghen non è certo da meno, ma con una oculata ricerca ci si può difendere bene.

Con mia moglie compriamo 40 giorni prima il volo Rimini-Copenaghen Wind Jet del 12/6/2011 sul sito dell’aeroporto di Rimini: 105 euro a/r a testa tutto compreso, anche un bagaglio imbarcato per ciascuno (volato bene, 40 minuti di ritardo all’andata, perfetto al ritorno, offerto spuntino a bordo).

Con Booking sempre 40 giorni prima prenotiamo l’Hotel Selandia, camera matrimoniale per 102 euro al giorno compresa ottima, variata e abbondante colazione. Il Selandia si è rivelato un’ottima scelta, ristrutturato da poco, ben tenuto, pulito, silenzioso ed organizzato. Vale sempre la regola che non tutte le camere sono uguali. Personale gentile e disponibile a dare informazioni. A 250 m dalla stazione centrale (uscita laterale per la strada Istedgade, zona degli hotel), vicino ai giardini Tivoli, a 7 minuti di cammino da inizio centro storico-Stroget.

Atterrati all’aeroporto di Kastrup (avevamo comprato corone danesi già in Italia, 1 euro per 7,44 kr) all’uscita arrivi, avanti 50 m a destra biglietteria e scale mobili per treno Copenaghen Central Station. Un biglietto 4,5 euro per 12 minuti di viaggio per 9 km. Kastrup è il primo aeroporto dove noto che sia i passeggeri in partenza che quelli in arrivo frequentano le stesse aree, duty free, locali. Risparmiamo spazi-strutture e fanno vendere più prodotti. Non sò se questo crei caos in certe giornate. Il tempo durante la nostra vacanza è stato buono, è piovuto solo 3 volte, temperatura massima 20 gradi.

Il centro storico di Copenaghen, città abbastanza giovane perché fondata solo nel 1167 dal vescovo Absalon, è un piccolo rettangolo di circa 2×2,5 km che contiene le principali attrattive. Non ci sono monumenti e bellezze eccezionali ma la città è molto piacevole da vivere, tanti locali anche all’aperto, molto civile e ben organizzata. In questa zona camminare è il modo migliore. Il mezzo più usato è la bicicletta (grandi piste ciclabili per ogni senso di marcia, regolate da semafori e precedenze, bici di ogni tipo, usate anche per lunghi tragitti) e ciò ha permesso, con bus, treni e metro, di limitare il traffico. Le bici si possono noleggiare o, se si è fortunati(con 20 corone che verranno restituite al successivo parcheggio) trovarne qualcuna nelle rastrelliere del comune. Case e palazzi presentano la tipica architettura con tetti molti alti, ben tenuti e curati.

Luoghi di maggiore interesse:

– la famosa via pedonale Stroget, 2 km di negozi, bar, piccoli ristoranti ma anche diverse vie laterali che con il quartiere latino hanno mantenuto più intatte le caratteristiche della città. Poi la zona dello Slotsholmen, sede del governo danese, Amalienborg i palazzi reali e ralativi giardini, fino alla famosa sirenetta, il parco Rosenborg Have (con omonimo castello-museo con gioielli della Corona) dove intere famiglie vanno a passeggiare e stendersi sui prati. Il parco Tivoli (ingresso a pagamento) è, però, un luna park con bei giardini, bar, ristoranti e spettacoli musicali.

Ny Carlsberg Glyptotek, gratis la domenica, tra le cose più interessanti la collezione di famosi pittori impressionisti, pittori danesi, archeologia etrusca e romana.

Nationalmuseet, sempre gratis, dalla preistoria della Danimarca (età della pietra, bronzo, ferro, manufatti di elevata raffinatezza anche in oro antichi di migliaia di anni) al 1800. Nella sezione dedicata ai popoli del mondo da non perdere la raccolta di oggetti, abbigliamenti, attrezzature inuit.

Statens Museum for Kunst, galleria nazionale danese sempre gratis, appena 600 m. a nord del centro storico. Pittura europea, dal 1300 italiano all’arte moderna, dai fiamminghi ai danesi, da Tiziano agli impressionisti, a Picasso. Poco distante il Botanisk Have, giardini botanici con parchi e gigantesche serre.

Gita in barca partendo dal porto-canale Nyhavn (belle case, barche, ristoranti e bar, luogo piacevole anche se molto turistico) di poco oltre un’ora (in certi orari anche con guida in italiano) per 9,5 euro visitando la città attraverso i suoi canali.

– Christiania, quartiere di 41 ettari, ex base militare abbandonata, che dal 1971 è una “comunità libera”, esempio di grande tolleranza. Attualmente oltre ai fabbricati utilizzati per vivere/dormire ci sono alcuni bar-ristoranti, una piazza-teatro, un mercatino, qualche negozio, diversi banchi di vendita hashish. Droghe a parte, penso che in passato abbia conosciuto tempi migliori in quanto ad espressioni artistiche ed impegno sociale (visto solo una piccola stanza con libri e articoli sul Tibet). Eccezionale il fatto che una simile realtà sia nel centro di una capitale europea. E’ proibito fare foto.

– Il museo Thorvaldsens (gratis merc.) donato dall’omonimo artista-scultore alla città. Oltre alla collezione di archeologia e pittura ha centinaia di statue scolpite dallo stesso Thorvaldsens che essendo in gesso sono poco interessanti. Da evitare musei delle cere, erotica (non visti) ma anche della birra Carlsberg (quasi solo filmati e pannelli illustrativi esposti) mentre meriterebbe il museo di arte moderna di Louisiana (30 km a nord di C.)

Ristoranti e bar: anche questi piuttosto cari. In un normale ristorante di cucina danese una piccola sogliola con patate lesse costa 25 euro (bere e altro a parte). Una coca cola da 0,5 litri in un market costa 1,5-2 euro, costa meno la birra nazionale Carlsberg. Una buona soluzione è un buffet in un ristorante-bar come Scandi in Gammel Torv 6 (primo tratto della Stroget, alle spalle il Comune) dove si cena o pranza bene con 12 euro (bevande a parte). C’è di tutto, verdure, carne, pesce e soprattutto buon salmone affumicato a volontà. Un’altra soluzione è una buona pizza in un ristorante italiano come Nova (Skindergade 34, quartiere latino) scontata al 50%, cioè 7 euro, di domenica e lunedì. Per i non difficili ci sono sempre ristorantini orientali e fast food. Il centro è pieno di locali dove bere o mangiare qualcosa, tavoli all’aperto invitanti. In certi punti della Stroget come Vimmelskaftet Amargertov si esibiscono artisti di ogni tipo e anche questo rende Copenaghen molto piacevole. Ci sono poi locali e teatri famosi (Opera House) con musica classica, jazz e altro.

Per capire il livello di organizzazione e civiltà di questa città e della Danimarca basta prendere l’autobus: fila indiana alla fermata, si entra davanti dove c’è l’autista che controlla biglietto (si fa anche a bordo) o abbonamento così tutti pagano. Per far meglio salire anziani o mamme con carrozzina l’autobus si abbassa. Per queste ultime ci sono alcuni posti a sedere riservati a fianco alla carrozzina. Dall’autobus a salire tutto ci fa invidiare la civiltà di questo paese. Le cose si insegnano a scuola, i politici e gli amministratori pubblici operano per i cittadini. Non sarebbe tanto difficile neanche in Italia.

In Danimarca l’aliquota Iva ordinaria è al 25%, le imposte sui redditi altrettanto alte, ma i cittadini le pagano volentieri perché hanno dei notevoli ritorni. Per noi è tutto caro è non c’è quasi nulla da comprare. Voglio però scrivere alcune righe sulle famose porcellane danesi che ho sempre visto fin da bambino. Per me la migliore Bing & Grondahl (piatti di Natale-Jule Aften, vasi, animaletti bianchi e blu) fu acquisita dalla altrettanto famosa Royal Copenhagen che ha sede nel palazzo del 1616 in V. Amargertov. I 3 o 4 piani meritano una visita ma i prezzi sono molto alti (una tazzina da the 45 euro). Da evitare una visita alla factory in Sondre Fasanvej 9 (5 km dal centro) perché il negozio outlet che vende anche oggetti di seconda (sopra al marchio toccare le linee incise che indicano la seconda o terza scelta) ha comunque prezzi cari, poca varietà e non è possibile vedere nulla della produzione. Ci sono invece negozi di antiquari e rigattieri vicino alla Stroget, come in Laederstraede, specializzati in ceramiche danesi usate (come nuove). Un piatto di Natale anni 20 a 60 euro, anni 50 a 15 euro, anni 70 e 80 a 7-8 euro, un uccellino a 25 euro, piatti della mamma a 4 euro. Molto assortimento e prezzi più bassi rispetto all’Italia. Il venerdì e sabato ci sono poi i mercatini in Ved Stranden vicino Hojbro Plads e nella piazza Charlottenborg vicino a Nyhavn con prezzi ancora migliori. In Danimarca ed altri paesi nordici c’è una grande quantità di questi articoli.

Il centro di Copenaghen si potrebbe visitare in tre giorni, ma meritano anche i suoi musei e merita di essere vissuta con calma e attenzione quindi non dedicherei meno di 5 giorni. I danesi sono riusciti a rendere una città, che non ha grandi bellezze, molto attraente e piacevole.

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COPENAGHEN - NYHAVN



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