Con la nonna a Barcellona

Gita di famiglia: prezzi e percorsi di quattro giorni per le vie della città
Scritto da: Tania Mei
con la nonna a barcellona
Partenza il: 17/03/2013
Ritorno il: 20/03/2013
Viaggiatori: 10
Spesa: 500 €
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E se la nonna vuole vedere la Sagrada Familia, quale regalo migliore per i suoi 80anni, che portarla a Barcellona? L’idea piace a tutti, e a breve mi ritrovo a dover organizzare una gita per 10 persone tra zii e cugini. La magia di internet mi permette di ottenere (con largo anticipo) dei biglietti EasyJet a 40 euro a persona (andata e ritorno) Malpensa/Barcellona, e 2 appartamenti vicino al centro (Aramounts Apartments) a 70euro a testa per 3 notti. Scelgo l’appartamento e non l’hotel perchè più comodo per la nonna: ha più spazio, la cucina, la terrazza, se per caso preferisce stare un po’ tranquilla la sera. Mi informo sulla cosa che più mi interessa: come ottenere degli sconti per le varie entrate. Scopro che la nonna paga ridotto quasi sempre(maggiore di 65 anni!), mentre per me e per i più giovani mi imbatto nella P+card (distribuita gratis dal Piemonte, aderisce al circuito della carta giovani!) che ci farà risparmiare circa 25/30 euro a testa!

DOMENICA 17 MARZO

Si parte! Movimentare 10 persone (e con età che variano dai 15, ai 25, ai 55, agli 80 anni) di tre diverse generazioni,si dimostra fin da subito complesso, e lo sarà molto di più durante il soggiorno. C’è chi ha fame, chi vuole la pausa, chi deve fare la pipì..e mai tutti insieme! Ma ormai siamo in ballo..e allora, imponendo un po’ di regole, balliamo!! Arriviamo a Barcellona in poco più di un’ora e un quarto, e dall’aeroporto faccio salire tutti sull’aerbus ( circa 10euro a persona andata e ritorno) per arrivare in centro. Dopo una breve camminata, entriamo nagli appartamenti: puliti, spaziosi, perfetti! Sono determinata a vedere qualcosa anche in questa prima giornata, ma gli imprevisti sono molti: la maratona che si sta correndo per le vie della città, la pioggia, la fame di mio fratello, e le numerose pause pipì! Dopo una breve passeggiata ci fermiamo per la pausa pranzo,… vuoi andare in spagna senza provare la paella?!?! Tutti accontentati, visitiamo Casa Batlò (imperdibile nonostante i 17 euro pagati!!) piazza di Catalunya, Passeing de Gràcia, La Rambla, Piazza Reial, il Museo delle Cere, e la zona del porto! Poi, con la metro torniamo a “casa” (biglietto singolo circa 1.5euro). Il must della giornata è stato il caffè espresso da Starbucks, e la relativa faccia di chi lo ha preferito al decisamente superiore frappuccino! Per la serata c’è chi preferisce il risparmio e la tranquillità di un panino in camera, e chi si da al ristorante sardo (DOMU) con grande gioia di mio papà che, sardo, gioiva nell’aver trovato qualcuno che non parlasse solo spagnolo! Segue un giro per le vie del centro e poi il meritato riposo. Il primo giorno è concluso!

Lunedì 18 MARZO

Dopo un’interminabile colazione espongo il programma del giorno e ci incamminiamo verso la fermata del bus. Il lunedì è sempre un terno al lotto, molti locali e musei sono chiusi e non è mai facile decidere cosa fare. Fortunatamente mi ero informata molto bene, e, per evitare lunghe camminate verso portoni chiusi, opto per fare un bel giro sull’ Hop on-Hop off e scendere al Park Guell, dopo essere solo passati davanti alla Sagrada Familia (che coda!!). Io di solito evito questi bus “trappole per turisti” ma effettivamente mi era parso il metodo migliore per vedere il più possibile, sfruttare i commenti in italiano e non far stancare troppo la nonna, anche se la cifra (35 euro x 2 giorni) è decisamente eccessiva! Il parco invece, totalmente gratuito, merita decisamente una visita prolungata, e lascia tutti a bocca aperta: ponti di pietra lavorata immersi nella natura, mosaici meravigliosi, e panorami incantevoli! Visitiamo anche il museo (8euro circa) con documentario 3D, molto carino! Poi, ripreso il bus, ci dirigiamo per pranzo al Bar Tomas..un posto molto caratteristico, piccantino e agliato..da provare!! A pancia piena un gruppo si dirige al Camp Nou (e per quello che si paga è veramente misero: siamo sui 25 euro) e l’altro si dedica al mercato coperto e allo shopping in centro. Cenetta veloce, tappa hard rock e poi dritti a nanna!

Martedì 19 MARZO

Riprendiamo il bus di prima mattina (è sicuramente il caso di sfruttarlo appieno!) prendendo l’altra linea che fa la parte sud-ovest della città. Scendiamo a piazza di Spagna e visitiamo la zona Olimpica (gratis), il MNAC e il Caixa Forum (gratis), l’ex arena per le corride (ora centro commerciale), e pranziamo al bar del museo dello sport (consigliatissimo! 5 euro circa). Ci dedichiamo dunque al museo di Picasso e Santa Maria del Mar. Il giro in bus è molto lungo e ci occupa tutta la giornata. Torniamo agli appartamenti stanchi ma soddisfatti! Oggi però è anche il compleanno della nonna e della mia cuginetta, così organizziamo una cena (paella e sangria rigorosamente!) con dolce e candeline sul finale! Perfetto

Mercoledì 20 MARZO

Ultimo giorno. Io e mio fratello ci svegliamo all’alba e, dopo una piacevolissima tappa da starbucks, ci mettiamo in coda alla biglietteria della Sagrada Familia per prendere i biglietti per tutti. Quando finalmente entriamo, rimaniamo tutti senza parole: che spettacolo!! Il biglietto di ingresso, comprensivo di salita sulle torri, è di circa 17 euro, ma li vale tutti! Imperdibile! A visita terminata, prendiamo la metro per Barcelloneta, località balneare molto piacevole (e quasi deserta vista la stagione!) e pranziamo in un localino in centro. E’ ormai ora di tornare in aeroporto, così, recuperati i bagagli, riprendiamo l’AerBus e ci avviamo verso casa! Attenzione: il terminal di EasyJet è distaccato dal resto dell’aeroporto, e necessita di una decina di minuti a piedi per arrivarci (ovviamente abbiamo rischiato di perdere il volo per questo dettaglio!).

Note: La spagna è il posto ideale per le persone che, come i miei genitori, parlano solo italiano e non sono quasi mai usciti dall’Italia : c’è l’euro, la lingua è più o meno comprensibile (molto più che l’inglese insomma!) e la cultura è molto vicina alla nostra! Questi dettagli hanno permesso la buona riuscita dell’esperienza.

La gita è stata molto bella, ma se avete in mente di fare una cosa del genere consiglio caldamente di non portare tutta la famiglia, ma di creare piccoli gruppi.. così da rendere l’esperienza più gestibile!



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