Come organizzare un viaggio di per pigroni a Favignana
Con l’età sono diventata orgogliosamente pigra, quindi non ho più voglia di fare lunghe ricerche in Internet per prenotare una vacanza lunga… (Escludendo i weekend fuori porta per i quali uso ancora questo metodo). Così per le mie vacanze 2015 ho organizzato la mia pausa a Favignana… così; mi sono recata in agenzia dalla mia cara amica/consigliera e con il mio solito entusiasmo pre-prenotazione, le ho comunicato la mia scelta vacanziera…”Ho letto un gran bene su Favignana, mi organizzi tutti i trasporti per giungere in quest’isola? Prima settimana di giugno e come sistemazione, ok per un hotel pernottamento e colazione”.
Ed è così che mi ritrovo a Milano Malpensa alle 7:00 di un sabato mattina, per volare fino a Palermo, dove una navetta mi porterà fino al porto di Trapani e li con aliscafo Ustica line sbarcherò all’isola.
Poso i miei piedi su terra Favignana e mi dirigo verso l’hotel Florio nella piazza centrale (a piedi dal porto sono 5 minuti), la sistemazione alberghiera non è male, un hotel 4 stelle, con buona colazione e stanze grandi… poso i bagagli, sono le 14:00 si da inizio alla mia settimana vacanziera.
Come ci si sposta qui, in quest’isola 9 km per 4 km circa? Ma in bici! Alt… sono in vacanza non voglio far fatica, ok che è tutta in piano, ma bisogna comunque pedalare! La soluzione appare d’innanzi a me, mentre passeggio in una viuzza che collega le due piazze… bici con pedalata assistita presso “noleggio Isidoro”… il piacere della bici con la comodità di uno scooter… e soprattutto l’assistenza di un professionista come Roberto.
Per farvi capire quanto è piccola Favignana, io che sono sportiva come un gatto di 8 kg su un termosifone, ho fatto il giro dell’isola 3 volte in una settimana! Facendo comodamente soste in bar, ristoranti e spiagge per un bagno di sole. Su Favignana si è già detto tutto in molti diari, in questo vi parlerò brevemente delle mie esperienze positive e non, di quello che, a mio modesto parere, merita vedere, visitare, conoscere, provare.
Come si presenta quest’isola a livello balneare? Accontenta tutti, chi ama la sabbia, chi i sassolini, chi gli scogli! Dove sono? Bene… prendete carta e penna, disegnate una farfalla, non siate troppo artisti, come la disegnerebbe un bambino ed anche un po’ stilizzata… finito! Ecco Favignana… il corpo centrale è il suo monte (314 mt) dove si erge il castello di Santa Caterina, nell’ala destra in alto trovate gli scogli, mentre in basso le calette di sabbia. Sull’ala sinistra in basso calette con sassolini ed in alto scogliere. Naturalmente, visto le dimensioni di ogni spiaggetta, se potete, evitate luglio/agosto, lo dicono gli stessi isolani… altrimenti portate tanta pazienza, come quando si hanno tanti parenti in casa. Divertitevi a scoprire le molte calette, alcune proprio appartate. Se amate la pace e la tranquillità, evitate Lido Burrone, anche se molto blasonata.
Adesso,dopo le spiagge, possiamo affrontare il tema della ristorazione; Favignana è molto turistica e questo si rispecchia molto nei locali dove mangiare, sono un po’ i classici ristoranti “turistico-globalizzati” dove non mangi cose sublimi,che magari ti aspetti andando in Sicilia, e dove i prezzi sono un po’ lievitati! Qui non si comprende bene se, i ristoratori, (ovviamente non tutti), lo facciano di professione tutto l’anno o si improvvisano nei mesi stagionali!
Piccolo racconto di cosa mi è capitato in una semplice cena: ci accomodiamo al tavolo da me prenotato, ordiniamo e dopo un tempo ragionevole ci arriva quanto richiesto. Fin qui tutto bene. Ad un certo punto ci viene un certo desiderio di ordinare un altra golosità. Il dramma. Nessuno si avvicina più al tavolo dove è già avvenuta la presa di un’ordinazione. Tu cerchi inutilmente di farti notare… nulla, sei diventato invisibile…riesci a “placcare” un cameriere, leggi il panico nei suoi occhi.. “vuole ordinare altro?” …. Non posso essere così crudele e fare una nuova ordinazione, finiamo il vino, paghiamo e usciamo! Quindi se andate a Favignana ordinate fino al caffè! Abbiamo provato 3 ristoranti prima di trovare quello doc., con piatti ben forniti, camerieri che non ti dimenticano, puoi ordinare più di una volta, come normale che sia! E non lo abbiamo più abbandonato fino alla fine della vacanza! Per accompagnare i piatti, merita gustare i vini bianchi del luogo: sono buoni, ve lo dice una che ama i rossi… (Ristorante SI; “Rais” in piazza Europa)..(ristoranti NO; “la bettola”, “papu’,”). Per un arancino super, consiglio “il girarrosto” nella via tra “papu'” è “la bettola”, mentre per servizio bar, “caffè Europa”, servizio efficiente e ottimo tutto.
Ora, dopo la pancia piena, un po’ di cultura. Cosa vedere sull’isola? Da non perdere assolutamente la visita alla tonnara Florio, un’ora abbondante di spiegazioni, di curiosità, una visita gradevolissima insieme con guide eccezionali, “tanta roba” per un costo di soli 6 euro. Carino da vedere è palazzo Florio, la prima cosa che noterete sbarcando sull’isola, ora sede del comune e informazioni turistiche, però si può entrare e vedere l’interno. Se amate l’arte locale e desiderate portare con voi un ricordo, non banale, non fatevi mancare la visita presso Campo arte, appena fuori dal centro, dell’artista, il maestro Antonino Campo, che oltre a mostrarvi le sue opere, vi racconterà uno spaccato di storia locale unico, affascinante! E poi volete mettere il piacere di portare a casa un manufatto di un artista locale autografato?!
Bene, in questo diario vi ho voluto dare alcune informazioni, magari a volte banali, della mia esperienza; per concludere vi dico che la cosa che abbiamo amato di più fare su quest’isola è stato girare in bicicletta, osservare i paesaggi, odorare i profumi nell’aria e sentirsi liberi del proprio tempo-vita, lasciarsi trasportare da quello scorrere lento del tempo che quest’isola ci ha fatto percepire e che un volo serale da Palermo diretto a Milano ci farà accelerare nuovamente!