Come mi garba barong
E’ il mio modesto parere, e non vorrei contrariare nessuno, mi piace troppo quella linguaccia sempre in evidenza su sculture, dipinti e parei. Divinita’ irriverente e dispettosa ma, a parere degli stessi Balinesi, fondamentalmente buona. Sapevamo che Bali fosse l’ isola degli Dei, ma una volta arrivati ci siamo resi conto della veridicita’ delle affermazioni. L’ isola e’ totalmente punteggiata di templi piu’ o meno grandi, anche nelle localita’ piu’ remote o nei villaggi piu’ piccoli e presente un tempietto con relative offerte alle divinita’.
Ma andiamo con ordine…
Arriviamo sull’ isola il 17 Agosto…Controllo passaporti e relativa tassa d’ ingresso. Allora…Per fare un esempio; se rimanete sull’ isola dal lunedi alla domenica, pagherete 10$ americani oppure 7€…Ma se arrivate, come nel nostro caso, alle 18.00 della domenica e avete intenzione di ripartire la domenica successiva alle 15.00…Pagherete 25$!!!. I furbetti infatti non calcolano la durata del soggiorno in base alle ore ma ai giorni…Quindi se restate per 6 giorni o meno pagherete 10$, mentre per 8 giorni o piu’ pagherete 25$. In entrata, dopo una lunga discussione atta a far capire che il soggiorno era inferiore ai 7 giorni abbiamo pagato 10$ a testa, ma in uscita hanno fatto la differenza. Ci anno portato nel posto di polizia presente in aeroporto e li un funzionario ci ha spiegato la furbata.
Ci pensate alla valanga di milioni di euro che entrerebbero in Italia grazie a questo balzello sui turisti. E poi si sollevano scandali se le amministrazioni di citta’ straordinarie come Venezia o Firenze stanno pensando di introdurre un ingresso (minimo) per accedere ai centri storici delle suddette citta’. Siamo sempre i soliti bischeri !!! Va be’…Usciamo dall’ aeroporto e la solita orda di tassisiti piu’ o meno regolari ci assale. Decliniamo le offerte (transport) in quanto abbiamo prenotato il trasferimento con il nostro albergo.
Passano 30 minuti e poi 60, dopo un paio di sollecitazioni telefoniche arriva il valletto grassoccio dell’ hotel. Mi informo in riguardo alla sua conoscenza della linga di Dante poiche’ la frase seguente riguarda sua madre che e’ rosa e grufola nel fango. Bene, dall’ aeroporto a Legian il tratto e decisamente breve. Dieci minuti e siamo al Bali Sorgawi. Le opinioni lette su internet in riguardo a quest’ hotel erano contrastanti. Alla fine della settimana saremo soddisfatti. Obbiettivamente le stelle dell’ hotel non le ricordo, ma, tranne qualche “odorino” proveniente dal lavandino della camera, sopratutto nei giorni nuvolosi e la ovvia monotonia dello stesso menu a colazione, non ho trovato altre problematiche in questo piccolo e grazioso hotel, ma, parliamoci chiaro…Per 25€ a notte cosa puoi pretendere !? Bali…Bali e’ bellissima, ma per capirlo dovete uscire dalla bolgia di Kuta, Legian e Seminyak. Noleggiate un motorino, anche tutti giorni, data la spesa ridicola che vi chiederanno, e girate l’ isola.
Certe mete, anche se molto battute dai turisti, sono imperdibili. Primi tra tutti i templi di Tanah Lot e Ulluwatu. Il primo, situato nella parta sud-occidentale dell’ isola, e’ un tempio marino. Sorge su di uno scoglio a pochi metri dalla riva, ed infatti e’ qui che si riversano migliaia di turisti al tramonto, quando l’ alta marea lo isola completamente dalla terraferma. L’ altro, Ulluwatu, si erge su di un promontorio nella parte sud-occiedentale di Bali. E’ anche questo un tempio marino. La coreografia e’ esaltante…La grande baia e’ qualche centinaio di metri sotto di te mentre potentissime onde schiumano fino a riva. Se non ci fossero quelle scimmiette dispettosissime…Sicuramente imperdibile e’ la visita di Ubud e dei suoi dintorni. Molto bella e’ Goa Gajah (grotta dell’ elefante) situata a Bedulu, un po meno ci ha impressionato Yu Pulu, un sorta di enorme bassorilevo scolpito in epoca remota su di una parete rocciosa. Nelle vicinanza troverete anche la foresta delle scimmie…Solito scenario, templi piu’ o meno distrutti e centinaia di scimmie in cerca di cibo. Un pomeriggio ci ha incuriosito la presenza massiccia di locali nei pressi di un tempio. Parcheggiato il motorino e pagata l’ offerta per accedere al luogo sacro, abbiamo assistito a dei combattimenti di galli. Nel parlare con gente del posto, ci e’stato riferito di padri di famiglia che, indebitati e rovinati a causa del loro hobby, non avevano piu’ i soldi per nutrire i loro figli. Un po come lotto e superenalotto qui da noi !!! Comunque il combattimento finisce soltanto quando, uno dei due galli combattenti viene colpito a morte dallo sperone di ferro accuratamente posizionato sulla zampa del rivale. La costa orientale dell isola, perlomeno fino a dove ci siamo spinti noi, e cioe’ Candisasa, e’ aspra, selvaggia, per lunghi tratti vulcanca e di una bellezza acerba e particolare. E’ pacifico che oltre alle sue bellezza, l’ isola offre una prospettiva di shopping praticamente illimitata. Dai classici parei, al piu’ elegante batik, sculture in legno di qualsiasi soggetto o forma, tessuti, pietre e quant’ altro ancora. La contrattazione e’ un must. Si parte da cifre esorbitanti e poi, dopo diversi minuti di contrattazione ci si riduce a qualche euro. Non vi fate scrupoli nel tirare il prezzo, e’ ovvio che non ci rimettono, ma specialmente nella zona di Kuta, dove i turisti sono 3 a 1 rispetto ai locali, i venditori non se la passano male. La spiaggia di Kuta… Lunghissima, comprende anche il territorio di Legian e Seminyak, bellissima, orlata di palme e con una sabbia di un bianco accecante, larghissima, quando c’e’ la bassa marea avrete a disposizione un centinaio di metri di arenile, e poi, chi l’ ha detto che il mare non e’ bello o che e’ una delusione..!? Non e’ il luogo migliore per rilassarsi, vedi voce valanghe di surfisti ed orde mutietniche di turisti esaltati. Molto meglio la tranquilla Sanur…Spiaggia praticamente deserta, ma che purtropo risente moltissimo del fenomeno delle maree. In poche parole, qui con la bassa marea non puoi fare il bagno.
Un altro capitolo lo merita il cibo. A fronte di una spesa ridicola, potrete gustare di tutto, qualsiasi qualita’ di pesce, riso condito in tutti i modi, gli immancabili e gustosissimi satay (spiedini di carne, maiale o pollo seviti con una spettacolare crema di arachidi), il gado-gado, mix di verdure cotte e poi un’ infinita’ di zuppe.
Noi siamo del parere che, almeno una volta nella vita bisognerebbe visitare Bali, ma siamo anche concordi nell’ affermare che, se riesci a visitarla tutta, o quasi, una volta sicuramente puo’ bastare.
Alla prossima……
Ale&Micky