Colori e volti indimenticabili

Siamo partiti il 18 Novembre da Malpensa con un volo Blu Panorama destinazione l'isola di Nosy Be in Madagascar Hotel Andilana Beach della Bravo Club. Il viaggio non è partito nel migliore dei modi a causa di un avaria al carrello dell'aereo giusto prima della partenza, quindi volo rimandato di olte due ore, al Chek-in abbiamo chiesto di stare...
Scritto da: Clik
Partenza il: 16/11/2008
Ritorno il: 25/11/2008
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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Siamo partiti il 18 Novembre da Malpensa con un volo Blu Panorama destinazione l’isola di Nosy Be in Madagascar Hotel Andilana Beach della Bravo Club. Il viaggio non è partito nel migliore dei modi a causa di un avaria al carrello dell’aereo giusto prima della partenza, quindi volo rimandato di olte due ore, al Chek-in abbiamo chiesto di stare tutti vicini con i posti sulla stessa fila da finestrino a finestrino e visto che eravamo i primi abbiamo avanzato la richiesta dei posti più comodi, o all’uscita di emergenza o le prime file più larghe. Eravamo tra i primi e ci sembrava una richiesta ragionevole. Ebbene i posti in questione la Blu Panorama li VENDE sul posto ognuno a 50 euro di maggiorazione;eravamo in sette e visto già la spesa sgradevole dell’adeguamento carburante(120 euro a testa) appena sostetuna abbiano sorvolato, e ci è stata asseganta la fila 15. Ebbene si la fila in questione è l’unica dell’aereo a non avere i finestrini, i sedili molto vecchi con la luce di cortesia e le cuffie non funzonanti. Ci sembrava di partire per un incubo.

Alle ore 7,30 con 1 ora e 45 di ritardo atterriamo a Nosy Be accolti da una cappa di umidità e dalle operazioni portuali lunghe ed estenuanti. Una volta usciti dal piccolo aeroporto finalmente la vita cambia, incontriamo dei ragazzi gentilissimi del villaggio che ci fanno salire sui piccoli bus offrendoci dell’acqua, vediamo i primi abitanti del posto e subito capiamo che siamo in un piccolo paradiso. Si l’allegria e la gentilezza si vede negli occhioni neri sia dei ragzzini che delle persono più anziane. Un piccolo trasferimento di circa 40 minuti attraverso i saliscendi dell’isola e arrivati in Hotel un veloce chek in e subito nelle camere a cambiarci. La paura iniziale già sparita, è bastato percorrere poche centinaia di metri sulla spiaggia ombreggiata di palme per iniziare a sognare ad occhi aperti.Ci siamo informati prima della partenza sul sito e tutte le indicazioni degli amici ci sono tornate utilissime. Abbiamo incontrato immediatamente i Beach Boys che dentro l’acqua attendono i nuovi arrivati per proporre le loro gite. Franco, figlio di Ernest così si chiama, ci invoglia subito con il suo linguaggio italiano condito di molti dialetti descrivendoci le mete più affascinanti da visitare, Nosy Iranja, Nosy Komba, Tanikely ormai ci suonano come nomi famigliari e decidiamo dopo un primo giorno di ambientamento di partire alla scoperta dell’isola. Isola di Nosy Iranja, non potete non visitarla ha dei colori inimmaginabili che tirestano negli occhi per sempre. La bianca spiaggia, il verde cristllino del mare, l’azzurro del cielo con le sue nuvole bianche e nere del periodo prima delle grandi pioggie. Ma i colori non finiscono, c’è il verde della vegetazione i colorati parei delle Mamme che ti attendono sorridenti all’entrata del loro villaggio e poi gli occhi nerissimi dei bambini che corrono umili e felici di quel poco che serve. Senza insistenza ma con sorrisi e carezze si fanno voler bene in pochi minuti e a te non resta che farti coinvolgere prendendoli per mano cercando di renderli felici con dei piccoli Bon Bon ( così li chiamano) e con i piccoli doni portati per loro. Popo un pranzo preparato in pochissimo tempo ma con estrema bravura ci addentriamo nel villaggio fino a salire sul faro, punto più alto dell’isola dove una piccola scuola viene riempita presto dai bambini di tutte le età. Ritornando verso la spiaggia incontriamo degli alberi di JackFruit con i suoi giganteschi frutti dal sapore delizioso e per noi sconosciuto. Il bagno in quest’isola incantata è un ricordo imperdibile ed il tempo scorre via velocissimo.Torniamo dall’isola con la stessa imbarcazione, una barca scoperta da 14 posti con motore 115 cavalli. A metà strada rifornimento volante, e poi via sul mare che si increspa leggermente provocando qua e là dei salti mozzafiato. Due giorni di riposo ad Andilana beach con visita nel parco interno del villaggio dei quattro coccodrilli immersi nel laghetto delle due piccole tartarughe e di Carolina, una tartarugona di 160 anni di oltre duecento chili libera sui prati. I camaleonti e i grossi granchi di terra e gli zebù sono gli altri abitanti del parco cche fiancheggia tutta la struttura alberghiera.Non vediamo l’ora di ripartire con Franco per una nuova gita, questa volta andiamo dai piccoli e tenerissimi Lemuri, abitanti sui grandi alberi del parco dell’isola di Nosy Komba. Solita barca, solito mare leggermente increspato, ma viaggio più breve.All’arrivo sull’isola siamo accolti come altri turisti da tantissimi bambini ch al tuo passaggiono t offrono fiori e cantano felice per raccogliere qualche caramelle e piccoli doni. Ricordatevi di portrli sempre con voi, un piccolo oggetto per noi è una grande gioia per loro. Visitato il parco con i famosi Lemuri che giocano sulle spalle dei turisti accattivati dalle banane proposte loro incontriamo alcuni camaleonti, un boa un pò addormentato e una tartaruga dormigliona.Un altro veloce passaggio nel villaggio dei pescatori attraverso i negozietti colorati di tovaglie ricamate e poi via in direzione dell’isola dello snorkeling. Non aspettatevi niente di quello che si può trovare al Mar Rosso, qui i coralli sono meno colorati e i pesci non sono tantissimi, ma quasi sicuramente come noi incontrerete le tertarughe marine che con le loro nuotate vi faranno perdere il senso del tempo. Anche sull’isola un pranzo ben preparato portato dal vicino villaggio (non si può cucinare sull’isola perchè parco nazionale) in compagnia di alcuni Lemori selvatici e simpaticissimi un’oretta di sole e tranuillità una veloce visita al Faro protetto dalle Volpi Volanti e poi il ritorno sempre via mare verso l’Hotel.E’ incredibile il tempo passa via veloce tra tramonti mozzafiato, acquazzoni serali ,ormai siami vicinissimi alla stagione delle pioggie e a giornate di sole cocente, siamo tra l’equatore e il tropico il sole è molto vicino e la nostra pelle ne risente, sembriamo tanti camaleonti che cambiano colore prima bianchi poi rossi poi scuri e poi aimè spelati.

Una serata immancabile al ristorante “Pilipily”( peperoncino la traduzione) costruito sul promontorio a base di gamberoni e Aragoste e poi prima di partire ancora una giornata visitando i piccoli negozietti, capanne lungo la riva del mare con le donne che ti salutano senza troppa insistenza offrendoti le loro merci a poco prezzo e cercando di scambiare da medicine a shampo, dalle ciabatte alle borsette dalle maglie ai costumi con un italiano a vote forbito da farti sentire anche un pò ignorante tu che del loro conosci solo Misocia (grazie in Malgascio). I pescatori tornano con le loro piroghe piene di pesci, la marea si ritira per oltre cinquanta metri lasciando le Mangrovie all’asciutto, le bianche tovaglie ricamate sventolano al sole mentre i granchi corrono velocissimi sulla spiaggia nascondendosi frettolosamente nei buchi. I bambini sorridenti ritornano tra le braccia delle mamme e noi torniamo in Italia, chiudiamo gli occhi, e cerchiamo di non perdere mai questi momenti indimenticabili che Nosy Be ci ha regalato in questa settimana. Abbiamo viaggiato parecchio ma i colori e i volti di questo popolo sono indimenticabili. Roberto, Paola, Thomas Lua e Roberto.



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