Colori e profumi dalla Turchia
Così, la mattina seguente, di buon ora e dopo un’abbondante colazione a base di yogurt e frutta fresca (buonissima!) siamo andati alla stazione degli autobus e, dopo qualche peripezia, abbiamo trovato il nostro minibus con destinazione Efeso.
Arrivati agli scavi archeologici si è aperto dinanzi a noi uno scenario meraviglioso, le rovine di Efeso sono uno spettacolo stupefacente. Per fortuna siamo arrivati di mattina presto e riusciamo a girare abbastanza agevolmente; in tarda mattinata un’orda di turisti ha interamente invaso il sito archeologico, noi per fortuna abbiamo terminato il giro e corriamo via. Visto che siamo in zona (più o meno), facciamo una capatina in spiaggia per poi tornare a Izmir. Devo dire che Izmir non mi ha particolarmente colpita.
Il giorno dopo siamo partiti, con un altro volo interno (compagnia Sun Express, ci siamo trovati benissimo anche con loro), alla volta di Kayseri per scoprire la Cappadocia. Non si è rivelata una scelta molto felice perché giunti all’aeroporto ci siamo ritrovati in aperta campagna, se così si può chiamare, intorno a noi il nulla, solo un paesaggio brullo… dagli splendidi colori, ma brullo! Per farla breve: l’aeroporto di Kayseri dista più di 70 km da Goreme, nostra destinazione finale. Niente autobus, niente treno… alla fine abbiamo preso un taxi (l’unico che c’era davanti all’aeroporto). Il tassista è stato estremamente gentile, durante il tragitto si è fermato a fare benzina e ci ha anche offerto una bibita!!
Arrivati a Goreme abbiamo subito sentito di essere in un luogo magico, fatato, un luogo senza tempo sovrastato da un cielo cobalto! Devo dire che non ho mai visto dei colori più intensi: rosa, giallo, azzurro, rosso. A Goreme abbiamo allogiato in posto bellissimo, il Travellers Cave hotel, ogni mattina svegliarsi è un vero piacere! Il panorama è strepitoso, dalla terrazza dell’albergo si riusce a dominare tutto il paese e quelle caratteristiche abitazioni rupestri che danno un senso di libertà e riportano l’uomo a ridimensionare i problemi e focalizzare le cose importanti della vita.
Per esplorare la Cappadocia ci siamo affidati alle guide messe a disposizione dall’albergo, tutti ragazzi giovani, simpatici e con un inglese fluente ma non incomprensibile per noi italiani. I gruppi delle escursioni sono assortiti: italiani (solo mio marito ed io), neozelandesi, coreani, giapponesi, australiani, canadesi, brasiliani; c’è stato anche il tempo per interessanti scambi culturali.
Abbiamo visitato: Rose Valley, Honey Valley, Love Valley, Zemi Valley, Ihlara Valley, la città sotterranea di Derinkuyu, Yaprakhisar, Belisirma, Urgup..
E’ stata un’esperienza incredibile! Abbiamo trascorso 4 giorni indimenticabili, ma Istanbul ci attende così prendiamo il ns volo Turkish airlines partendo, questa volta, dall’aeroporto di Nevshir, poco distante da Goreme.
Arrivati a Istanbul veniamo subito investiti dai rumori di questa città che si contrappongono in maniera forte al silenzio, alla tranquillità ai profumi e ai colori dell’amata Cappadocia!
Non sono una persona che ama le grandi città e soprattutto non sono amante del caos e della calca… sarà per questo che non sono riuscita a cogliere la bellezza del Gran Bazar o l’emozione della crociera sul Bosforo… devo dire però che anche Istanbul mi ha conquistato con la Cisterna Basilica, la Moschea Blu, l’Haghia Sofia e soprattutto le piacevoli feste serali durante il Ramadam.
Siamo rimasti a Istanbul fino alla fine della vacanza; abbiamo alloggiato all’hotel Petrol, niente di speciale se non per la splendida vista! Dalla finestra della nostra stanza si poteva quasi toccare con mano l’imponente Moschea Blu, uno spettacolo!
Naturalmente, come sempre quando ci si diverte, questi giorni strepitosi sono volati via alla velocità della luce…
Tra i tanti viaggi che ho fatto, questo è quello che più di ogni altro porto nel cuore.. la Turchia è capace di regalare, a chi la visita, una parte di sé!
Chissà se esiste un altro posto capace di fare altrettanto…