Colombia un paese da scoprire!
Viaggio a Nuquì (Chocò) dove la natura non teme confronti La meravigliosa costa dell’Oceano Pacifico Con la sua natura incontaminata, le sue genti, la sua magica atmosfera !! L’aereo non si può dire che sia uno dei più moderni, ma comunque tra vuoti d’aria e sballottamenti vari, prendiamo il volo verso la costa del Pacifico, nome che sa molto di naufraghi, ammutinamenti, isole deserte, ecc… ! Iniziamo a sorvolare una fitta foresta tropicale, e ad un certo punto eccolo!! l’Oceano Pacifico. Ma dove atterriamo? dell’aeroporto neanche l’ombra: mah…
proseguiamo, e ad un tratto par di vedere tra gli alberi una striscia di terra che vagamente potrebbe essere una strada! sorpresa è la pista dell’aeroporto!!!!! con incredibile audacia il pilota riesce ad atterrarci, diciamo a caderci, sopra e miracolo miracolo, a frenare!!!!!!! l’aeroporto te lo raccomando! Ma dove siamo? pare di essere in un altro mondo. ! Nuquì è un piccolo paese dove non ci sono auto, strade, ecc…In compenso l’albergo è buono, e le cabañas sono molto carine.
Conosciamo Francisco e subito usciamo con la lancia (buona anche questa!!!) alla ricerca delle balene. Le troviamo quasi subito, ed è un continuo crescendo di emozioni, che non dimenticheremo molto facilmente. Sono balene jorovado, che possono arrivare anche a misurare 30 mt. Di lunghezza; incredibile! Una ci saluta facendo capriole, e intorno a lei i delfini le fanno festa. E’ un momento magico, che si ripeterà anche nei giorni seguenti.
A malincuore, lasciamo questi magnifici cetacei ai loro giochi, e proseguendo lungo la costa, attracchiamo su di una spiaggia che dire bellissima è niente. Dalla lancia, questa, ci appare di color rosso, ed appena mettiamo piede a terra, si capisce il perchè di questo colore: sono migliaia e migliaia di piccoli granchi alla ricerca di cibo, che al nostro passare ci fanno largo, per poi ricongiungersi subito dopo dietro di noi. E’ un incredibile gioco tra noi e loro, dove il vincitore non conta.
A piedi percorriamo per alcuni chilometri la spiaggia, tra incredibili scenari, per entrare poi nella selva, dove lungo un sentiero arriviamo ad un piccolo pueblo dove pranziamo, e poi, fino alle terme, dove facciamo un bagno tonificatore.
Qui ritroviamo la lancia, che ci riporta al nostro villaggio, riuscendo però, durante il viaggio, ad entusiasmarci ancora, alla vista di altre balene che molto tranquillamente viaggiano verso la loro meta.
Dopo cena, veniamo invitati a visionare un filmato sulle balene, in un centro di documentazione; con entusiasmo, e sotto la pioggia andiamo; purtroppo la buona volontà di questi ragazzi non basta: il videoregistratore non ne vuol sapere di funzionare, ed allora non ci resta che concludere questa fantastica giornata tornando alle nostre cabañas per un meritato riposo!!!! La giornata inizia molto presto, perchè il solo pensare di poter rivedere ancora una volta le nostre amiche, non ci fa dormire quasi per niente. Dopo una ricca colazione a base di frutta, arepa, tinto, ecc… Eccoci: siamo già pronti per la prossima avventura! cosa ci riserverà di emozionante questo angolo di paradiso? andremo a Nord, per visitare il Parco Naturale di Utria! Sempre con Francisco e il comandante della lancia, partiamo rapidi perchè ci vorranno circa 2 ore di navigazione. E’ una stupenda insenatura, con le acque calme e calde, dove le balene entrano per mettere alla luce il balenottero, per poi uscirne quando questo sarà pronto per la nuova vita!! Teniamo presente che un balenottero appena nato, pesa circa una tonnellata !!! Anche oggi siamo particolarmente fortunati, ben due avvistamenti di balene, con relativo “inseguimento silenzioso”, che consiste nell’avvicinarsi velocemente, per poi spegnere il motore e rimanere in balia delle onde aspettando che le balene emergano dall’acqua. Molto emozionante. Questo parco è famoso anche perchè è uno dei pochissimi luoghi del pacifico, che possiede una barriera corallina. Io e Francisco ci dotiamo di maschera e pinne e ci immergiamo, per poter ammirare questa bellezza!!!! Il Pacifico, non è cristallino come il Caribe, perchè è un mare ricco di vita, le sue acque sono il serbatoio naturale per tutti i suoi abitanti.
Riusciamo a vedere qualcosa, ma l’acqua è molto scura, in compenso veniamo “circondati” da gruppi di pesci, che, forse per curiosità, ci controllano molto da vicino. Risaliti, ci godiamo un pò del dolce abbraccio del sole, della brezza soffice che ci sfiora, dell’atmosfera incantata che ci circonda, e piano piano sprofondiamo in un dolce, rigenerante, rilassante sonno, aaahh!!!!! Dobbiamo muoverci, ci stanno aspettando sull’isola Salomone per l’almuerzo (che poi sarebbe il pranzo!), a base di pescado e platano; delizioso! Decidiamo di fare un giro a piedi dell’isola, però ci fermiamo quasi subito, perchè troviamo una cascata di acqua dolce che ci sta aspettando per rinfrescarci con le sue dolci fresche acque (questo l’ho già sentito!). Fra l’altro nelle vicinanze c’è una grotta, e sorpresa sorpresa, all’interno cosa ci troviamo? Pipistrelli, pipistrelli e pipistrelli!! ma quanti sono??? Va bè, usciamo e piano piano torniamo sulla lancia per iniziare il viaggio di ritorno. Che tristezza andare via! Oggi conosciamo la Selva.
Tutti vanno in barca a pescare, mentre Luz ed Io, accompagnati da Oscar, un ragazzo dell’albergo, organizziamo un’escursione nella foresta. Con una barca risaliamo il fiume, e qui il comandante dimostra tutta la sua abilità, riuscendo ad evitare tutti i tronchi d’albero che la corrente spinge contro di noi. Se uno di questi ci colpisce, non credo che saremmo rimasti a galla, viste le condizioni della barca!! Tra l’altro non sarei tanto sicuro che nel fiume non ci siano caimani o altra cosa simile, come lui afferma.
Comunque la traversata è piacevole; all’inizio molto ampio, poi sempre più stretto, il fiume pare voglia abbracciarci con i suoi alberi che sfiorano l’acqua; il silenzio è quasi totale, rotto solamente dallo strepitio degli uccelli allarmati dalla nostra presenza! La Finca è proprio carina, di recente costruzione tutta in legno. C’è una signora, nera, che ci accoglie: non è molto gioviale, pare che la nostra visita non le interessi più di tanto! Ci squadra da capo ai piedi, e dopo un pò sparisce chissà dove!! Strana situazione, siamo qui e non sappiamo che cosa fare.
Dopo un pò, io mi sono abbastanza stufato di aspettare non si sà che cosa, e decidiamo di partire a piedi nella selva per rientrare al villaggio! Mettiamo le Bota (stivali in gomma) ed iniziamo il cammino, che subito si preannuncia molto difficoltoso! Il sentiero non esiste quasi, e ad ogni passo affondiamo fino al ginocchio in pozze che non hanno l’aria molto salubre, tra zanzare e chissà cos’altro. Chiacchierando, tranquillamente proseguiamo, quando ad un certo punto in fondo al “sentiero” appaiono tre ‘hombres’. Avanziamo verso di loro, ed ad un certo punto sento che qualcosa non và, il cuore comincia a battere sempre più forte, ed un senso di angoscia inizia ad invadermi: uno dei tre tiene in mano una mitraglietta, ed a tracolla un cinturone di munizioni. Sono dei guerriglieri!! Nonostante tutto continuo a camminare verso di loro, e saluto quello armato con un Olà che francamente mi viene proprio bene. Forse non si aspettava il saluto, e con un piccolo accenno della mano ricambia. Olà dice, ma non sono tranquillo lo stesso, infatti, mentre Luz ed Io proseguiamo, Oscar viene fermato dai tipi. Per una decina di minuti, che a noi sono sembrati una eternità, siamo stati in apprensione: che cosa vorranno? Finalmente Oscar viene verso di noi e, via!!! di corsa (si fa per dire) verso il villaggio!!! l’incubo è finito.
Ci dirà poi dopo Oscar, che gli hanno chiesto chi eravamo, dove eravamo alloggiati, se c’erano altri stranieri, ecc…
Per smaltire la tensione, arrivati al villaggio, ci dedichiamo agli aquisti di souvenir e altre cose varie, nell’unico negozio del villaggio!! Quante emozioni stiamo vivendo; se anche il nostro viaggio terminasse adesso, saremmo già pienamente soddisfatti; ma non sarà così, questa natura stupenda ha deciso di incantarci ancora. Ecco il racconto di un’altra giornata sui Mari del Sud!! Con il nostro bel salvagente nuovo di zecca (!!!!!), partiamo con la lancia alla volta di una spiaggia a Sud di Nuquì. Durante il tragitto lo sguardo è sempre vigile alla ricerca di uno spruzzo di acqua, ma questa volta non vediamo niente.
Eccoci alla baia, ma la spiaggia dov’è?? Siamo arrivati troppo presto, ed ancora l’alta marea la copre tutta; allora facciamo tappa su un’isoletta vicina, per poi tornare qui più tardi! Rieccoci! questa volta possiamo sbarcare, l’acqua si è ritirata e si apre dinanzi a noi una meraviglia delle meraviglie: una cascata di acqua dolce, si getta sulla spiaggia, formando un piccolo fiume, con un insieme di colori che lascia tutti a bocca aperta! Esplorando la spiaggia, scopriamo un mondo incredibile di piccoli molluschi, di enormi conchiglie, … Tutti operosi per ricavare da quelle poche ore di tregua che il mare gli concede, l’energia, il cibo, necessari per la sopravvivenza.
Con l’aiuto di scala e corda, risaliamo la cascata, bagnandoci completamente, e percorriamo controcorrente il fiume, che si addentra nella selva! Alberi incredibili, piante altrettanto strane, ci accompagnano lungo il percorso. Troviamo altre due cascatelle, dove ci rinfreschiamo, e poco dopo invertiamo la direzione per tornare al punto di partenza e quindi sulla spiaggia! Ancora ci rilassiamo con un bagno nelle calde acque del mare, e poi via!!!! verso il villaggio di Coquì, dove pranziamo e ci rifocilliamo. Dopo circa due ore di relax, iniziamo il viaggio di ritorno verso Nuquì, ma durante il tragitto indovina un po’ chi incontriamo? Ma le nostre amiche jorovado, Las Balleñas per l’esattezza.
Sicuramente hanno capito che questa sarà l’ultima volta che ci vedremo, ed allora allestiscono uno spettacolo incredibile solo per noi!! Emozionante è stato quando ad un certo punto le stavamo aspettando davanti a noi, mentre loro (erano due), sono arrivate da dietro con un soffio impressionante, passando a pochi metri dalla barca; che sensazione indescrivibile. In quel momento abbiamo capito quanto siamo piccoli, noi umani, al cospetto della natura!! Ancora qualche avvistamento e poi rientriamo in albergo.
Sorpresa!! Stasera ceneremo al lume di candela sulla spiaggia, sotto un cielo illuminato da milioni di stelle, e con il Rocio del mare!! Che bello essere qui, è stata proprio una buona giornata!!! Oggi viene l’aereo a prenderci per riportarci a Medellin, perciò non abbiamo molto tempo a disposizione. Ci inventiamo un programma veloce: con una canoa risaliremo il rio Nuquì, per arrivare fino ad una spiaggia (Plaja Olimpica) sull’Oceano.
Con questa piccola canoa (ricavata dal tronco di un albero), iniziamo il lento viaggio sul fiume, tra manglares, paludi, e tantissimi piccoli/grandi animali che vivono in questo ambiente. Questi alberi (manglares) sono incredibili, sembrano sospesi nell’aria, con le loro radici che formano quasi una cupola dalla quale parte il tronco enorme! Le sponde del fiume sono piene di vita, miriadi di granchi lavorano incessantemente, per fermarsi solamente al nostro passaggio; visitatori non graditi, cosa ci fate qui? L’acqua è molto limpida, ma nonostante tutto non vediamo quasi niente al di sotto del suo livello. Si prosegue tranquillamente verso la nostra meta, dove arriviamo dopo circa un’ora di navigazione! La spiaggia è molto bella, al pari di tutte le altre, però non ci dà più quella sensazione incredibile che abbiamo avuto nei primi giorni. In questo viaggio siamo stati abituati male, e tutto quello che vedremo da oggi in avanti non sarà mai paragonabile a questo! Dopo un po’, con calma, riprendiamo la via del ritorno verso l’albergo.
L’avventura stà finendo, salutiamo tutti i nostri occasionali compagni di viaggio, ed eccoci pronti per la partenza.
L’aereo è puntuale. Dopo aver caricato i bagagli, diamo un’ultimo sguardo a questo mondo incantato, e via, in volo verso casa… Medellin ci aspetta! Durante il volo, rivivo attimo per attimo tutto quello che abbiamo fatto. E’ stato un susseguirsi di emozioni fortissime. Veramente non credevo che la natura, nella sua normalità, potesse suscitare tanta grande emozione ed ammirazione! E’ stata una lezione di vita, dove la natura, appunto, con la sua grandezza, ci ha insegnato, senza bisogno di urlare, che si può vivere in armonia con il mondo tutto, basta saper accettare quello che generosamente ci viene dato. Senza chiedere nulla!!! Gianni & Luz maria.
Saremmo felici di poter parlare con chiunque di questo stupendo paese.