Colombia: sorrisi e lacrime
Una mattina in ospedale mi hanno chiesto: te la senti di partire tra 7 giorni per la Colombia? In missione, con 1 barca ospedale per raggiungere le popolazioni indigene della Costa del Pacifico… per prima cosa ho avuto paura, sensazione di non essere in grado,ma poi l’entusiasmo ha vinto e dunque la risposta è stata...SI!!
Fatte le...
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Una mattina in ospedale mi hanno chiesto: te la senti di partire tra 7 giorni per la Colombia? In missione, con 1 barca ospedale per raggiungere le popolazioni indigene della Costa del Pacifico… per prima cosa ho avuto paura, sensazione di non essere in grado,ma poi l’entusiasmo ha vinto e dunque la risposta è stata…SI!! Fatte le vaccinazioni del caso (febbre gialla, epatite, tifo, tetano) e iniziata la profilassi antimalarica ho raccolto le armi del mestiere e sono partita. Ho fatto scalo a Miami e da lì a Calì. Una città dai tanti contrasti, di capanne e grattacieli, di salsa e di polizia ovunque, di 1 clima caldo e mite e di dolci colline. Da lì abbiamo attraversato la cordillera con i pulmini dei bomberos (pompieri), ci siamo imbarcati dal porto più vicino sull’oceano a Buenaventura e siamo partiti. Con 2 barche in 1 vivevamo noi e l’altra era 1 clinica navigante. Per 15 giorni abbiamo visitato + di 950 bambini, vaccinati circa 500 e visitato altrettanti adulti. Abbiamo visitato posti incantevoli lungo la valle del Cauca dove il mare cristallino riflette il verde smeraldo della vegetazione incontaminata. L’ultimo giorno pausa al parco naturale dell’isola Gorgona…1 paradiso tropicale… Colombia..Impossibile dimenticare bimbi che corrono scalzi x le strade e ti implorano con i loro grandi occhi neri di regalar loro un “lapisero” o una “bananita” (caramella); per le strade musica latina, salsa, merengue…Ma in lontananza gli spari della guerriglia.. E in ogni casa/capanna/palafitta, visto che eravamo sotto Natale, c’era sempre un alberello di Natale colorato e 1 piccolo Gesù Bambino sorridente… VALE