Colombia: cali amore e fantasia, un ser divino
Dopo 5 giorni in compagnia dei suoceri ci imbattiamo nel nostro tragitto dove descrivero’ solo le cose + belle (di brutte o spiacevoli non ce ne son state): incomincerei con lo spettacolo della citta’ di sale nella zona di Guajira al confine col venezuela: un lago salato totalmente prosciugato, immenso, fino a perdita d’occhio, un deserto bianco e piatto che si sposa con l’azzuro intenso del cielo privo di nuvole, forse è questo il bello della colombia, tinte forti che convivono l’una con l’altra, ma che comumuque è difficile non amare per la loro bellezza e unicita’. Su san andres si è gia’ scritto abbastanza, è un paradiso.
Dopo alcune tappe intermedie ritorniamo a Cali e dopo alcuni giorni ci dirigiamo, tramite un volo speciale, nell’amazzonia, al confine col brasile. L’impatto al momento è meno impressionante di quanto pensassi perche’ la pista d’atterraggio è l’unico fazzolettino di terra rubato alla natura, dopo alcuni metri mi accorgo di essere totalmente in balia della natura, neanche a Tikal in Guatemala, avevo provato questa sensazione è difficile raccontarlo, ma nonostante la presenza della guida, ti senti una solo, non te ne frega niente delle zanzare che trasmettono la malaria o della guerriglia che magari ha un accampamento poco distante, la paura è un ‘altra, non te la riesci a spiegare, forse perche’ le urla delle scimmie e degli uccelli tropicali sono cosi’ inediti e stridenti, forse perche’ tra gli alberi vedi sempre qualcosa muoversi senza capire bene cos’è,.. Con l’andare del tempo comincio a prenderci gusto, mi sento + rilassato e sicuro, e dulcis in fundo arriviamo al nostro accampamento.
L’indomani lo spettacolo nello spettacolo, il motivo della nostra vista si realizza: vediamo nuotare nelle acque del fiume, che è un affluente del rio delle amazzoni, alcuni esemplari di delfini rosa, unici al mondo, delle vere rarita’, non solo per il colore, ma perche’ sono d’acqua dolce e non vogliono saperne di farsi accarezzare o giocare con la pallina, niente americanate insomma.. Dopo tre giorni ritorniamo Cali e poi via, verso il pacifico dalle parti di Buena Ventura: Capanna di bambu’, kilometri di palme, spiaggia e oceano, persone viste in quattro giorni? Forse dieci. Il pacifico è impressionante, certo il caribe è bello, ma l’oceano è un’altra cosa, non è un mare rilassante, devi saper nuotare bene, perche’ con i suoi 3-4 metri di onde non scherza,sembra di tornare bambini cuando si aspetta che piova per giocare coi cavalloni il giorno dopo, le onde non sono regolari, tutto felice puoi evitarne una per poi accorgerti che te ne aspetta subito un’altra e che il mio metro e ottantacinque a poco serve in questi casi…
capita di intravedere la sagoma di pesci di diverse specie, prima che le onde si infrangano.. Il bello è la notte: il rumore dell’oceano coi soui tonfi assordanti, quasi senza interruzione, ti avvolge, ti culla e ti fa sentire, ancora una volta, nelle mani della natura che qui ed ovunque è qualcosa di superiore a noi animaletti… Durante la mattina arrivavano sempre i pescatori che vendevano parte della loro pesca recente, braciola di squalo, griglia e via… Peccato che non sia ancora la stagione adatta, senno’ avremmo visitato la isola gorgona dove vanno ad accoppiarsi tutte le balene della specie juvarta. Dopo tanta natura rivogliamo la citta’, abbiam voglia di urbanizzazione, di birra (io) e discoteche, ritorniamo cosi’ a Cali per alcuni giorni, a proposito: se andate in colombia e’ obbligatorio bere tutti i tipi di succhi di frutta che offrono perche’ noi conosciamo solo il 20 per cento dei frutti esistenti, ci sono delle cose spaziali,e se qualcuno ha paura di star male si sbaglia e se cosi’ fosse, bhe! meglio che vada in hotel a Cattolica (con tutto il rispetto). Salutati i suoceri ci avviamo tristi verso bogotà,dove stiamo alcuni giorni ospiti da Angelica , sorella di mia moglie , e da Juancio suo marito. La capitale è fredda, non come gente, ma come clima, il maglione è tassativo. Dopotutto ci serve per cominciare ad acclimatarci per il rientro verso casa, abbiamo la fortuna di visitare la scuola di polizia dove si addestrano i futiri ufficiali, ed è interessante quanto ammirevole vedere tutti questi ragazzi che credono in una colombia migliore dove per fare il poliziotto ci vogliono veramente le palle.
La struttura è grandissima e super attrezzata forse + dell’aereoporto dove ormai siamo arrivati e ripartiamo dopo oltre un mese ,la tristezza è scontata anche se cerco di consolarmi pensando al parco del ticino o ai succhi di frutta che vendono alla coop,pero’ non ci riesco…Ciao colombia ritorneremo e forse stavolta sara’ per tanto tempo…