colmar, strasburgo , i paesini dell’alsazia

5 DICEMBRE 2009 NEI GIORNI PRIMA DEL TERREMOTO DELL'AQUILA DEL 6 APRILE ,CIOE' UNA SETTIMANA PRIMA DELLA PASQUA, AVEVO UN VECCHIO NUMERO DI BELLA EUROPA CON IN COPERTINA LA CITTADINA ALSAZIANA DI COLMAR.POI AVEVO LETTO DUE ANNI PRIMA IL CAPOLAVORO DI BORIS PAHOR "NECROPOLI" CHE PARLAVA DELLA SUA ESPERIENZA NEL CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI...
Scritto da: IPERGIAF
colmar, strasburgo , i paesini dell'alsazia
Partenza il: 05/12/2009
Ritorno il: 09/12/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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5 DICEMBRE 2009 NEI GIORNI PRIMA DEL TERREMOTO DELL’AQUILA DEL 6 APRILE ,CIOE’ UNA SETTIMANA PRIMA DELLA PASQUA, AVEVO UN VECCHIO NUMERO DI BELLA EUROPA CON IN COPERTINA LA CITTADINA ALSAZIANA DI COLMAR.POI AVEVO LETTO DUE ANNI PRIMA IL CAPOLAVORO DI BORIS PAHOR “NECROPOLI” CHE PARLAVA DELLA SUA ESPERIENZA NEL CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI NATZWEILER-STRUTHOFF( http://www.Youtube.Com/watch?v=WaSeJPWPP_g) .INOLTRE AVEVO LETTO CHE LA PIU’ BELLA CROCIFISSIONE DELLA STORIA DELL’ARTE FOSSE IL POLITTICO DI ISSENHEIM DI MATHIAS GRUNEWALD CHE ERA AL MUSEO UNTERLINDEN DI COLMAR.CON IL TERREMOTO L’IDEA DI UN VIAGGIO ERA SVANITA E QUELLA COPIA DI BELLA EUROPA NON SONO RIUSCITO A RITROVARLA NEL CAOS DELLA CASA INAGIBILE. Ma ho ritrovato una guida della francia del tc, letto qualcosa su internet e deciso il viaggio.

partiamo io e francesca con comodo il sabato pomeriggio con la nostra mitica multipla da 255000 km e lo staordinario tom tom la piu’ geniale invenzione umana dopo la ruota che ha reso il viaggiare in paesi lontani , assieme all’invenzione del cellulare di una semplicita’ uniche anche a migliaia di km da casa.La sera ci fermiamo a lodi con la sua bellissima piazza.Idea dal punto di vista economico infelice perche’ in vece di andare alla solita pizzeria ci rechiamo presso l’elegante caffe’ ristorante ” lo spagnuolo” dove abbiamo mangiato una bella fiorentina.Conto astronomico pero’ che mi vergogno di dire! l’hotel scelto si trovava nel vicino paesino di tavazzano .

6 dicembre 2009 e’ domenica e passiamo il confine con la svizzera a chiasso. Non compriamo la vignette che pare essere obbligatoria .Attraverismo il canton ticino, quindi il traforo del san gottardo di ben 17 km (il passo del san gottardo aperto l’estate pare sia spettacolare) dove troviamo la neve . Dalla svizzera italiana passiamo a quella tedesca sempre con la radio rsi della svizzera italiana accesa anche in galleria. . La svizzera ci appare qui come una bellissima e verde vallata costellata di paesi, ai nostri fianchi vediamo una serie di bei laghi alpini.Passiamo lucerna e una volta oltrepassata basilea entriamo in francia .Le autostrade che abbiamo fatto hanno un fondo stradale non sempre perfetto. IL MITICO TOM TOM CI INDIRIZZA A TURCKHEHIM (www.Turckheim.Fr) DOVE AVEVAMO PRESO TRAMITE WWW.BOOKING.COM L’ALBERGO LES DEUX CLEFS UN BELLISSIMO ALBERGO DEL XVI SECOLO CHE HA UNA MEDIA VOTO DI 8,2 .L’IMPATTO CON QUESTO PAESINO ALSAZIANO E’ SPETTACOLARE : LE CASE SONO A GRATICCIO.IL PIANO TERRENO E’ DI PIETRA I PIANI SUCCESSIVI DI LEGNO A GRATICCIO CIOE’ CON TRONCHI BEN IN VISTA E INCROCIATI.OGNI CASA HA I TETTI SPIOVENTI E UN COLORE DIVERSO E VIVACE .L’INGRESSO DELL’ALBERGO HA UN TENDONE STILE SIPARIO .LA ZONA DELLA HALL CI AVVOLGE CON I SUOI TAPPETI, ARAZZI ALLE PARETI, PIANTE E CI OFFRE UN CALORE DI BENVENUTO MAI VISTO IN ANNI DI VIAGGI.C’E’ ANCHE UN ENORME CANE CHE DORME BEATO SOPRA I TAPPETI.LA SERA CI RECHIAMO SUBITO A COLMAR CHE DISTA SOLO 7 KM DA TURCKEIM.PARCHEGGIAMO TRANQUILLAMENTE VICINO ALL’ISOLA PEDONALE. Ci sono i mercatini di natale.Citta’ bellissima colmar con antiche case alsaziane del xv secolo .L’ architettura di queste case ci rimanda alla fiaba hansel e gretel .

c’e’ da dire che non abbiamo mai mangiato bene in alsazia e nota dolente il cibo e’ anche caro. Provo la tarte flambe’ che non e’ altro che pizza non lievitata farcita in mille modi come le nostre pizze .Verso le 8 si sera troviamo posto solo a “les armes de colmar” in rue du rapp .Ordino la famosa choucrute citata come piatto tipico alsaziano :cioe’ carni bollite in una montagna di crauti.Sembrava il pastone dei cani! a completare la triade dei piatti tipici alsaziani ci sarebbe la baeckeoffe .Non ho indagato cosa fosse…Il vino qui e’ eccezionale essendo la alsazia rinomata in tutto il mondo per i suoi vigneti che producono riesling, pinot, gewurztraminer ,tutti vini bianchi.L’altitudine di colmar e’ solo di 163 metri e pare che sia la citta’ francesce piu’ secca dove non piove quasi mai perche’ i vosgi proteggono dai fronti nuvolosi di provenienza atlantica.Quindi colmar ha un clima mite mentre strasburgo e’ piu’ fredda.Tutti i vigneti stanno ai piedi dei vosgi su un terreno molto particolare.

7 dicembre 2009 giro dei paesini alsaziani roquewihr , ribeauville’ , kayserberg. Roquewihr e’ bellissimo molto turistico con doppia cinta di mura. Pranzo caro!passeggiando lunga la strada principale di questo villaggio in alto osserviamo i vigneti a un tiro di schioppo . C’e’ un originale museo delle poste con una antica diligenza fuori . Tantissima gente e molti italiani. La guida consigliava la winstub “au tire bouchon” che ha nell’insegna un cavatappi. I nomi dei paesi alsaziani suonano tedeschi cosi’ come il restaurant e’ chiamato anche winstub (noi l’abbiamo italianizzato in vinstubba!) . La regione risente della vicinanza della germania (a meno di 30 km) oltre il vicino fiume reno .Era anzi tedesca dal 1870 al 1918 poi francese poi tedesca con hitler, poi di nuovo francese. Si dice che gli alsaziani siano per meta’ tedeschi e per meta’ francesi . Dopo riquewhir ci rechiamo sui monti vosgi passando per incantevoli vigneti.In una cantina o cave di ellenwir compriamo dell’ottimo riesling.Il vignaiolo parla con noi in francese e con un amico in tedesco.

i monti vosgi hanno una altitudine massima di 1300 metri e sono un paradiso naturale . La strada sale in mezzo a una foresta . A un certo punto c’e’ il bivio per mont saint odile dove c’e’ un antico convento con terrazza spettacolare sui monti vosgi e la foresta nera . Noi abbiamo continuato verso il campo di concentramento nazista di natzweleer -struthoff. Leggete il capolavoro “necropoli” di cui sopra e’ la migliore guida al campo. Il campo e’ una serie di terrazzamenti in discesa che accoglievano le baracche dei prigionieri. Ora ne sono rimaste solo alcune restaurate. C’e’ un monumento di pietra ai martiri della liberta’ dalla forma di fiamma e un museo . L’ingresso al campo e al museo e’ a pagamento . Dovrebbe essere chiuso da natale fino a marzo. Faccio delle foto da fuori . Ci sono solo due scolaresche tedesche in gita , fa abbastanza freddo e piovigggina. A poche centinaia di metri in direzione del villaggio di natzwiller (il luogo che dovete segnare sul tom tom per trovare il campo ) c’e’ il famoso hotel le struthoff che ha dato il nome francese al terribile campo di concentramento. In questo campo morirono di stenti 25000 prigionieri .Il campo e’ piccolo e conteneva non piu’ di 8000 uomini che andavano a lavorare nella zona nelle cave di granito rosso oppure per il legname.A fianco dell’hotel tutt’ora aperto c’e’ la antica lavanderia dell’albergo trasformata dai nazisti in camera a gas. Qui vennero gassati 86 ebrei per ordine del medico hirst un pazzoide anatomo patologo dell’universita’ di strasburgo che voleva ricavarne gli scheletri per studiare la razza ebraica . La storia raccontata in un pannello vuole che i loro cadaveri furono condotti a strasburgo e conservati sotto spirito per essere dissossati ! con l’arrivo degli alleati una settantina di loro fu bruciata ma diciassette furono ritrovati ancora sotto alcool! il medico hirst e il responsabile del campo kramer furono impiccati nel 1946. Vi rimando sempre a “necropoli” che descrive il ritorno nel 2002 di boris pahor in visita dopo quasi 60 anni. Mi ricordo che nel libro si narra che mentre i prigionieri si recavano al lavoro i turisti pranzavano in estate all’aperto dell’albergo , a poche decine di metri dalla camera gas.E’ fondamentale percio’ leggere il libro se si vuole visitare il campo a margine di un viaggio in alsazia. E’ strano che nessuna guida turistica citi l’esistenza di questo campo .

raggiungiamo il villaggio di natzwiller . Ci colpisce che non si vede un’ anima in giro. Sembra un paese abbandonato. A sera raggiungiamo l’altro paesino gioiello di ribeauville’ dove compriamo il pate’ di foie gras al negozio liesel proprio all’ingresso del paese. Terminiamo il giro a kayserberg dove nacque il dott. Schweitzer campato 100 anni e premio nobel della pace. La sera nella nostra turckeim ceniamo mediocremente come al solito nei pressi della torre di ingresso medioevale.Il delizioso hotel de ville , il municipio, del paesino a pochi metri dal nostro albergo aveva nella piazzola il celebre calendario dell’avvento e un presepe. I giorni dal 1 dicembre al 24 dicembre sono finestre non in sequenza che vengono aperte man mano. Il calendario dell’avvento e’ una bella usanza dei paesi del bnord europa.

8 dicembre 2009 non abbiamo mai fatto colazione in albergo perche’ non era compresa nel prezzo della camera perche’ e abbiamo mangiato ogni mattina una semplice “zeppola” praticamnete identica a quella che si fa da noi.

ci rechiamo a strasburgo che dista 75 km a nord di turckheim . Bellissimo centro storico. Parcheggiamo in un parcheggio a pagamento sotterraneo.Tanto ci sarebbe da dire di strasburgo,della sua atmosfera natalizia ,della sua bella piazza kleber , dei suoi vicoli, della straordinaria cattedrale gotica di granito rosso . Quando hitler invase la francia e la sconfisse in due mesi si reco’ in questa cattedrale oltre che sulla tour eiffel. Da non perdere se si arriva prima delle 12 e 30in cattedrale e’ il calendario astronomico con i personaggi animati. La famosa casa karmezel (cito a memoria il nome) sorge su un lato della piazza della cattedrale .Ora e’ un ristorante e addirittura un albergo nemmeno troppo caro ma con solo 9 stanze. Guradatela in foto : e’ legno con molte figure.Il palazzo rohuan sempre al lato della cattedrale di notre dame era chiuso quel martedi dell’immacolata e contiene un museo di belle arti . Abbiamo fatto il classico giro in battello di una ora molto interessante sul fiume ill che circonda il centro storico di strasburgo come fosse l’ile de la cite’ a parigi. La cuffia ci rimanda una bella spiegazione in italiano.Interessante il sistema di chiuse . Si attende che la vasca si riempie di acqua prima che si apra e ci faccia passare . Vediamo il parlamento europeo, il consiglio di europa, la corte di strasburgo. A strasburgo molto belle sono le pasticcerie e ogni piazzetta ospita un mercatino di natale.Tornati alla nostra turckheim ceniamo questa volta a stammitz che e’ anche pizzeria. Con sorpresa scopriamo che il gestore ha origini italiane, abruzzesi come noi! il padre di paglieta e la madre di san salvo giunsero in francia nel 1956. Questa volta prendiamo una entrecote cioe’ la classica bistecca ai ferri.Segnaliamo che le pizze costano un 20-25% piu’ che da noi.

9 dicembre 2009 giorno del mio compleanno. Dopo aver pagato l’albergo (attenzione: le prese di corrente sono tedesche, quindi serve un adattatore se volete portarvi il pc portatile !) e salutato il canone, prima di partire ci rechiamo alla cave di turckeim una ottima cantina sociale dove acquistiamo il cremant d’alsace cio’ uno spumante locale e altri vini.La cantina si trova in direzione epices a un km fuori del paese e merita una visita. ritorniamo di nuovo a colmar dove ci rechiamo al bellissimo convento dei domenicani dove c’e’ il famoso polittico di issenehim di grunewald. Visita mirata perche’ il museo ha tanto da essere visto e non c’e’ tempo. Il museo si chiama unterlinden cioe’ sotto i tigli in tedesco. Partiamo alle 11, 30. Abbiamo da fare 1040 km in circa 10 ore! consiglio di fare attenzione alle pompe di benzina! non sono numerose come in italia lungo le autostrade. arriviamo alle 22 di sera all’aquila.La mitica multipla , una bestia per i viaggi lunghi, ha fatto il suo dovere! ho battuto il mio record avendo guidato 9 ore su 10. Arriviamo prima a san demetrio e andiamo in pizzeria . Sento solo un certo indolenzimento alla schiena. Al camelot di san demetrio in menu c’e’ anche la tarte flambe’! non ci volevo credere e ho perso una scommessa con francesca.

gianfranco



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