Coast to coast to coast 2010
7 Agosto Il volo è della Eurofly ed è diretto, parte da Palermo alle 10.30 quindi possiamo evitare le solite mattinate delle 4-5 che abbiamo spesso fatto per prendere improbabili coincidenze. Il volo è abbastanza tranquillo anche se 9 ore e 40 minuti si fanno sentire, durante il tragitto fanno compilare il famoso questionario con domande del tipo: Avete partecipato alle persecuzioni naziste? Avete intezione di commettere atti terroristici in america? E altre domande geniali del genere, mi sono sempre chiesto cosa accada se si risponde si. Comunque arrivati a New York alle 14.00 ci dirigiamo verso l’autonoleggio Budget per noleggiare la nostra futura compagna di viaggio, per farlo sapevamo già che era assolutamente necessario avere una carta di credito (quindi niente postepay o altre prepagate) ma non sapevamo che il massimale della carta doveva coprire per intero la cifra del noleggio che nel nostro caso era superiore al massimale, persa circa 1 ora per cercare una soluzione, l’impiegato della budget ne ha trovata una che forse consisteva di una mazzetta di 200 dollari, onestamente nessuno di noi ha capito che è successo, fatto sta che senza capire una mazza avevamo una bella Kia Rondo a nostra disposizione, non era un macchinone ma era molto spaziosa(7 posti) e comoda, insomma di meglio non potevamo trovare. Dopo qualche incertezza avuta con il cambio automatico settiamo il GPS (portato da casa) e ci dirigiamo verso le cascate del Niagara, il tragitto compreso il traffico di New York è di circa 8 ore ma siamo troppo stanchi e decidiamo di fermarci in un motel nel Nord della Pennsylvania, stanza sporca e pure piccola tanto che Salvo preferisce dormire a terra.
8 Agosto Nonostante la sveglia messa alle 9, alle 6 siamo tutti svegli e attivi così decidiamo di metterci in marcia, verso le 11 attraversiamo senza alcun problema il confine con il Canada e dopo poco arriviamo alle cascate del Niagara, uno spettacolo! Come tutti mi avevano consigliato il lato canadese è quello migliore ed in effetti il panorama era decisamente più completo. Prendiamo il traghetto che và sotto le cascate e mentre sulla prima c’è una gran visuale, sulla seconda non si vede molto perchè in pratica si ricevono getti d’acqua da ogni lato, motivo per il quale prima danno un impermeabile blu che ci faceva sembrare tanti puffi. Bellissima esperienza! Finita la visita alle cascate ci mettiamo in marcia per Toronto dove arriviamo dopo circa 2 ore, troviamo un hotel a chinatown, è caro (200 dollari x una tripla) ma è pulito e centrale, nel pomeriggio stesso riusciamo a farci un giro della centro e salire sulla CN Tower, la seconda torre + alta del mondo, sulla cima c’è un pavimento di vetro che per chi soffre di vertigini come me è una bella sfida starci su.
9 Agosto Come al solito di mattina (penso per il jet lag) alle 6 eravamo già tutti svegli e decidiamo dunque di metterci in marcia per Chicago, il viaggio è durato circa 8 ore + un oretta persa per attraversare il confine. A Chicago avevamo appuntamento da dei miei cugini che ci dovevano ospitare, arrivati lì ad ora di cena (6-7 per gli americani) abbiamo effettivamente constatato che la carne americana è decisamente superiore a quella italiana, visto che i miei cugini ci avevano organizzato la classica grigliata in giardino. Stanchi per il viaggio decidiamo di non uscire e andiamo a letto a riposarci.
10 Agosto Appena svegli, breve colazione e raggiungiamo in treno il centro di Chicago per incontrare Johnny, un mio cugino 23enne, lui ci fa visitare la Sears Tower(che ora si chiama Willis Tower) che è il grattacielo più alto degli USA e lo è stato del mondo per 25 anni, l’ascensore è velocissimo e in pochi secondi ci porta al 103° piano dove il panorama è bellissimo, c’è anche un balcone trasparente che ha messo nuovamente a dura prova le mie vertigini. Nel pomeriggio invece in giro per il centro dove visitiamo il famoso fagiolo metallico (Cloud Gate) al Millenium Park. Li vicino si trova anche il museo d’arte moderna di Chicago con quadri impressionisti molto famosi, lo consiglio vivamente. La sera incontriamo Jennie, un’altra mia cugina della quale Salvo ed Ale si sono subiti innamorati e grazie a lei e alle sue amiche passiamo una serata molto divertente in un locale di Chicago.
11 Agosto Dopo esser rientrati tardi la notte prima, svegliarsi è stato molto più faticoso ma avevamo appuntamento con Nicole ed Elise, altre mie 2 cugine che volevano prepararci la classica colazione americana, pancake, bacon, uova etc…che dire? buonissima anche se grassa è dir poco. Dopo la colazione andiamo al museo della scienza e dell’industria, imperdibile! Io c’ero già stato la prima volta che ero venuto in america ma è stato piacevole tornarci, tra simulatori di tornado, fulmini e tante altre cose, per chi è appassionato di storia (come me) è favoloso vistare l’ U-505, l’unico sottomarino nazista catturato durante la seconda guerra mondiale.Tornati a casa, altra mangiatona di carne e a nanna.
12 Agosto Oggi siamo diventati 4, ha deciso di unirsi a noi mio cugino Johnny fino in California proprio quando ci tocca la tappa più lunga del nostro viaggio, da Chicago a Denver! Cambiamo però programma e decidiamo di fermarci a Fort Collins poco a nord di Denver dove un amico di Johnny vuole portarci a fare rafting. Dopo 16 lunghissssssime ore di viaggio arriviamo finalmente a meta. In america è bello che in ogni strada c’è qualche “americanata” da visitare, tra le altre durante questo tragitto c’era la fermata di camion + grande del mondo (Iowa 80 Truckstop).
13 Agosto Sveglia alle 8 e si va a fare rafting tra l’eccitazione generale anche perchè le rapide erano classificate 3 su 5 di pericolosità. Saliamo sul gommone e si scende piuttosto lentamente a dire il vero, eravamo sul punto di dire che ci avevano deluso quando capiamo che quella era solo la prova, le avremmo rifatte a velocità maggiore e la seconda volta è stato decisamente più eccitante, alla fine ci hanno fatto pure fare il bagno in un tratto del fiume abbastanza alto per non subire danni e nuotare controcorrente era impossibile. Esperienza stupenda! Il pomeriggio visita ad una birreria del posto e la sera in un locale molto bello pieno di universitari e soprattutto universitariE.
14 Agosto Oggi ci tocca la seconda tappa più dura del viaggio, da Fort Collins a Las Vegas, 13 ore molto stancanti di viaggio ma alla fine passare dal deserto con il buio + totale all’improvviso mare di luci di Las Vegas è un emozione da provare. Un altro mio cugino americano Jimmy aveva deciso di raggiungerci a Las Vegas la sera del 15 nonostante fosse in Cina per vacanza, essendo molto ricco ha deciso di pagarci l’hotel e che hotel! L’Hilton! Bellissimo e lussuosissimo, c’era pure la jacuzi in camera da letto. Pur se stanchissimi non c’è balenata per niente l’idea di andare a dormire…eravamo a Las Vegas! Quindi subito fuori, giretto per i posti più famosi, alcool a fiumi e poi a provare l’ebrezza del gioco d’azzardo, io e Johnny al Blackjack, Salvo e Ale con le vecchiette a giocare alle slot machines, nottata fantastica, ho vinto 300 dollari al Bellagio e 300 al Ceasar, senza aver capito bene come, visto che non avevo mai giocato a blackjack ed ero un bel pò ubriaco. Cmq non sapendo bene che ore erano (forse le 6-7 visto che stava sorgendo il sole) andiamo a letto nel nostro hotel lussuoso e con il portafoglio bello pieno. Meglio di così si può?
15 Agosto Ovviamente oggi ci alziamo tardi, andiamo in piscina a rilassarci, ci chiama Jimmy e ci chiede com’è la situazione ragazze in quell’hotel e Johnny gli risponde che non è un granchè così Jimmy senza dirci niente ci prende un altra camera in un hotel ancora più lussuoso, si chiama Aria ed è il + nuovo a Las Vegas e ci sono decisamente più ragazze, decidiamo così di trasferirci lì. Nel frattempo ci raggiunge Jimmy e facciamo un rapido giro di Las Vegas con lui per poi andare a giocare, Jimmy mi fà giocare ai dadi e perdo 100 dollari in 5 minuti, lascio perdere i dadi ma la serata continua ad andare male, perdo metà dei soldi vinti il giorno prima, ma va bene così, mi sono divertito lo stesso. Dopo i Casinò andiamo in un disco-pub, a quel punto l’alcool aveva preso il sopravvento su di me e…(censuriamo parte della nottata), tornando in hotel dopo qualche oretta ho visto che l’alcool aveva preso il sopravvento pure su alessandro(censuriamo pure questa).
16 Agosto Oggi ci siamo alzati per andare a pranzare, Jimmy ci aveva offerto un pranzo a buffet nel ristorante dell’aria, non avevamo tanta fame ma abbiamo mangiato tutti come porci visto che era un buffet immenso e c’erano prelibatezze da tutte le parti del mondo. Il pomeriggio visita in alcuni posti assurdi come i canali di venezia, la roma del ceasar, parigi; hanno ricreato mezzo mondo. Per il tardo pomeriggio Jimmy ci aveva preso dei biglietti per 1 spettacolo al Mirage intitolato “The Beatles Love” del Cirque du Soleil riguardante tutto il percorso artistico dei Beatles, io ero un pò riluttante in quanto non sono amante dei musical ma fortunatamente per me con i musical questo spettacolo aveva poco a che fare, è qualcosa di eccezionale che non so davvero come descrivere, se finite da queste parti vedetevelo assolutamente! La notte ovviamente ai casinò a perdere ciò che mi era rimasto della vincita della prima sera ma a divertirmi come un matto, ho pure partecipato ad un torneo di texas hold’em venendo fatto fuori da una misera coppia di 3. Che dire di Las Vegas? è una città assurda che se non vedi non puoi capire.
17 Agosto Oggi si parte da Las Vegas in direzione Santa Barbara in California, dove un altro mio cugino ci avrebbe ospitato. Prima del viaggio abbiamo fatto una piccola deviazione per la diga di Hoover, una delle più vecchie (circa 80 anni!) e grandi del mondo. Faceva un caldo assurdo ma siamo riusciti lo stesso ad attraversarne un pezzo a piedi e a goderci il panorama, molto interessante. Durante il tragitto abbiamo attraversato il deserto del Mojave, niente male. Arrivati a casa di mio cugino, abbiamo cenato in un ristorante italiano e anche se della nostra cucina aveva poco, è stato buono per ripulirci lo stomaco da tutti gli hamburgers mangiati finora. Poi a letto per la stanchezza.
18 Agosto Sveglia alle 11 e dopo qualche preparativo si è andati a mangiare messicano, pessima idea visto i successivi problemi allo stomaco miei e di alessandro. Dopo pranzo siamo andati in una spiaggia enorme piena di dune dove c’era la possibilità di fare salti con i quad. Presa confidenza con dei mezzi mai guidati prima, abbiamo iniziato a fare i primi timidi salti finchè salvo ne ha fatto uno di almeno 2 metri cadendo rovinosamente a terra, zoppicando e sanguinante sorrideva come un matto dicendo: bellissimo!!! Pieno di contusioni, graffi e quant’altro sale nel suo quad e si rimette in marcia…insomma un pazzo. Il nostro giretto con i quad è durato ben 2 ore e tutti ne siamo usciti più che soddisfatti, esperienza assolutamente da provare! La sera siamo usciti con un’altra mia cugina prima andando a mangiare carne di squalo in mezzo all’oceano e poi andando in un locale che era mezzo pub e mezzo bowling.
19 Agosto Oggi ritorniamo 3, Johnny rimane altri 2 giorni in California e poi torna a Chicago. E’ stato un ottimo compagno di viaggio e ne sentiremo la mancanza. Da Santa Barbara ci spostiamo a Los Angeles, prima tappa Hollywood ma purtroppo la strada con le impronte dei piedi e delle mani degli attori ora chiusa, poco male per me che l’avevo già vista ma brutta notizia per Ale e Salvo. Decidiamo dunque di andarci a fare un bel bagno a Venice Beach a Santa Monica, durante il viaggio vediamo un Hooters, il locale che si vede spesso nei film dove le cameriere sono molto belle e con seni abbondanti e dopo averne visto una della quale rimaniamo folgorati tutti e 3 all’istante, decidiamo di prenderci una cosa da bere lì, giusto il tempo per finirla e ci rimettiamo in marcia. Arrivati a Santa Monica, subito costume e bagno nel pacifico! (anche se l’acqua era decisamente fredda). Dopo il bagno “rinfrescante” di nuovo in macchina direzione Grand Canyon, prima però piccola deviazione sulla panoramica Mulholland Drive. A metà della strada per il canyon era già tardi così decidiamo di accamparci in un motel sulla famosa Route 66.
20 Agosto I tempi in cui ci alzavamo alle 6 di mattina sono belli che finiti, oramai la sveglia è messa alle 10 giusto in tempo per evitare di sforare il check-out. Essendo sulla Route 66 abbiamo deciso di fare qualche miglio in questa strada incontrando anche un bel deposito di macchine antiche, se avessimo avuto più tempo sarebbe stato interessante percorrerne un tratto maggiore ma il tempo stringe così ci rimettiamo nell’interstatale direzione Grand Canyon dove arriviamo qualche ora dopo, la cosa che ci stupisce è che invece di trovare deserto attraversiamo un parco pieno di verde per poi improvvisamente finire nelcanyon; qualcosa di meraviglioso, la natura sotto forma del Colorado River è riuscita a disegnare un paesaggio incredibile, è inutile dirvi che è uno spettacolo mozzafiato. Trascorsa buona parte della giornata al Gran Canyon(per la felicità delle mie vertigini), al tramonto decidiamo di incamminarci per la nostra prossima tappa Phoenix facendo sosta per la notte in un città dentro una riserva indiana.
21 Agosto La notte in motel cercando qualcosa su Phoenix ho notato che non c’era molto da vedere così ho proposto di oltrepassarla per andare a Tucson dove c’è il cimitero di aerei più grande del mondo. Dopo esserci svegliati ci siamo messi in marcia, passati da Phoenix abbiamo dato solo una veloce occhiata alla città direttamente dall’auto per poi arrivare a Tucson, prima di trovare un motel siamo andati a vedere il cimitero ma purtroppo non lo fanno visitare tutto anche perchè è davvero enorme, adiacente c’è un museo(ovviamente a pagamento) dove sono conservati gli aerei principali tra cui l’Air Force One di Nixon, vari caccia militari, e anche residuati bellici delle 2 guerre mondiali. Trovato il motel avevamo bisogno di trovare una lavanderia visto che ormai erano passate 2 settimane e i vestiti sporchi iniziavano a prevalere su quelli puliti, dopo varie peripezie ne abbiamo trovata una a gettoni di quelle tipiche che si vedono nei film, da bravi ragazzi a cui lavano i vestiti sempre le mamme abbiamo avuto un pò di difficoltà ma alla fine ci siamo riusciti anche se il risultato è stato pessimo, vestiti puliti a metà e asciugatrice che li ha lasciati bagnati, insomma lavata inutile. La sera siamo usciti per le vie di Tucson con i nostri nuovi semi-puliti semi-bagnati vestiti, ma la vita notturna nonostante fosse sabato non era un granchè.
22 Agosto La mattina dopo, i vestiti erano ancora bagnati, vabbè si asciugheranno addosso e ci mettiamo in marcia per Tombstone, una città rimasta ancora a modello del vecchio far west. Prima di arrivare a Tombstone ci siamo fermati in una ghost town molto carina dove erano rimaste solo 3-4 case ma originali a differenza di Tombstone, qua infatti si notava subito che era una città falsa, la classica attrazione per i turisti, era più una ricostruzione ma almeno dava l’idea di com’era una città nel far west. Alessandro, appassionato di film western è entrato anche nell’ O.K. Corral, il luogo dove è avvenuta la famosa sparatoria dei fratelly Earp, io e Salvo ci siamo rifiutati di entrare e a detta di Ale abbiamo fatto bene visto che era uno spettacolo con dei manichini automatici…insomma una cosa triste(nel senso che fa schifo). Un pò delusi da Tombstone decidiamo di andare in Messico che dista solo poche miglia, arriviamo dunque a Douglas l’ultima città americana prima del confine, tutti i miei parenti ci avevano avvisato che la parte nord del messico è poco raccomandabile così decidiamo di attraversare la frontiera a piedi, dunque posteggiamo la macchina in un buon parcheggio a Douglas e lasciamo le cose più importanti là dentro, ci vestiamo da pezzenti e ci avviamo a piedi verso la frontiera; La cosa strana è che siamo entrati in Messico senza alcun controllo, potevamo portarci quello che volevamo. La città si chiama Agua Prieta ed è impressionate come attraversando la linea del confine le cose cambino radicalmente, strade malandate, fogne a cielo aperto e tanta povertà, volevamo passare la notte là ma cambiamo idea, così ci facciamo un giretto per cercare un posto dove mangiare e ci fermiamo là, passata qualche ora ad Agua Prieta decidiamo di uscire dal Messico e dirigersi verso la prossima tappa. Al ritorno i controlli erano molto più ferrei ma noi eravamo a piedi e con poca roba addosso, qualche minuto per controllare il passaporto e rieccoci negli USA. Risaliti in macchina ci siamo messi in marcia per Las Cruces dove siamo arrivati di notte, stanchi per la lunga giornata siamo caduti in un sonno profondo appena toccato il letto.
23 Agosto Oggi sveglia presto visto che ci sono un bel pò di cose da vedere; prima tappa alle white sands, un deserto di sabbia bianca, molto bello dove io ed Alessandro siamo saliti su una duna e ci siamo buttati rotolando fino a valle. Se vi trovate in queste zone non perdetevelo perchè il paesaggio sembra di un altro mondo, ma fate attenzione perchè alcuni giorni fanno test missilistici e non si può entrare. Dopo le White Sands ci dirigiamo verso la Carlsbad Caverns, avevo letto su internet che erano le caverne più belle del mondo, ne avevo viste altre in puglia ed in spagna ma effettivamente queste avevano qualcosa di più, molto molto belle ma anche molto molto grandi, abbiamo impiegato 1 ora e mezza a girarle a passo rapido. Dopo le Carlsbad Caverns siamo passati da Roswell dove si dice sia caduto un UFO alla fine degli anni 40, pensavamo che questo fatto fosse commercializzato al massimo ma apparte qualche tabellone e un museo degli UFO non c’era niente di che. Ci rimettiamo dunque in marcia e sostiamo in una cittadina a confine tra New Mexico e Texas, anche oggi è stato stancante e toccato il letto con un dito eravamo tutti e 3 in coma.
24 Agosto Finora il tempo è stato benevolo con noi ma oggi incontriamo la prima pioggia seria del viaggio, ci mettiamo in marcia per Amarillo in Texas distante solo 3 ore, prima di arrivare ci fermiamo al Cadillac Ranch dove una decina di auto sono letteralmente piantate nel terreno, proviamo ad avvicinarci ma pioggia e fango hanno la meglio su di noi e ci ripromettiamo di tornarci l’indomani se il tempo migliorerà. Preso un motel e fatto un riposino pomeridiano è già ora di cena, così andiamo al The Big Texan, un ristorante nel quale se una persona riesce a mangiare 2 kg di carne in un’ora non paga, noi non avevamo molta fame quindi non accettiamo la sfida e ci mangiamo i nostri 300 grammi di carne in tutta tranquillità. Visto che non avevamo fatto quasi niente durante il giorno la sera eravamo belli carichi ma purtroppo la vita notturna di Amarillo sembra quella di una ghost town, praticamente non c’era anima viva. E così ci ritiriamo in motel un pò delusi.
25 Agosto Stamattina ci siamo risvegliati con il sole, così torniamo al cadillac ranch e riusciamo ad entrare senza problemi e a fare le dovute foto. Poco dopo siamo di nuovo in auto direzione Tulsa in Oklahoma. Cittadina tranquilla senza molto da vedere, la sera un pò più movimentata di Amarillo ma anche qua niente di chè, così verso mezzanotte decidiamo di tornare al motel con un piccolo inconveniente, avevamo dimenticato di salvare la posizione sul gps e nelle chiavi elettroniche non c’era nessun riferimento al motel, c’erano una ventina di motel di questa compagnia e dopo averne girato 2-3 a vuoto siamo riusciti fortunatamente a trovare quello giusto.
26 Agosto Oggi si va a St. Louis sulle rive del Mississippi, purtroppo il fatto di alzarci sempre più tardi e la distanza ci fanno arrivare sul tardo pomeriggio, riusciamo cmq a vedere il famoso arco simbolo della città ma non a salirci, attraversiamo un ponte sul mississippi per trovare il solito motel ed è già ora di cena. Anche questa sera usciamo e la città è carina specialmente se sai dove andare, noi non lo sappiamo e finiamo in un locale pieno di afroamericani che fanno partire una rissa con la polizia, noi ovviamente volevamo scendere dalla macchina per sedare la rissa ma coraggiosamente rimaniamo sull’auto e scappiamo. Troviamo cmq un locale carino dove prendere una birra e torniamo al motel.
27 Agosto Dopodomani ci sarà la corsa di MotoGP ad Indianapolis della quale abbiamo preso i biglietti già da una settimana, decidiamo così di raggiungerla con 2 giorni di anticipo, sbagliando secondo me a non visitare come si deve il centro di St.Louis perchè è molto bello ma dopo la rissa di ieri volevamo cambiare aria. Arrivati come al solito di sera ad Indianapolis ci sistemiamo nel motel e usciamo per la cena e per la notte, finalmente troviamo una città che ha una bellissima vita notturna, piena di ragazzi e di pub. Per la gioia di Salvo c’è anche un mega raduno di moto che rende l’atmosfera ancora più viva. Ci siamo divertiti parecchio. Piccolo problema, facendo i “furbi” avevamo lasciato la macchina in un parcheggio di un fast-food visto che era difficile trovarne uno gratis, tornando lì vediamo che l’auto era sparita, presi dal panico iniziale che ce l’avessero rubata ho chiesto a quelli del fast-food che ci hanno detto che l’avevano portata al deposito con il carro attrezzi visto che là non ci poteva stare per più di un’ora e mezzo, questo scherzetto c’è costato 135 dollari per non pagarne 10 di parcheggio, insomma siamo stati davvero furbi!
28 Agosto Essendo nella città delle corse decidiamo prima di andare a vedere dov’è il circuito per saperci regolare l’indomani e poi di andare a fare una bella corsa con i go-kart, avevamo trovato un circuito molto bello su 2 livelli ma era prenotato fino a tarda sera così con amarezza rinunciamo e torniamo in motel a prepararci per la serata. Così usciamo e questa volta siamo ben felici di pagare i 10 dollari di parcheggio. Oggi è sabato e c’è davvero un bellissimo giro ad Indianapolis, ragazze bellissime e motori, c’è di meglio per una serata?. Siamo andati pure in un locale dove c’era il classico toro elettronico da cavalcare, molto divertente. Purtroppo l’indomani ci dobbiamo alzare presto e abbandoniamo questa stupenda serata presto, troppo presto! Però almeno stasera la macchina è lì dove l’abbiamo lasciata.
29 Agosto Oggi andiamo a vedere la MotoGP e per me tifosissimo di Valentino Rossi è stato emozionante averlo a 2 metri di distanza mentre era nella griglia di partenza, alla fine è arrivato quarto ma la gara è stata stupenda anche perchè era la prima che vedevo dal vivo. Durante le classi inferiori abbiamo visitato il museo del circuito, piccolo ma pieno di veri e propri cimeli delle corse.Finita la gara ci siamo subito messi in marcia per New York e ci siamo fermati a metà strada, sulle montagne della pennsylvania, siamo arrivati verso l’una di notte, quindi subito a nanna.
30 Agosto E oggi si torna nella grande mela, prima e ultima tappa del nostro viaggio. Visto che c’erano rimasti un pò di soldi e che dovevamo lasciare la macchina decidiamo di abbandonare i soliti motel per un hotel al centro di Manhattan, vicino al quartiere Soho. Giunti a New York verso mezzogiorno, ci divincoliamo nel traffico caotico e raggiungiamo l’hotel, prendiamo la camera e ci dirigiamo all’aeroporto per lasciare la nostra bellissima Kia Rondo che abbiamo spesso trattato male ma che non si è mai ribellata, è stata un’ottima compagna di viaggio. In totale alla fine c’è costata 1200 euro che divisi per 3 è risultato un prezzo esiguo. Conteggio finale: 7872 miglia!!! (12.700 km). Insomma una bella camminata. In aeroporto abbiamo fatto l’abbonamento settimanale alla metropolitana che c’è stato utilissimo(lo consiglio) e siamo tornati in hotel. Poi una serata soft in un locale di soho e a letto pronti per i 3 giorni newyorkesi.
31 Agosto Oggi abbiamo appuntamento con un cugino di Alessandro e vedremo la parte sud di Manhattan, iniziamo con Ground Zero ma oramai stanno costruendo e non si vede più niente se non un normale cantiere, poi passiamo da wall street con le normali foto di rito al cartello stradale e poi al toro, pranziamo in un locale dove notiamo un’oscenità culinaria; la pizza con la pasta! Infine visitiamo il ponte di Brooklyn e si torna a casa un pò stanchi. La sera usciamo con una mia amica di Newark che è nel New Jersey ma è praticamente contigua a New York, da lì si ha un panorama dello skyline di manhattan molto bello, di sicuro si apprezza maggiormente da qua.
1 Settembre Il cugino di Ale ci ha preso dei biglietti per 1 spettacolo a broadway nella zona dei teatri per il primo pomeriggio così decidiamo di vedere quella parte di Manhattan durante la mattina, iniziamo con l’Empire ma non saliamo sia per il tempo che scarseggia sia perchè 30 dollari per un ascensore sono un furto, poi con il Chrysler Building, Grand Central Station, Rockefeller Center per finire con Times Square, insomma una bella camminata anche se sono tutti relativamente vicini. Appuntamento tra la 5th e broadway per lo spettacolo, abbastanza carino e dopo ciò, cena in un ristorante thailandese e poi in hotel a sistemarci. La sera la stanchezza del viaggio inizia a farsi sentire, quindi optiamo per un’altra serata soft, birretta in un pub a chiacchierare del prossimo viaggio; l’indecisione era tra Australia o Giappone? Alla fine invece di scegliere abbiamo aggiunto pure la Cina tra le possibili mete.
2 Settembre In programma oggi c’era di rilassarsi tutta la mattina al Central Park per poi visitare le ultime cose, solo che di cose ne abbiamo aggiunte tante e così giusto il tempo di farci una passeggiata nel parco(immenso e bellissimo) e iniziamo già il tour; prima tappa Metropolitan Museum, è su 2 piani, il primo l’abbiamo visto con calma ma il secondo l’abbiamo dovuto fare di corsa per i tempi stretti, è molto bello e grande quindi programmatevi qua almeno mezza giornata. Poi metropolitana fino a Battery Park, classico hot dog per strada e prendiamo il battelo per Liberty Island dove c’è la stuatua della libertà, purtroppo per salire sulla corona bisogna prenotare mesi prima quindi l’abbiamo vista solo dal basso. Poi si riprende il battello per Ellis Island dove venivano messi in quarantena tutti gli immigrati che arrivavano a New York. Tornati a Battery Park decidiamo di andare a Coney Island, quindi di nuovo metropolitana per una mezz’ora abbondante e si arriva in un posto ormai in decadenza, niente a che vedere con il bel posto di mare visto nei film, molto sporco e cupo, meglio non andarci. Tornati in hotel dopo una giornata stancantissima sotto un sole cocente ci riposiamo un pò, io e ale abbiamo le ultime forze per uscire a prendere una birra mentre salvo cade a letto per morto.
3 Settembre E con oggi finisce il coast to coast to coast, il viaggio di ritorno era in dubbio visto che a New York era arrivato l’uragano Earl che però aveva sfogato tutta la sua furia al sud e quindi era giunto qui come semplice tempesta dunque partiamo in orario, il viaggio dura circa 8 oreed è molto meno pesante dell’andata. Arrivati a Palermo il giorno dopo per il fuso orario mangiamo una bella arancina e buona notte. The End.
Se volete anche voi fare un coast to coast eccovi dei consigli utili: -La postepay non viene accettata quasi da nessuna parte, procuratevene un’altra. -Per noleggiare un auto serve assolutamente una carta di credito con massimale superiore al costo del noleggio. -La patente italiana è sufficiente, non serve quella internazionale. -Per salire sulla corona della statua della libertà bisogna prenotare mesi prima tramite questo sito: www.statuecruises.com -Vi conviene farvi un assicurazione sanitaria, la più economica che ho trovata era in questo sito: www.viaggisicuri.com -non superare mai i limiti di 5 mph, specialmente in città.