Coast to coast 2009

MERCOLEDÌ 1 LUGLIO 2009 i 17 stati americani che passeremo california-nevada-utah-arizona-colorado-new mexico-texas-louisiana-mississippi-tennesse-kentuchy-indiana-illinois-michigan-canada-new york-pennsylvania-meriland MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009 domani si parte... Domani si parte , ci siamo ……. Il volo decolla alle 12:10 dall’aeroporto...
Scritto da: rosario fasano
coast to coast 2009
Partenza il: 29/07/2009
Ritorno il: 31/08/2009
Viaggiatori: in coppia
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MERCOLEDÌ 1 LUGLIO 2009 i 17 stati americani che passeremo california-nevada-utah-arizona-colorado-new mexico-texas-louisiana-mississippi-tennesse-kentuchy-indiana-illinois-michigan-canada-new york-pennsylvania-meriland MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009 domani si parte… Domani si parte , ci siamo … Il volo decolla alle 12:10 dall’aeroporto di Capodichino e dopo uno scalo a monaco di Baviera si parte alle 16:10 alla volta di San Francisco dove si atterrerà alle 19:10. Quindi 12 ore di volo con 9 ore di fuso orario. Giovedi 30 luglio 2009 Ciao a tutti! Siamo arrivati da due giorni a san francisco dopo un volo di quasi 13 ore e con 9 ore di fuso orario nella testa!!! Arrivati nel nostro carinissimo albergo (Petite Auberge), dopo quasi 24 ore di veglia, confessando di non esserci fatti neanche le docce, ci siamo buttati a letto e ci simo svegliati l’indomani mattina. Senza perdere piu’ tempo abbiamo girato a piedi la citta’ in lungo ed in largo, attraverso i suoi piu’ caratteristici quartieri: immancabile Chinatown, il quartiere italiano, il water front qui chiamato Fisherman Wharf dove abbiamo gustato nel vero senso della parola il famoso granchio…Indescrivibile la delizia, la famosa Lombard Street – la strada con la pendenza piu’ alta – il financial district con i suoi grattacieli, il Civic center parte politica della citta’. Grande cena in uno dei tanti pub stile anni ’50 con i tavolini alla Happy Days. venerdi 31 agosto Oggi 31 agosto abbiamo noleggiato uno scooter con il quale abbiamo fatto il periplo della citta’ cominciando ovviamente con il Golden Gate Bridge ed il suo parco. Questo enorme ponte rosso fuoco lungo quasi 3 Km lascia a bocca aperta per un bel po’… Migliaia le foto che Rori ha scattato!!!! Nella sua baia sorge la famosa prigione di Alcatraz, che non abbiamo visitato perche’ era tutto prenotato per altre due settimane!!!!Dopo aver girato per il parco del Golden Gate siamo stati in alcuni quartieri caratteristici di san Francisco come Castro, quartiere patria della comunita omosessuale, e il quartiere Mission, famoso per i suoi murales a cui ha dato origine.

Tornando verso la zona portuale siamo passati davanti allo Stadio dei Giants…Squadra di baseball di Frisco (come tutti chiamano qui san Francisco).

Pranzo a base di burritos e stasera ci riimmergiamo nel buonissimo GRAB (Granchio).

Domani ritiriamo l’auto e si parte per il Big Sur e il Sequoia National Park! Alla prossima puntata sperando di trovare con piu’ facilita’ un internt point!!!! 1 agosto Lasciamo San Francisco dopo aver ritirato la nostra auto…Una Chevrolet Impala ipertecnologica e dopo le dovute spiegazioni, visto che le auto qui sono senza frizione e sono automaticissime compreso i fari a sensori “elettrometereologici”… PARTIAMO.

Noi che con le tecnologie siamo a digiuno prendiamo un “appiccico” con il satellitare che scrive in italiano, parla in spagnolo ed e’ piccolo come un cinese1 comunque dopo una buona mezzora usciamo dalla citta’. Ci dirigiamo verso la costa il “BIG Sur” , selvaggia e un po’ nebbiosa.

Prendiamo la statale 1 e ci dirigiamo verso Montery, a mare decine di persone fanno surf…Noi ci spariamo un CD di musica americana on the road! Entrando nell’entroterra verso la Sierra Nevada un caldo torrido ci assale…E qui parte subito l’area condizionata a palla in auto! Si fa sera decidiamo di arrivare fino al parco del Sequoia National Park per dormire ma essendo un po’ tardino e week end riusciamo per “scagno” a trovare un cottage molto molto carino da una vecchietta logorroica. Ceniamo da un messicano vicino e andiamo a nanna.

P.S. Stasera primo bucatino di mutande e calzini!!!!!!! 2 Agosto anche stamane ci siamo svegliati prima della sveglia e gia alle 7:45 eravamo fuori per fare colazione,pancake con banana succo d’arancia e caffe lungo.

nostra prima esperienza con i distrubutori automatici di benzina americani…Una tragedia mancata…Ci siamo riusciti pagando con carta di credito non capendo una mazza..E’un buon inizio! entriamo nel Sequoia national park e un simpatico ranger ci da il benvenuto…20 $!!!! la strada e’ piuttosto lunga e tortuosa ma infine dopo spettacolari vedute su canyon e distese di boschi di sequoia giganti ecco l’albero piu grande e piu vecchio al mondo …Il general shermann three circonferenza 32 metri e altezza 84..Attimo di contemplazione!! ritorniamo verso l’uscita e ci rechiamo direzione Santa Monica(non a salvator rosa) la localita piu chic della california.

pranzo al FKC catena di fast food preferito da Rosario(Rori)perche fa il miglior pollo fritto del mondo …Per ora poi in Kentucky fi faremo sapere.

gli alberghi a santa monica sono carisssssssssssssimi…Pazienza troviamo alloggio vicino al Pier (molo) e ci catapultiamo per vedere la vita mondana americana..Ho fatto la rima .

La spiaggia e’ enorme larga e lunga con passeggiata pedonale delimitata con alte palme con al centro il famoso molo con ruota panoramica .

gente a mare fino a tardi noi giriamo un po sulla strada principale la 3th promenade con negozi extra lusso ristoranti di varie cucine che pullulano di gente (ma quanto pullulano!!) noi optiamo per il bubba gump( forrest gump) …Grande scorpacciata di gamberi in tutte le salse.

torniamo in albergo…Domani si riparte miglia percorse 310 3 agosto mattinata passata a mettere i piedi a bagno nell’oceano pacifico..Che di pacifico ha ben poco visto le onde e le forti correnti.

davanti ai nostri occhi un Bay wach ha salvato un surfista trascinato…Rori si e’ trattenuto dal tuffarsi per salvarlo…Aveva appena fatto colazione!! giornata di relax…Ci rechiamo a vedere Malibu…Che schifo…Che schifo se pensiamo a come viaviamo in italia noi poveri mortali…Case da favola in un posto selvaggio e allo stesso tempo sicuro.

questi poveretti hanno delle enormi palafitte con vetrate abnormi sull ‘oceano…Malibu e’ solo questo,ma non e’ poco!qui abita angelina e brad..Ma non avendo anticipatamente comunicato il nostro arrivo..Non abbiamo potuto incontrarli !! poi Venice la spiaggia piu eccentrica della zona con tante persone intente a fare body building o a giocare a basket.

Ora e’ arrivato il momento di lanciarci nel gossip estremo andiamo a los angeles piu precisamente HOLLYWOOD.

trovato un motel sulla walk of fame dove le stelle con i nomi delle leggende hollywoodiane si susseguono in ordine sparso, vediamo il Kodak Theatre dove le statuette degli oscar vengono consegnate ogni anno.

fa strano vedere le impronte degli attori famosi nel cemento davanti al teatro cinese come fossero delle lapidi..Tra loro riconosciamo quelle di Marcello Mastroianni e della Loren.

domani si continua il giro magari ci scappa qualche paparazzata… 4 agosto oggi si ritorna bambini…Intera giornata negli hollywood studios!! biglietto d’ingresso per il quale optiamo ci permette di superare tutte le lunghe file..Ma porcoilmondo vale uno stipendio.

ma come si dice in questi casi ne vale la pena!! gli studios sono un parco giochi collegato a dei veri set cinematografici tra le colline di LA.

i giochi sono entusiasmanti moderni e ben fatti : i simpson con il loro paese Springfild visitato attraverso un tour virtuale pieno di effetti speciali,la Mummia , Jurassic Park un ottovalante dove alla fine ci si inzuppa D’acqua,shrek e terminator filmati a 4D dove l,eroe e Schwarzenegger il governatore dello stato…Come se da noi ci fossero filmati dove Bassolino salva qualcuno!!! dopo aver visto altre esibizioni tra cui uno spettacolo sull’acqua che richiamava il film Waterland…Siamo andati a fare il tour nei veri set dei film tipo lo squalo,psyco,la guerra dei mondi e tanti altri.

foto di rito sulla collina alla scritta Hollywood e poi a caccia di case dei vips nel quartiere di beverly hill…Casa Beckham e Madonna.

tutte le case ovviamente circondate da quiete e alti muri di siepi che le rendono inaccessibili.

cena pezzotta a beverly hill . 5 agosto Siamo giunti nella landa desertica e desolata della Death Valley!!! Un caldo afoso e torrido ci ha accolto!!! Ma andiamo per ordine.

Stamattina ancora a Hollywood ci imbattiamo in un ciak di un vero film e ci mettiamo un po’ a curiosare e per caso siamo rientrati come comparse con la figura di passanti!!! Partimao da Los angeles verso le 12:30 e dopo aver ritirato il nostro bucatino in una lavanderia fai da te ci dirigiamo verso la Death Valley National Park. Percorriamo 319 miglia su strade lunghissime e dritte che tagliano in due catene di montagne…Strade che si incastrano quasi invisibili tra spianate sterminate e montagne di varia altezza, intervallate da dune di sabbia e da vegetazione tipiche desertiche.

Il caldo si fa veramente hot e arriviamo a 40 gradi e aprire il finestrino e’ un suicidio!!! Ci azzardiamo ad uscire dalla macchina solo per immortalare questi paesaggi…Spazi immensi senza orizzonti fisici..Spazi, cielo e vento…Queste le caratteristiche di questi luoghi! Troviamo posto in un paesin sperduto di 4 anime di nome Betty..Alloggiamo in un motel che ciricorda molto quello di Psyco visto a Hollywood!!! Dopo cena abbiamo il nostro primo (e speriamo ultimo) incontro con la polizia americana! Usciamo da un incrocio con uno STOP..Ma dico io in un paesino dove a stento c’e’ la luce elettrica e le 4 anime di prima che cavolo mi fermo? Mi bastera’ rallentare visto che e’ tutto ben visibile e non si vede macchina per miglia e miglia, no? e invece no…Ecco che dal nulla compare una volante della polizia che con fari sparatissimi ci intima di fermarci. Rori accosta ed in preda all’ansia mette la mani ovunque tranne che sul volante come dice qui il codide della strada!!!! Il poliziotto con un torcione comincia a capire chi c’e’ dentro l’auto ! “Da dove venite?” dice lui – e noi in coro ” ITALY”. Insomma ci spiega il fatto dello stop e per fortuna grazie ai nostri occhi dolci ed increduli ci risparmia la multa.

Torniamo al MOTEL che e’ meglio! 6 agosto Oggi percorriamo 250 miglia di cui 150 sudate anzi sudatissime nella Death Valley…La valle della morte! I motivi per cui vale comunque la pena venire qui e’ perche’ qui le rocce brillano di mille colori e le vedute sono stupende. Qui c’e’ il posto piu’ basso degli stati uniti (-80 mt sotto il livello del mare) con un lago salato da paesaggo lunare…Il Bad Water.

Mente posti come Dante’s View, Zabriskie point danno delle vedute spettacolari su tutta la valle..Raccontare o anche vedere le foto non potra’ mai dare la sensazione che si prova!!! Percorriamo canion con ponti di pietra e cave che i fiumi hanno creato nel corso dei millenni.

Lasciamo la valle e con essa anche la California per entrare nel secondo stato che visiteremo…Il Nevada!!! Da lontano le luci di Las Vegas si intravedono… 7 agosto Sin City la citta’ del peccato come qui viene chiamata ovvimante e’ quello che ti aspetta…Casino’, grandi alberghi stile Disneland che riproducono piramidi e monumenti famosi del mondo! Troviamo alloggio dopo un po’ di ricerca al Bill’s sulla STRIP , la strada principale. Ci viziamo con una camera lussosa con vista sulla Las Vegas Boulevard…Di fronte a noi c’e’ il famosissimo Bellagio, il Caesar e il Paris! Visitiamo la downtown, la parte dove tutto ha avuto inizio…

Giriamo per casino’ provando qualche slot machine ma senza capirne molto il funzionamento!!!per non parlare degli altri mille giochi che passano davanti ai nostri occhi, fish multicolori, tintinnii di monete, nebbia di fumo e occhi allegri e meno allegri della gente… Noi siamo alquanto perplessi ma stasera tentiamo anche noi la fortuna con la roulette!!!!! 8 agosto Ci siamo svegliati da veri conquistatori di las vegas…Ieri sera verso le due di notte dopo il tour lasveghiano ci siamo fatti prendere dalla febbre del gioco e ci siamo fiondati alla roulette…Sembrava il piu facile dei giochi …Giusto puntare qualche numero e vedere la pallina rotolare verso il tuo destino. Cambiamo venti dollari da veri taccagni e scopriamo regole e norme di questo nuovo “sport”. Minima puntata dieci fiches da un dollaro da dividere o mettere come si vuole sul tavolo, puntate diverse sulle giocate laterali…Sembra semplice ma per noi novizi e spiegato in inglese da una “crupier” gia seccata di suo…Vi assicuro che ridevam da soli!!!Iniziamo a puntare numeri e date a casaccio, rosso o nero, ambi terne e quaterne!!! Viene fuori il lato di Michela piu nascosto…Quella della giocatrice incallita! Si fanno le quattro del mattino che neanche ce ne accorgiamo! Trascino via Miki dal tavolo perhe domani si parte presto.

Passiamo dal cassiere felici e sorridenti…I nostri venti dollari sno diventati centocinquanta!!!!! Stamani andiamo verso Flagstaff, tappa di avvicinamento per il gran Canyon. Guidiamo su quello che resta della route 66..La prima via di collagamento delle due coste americane.

Sulla strada si notano ancora resti dell’ amricana anni ’50 e viaggiare diventa una vera emozione.

Siamo nel nostro 3 stato…L’arizona che ci accoglie con le tipiche montagne rosse dei film western.

Qualche problema a trovare alloggio perche sabato. Cena cena con bisteccone per la felicita’ di Rori! 9 agosto Sveglia e via per l’emozionante Gran Canyon.

Prendiamo un albergo da 160 $ …Una follia ma si rischiava di non poter restare fino al tramonto.

Siamo rimasti dentro per sette ore e il primo impatto e’ impressionante…La profondità e’ immensa ed i colori intensi, gli spazi enormi così come le distanze. Un canyon formatosi milioni di anni fa ed in cui ancora scorre il Colorado River in fondo nella sua profonda gola…Si insinua formando angoli tortuosi e sinuosi. Dopo la prima impressione si cominciano a notare le sfumature, la diversita’ di queste strane montagne che formano quasi dei pinnacoli, uno diverso dall’altro, ed in cui noti la stratificazione delle fasi geologiche distinte per colore e spessore…Tutto ciò a occhio nudo.

Ci sono punti in cui riesci a essere a precipizio su burroni abissali e ti senti tanto piccolo quanto grande come grande e’ tutto il canion…Fusione totale con la natura…Perdersi nella sua semplicita’ che ti sbalordisce sempre ed ancora!!!! Facciamo un po’ di cammino a piedi lungo il canion ed un tratto con il pullman del parco soffermandoci nei punti di maggiore vista. Tante, tante foto ma tutto si appiattisce nelle due dimensioni!!! Attendiamo con emozione il tramonto che colora le montagne rocciose di un rosso acceso e rimaniamo in silenzio… 10 agosto Stamane ci dirigiamo nello UTAH, quarto stato del nostro viaggio.

Andiamo alla Monument Valley!!!! Breve sosta in un sito indiano dove pare ci siamo orme di dinosauri…Noi li abbiamo visti e ci crediamo! Attraversiamo buona parte di territorio di riserva indiana dei Navaho ed gia’ da lontano con tutta la sua magnificenza di appare la Monument Valley! Entriamo nella Valle e facciamo un giro di 20 ml per una strada sterrata di sabbia rossa…

consumiamo quasi tutta la memory card in fotografie!!!! Dopo tre ore di giro siamo completamente rossi come gli indiani pellerossa…Ecco perche’ li chiamavano cosi’! Usciamo dalla valle e ci dirigiamo verso il New Mexico, quinto stato del nostro on the road! Destinazione Farmington dove passeremo la notte! Quando mancano 70 ml all’arrivo ci accorgiamo di essere quasi a secco di benzina e ci siamo detti “Per 110 Km ci sara’ un distributore?!?”. Sappiate che in pieno deserto americano non ci sono distributori!!!!!!e noi l’abbiamo sperimentato sulla nostra pelle. Alla ricerca di una pompa siamo anche arrivati in Colorado…( e siamo a 6 stati)…Ci sentiamo quasi fottuti, la notte comincia a calare, il fuso orario del centro America non ci viene incontro anzi ci fa perdere un’altra ora…Sono le h 21…Iniziamo a fare piani alternativi e mentre la levetta e’ ormai nel suo punto più basso da lontanissimo ci appare un paesino con le sue luci…Siamo salvi!!!!! Pienone alla macchina e via verso Farmington con cena al Deni’s.

11 Agosto Colazione da motel maericano..Caffe’ e se ti va bene quanche toast o dolcino tipo muffin! Noi avevamo il dogbox ( il cartoccio con la rimanenza del ristorante…Abitudine americana )di ieri sera a base di pankaches. Partiamo verso Santa Fe, capitale del New Mexico. La strada e’ rettilinea come tutte le altre e le miglia d’asfalto passano sotto le nostre ruote.

Scegliamo un percorso alternativo che ci fa passare per una zona boschiva isolata senza strada asfaltata…Adatta ad una location di un film dove una coppia di turisti viene presa e massacrata…Ce la caviamo anche se a meta’ percorso troviamo scritte e foto di una ragazza e capiamo da quel che c’e’ scritto che e’ stata uccisa li’…Terrificante!!!!! Ci rimettiamo sulla via panoramica che ci fa passare per alcuni paesi dove una volta vivevano i minatori. Uno di questi paesi si chiama Madrid ed e’ qui che hanno girato “Svalvolati on the road”, film del 2008 cn John Travolta. Fermiamo l’auto e giriamo tra le poche case veramente deliziose stile new age. Pranziamo in un locale di legno a ridosso della miniera.

Ci rimettiamo in marcia, arriviamo a Santa Fe, con un centro storico del 1800.

Decidiamo di passare la notte in un paese piu’ a est chiamato Las Vegas, che dell’omonimo ha solo i nome. Qui i locali chiudono alle 18 . Il centro e’ comunque carino e vagamente messicano.

Cena nel ristorante piu’ elegante (ed anche unico aperto) a base di cucina messicana e poi torniamo nel nostro motel a conduzione familiare. 12 agosto Oggi tappa di avvicinamento a Dallas. Abbiamo percorso 550 miglia…Circa 700 KM. Ma farli qui su queste strade mai affollate e con paesaggi sempre nuovi e’ stato comunque piacevole.

Siamo entrati in Texas, settimo stato del nostro viaggio. Al confine tra new mexico e Texas passiamo un paesino abbandonato con ancora carcasse di auto cadillac e pompe vecchio stile…

Per festeggiare l’ingresso in Texas ci fermiamo ad Amarillo, in particolare presso il Big Texan Steak Ranch, locale in vero stile del posto dove si servono bistecche enormi. Quella di 2 chili se la riesci a mangiare in un’ ora con i contorni l’hai gratis!!!! Noi ci siamo buttati in una bistecca di 37 oncie (1KG)…Ovviamente mangiata voracemente da Rori in neanche 10 minuti con lo stupore della cameriera ed io una grigliata mista, che Rori, non contento della sua bistecca,mi ha aiutato a finire!!Il tutto condito da una birra locale! Ripartiamo a panza piena e in serata arriviamo ad Abilene, cento miglia da Dallas.

Questo come tanta altra provincia americana e’ un tranquillo paesino dove al nostro arrivo e’ gia’ tutto chiuso! Troviamo un albergo con internet e ne approfittiamo per aggiornare il nostro blog..Qui continua ad essere diffcile trovare internet point…Solo locali con wireless!!!! 13 Agosto Si marcia verso Dallas. Da lontano dopo svariati miglia, la prima cosa che vediamo e’ lo skyline della citta’. Dallas, secondo la nostra fidata guida Lonely Planet, come attrattive non ha molto. Le uniche cose di rilievo sono che qui nel 1963 fu assassinato l’allora presidente J.F.Kennedy e che in un ranch della zona e’ stato girato il mitico sceneggiato omonimo “Dallas”.

Noi che siamo piu’ interessati alla storia che alla fiction ovviamente andiamo a vedere un luogo che ha fatto notizia. Da un po’ i brividi passare con l’auto da un punto in cui Kennedy fu assassinato e vedere la finestra da cui il killer sparo’ i colpi mortali. Annesso al posto c’e’ il museo che dipana passo passo la storia e tutte le congetture sull’accaduto. In un altro angolo della strada c’e’ un semplice ma intenso monumento commemorativo dedicato al politico.

Ripartiamo da Dallas per spostarci nella vicina Fort Worth, che insiema a Dallas formano una unica grande citta’. Qui e’ piu’ vivo il sentimento del west…Una zona e’ stata lasciata intatta dal 1800 e si esibiscono veri cowboy in rodei. Pranziamo con “corn dog”, tipico hot dog texano che viene prima impanato e poi messo al forno. Giriamo per negozi ma i famosi stivali in pelle costano una cifra e Miki desiste pensando alle follie che la sorella avrebbe potuto fare in questi negozi!!!!! Visto che per le 18 chiude tutto “l’ambaradan”decidiamo di fare una pazzia…Arrivare fino a Houston, tappa di domani mattina! Quindi Miki al volante partiamo…

Dopo un po’ abbiamo il nostro secondo incontro con la polizia questa volta texana! Solito lampaggiamento di fari…Lui si avvicina dalla parte di Rori che questa volata pero’ non guidava. Rori subito gli dice che siamo italiani Lui se ne frega…

Patante, documenti auto Rori cerca di fare il napoletano simpatico parlando del tempo Lui se ne rifrega…

Chiede a Miki s esapesse il limite di velocita’ in quel tratto di strada…

miki con un inglese a stampatello dice “65”…

Rori “75” cercando di fare il furbo…

l’agente non solo se ne strafrega ma dice che l’auto andava a “85” …

Rori fa una faccia finta sbalordita e miki mortificata…

Il Policeman un po’ incazzata ma perdona e dice di rispettare i limiti in seguito! Vicenda conclusa ripartiamo rispettando i limiti e arriviamo alle h 24 e prendiamo una stanza al Days Inn. Ceniamo in nottata alla whataburger Oggi miglia percorse 518 14 agosto Prima tappa di Houston visita al Space Center, coie’ la sede della NASA, laddove da tempo si fanno tutti gli studi, gli esperimenti ed i training per le attivita’ astronautiche.

Da qui sono partiti i primi shuttle, i famosi Apollo e le missioni piu’ importanti nello spazio…Come il primo uomo sulla luna! Cominciamo con una visita ai capannoni dove gli astronauti effettuano tutti gli allenamenti che durano mesi se non addirittura anni e metteono a punti i marchingegni dell’ingegneria aereospaziale.

Poi la vista dell’apollo 7…Maestoso! Dopo la parte piu’ scintifica ci dedichiamo alla visione di filmati che ritraggno i momenti piu’ salienti della storia spaziale amenricana nel bene e nel male…I successi ed i fallimenti…Le vittorie e le tragedie…Che storia!!! Tutto il resto e’ molto didattico per i bambini ma anche per gli adulti.

Usciamo e andiamo verso Galveston, isoletta a sud di Houston, che si affaccia sul golfo del Messico…Spiaggia, sole e tantissimo caldo! Antico paesino portuale che nel 1920 fu completamente distrutto da un uragano facendo addirittura 8000 morti! Tante casette in legno in viali tranquilli e silenziosi con un una zona portuale, il pier 21, dove si susseguono negozietti e ristorantini… Mangiamo in uno di questi a base di pesce…Finalmente…Allo stile nouvelle cousine!!! Il famoso red snapper, coie’ il dentice, e saporitissimi gamberetti e polpa di granchio il tutto fiancheggiato da riso al formaggio aromatizzato alle erbe.

Contenti e sazi ci dirigiamo verso al downtown di Houston tra grattacieli altissimi e palazzi vecchio stile…Un mix raffinato e d’effetto! Decidiamo di lasciare questa enorme metropoli il cui “raccordo anulare” e’ sempre incasinatissimo con macchine e TIR che corrono come pazzi! Ci dirigiamo verso est per un a tappa intetmedia che ci avvicinera’ a New Orleans..La scelata ricade su Beaumont.

Trovaimo stanza in un motel e cena veloce in un fast food.

In stanz avediamo le previsioni del tempo che non prevedono nulla dfi buono per i giorni a seguire. Oggi veendo vedevvano fulmini e saette e una scritta minacciosa sull’interstatale ammoniva: ” The hurricane season in here. Be preparated!” 15 agosto…Buon ferragosto! Direzione New Orleans! tempo buono, quindi siamo fiduciosi nella non presenza di un uragano!! Entriamo nel nostro OTTAVO Stato , la Lousiana! Il paesaggio cambia completamente, da brullo e piatto diventa verdeggiante lacustre. Ci capita di passare su strade i cui piloni sono costruiti sull’acqua…Una zona di laghi e soprattutto del grande e lungo Mississippi! Entriamo in citta’ nel quartiere French Quarter, il quartiere piu’ famoso e antico di New Orleans, non segnato e distrutto fortunatamente dall’uragano Katrina dell’agosto 2005.

L’hotel che scegliamo e’ grazioso con giardino e piscia nel lussureggiante giardino interno.

Ci immergiamo subito nell’atmosfera totalmente gioiosa ed allegra della citta’!!! Proviamo per pranzo i po’boy, sandwich dalla ricca farcitura preparta con baugette (‘a marenna) e gumbo, stufato di riso con pollo e salsiccia. Poi per cazzeggiare un po’ facciamo il giro del quartiere e passeggiamo sul moonwalk…Lungo il fiume assistiamo ad un tramonto che tinge il Mississippi di un rosso incandescente!!!!!!! Ritormando in albergo scambiamo due chiacchiere con la proprietaria che ci racconta come se la sono vista brutta durante l’uragano…

Per la serata ceniamo in un ristorante creolo a base di pesce gatto un po’ deludente e gamberetti accompagnati da un buon vino californiano.

Ci lanciamo sulla Barbour Street, la via della movida serale…E che movida!!!!! Centinaia di giovani e meno giovani si accalcano sulla via e nei locali ti offrono musica dal vivo di ogni genere… Jazz, blues e rock!!! Noi ci lascimao trascinare dalla musica entrando un po’ qui e un po’ li’ e bevendo birra locale..La Bud! Sfatti e un po’ brilli rientriamo in albergo. 16 agosto Oggi niente auto! Giornata iniziata portando in una laundry un bustone di panni sporchi…

oggi pioviggina un po’ ma niente ci ferma dal visitare New Orleans.

Giriamo per il french Quarter guardando i bellissimi balconi fioriti e caratterizzati da balaustre in ferro battuto intagliate.

Le stradine sono tutte carine e lastricate…Decidiamo di prendere il battello che ci porta lungo il Mississippi per visitarne le sue sponde.

Stasera cena a base di Muffuletta, piatto tipico inventato all’inzio del ‘900 da un emigrato siciliano!!!Ma non ci faremo mancare le famose oyster (ostriche) locali… 17 agosto Giriamo per le varie banche presenti in questo quartiere per cambiare del contante. Qui le banche non hanno security e sistemi dia allarme visibili e sono come quelle dei film con le scrivanie e le poltrone per il cliente sparpaglaite in una grande sala centrale. Non hanno tanti soldi visto che per cambiare 1.000 euro abbiamo dovuto girare 4 banche!!!!!! Facciamo colazione al cafe du mond con beignet e caffe’ …Una delizia! Ultimo giretto al french market, il piu’ antico mercato pubblico degli stati uniti.

Con questo lasciamo questo quartiere e con l’auto ci dirigiamo al Garden District dove si possono ammirare alcune delle piu’ belle case di New Orleans. Si scatena un temporale dovuto a d un uragano in Florid, come dicevano le previsioni della CNN…Gia’ alcuni cm di acqua invadono la strda della citta’ ed i fulmini cadono frequenti e vicinissimi! Noi intanto passiamo nel quartiere piu’ colpito da Katrina..Gran parte delle case sono state gia’ ristrutturate e sono normalmente vissute , poche portano ancora i segni di distruzione e tragedia! Usciamo da New Orlaens ascoltando un CD di musica jazz…

Percorriamo 420 miglia che ci separano da Memphis attraversando da sud a nord tutto lo stato del Mississippi, nostro NONO Stato! Solo grandi distese verdi …La vista si perde fino a d un caldo tramonto!!! Con un cileo stellatissimo entriamo a Memphis.

Siamo nel Tennessee, DECIMO stato degli USA! Afferriamo un motel al volo al centro e di fornte allo stadio di baseball, dove stasera si e’ tenuta una partita. Rori chiede di poter entrare e come un bimbo capriccioso viene accontentato dalla security.

Arriviamo a piedi a Beale street, cuore di Memphis con locali dove si puo’ ascoltare blues e altra musica. Entriamo in uno di essi e durante una buona mangiata di puel pork (maiale sfilacciato alla griglia) ascoltiamo una banda rock che si esibisce dal vivo. 18 agosto Ci svegliamo a Memphis…Cosa fare se non andare a visitare la casa dove visse e mori’ the King of the rock…Elvis Aaron Presley!?! Andiamo nella sua tenuta Graceland…Il cancello di ingresso e’ inciso di note musicali ed in fondo ad un grande parco sorge la sua dimora.

Girando per la sua casa si ha davvero l’idea di come fosse lo stile anni ’60: divano di pelle bianco di 4 mt, mouquette anche alle pareti, specchi ovunque anche nel soffitto, una stanza completamente tappezzata di stoffa arricciata e multicolore, cascate d’acqua dentro casa e mobili di legno intagliati a formare strani animali, campo di squash dentro casa e tante altre stranezze!!! Abbiamo attraversato gallerie le cui pareti erano ricoperte di tutti i dischi d’oro ricevuti, premi e vestiti di scena da lui utilizzati comprese l’abito di nozze! Poi fuori la sua scuderia personale, la piscina ed il garage con la svariata quantita’ di auto e moto che ha avuto…Compresa la famosa pink cadillac!!!Dulcis in fundo i due aerei personali…

Per concludere la sua ultima dimora, la tomba in cui riposa in pace dall’agosto del 1977 accanto alla sua famiglia…

Conclusa la full immersion nella vita di Elvis lasciamo anche Memphis! Ci dirigiamo verso Nashville, capitale del Tennessee ma anche capitale della musica country…

Percorrimo 240 miglia ed eccoci immersi tra la musica, i locali, le insegne a neon della via principale, la Broadway.

Nashville e’ anche la patria della moda country e quindi decidiamo di regalarci dei bei boots (stivali) originali…

Cena anche stasera con musica dal vivo…Country…Luci soffuse, birretta fredda e tanta gente allegra…E la musica che la fa da padrona!!! P.S. Da un po’ di giorni la nostra carta di credito si e’ smagnetizzata ma fortunatamente qui in america i negozianti la accettano digitando sul loro POS il numero della carta…Ormai la nostra frase tipica in qualunque posto dobbiamo pagare e’ “The magnetic stripe no good, write (try with) numbers” 19 agosto Siamo arrivati in una serata piovisoa ad Indianapoli dopo aver percorso 314 miglia…

Stamane abbiamo girato Nashille visitando il lungo fiume che taglia in due la citta’, alcuni luoghi consiglitici dalla guida, piu’ la copia esatta ma restaurata del Parthenone che e’ stato costruito qui nel 1890 per una esposizione nazionale.

Gli americani hanno sempre amato ricostruire opere presenti in altri paesi (o addirittura portarseli direttamente) forse per mania di grandezza o solo per portarsi un po’ di storia in casa…La loro e’ di breve vita!!! Ripartiti da Nashville siamo subito nel nostro 11 Stato..Il KENTUCKY…Famoso per i cavalli(il Kentucky Derby) il bourbon, la musica (il bluesgrass) e il pollo fritto!! Ci fermiamo a Luoisville, citta’ natale del pugile Muhammed Ali’ e continuando il nostro tour musico-gastronomico per gli stati del sud andiamo subito alla ricerca di un ristorante che faccia il famoso chicken fried (Pollo fritto)! Accontentati andiamo un po’ in giro per la citta’ visitando il waterfront e un bel quartiere di case vittoriane.

Le case viste in america anche quelle meno ricche sono spesso piccole villette con davanti il giardino, il patio e il posto auto…Noi invece con i nostri condomini!!!!! Senza parlare poi della disciplina nella guida e l’educazione delle persone. Spesso ti capita per la strada di essere salutati da perfetti sconosciuti…Quanto abbiamo da imparare noi vecchio continente!!!! Ripartiamo ed entriamo nel 12 stato…L’INDIANA, stato pieno di fattorie che fa perte della zona dei grandi laghi del nord america. Inoltre ha un fuso orario diverso e mettiamo l’orologio un’ora avanti. Questo e’ anche lo stato dove i contadini si sono inventati il biogas prodotto con il letame dei maiali.

Facciamo una deviazione per dormire a Columbus che vanta una architettura tra le piu’ belle d’america ma l’unico albergo che troviamo e’ chiuso e abbandonato da un po’! Decidiamo quindi di dare una occhiata in giro e poi andare ad Indianapoli, dove sotto una pioggia fortissima ci fermiamo a dormire al daysinn. 20 agosto Sveglia turbolenta nel buio piu’ totale perche’ la camera non ha punti luce!!! Cosa accade? Usando il cellulare a mo’ di luce per fare la prima pipi’ mattutina…Ploff…Scivola nel cesso!!! tentativo di rianimazione fortunatamente riuscito!!!! Ormai siamo svegli e si va in giro per Indianapolis che secondo al nostra guirda Lonely non e’ un granche’ ma a noi e’ piaciuta.

Attraversata da un fiume la citta’ e’ districata tra canali che la rendono davvero piacevole e particolare. Ci facciamo una lunga passeggiata lungo il canal walk fino ad arrivare al grande fiume…Attorno a noi grandi parche e romantici ponticelli stile venezia…Molta gente che corre e fa allenamento…Che dirgli? qui ti viene veramente voglia di farlo!!! Ci spostiamo verso il mercato al centro della down town che sorge in un grande edificio di mattoni rossi. Al suo interno tanti banconi orrdinati ceh vendono poer lo piu’ generi alimentari, frutta e bounissimi biscotti!! Deciadiamo di mangiare qui e facciamo scorta di freschi e fragranti biscotti.

La nostar ultima tappa e’ ovviamente Indianapolis Motor speed way, la famosa pista in cui dall’inizio del ‘900 si svolge la indianapolis 500.

Visita la museo dove sono esposte 75 automobili da corsa e modelli antichi risalenti al 1896!!! Poi giro del circuito a bordo di un pullmino…Comunque emozionante! Lasciamo indianapolis e con essa anche lo stato per entrare nel nostro 13 stato…L’ILLINOIS! Meta: Chicago! Con il suo sorprendente skyline ci da il benvenuto da molto lontano.

Entriamo con l’auto in piena downtown abbastanza incasinata e gia’ altissimi grattacieli incombono su di noi!! Troviamo alloggio in un motel nella zona di Near North .

Laciamo finalemte l’auto e ci lanciamo nel pieno della citta’.

Decidiamo di fare un giro in questo quartiere e passiamo davanti al Wrigley Building, grattacielo degli anni ’20 caratterizzato da una facciata in terracotta e davanti al gotico Tribune Tower, nei cui muri inferiori sono incastonati reperti provenienti da tuttto il mondo(Parthenone, Pompei, San Pietro e tanti altro).

Percorriamo la Magnificient Mile, viale dove sorgono i lussuosi e costosissimi negozi alla moda.

Giungiamo a Navy Pier, un tempo molo municipale di Chicago.

Ma la cosa piu’ entusiasmante e’ stata passare dalla maestosita’ dei grattacieli con facciate a specchio e cime intoccabili in cui ti senti una formichina alla vista del lago Michigan…Sembra il mare…Ci siamo arrivati al tramonto tra glie effetti di luce del sole sull’acqua e lo scenario dei grattacieli dietro…Una meraviglia!!!Gente faceva il bagno, altri correvano sulla spaiggia mentre la frenesia tra le arterie dei grattacieli brulicava!!!Che alchimia!!!! Decidiamo di cenare da Gino’s dove e’ rinomata la deep -dish , pizza tipica di Chicago, il cui spessore e’ di 5 cm (‘nu biscott!).

Attendiamo un po’ per sederci e lasciamo le nostre firme sui muri tra le migliaia gia’ scritte come e’ usanza del locale! Ecco la famosa pizza…Cotta al forno elettrico…Una crosta alta e croccante regge un condimento (pancetta, peperoni, sugo, carne, formaggio, ect) esagerato che strabocca da tutti i lati!! Con la panza piena e con il nostro boxdog ritorniamo al nostro albergo camminando per le strade di Chicago sotto una leggera piogerellina…Incontriamo un homeless (senzatetto) a cui diamo la pizza portataci ricambiati da un sincero thank you e un sorriso! 21 agosto Sveglia e colazione all’americana..Uova, pancetta, toast e beverone di caffe’!! Carichi di energie affrontiamo una lunga giornata per la citta’.

Oggi visitiamo il loop, la city di Chicago. Prima sosta al Sears Tower, il grattacielo piu’ alto degli Stai Uniti…443 mt di altezza!!!!!!Simao saliti in 70″ al 103 piano…Vista a 360 gradi della citta’ e affaccio su balconi interamente di vetro…WOW!!!!! Giro per la citta’ visitando i suoi palazzi piu’ antichi ( ma sempre grattacieli sono!!!!) e le sculture senza titolo in angoli della strada di Picasso e Miro’…Ognuno ne da la propria interpretazione ! Poi entriamo nel Millenium Park…Inaugurato nel 2004. Qui ci sono un bel po’ di installazioni moderne di impatto tra cui una fontana alta 15 metri che proietta video con immagini di visi umani e versa acqua a gogo’ per la gioia dei piu’ piccoli! Una scultura bizzarra di Anish Kapoor, il famoso “fagiolo” che pesa 110 tonnellatee e su cui si riflette il profilo della citta’ , un ponte metallico che si attorciglia su se stesso e ti permette di passare in altra zona del parco e soprattutto ti da uno dei migliori scorci dello skyline della citta’.

Proseguiamo la nostra passeggiata nel parco, passando davanti ad una delle fontane piu’ grandi del mondo, per arrivare nella zona dei musei…Il Planetario, l’acquario ed il museo di storia naturale dove e’ esposto il tirannosauro piu’ grande al mondo “Sue”. Infine lo stadio , il Soldier field, dei Bears, la squadra locale di football.

Insomma abbiamo fatto piu’ Km oggi che con la macchina…Abbiamo i piedi a pezzi!! Ritorniamo nel nostro quartiere e decidiamo di passare qui la serata…Brulica di locali e ristorantini di varie etnie!!! 22 agosto Dalla cosmopolita Chicago ad un paesino amish dell’Ohio…Questa la giornata di oggi!!! Ma andiamo con ordine! Sveglia alle 7:15, colazione dal nostro coffebar sotto l’alberbo e lasciamo una Chicago diversa…Silenziosa e sonnolenta…Era sabato mattina!! riusciamo ad uscire dalla citta’ con estrema facilita’! Imboccata la nostra prima autostrada a pagamento (ma economica) lasciamo l’ILLINOIS ed entriamo nel nostro 14 Stato il MICHIGAN!!!! La temperatura si e’ ormai decisamente abbassata e fa un po’ di freddino e una leggera piogerellina ci accompagna lungo la strada fino a Detroit.

Il Michigan e’ lo stato delle automobili…Qui hanno sede la Ford e la GM…Noi andiamo a vedere il Museo Henry Ford, magnate e creatore delle prime fabbriche di automobili.

Ford volle questo museo per conservare oggetti, macchine agricoli, macchinari da fabbrica, auto, aerei, arredamento, treni, e tanto altro inventato ed utilizzato in america dalla fine del 1800 ad oggi…Esposizione molto interessante e ben curata che mostra molto bene il modo di essere e di vivere degli americani.

Decidiamo di non visitare Detroit sotto consiglio di alcuni americani a cui abbiamo chiesto consiglio perche’ la citta’ non offre molto ed e’ pericolosa.

Dovendoci dirigere verso le cascate del Niagara entriamo nell’OHIO, 15 stato, e deviamo verso sud in direzione dell’Amish Country…

Gli Amish sono una confessione di stampo cristiano protestante anabattista, nata in Svizzera nel ‘500 e stabilitasi negli Stati Uniti d’America dal 1700. Attualmente la più grande comunità Amish si trova proprio in Ohio.

Un Amish vive in una comunità dal tessuto sociale robusto, basato su forti legami familiari e su un’ancora più forte identità religiosa. Salvaguardare questa società è fondamentale per ogni Amish e le sue azioni sono votate a questo.

Esistono regole maturate nei secoli cui gli Amish fanno riferimento: il cosiddetto Ordine, l’Ordnung, che discendono da concetti e passi ricavati dalla Bibbia. Le regole non sono moltissime, per cui la comunità si fa carico di spiegarne la non sempre ovvia applicazione quotidiana ai bambini. Gli Amish vivono come contadini e artigiani in campagne che tengono gelosamente libere dalle intrusioni della civilizzazione che possano intaccare i loro princìpi guida.

L’elettricità non è ammessa, poiché rovina la naturalezza del creato la semplicità del vivere, mentre fonti alternative di energia (come il vento, il sole, l’acqua) sono le benvenute. Non esistono automobili, poiché l’intento di un Amish è di vivere con semplice umiltà tra i suoi cari e simili: questo fa degli Amish dei buoni allevatori di cavalli (principale forza motrice), che tirano i semplici carri neri coperti o meno (detti buggies) che sono diventati il simbolo dei questa comunità.

Gli Amish vestono fuori dal tempo. Gli uomini portano sempre il cappello e vesti scure, dal taglio semplice, prive di cerniere lampo e in parte anche di bottoni. I calzoni hanno fondo largo e orlo alto, sia per motivi di praticità sia per motivi di modestia. A partire da quando si sposano portano la barba, come chiede la Bibbia, ma non i baffi che associano con la vita militare e i suoi disvalori di violenza.Le donne hanno abiti privi di ornamenti dalle maniche lunghe, con grembiuli e cuffiette che coprono i capelli che non tagliano mai. Se sono nubili hanno cuffie nere, da sposate bianche. La gonna del vestito è lunga a metà gamba per essere modesta e pratica al tempo stesso. Nessuna donna porta gioielli e in generale nessun Amish porta oggetti vanitosi e superflui. Lo stile è quello di un tardo 1800 estremamente semplificato e votato ai molti lavori pratici che svolgono. Gli Amish aborrono la televisione, ma amano leggere libri e riviste, se non offendono i loro princìpi.

Forse ci siamo dilungati troppo ma e’ davvero interessante scoprire questi diversi modi di vivere!!!! Troviamo alloggio a Millersburg. 23 agosto Sveglia e colazione al Comfort Inn, premiato da noi come la migliore catena di motel americana dopo averne provato tanti! Ci dirigiamo a Berlin, fulcro degli Amish Country…Tutte le casette della stradina che taglia in due il paese sono negozi che vendono oggetti in legno o pietra fatti da artigiani amish…Sarebbe carino comprare tante cosette per il nostro giardino ma e’ domenica ed e’ tutto chiuso!!!! Ci addentriamo in alcune viuzze di paese e subito comincaimo ad incrociare calessi trainati da uno o due cavalli…Uomini con la barba e cappello nero e donne con la cuffietta…Ragazzini con camicia bianca e pantalone nero e cappello a falde larghe che ci guardano un po’ incuriositi ed unpo’ intimiditi qualcuno ci saluta ed intorno a noi solo praterie con case e fattorie, cavalli e mucche…Sembra davvero di essere fuori luogo…Noi con la nostra auto e loro con i carretti…Loro i normali e noi gli alieni venuti dal futuro…Noi con il nostro fututro incerto e loro con un passato forte e attuale che li mostra sereni e veri!!! A malincuore lasciamo questa conteanon prima di aver assaporato alcune prelibatezze locali in un ristorante di cucina svizzera e riprendiamo le grandi arterie per dirigerci alle cascate del Niagara in Canada.

Per farlo passiamo dallo stato della PENNSYLVANIA, 16 Stato in cu ritorneremo e in quello di NEW YORK, 17 Stato.

Il passaggio dalla fronitera USA-CANADA e’ una pura formalita’ ma un po’ di fila occorre farla.

Cominciamo gia’ a vedere da lontano un nuvolo che a noi sembra fumo…La scoperta arrivera’ a breve! Troviamo alloggio stupendoci di quanti alberghi, ristoranti e addirittura casino’ siano sorti grazie ad una bellezza naturale. Non perdiamo tempo e alle 22 facciamo il primo incontro notturno con le cascate…Illuminate da fasci di luce multicolore…

Cosa era quel “fumo”?…Non e’ che tutta l’acqua che si nebulizza per il fortissimo impatto della cascata! Rori si sbizzarrisce come non mai e fotografa le cascate da ogno angolazione e ad ogni cambio di colore.

Ceniamo con pizza e contorno di spaghetti. 24 agosto la giornta e’ completamente dedicat alla scoperta delle cascate del niagara a 360 gradi e piu’! il tutto inizia stamattina con una mega fila per fare i biglietti “adventure pass”, che ci permetteranno di accedere a :”maid of the mist”,battello che ci porta fin sotto le cascate per ammirare tutta la loro potenza e imponenza…Ci siamo fatti il bagno totale malgrado i k-way fornitici da loro che svolazzano da una parte all’altra della barca…Quello di rori a un certo punto mi ha avvolto a mo’ di domopack!!! poi siamo passato al”white water walk” , camminata a pochi metri lung le forti rapide del niagara river…Qui per fortuna ci siamo asciugati dalla precedente acqua! spostamento con pullmino alle table rock,dove assistiamo ad un filmato in 4d il “niagaras fury” che consiste in un viaggio nella storia della formazione delle cascate da 10.000 anni fa’ a oggi…Seconda inzuppata d’acqua! ultima avventura nel “journey behind the falls” …Un ascensore ci porta ai piedi della cascata , dove da 50 metri d’altezza vengono giu tonnellate d’acqua..Il suono e’ assordante …La forza della natura e’ incontrastabile…Totale bagno di acqua !! non contenti risaliamo su e ci ammiriamo ancora le cascate con uno spettacolare arcobaleno assorbendo gli ultimi litri d’acqua che ci spettano! sosta in albergo e poi cena in un buonissimo ristorante giapponese,scunfunnuto (nascosto) e fuori dai circuiti turistici! domani si ritorna negli USA. 25 agosto la sveglia stamane e’ alle sette e trenta perche il viaggio da intraprendere e’ di sette ore! attraversiamo in parte lo stato di new york scoprendo che la capitale e’ una piccola cittadina di nome Albany ed infine entriamo nella pennsylvania.

nel tardo pomeriggio giungiamo a philadephia trovando un carinissimo albergo vicino al fiume e in pieno centro sito in un palazzo d’epoca con stanze stile 800.

con un sole calante ma ancora ben caldo andiamo alla scoperta della citta,girovagando qui e la’ per le strade ,dentro il parco storico e principale della citta vecchia fino alla city hall.

entriamo in un mega store di musica dove,dopo tanta ricerca ,riusciamo a trovare il cd del cantante(a noi anonimo) della canzone del nostro viaggio ” people are crazy” …Lui e’ Billy Currington! compriamo subito il cd piu un altro di musica country di autori vari…Abbiamo cosi completato la nostra raccolta delle musiche nate e cresciute negli stati da noi attraversati.

tornando passiamo da viuzze strette con palazzetti bassi costruiti con mattoncini rossi…Sembra veramente un quadretto! la citta e’ tranquilla, molto a misura d’uomo, senza uno sky line che contraddistingue le altre citta’ americane.

la gente cammina senza fretta e nei parchi siede molta gente leggendo libri o riviste.

la cena ovviamente a base della specialita del posto…Cheesesteak, cioe un panino enorme ripieno di carne e formaggio fuso! Rori ha divorato il suo e meta’ del mio. 26 agosto Ormai mancano pochi giorni alla conclusione di questo viaggio!!! Con un caldo afoso e umido giriamo la citta’ di Philadelphia..Anzi coma cantava Bruce Springsteen “The streets of Philadelphia”.

Philadelphia e’ stata la prima capitale degli USA fino al1790 e per questo e’ piena di luoghi storici. Infatti qui nacque il primo governo americano e i 13 delegati delle colonie si riunirono per ratificare uffucialmente la dichiarazione di indipendenza, che fu poi letta in pubblico sempre qui per la prima volta. Per onorare uno degli avvenimenti piu’ importanti della storia americana rintocco’ la “liberty BELL”, un campana di bronzo che resta ancora per gli americani uno dei piu’ forti simboli di indipendenza e liberta’.

Noi abbiamo calpestato tutti questi luoghi della memoria storica americana siti nella “Indipendence National Historic Park”.

Dopo cosi’ tanta storia ci siamo spostati nell’Italian Market…Un mercato all’aperto molto pittoresco dove pero’ al girono d’oggi di italiani che vendono non si vede neanche l’ombra…Solo messicani e cinesi, cioe’ i nuovi emigranti.

Qui abbiamo pranzato con il cheese steak di Genos, uno dei piu’ rinomati della citta’.

Non petevano lasciare Philadelphia senza essere andati a vedere quella che fu la location di una scena madre del primo film “Rocky”…Lui che all’alba corre su per una lunghissima gradinata (ingresso del Museo of Arts) e in cima alza le braccia…Rori ne ha fatto un remake…Se quello era “Stallone”, Rori sembrava piu’ un Pony!!!! Philadelphia e’ una delle citta’ piu’ tolleranti e apete alle diversita’..Qui si trovano ristoramti di tutte le etnie..Quindi stasera ceniamo in un ristorante cubano dove mangiamo squisitamente! 27 agosto Caro Blog oggi visitiamo la regione sud-orientale della Pennsylvania. Siamo nella Dutch Country, Duch da Deutsch, dato che parlano un dialetto tedesco, …Siamo di nuovo tra i nostri cari hamish!!! Questa comunita’ della Pennsylvania e’ piu’ aperta ripsetto a quella dell’Ohio, e alcune fattorie danno la possibilita’ di ospitalita’ in piccole camere molto spartane…E noi ne approfittiamo per trascorrere un giorno di relax e una notte in campagna. Dove troviamo alloggio la proprietaria e’ una vecchietta amish che ci accoglie, ci mostra la casa e quella che sara’ la nostra stanza. Ci da’ gli orari per la colazione (h 8 del mattino!), ed infine ci invita per domattina a partecipare alla colazione vestiti in maniera piu’ accollata facendo segno a Miki, che aveva una semplice canotta nera e non particolarmente scollata. Quindi in stanza Miki si cambia subito mettendo maglietta a mezze maniche in osservanza ai loro usi e costumi.

Giriamo per le stradine della contea mangiando degli ottimi pretzel fatti in casa ed un ottima limonata.Dopo aver giarto per alcuni loro negozietti, in cui sono ammucchiati centinaia di oggettini soprattutto in legno e stoffa ( qui la produzine locale e’ soprattutto il patchwork) abbiamo fatto un unico pasto presso una fattoria a gestione familare a menu’ unico a base di patate dolci caramellate, salsiccia di produizone propria, noodles al burro, dolcetti come lo shoofly pie.

Facciamo ritorno nella nostra fattoria e facciamo conoscenza con alcuni componenti della famiglia, in particolare le due bimbe che a piedi nudi, come qui si usa fare in estate, ci danno a parlare e ci raccontano un po’ di loro.

Questa e’ davvero ” plane people” gente semplice…Che bello!!! Alle 21:30 siamo gia’ nella nostra stanzetta…Fuori il buio piu’ assoluto… 28 agosto Notte passara ad ascoltare le cicale…Il silenzio qui e’ assordante!!! Scendiamo alle h 8 e troviamo anche una coppia di tedeschi ospiti…Facciamo colazione con toast frutta e caffe’.

A capo tavola c’e il padrone di casa , un amish con una lunga barba e il loro abito tipico mentre la moglie ci prepara il breakfast.

Poi lui ci invita a fare una preghiera prima di iniziare, mentre noi gia avevamo afferrato la nostra premuta d’arancia!!! Pregiera e poi lui e la moglie intonano una canzone con accompagnamento di fisarmonica a bocca.. Noi restiamo un po’ tra il basito e l’emozionato …Sopraggiungono anche i nipotini, bellissimi nei loro semplice vestitini monocolore, salopette per i maschietti, gonnelline per le femminucce, eta’ compresa tra i 5 e i 10 anni. I 4 ci cantano una canzoncina che parla della loro contea…STUPENDI!!! A fine colazione il nonno ci porta a vedere la lavatrice ed altri oggetto che funzionano senza corrente elettrica e il suo cavallo con annessa carrozza. Rori ci sale e fa finta di guidarla, pensando nel traffico di napoli quanto potrebbe ritornare utile senza la frizione !!!!!! Saluti generali a questa semplice e allegra famiglia e poi partiamo per Washington…La capitale!!! Entriamo cosi’ nel nostro ultimo stato, il 18 del nostro viaggio …Il MARYLAND!!! Troviamo una giornata piovosa ma calda e come nostro solito andiamo subito in giro per la citta’.

La prima tappa non puo’ non essere che la Casa Bianca…Si vede abbastanza da vicino e il servizio di sicurezza non e’ cosi’ asfissiante come pensavamo. Forse perche’ Obama e’ a Boston per un funerale (come appreso dal poliziotto di guardia).

Giriamo intorno alla casa…Anzi al parco che la circoanda e facciamo un po’ di foto.

Poi ci dirigiamo sul Mall, che visiteremo domani. Ma intanto visto che e’ aperto entriamo nel Museo di Scienze Naturali…E’ qui che hanno preso spunto per il film “Una Notte al Museo”. Pieno di scheletri di dinosauro, riproduzioni di animali e atnto altro.

Passeggiamo un po’ e vediamo il Capitol, il Washington Monument e la White House illuminati…Danno un senso di fierezza e di pienezza!!!! 29 agosto Washington, sita nel distretto di Columbia (quindi fa stato a se’), e’ la citta’ piu’ politica e diplomatica degli USA, oltre ad essere la sola a non aver grattacieli ma solo imponenti palazzi governativi.

Oggi abbiamo visitato tutta l’area del National Mall, zona a forma rettangolare lunga circa 3 Km, le cui estremita’ sono delimitate dal Capitol Hill e dal Lincoln Memorial.

In questa grande zona sono avvenuti e avvengono tutt’oggi grandi raduni di massa, di protesta o di gaudio. I suoi lunghi lati sono costellati da numerosi ed imponenti musei.

Noi iniziamo la nostra visita al Visitor Center della Casa Bianca, dove con video e pannelli illustrativi viene mostrato tutto cio’ che a noi comuni mortali non e’ dato vedere!! Da li’ arriviamo al capitol Hill, il Campidoglio, in cui dal 1800 ha sede il potere legislativo della nazione ovvero il Congresso.

Caso ha voluto che proprio oggi e’ avvenuto qui l’ultimo saluto istituzionale al senatore Ted Kennedy, deceduto ieri.

Una folla di persone si e’ radunata e sotto lo sguardo vigile della security che controllava tutto e tutti siamo rimasti in attesa del feretro.

E’ giunto scortato dalla polizia e con il seguito di rappresentanti della famiglia Kennedy e personalita’ politiche.

Dopo un discorso commemorativo tutta la folla con fervore patriottico ha intonato l’inno americano dando l’ultimo saluto…

Da qui ci siamo diretti prima verso il Washington Monument, poi al National WW II Memorial, grande fontana che commemora i caduti della seconda guerra mondiale, ed infine al Lincoln Memorial che rappresenta con una grande statua seduta quello che e’ stato il piu’ grande presidente di questa nazione.

Ultima cena americana a base di costolette ricoperte di salsa barbecue e birra budlight!! 30 agosto Valigie pronte…Alle h 17 il nostro volo decolla dall’aereoporto di Washington..Arriveremo in italia la mattina del 31…

Un coast to coast lungo e pieno…Dall’oceano pacifico a quello atlantico…Dalla costa californiana ai deserti della death valley, dalle praterie texane al grande delta del mississippi, dalla profondita’ del Gran Canyon alla maestosita’ dei grandi laghi…

Questo viaggio durato 33 giorni, in cui abbiamo percorso 6.600 mglia ( pari a 10.600 KM), attraversato 18 STATI con piccolissima puntata in Canada, cambiato 25 alberghi di varie categorie, mangiato specialita’ dei vari stati esagerando con “carne, patatine e coca-cola”, ci ha permesso di conoscere un popolo multietnico ben omogeneo ed integrato, disponibile e cordiale, dal solare e aperto californiano all’orgoglioso texano, passando per l’allegro e vivace abitante della Lousiana, al musicale Tennessee, dal metropolitano abitante di Chicago ai semplici Hamish, fino ai patritottici cittadini di Washington…

un paese, insomma, carico di contraddizioni che lo rendono unico e irripetibile…

GOD BLESS AMERICA!!!!!



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