Cluj-Napoca, Transilvania ma non troppo
Cluj-Napoca è piccolina, a misura d’uomo e si gira tutta a piedi. Non ha particolari monumenti imperdibili, è piccolina, ordinata e pulita, più che altro una cittadina universitaria piena di giovani e di locali.
Quando abbiamo addirittura sentito che la squadra locale sarebbe stata impegnata in Champions League, io e miei amici ci siamo detti che non avremmo potuto a quel punto non andare a visitare la famosa “capitale della Transilvania” per un weekend. Il mio favorito volareweekend, subito dopo le vacanze estive, ci aveva suggerito che il weekend più economico per una visita della città sarebbe stato proprio quello prossimo al 1 novembre: visitare la “capitale della Transilvania” proprio il weekend di halloween era un’occasione da non perdere, anche per evadere dalla banalità delle feste in discoteca che Milano propone. E così abbiamo prenotato il volo e un simpaticissimo ostello a prezzi davvero ridicoli: 60 euro il volo e 12 euro a notte per l’ostello, pulitissimo, in centrissimo e con tutti i comfort. L’aeroporto è molto vicino alla città, il cui centro si raggiunge con un semplice biglietto urbano del bus. Ricordatevi di timbrare il biglietto!! Non è affatto banale, perché l’obliteratrice non è elettronica, è meccanica vi sfido a individuarla sul bus. Giunti all’ostello a mezza mattinata, siamo subito usciti per fare un giro della città. La città è piccolina, a misura d’uomo e si gira tutta a piedi. Siamo stati fortunati nel trovare sempre sole. Non ha particolari monumenti imperdibili, è piccolina, ordinata e pulita, più che altro una cittadina universitaria piena di giovani e di locali. Quelli di Cluj Napoca si sentono infatti un elite rispetto alla più grande e incasinata capitale Bucarest dai cui abitanti tendono a discostarsi descrivendoli spesso come dei rozzi. Mi sembrava quasi di sentire gli odiosi discorsi tra il nord e il sud d’Italia. Nei locali purtroppo è ancora consentito fumare liberamente senza il minimo accorgimento su qualsiasi tipo di ricircolo dell’aria: in Romania fumano davvero tutti e pure in gran quantità, l’aria diventa subito irrespirabile, i vestiti puzzano e gola e occhi bruciano purtroppo. La vita notturna è comunque molto viva e si protrae tardi nella notte. Per saltare da un locale all’altro basta muoversi a piedi, sono quasi tutti in centro (Diesel, My Way, Waterloo) tranne la discoteca Obsession che è un po’ più fuori: ce ne hanno parlato tutti tutte le sere molto bene ma noi l’unica volta che abbiamo provato ad andarci l’abbiamo trovata chiusa.
Cluj si gira il primo giorno che si arriva. Il secondo giorno abbiamo provato a esplorarne i dintorni. Alla stazione dei treni scopriamo che il castello del conte Vlad (quello dove Bram Stoker ha ambientato il film sul conte Dracula), situato a Brashov, dista da Cluj circa 500km così desistiamo dall’idea e ci concentriamo sulla più vicina Sighisoara, una delle residenze del conte e ora Patrimonio dell’UNESCO. Attenzione alle ferrovie romene: sono l’antitesi dei treni giapponesi a lievitazione magnetica.. 200km in 4 ore abbondanti: un’odissea, e al ritorno ancora peggio… 8 ore per guasto alla locomotiva!! Sighisoara è carina, una piccola cittadina davvero nel cuore della Transilvania, in mezzo alla campagna. Ha tutta una piccola cittadella medievale arroccata su una collina con tanto di cimitero, dalla cui visita durante il weekend di halloween non ci si può ovviamente esimere. Impossibile venire via da Sighisoara senza un souvenir del conte Dracula.
Insomma, un weekend a Cluj ci può stare ma non sforzatevi di andarci per forza nel periodo di halloween. Forse più che un weekend sarebbe meglio andarci per una settimana, usandola solo come aeroporto di arrivo e partenza e noleggiandoci una macchina. Cluj Napoca più che “capitale della Transilvania” ne è semmai la porta di accesso…