City break a Zaragoza

Weekend nella città aragonese
Scritto da: Fabio Pinelli
city break a zaragoza
Partenza il: 07/11/2014
Ritorno il: 09/11/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Sfruttando un voucher di sconto gentilmente concesso da edreams e la tariffa super low cost di Ryanair per questa tratta, prenoto a settembre una rapida fuga di 2 giorni a Saragozza. Da venerdì 7 a domenica 9 novembre. Volo Ryan + 2 notti in hotel 68€ a testa (siamo in due, io e la mia ragazza).

DAY 1 (7 novembre)

Partenza da Bergamo alle 6.50, arrivo a Saragozza alle 9. L’aeroporto è molto piccolo, 5 voli in arrivo in tutta la giornata. All’uscita si trova subito la fermata dell’autobus che porta in centro città: costo €1,70 circa, durata tragitto 45’, buona probabilità di fare il viaggio in piedi sul bus. L’ultima fermata dell’ autobus lascia di fronte alla Puerta del Carmen in Paseo Maria Augustin. E’ la fermata a cui scendere se si alloggia in centro, altrimenti c’è una fermata precedente in zona Delicias (stazione treni) – area Expo. In alternativa si può prendere il taxi che dovrebbe costare attorno ai 20/30€.

Noi scegliamo l’opzione bus e scendiamo in Paseo Maria Augustin da dove ci dirigiamo verso l’hotel Via Romana, che si trova nel Casco Antiguo in fondo a Calle Don Jaimè I, a due passi (due veramente) dalla Plaza del Pilar, principale attrazione della città. Sbrighiamo le formalità e alle 11 circa iniziamo la visita della città, prima però ci concediamo una colazione a base di churros y chocolate. Li avevo già provati a Siviglia dove erano tondi mentre qui a Saragozza sono dritti.

La visita inizia dal Mercado central, mercato coperto che ospita moltissimi banchi di pesce, carne, frutta fresca, frutta secca, verdura. Molto caratteristico data l’assenza di turisti all’interno. Seguendo la strada verso il Rio Ebro giungiamo alle Murallas (mura romane) di fronte alle quali si erge la Iglesias de San Juan de los Panetes (caratteristica la torre pendente stile torre di Pisa) e la Torre de la Zuda. Proseguendo verso destra si apre la bella e ampia Plaza del Pilar. In questa piazza si possono ammirare la Basilica Nuestra Senora del Pilar, l’Ayuntamiento (municipio), la Lonja e la cattedrale di San Salvador nota come la Seo.

In primis visitiamo la Lonja: edificio rinascimentale che ospitava le negoziazioni dei mercanti dell’epoca. L’ ingresso è gratuito e siamo fortunati perché allestita c’è una bella esposizione di tale Enrique Larroy, pittore spagnolo, intitolata “Chapa y pintura”. Successivamente entriamo nella cattedrale (la SEO) pagando il ticket di 4€. Scegliamo di non prendere l’audioguida. All’interno troviamo allestite anche un paio di sale con antichi arazzi di varie dimensioni, alcuni dei quali davvero imponenti.

Terminate queste prime visite, decidiamo di inoltrarci un po’ a caso nelle vie del casco antiguo e peregrinando per le viuzze giungiamo a Plaza de Espana dove ci concediamo una birretta ed un po’ di relax in uno dei bar con tavolini all’aperto. Seduti fuori col sole splendente si sta piuttosto bene, la temperatura è gradevole, solo un po’ di fresco sale quando tira vento. Una volta riposati, ripartiamo verso l’ultima tappa da visitare nella nostra prima giornata, ovvero il Palazzo de la Aljaferia. Per arrivarci seguiamo da Plaza de Espana il Paseo Indipendencia dove ci concediamo un po’ di shopping infatti qui ci sono numerosi negozi di abbigliamento, un Corte Ingles ed in fondo al Paseo un altro centro commerciale. Dopodichè percorriamo il Paseo Maria Augustin che ci conduce al Palazzo. Facciamo una piccola deviazione per vedere Plaza Toros Misericordia che però è chiusa (e credo non visitabile) quindi facciamo solo qualche foto all’esterno. Il venerdì l’Aljaferia è aperta solo dalle 16 alle 18.30 mentre il sabato è aperta anche la mattina dalle 10 alle 12.30. Il biglietto è di 5€. Il palazzo è stato ristrutturato negli anni 80’ ed oggi ospita il Parlamento Aragonese. Questo palazzo, simile nello stile all’Alcazar di Siviglia e all’Alhambra di Granada , è uno dei monumenti più rappresentativi dell’arte mudejar aragonese.

Usciti dal palazzo e dopo aver passeggiato nel fossato che lo circonda, torniamo verso il casco antiguo. Lungo la strada passiamo di fronte al CaixaForum dove siamo indecisi se entrare o meno ma alla fine non entriamo perché intuiamo che probabilmente stavano proiettando qualche cartone animato della Pixar. Quindi riscendiamo per il Paseo Indipendencia, ci fermiamo in un bar per un pranzo/cena a base di birra e bocadillos de jamon iberico y queso, poi prendiamo Calle Alfonso I che ci conduce proprio di fronte alla Basilica del Pilar. Entriamo a visitarla ma rimandiamo all’indomani la salita in cima alla torre.

Il programma visite della prima giornata è concluso, infatti torniamo in hotel a riposare e in serata usciamo solo per fare delle fotografie notturne alla stupenda basilica dal Puente de Piedra.

DAY 2 (8 novembre)

Le cose principali che ci siamo programmati di fare oggi sono: visitare l’area Expo in mattinata, visitare la zona Università-stadio-parco Jose Antonio Labordeta nel pomeriggio, salire sulla Torre del Pilar verso l’ora del tramonto.

Fedeli al nostro programma quindi usciamo dall’hotel, attraversiamo la Plaza del Pilar, facciamo colazione in un piccolo bar della piazza e prendiamo il moderno e comodo tram alla fermata delle Murallas (biglietto 1 corsa €1,50 circa). Scendiamo alla fermata Pablo Neruda e dopo 5 minuti di camminata siamo nell’area dell’Expo 2009. L’unica attrazione rimasta visitabile è l’Acuario Fluvial mentre i vari Pabellon de Aragon, Pabellon de Espana, la Torre del Agua e il Palacio de Congresos Aragon sono ormai chiusi. C’è anche una funivia che attraversa l’area ma anche questa è ferma. Qui ormai la gente viene per godersi l’aria aperta e gli ampi spazi. Vediamo tantissime persone infatti con i roller.

Noi entriamo all’acquario (biglietto 14€) e rimaniamo soddisfatti alla vista di coccodrilli, iguane, scimmie, piranha, carpe giganti ecc.. quindi nonostante il costo del biglietto non troppo basso consiglierei un giro. Poi ci spostiamo verso il Parque del Agua Luis Bunuel passando a fianco della scultura “El alma del Ebro” creata dallo scultore Jaume Plensa in occasione dell’Expo, alta 11metri e formata da tantissime piccole lettere concatenate fra loro; passiamo a fianco della Torre del Agua e ci ritroviamo nel parque del agua dove rimaniamo stupefatti da quello che accade: una chiusa d’acqua viene aperta per riempire in men che non si dica un piccolo fiumiciattolo artificiale dove dei ragazzi con kayak e gommone si lanciano nella pratica di kayak appunto e rafting. La cosa sconvolgente per me è stata vedere la possibilità cosi semplice di praticare questi sport nel bel mezzo di una città, essendo abituato a considerarli sport da praticare nei fiumi di montagna. Bè, molto bello ed efficiente. Una passeggiata in questa zona è molto piacevole … noi ci addentriamo nel parco tornando poi da dove siamo venuti ma passando per il Pabellon Puente.

Visitata l’area Expo riprendiamo il tram in direzione opposta e scendiamo alla fermata Plaza San Francisco: appena entrati nell’area dell’Universidad non rimaniano entusiasmati così ci spostiamo subito verso il Parque Grande Jose Antonio Labordeta molto bello con le fontane in funzione. Lo percorriamo tutto per il lungo e saliamo in cima alla statua. Da qui si gode di un bel panorama soprattutto del parco ma anche della città. Tornando indietro facciamo una piccola deviazione perché voglio vedere La Romareda, stadio del Real Zaragoza. Dò solo una rapida occhiata all’esterno e poi via.

Saliamo nuovamente sul tram e scendiamo a Plaza de Espana per passeggiare ancora un po’ per i negozi del Paseo e di Calle Alfonso I. Avvicinandosi l’ora del tramonto ci dirigiamo in Plaza del Pilar ed entriamo di nuovo dentro la Basilica. Prendiamo l’ascensore che sale in cima ad una delle torri (biglietto sui 3€). Da lassù si ha una fantastica vista della città a 360 gradi e si possono ammirare dall’alto i bellissimi tasselli colorati delle cupole di questa meravigliosa basilica. Consiglio davvero di salire al tramonto.

Il programma visite è concluso quindi, come ieri, torniamo in hotel per un po’ di riposo ma la sera ci concediamo una cena aragonese come si deve. Scegliamo il ristorante El Ciclòn situato in Plaza del Pilar, molto carino, arredato in stile industriale e che offre un menù ricco di finger food … dato che il ristorante è pieno dobbiamo attendere un po’ quindi ne approfittiamo ordinando una carra (brocca) de sangria che beviamo al bancone e che va giù che è un piacere. Trovato posto a sedere, ordiniamo paella aragonese (paella base di carne) che ci viene servita in piatti tipici aragonesi coloratissimi. Dopo cena rifacciamo un giro per le vie del casco antiguo per goderci gli ultimi momenti di questo city break. Ripassiamo dal Mercado Central, prendiamo Calle Manifestacion dove scorgiamo una bella chiesa che non avevamo ancora visto Iglesia de Santa Isabel de Portugal e poi rientriamo in hotel dopo aver ammirato per l’ultima volta la Basilica dal Puente de Piedra.

DAY 3 (9 novembre)

Rientro in mattinata. L’aereo decolla alle 9 così ci tocca alzarci presto per raggiungere a piedi il Paseo Maria Augustin dove alle 7 prendiamo il bus che in 40 minuti circa ci riporta all’aeroporto. La fermata per l’aeroporto è nello stesso punto in cui il bus ci aveva lasciati. Arriviamo puntuali e ritorniamo in patria soddisfatti di questo weekend economico che ci ha permesso di scoprire una nuova città e di respirare un po’ di Espana. Cosa che fa sempre piacere.

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Basilica del Pilar

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Zaragoza view

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Basilica del Pilar

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Us in Zaragoza

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Parque Grande Labordeta

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Plaza de Espana

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Punte Tercer Milenio

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Area Expo



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