Circondato dall’oceano: Isola di pasqua

Il volo 841 della LanChile stava facendo una manovra strana nell’approcciare la pista dell’aereoporto Mataveri. Mi ricordava lo stesso approccio che ogni aereo ha nell’atterrare a Palermo,la mia citta natale. A Palermo per via del vento e della posizione della pista l’aereo gira intorno al golfo di Mondello e ti permette di avere una...
Scritto da: giancarlovic
circondato dall'oceano: isola di pasqua
Partenza il: 29/01/2005
Ritorno il: 12/02/2005
Viaggiatori: da solo
Spesa: 2000 €
Il volo 841 della LanChile stava facendo una manovra strana nell’approcciare la pista dell’aereoporto Mataveri. Mi ricordava lo stesso approccio che ogni aereo ha nell’atterrare a Palermo,la mia citta natale. A Palermo per via del vento e della posizione della pista l’aereo gira intorno al golfo di Mondello e ti permette di avere una veduta fantastica della citta. Nel caso dell’Isola di Pasqua, o Rapa Nui, come viene chiamati dagli abitanti locali, l’aereo sorvola tutta l’isola permettondone l’itera vista per poi ritornare e atterrare nel piccolo aereoporto che ospita solo I voli da e per Santiago del chile e Tahiti.

Il saluto in lingua locale, Iorana, i tratti facciale delle prime persone che vedo ed il fatto che ci accolgono con collane di fiori mi ricorda che mi trovo in un isola polinesiana a 5000 km dalla costa sud-americana. La prima serata la passero in un’albergo gratis perche ho portato una cassa da Santiago per il fratello propietario di quel residential, poi le alter 13 notti ho dormito in un camping ( www.Mihinoa.Com ) dove mi sono trovato come a casa mia. Martha e Roger con la loro figlia Mihinoa gestiscono l’unico camping dell’isola, a parte a fare dei prezzi economicissimi e a mantenere tutto pulito e ordinate devo dire che riescono a mantenere un’atmosfera davvero familiare. Tra l’atro l’ultima sera che sono stato li loro e alcuni della loro famiglia hanno fatto una festa invitando anche tutti gli ospiti del campeggio a mangiare il cibo locale, il curanto, sarebbe la carne che viene cucinata sotto terra o attorno delle pietre calde.

Avevo anticipato il mio arrivo a Rapa Nui per il fatto che dal 29 gennaio al 12 Febbraio ci sarebbe stato la Tapati,cioe la festa piu importante per gli abitanti dell’isola. Consiste in varie gare tra due clan dell’isola per ellegere la regina dell’anno. Ci sono varie gare di sport, coraggio, canto, ballo, cucina e altro. Ai vincitori delle gare viene assegnato un punteggio che sommando a quelli della proprio squadra permette di fare vincere la candidata del proprio gruppo. Questo mi a permesso di ascoltare e vedereogni sere le dance e i canti polinesiani dell’isola, la cosa piu bella e che nulla era fatto per i turisti,ma e’ un modo per tramandare le loro usanze e la loro cultura ai piu piccoli.

Una gara simpatica e’ stata quella di Haka Pei, cioe una gara di coraggio dove una dozzina di partecipanti si lanciano da una collina alta e molto pendente su due tronchi di banano senza essere legati!!! Sembra una cosa da poco ma vi assicuro che ci vuole coraggio per farlo perche’ chi prende la giusta scia nel tracciato puo arrivare anche a scendere a 80 km all’ora!! Un’alta gara e’ stata una staffetta a 4, I partecipanti correvano a piedi scalzi con due caschi di banane molto pesanti alle spalle, quello era il testimone che dovevano passare al loro compagno di squadra!!! L’ultimo giorno c’e’ stata una sfilata dei due gruppi, si trattava di due grandi carri con I simboli pasquensi e con I due gruppi che sfilavano dietro la loro candidata. Anche a noi turisti ci hanno permesso di unirci a loro e truccarsi come loro. Truccare non direi proprio perche consisteva di pitturarci tutti di rosso e sfilare quasi nudi solo con un costume tipico. E stato a dir poco stupendo, mentre sfilavamo i nativi come sempre cantavano le loro canzoni mentre noi a piedi scalzi e truccati ballavamo al ritmo di quella musica. Alcune foto li potete vedere qui. La prima sensazione che ho avuto in quest’isola e’ stata quella di essere circondato dall’oceano. Rapa Nui e’ molto piccola, la costa piu lunga di questo triangolo di terra e’ di appena 23km. Dovunque ti giri vedi sempre le onde dell’oceano che si scagliano sulla costa sfruzzandoti sempre un po d’acqua. Sia alla sera per I tramonti che al mattino per le albe puoi assistere ad uno spettacolo mozziafiato vedendo il sole tramontare o ascendere di fronte alla vastita dell’oceano in fronte a te.

Naturalmente la maggior parte dei visitatori e turisti viene attratta dal fascino del mistero che vanta l’Isola di pasqua. Il primo senza dubbio riguaro i Moai. Famosissimi in tutto il mondo, in realta non si sa ancora come gli antichi abitanti abbiano spostato queste pesantissime statue dal sito principale dove sono state scolpite fino a portarli in giro per una ventina di chilometri. Bisogna tenere conto che due secoli fa non c’erano alberi in quell’isola e quindi e da escludere l’uso di tronchi o legna come materiali. Un’alto mistero anche se ci sono molte opinioni al riguardo e’ l’origine di questo popolo. Anche se l’idea piu diffuso e secondo me la piu evidente che I Pasquensi siano polinesiani molti pensano in realta che I primi abitanti sono venuti dal Sud america e che poi si sono mischiati con altri culture polinesiane. L’ultimo mistero che rimarra senza una risposta per sempre e’ la decifrazione di alcune tavole di legno con scrittura chiamate Rongorongo. Dato che a seguito di un’epidemia nell’isola la maggior parte degli abitanti mori, in quel momento cesso anche la tramandazione del significato di quella scrittuta.

In conclusione, quando ho organizzato il mio viaggio, Rapa Nui era alla top della mia lista dei paesi da visitare, e con questo breve racconto avete capito il perche. Posso dire di avere passato due settimane indimenticabili che segneranno il percorsso di ritornare di nuovo in questo posto meraviglioso.



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