Cipro zona greca. Mare, cultura e qualche dritta

Fine agosto in famiglia nell'isola di Afrodite. Mare stupendo, archeologia interessante, caldo bestiale e una cucina molto buona
Scritto da: Lurens55
cipro zona greca. mare, cultura e qualche dritta
Partenza il: 24/08/2016
Ritorno il: 01/09/2016
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
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Cipro: 24 – 31 Agosto 2016

Partecipanti: tutta la famiglia

Prologo

Dopo due “vacanze famiglia” al freddo e all’umido in UK, quest’anno andiamo al caldo. Dove? Cipro è un posto dove non siamo mai stati.

A febbraio comperiamo i biglietti Easy Jet Milano Larnaka (4 PAX 650€ A/R).

A maggio prenotiamo un’auto da rentalcars.it (Hyundai i30) con copertura assicurativa totale (250€) e i pernottamenti con booking.

Il giro prevede visite archeologiche e balneazione:

· Larnaka

· Costa sud

· Pafos e dintorni

· Nicosia

· Aya Napa

Il tour sarà limitato alla parte greca sia per ragioni di tempo sia di assicurazione auto (per la zona turca ci vuole una assicurazione aggiuntiva). La zona turca la lasciamo per una eventuale futura visita.

Mercoledì 24-08-16

Puntiamo il navigatore verso il GP Parking di Somma Lombardo. Parcheggio coperto (chiavi a noi) fino al 31/8 34€.

Il volo Easy Jet parte in orario. L’A320 è quasi completamente pieno.

Dopo un paio d’ore di volo ci informano che l’arrivo a Larnaca è previsto con 20′ di ritardo.

All’arrivo i minuti di ritardo erano 30.

Poiché Cipro non ha aderito a Schengen controllano i documenti, ma per fortuna le code sono molto veloci. Ci fiondiamo alla Budget per ritirare l’auto. Ci rifilano una Hyunday Accent con cambio automatico che ha una miriade di righe sulla carrozzeria, sedili sporchi e varie altre magagne tra cui il freno a mano che tiene poco o niente.

Finalmente arriviamo all’hotel Saint Elena Boutique. Camera doppia con colazione 70 € a notte. La camera è molto piccola. Il bagno è spazioso, ma il lavabo è microscopico. La pulizia in generale lascia un po’ a desiderare. Il pavimento è polveroso e la federa del cuscino è sporca (sono andato a farmela cambiare).

Dato che intorno all’hotel non c’è assolutamente nulla prendiamo il taxi per andare sul lungomare dove è pieno di ristoranti (taxi 8€). Prima pita gyros della vacanza (28€ in 4). Poi ce ne torniamo in hotel a piedi (1400 metri). A mezzanotte ci sono 31°. È anche parecchio umido.

Giovedì 25-08-16

Provo ad aprire la finestra per avere un’idea della temperatura e verifico che alle 7.30 del mattino fa già ben caldo.

Andiamo a fare colazione che risulta essere in linea con l’hotel e cioè di qualità scarsa.

Saldato il conto andiamo a visitare la Chiesa di S. Lazzaro. Una meraviglia sia da fuori sia all’interno. Il Lazzaro in questione è quello che la tradizione cattolica indica come il resuscitato da Gesù il quale ha fatto il vescovo di Larnaca per 30 anni fino alla successiva nonché definitiva morte.

Andiamo poi a visitare la moschea che c’è lì vicino, ma non vale la pena.

Breve giro sul lungomare con acquisto di un ombrellone (10€) che alla fine della vacanza regaleremo a qualcuno visto che non possiamo portarlo come bagaglio a mano sul volo Easy Jet.

Tappa successiva la moschea Hala Sultan Tekke dove ci sono le spoglie di una zia di Maometto.

Vicino alla moschea c’è una vastissima area ricoperta di sale che in autunno, con le piogge, si riempie di acqua e di fenicotteri (che noi non abbiamo ovviamente visto).

Puntiamo quindi verso il sito neolitico di Choirokoitia (ingresso 2.50€). Interessante, ma non imperdibile. Oltretutto quando siamo arrivati erano le 12.30 e la temperatura era di 35°.

Sosta successiva l’antica città di Kourion (ingr. 4.50€). Questo sito vale davvero la pena. Sarebbe stato un peccato saltarlo. Purtroppo anche qui faceva un caldo bestiale, ma almeno era molto ventilato.

Adempiuto agli obblighi culturali ci fiondiamo alla spiaggia di Petra tou Romiou. La Lonely e anche alcuni diari di viaggio che ho letto la descrivono come molto bella. Come scenario effettivamente è vero, ma a livello balneare è poco soddisfacente. La spiaggia è di pietre e quindi molto scomoda, c’è una quantità incredibile di quelle fastidiose alghe a tagliatella che si appiccicano addosso e l’acqua è piuttosto fredda.

Così anticipiamo l’arrivo al residence Melania Gardens di Chlorakas (sobborgo di Pafos). Telefoniamo per avvisare che siamo arrivati e dopo un po’ arriva un anziano signore che ci accompagna all’appartamento, molto grande e arredato proprio bene (spesa per 4 notti 260€ da pagare cash, contrariamente a quanto riportato su booking dove c’è scritto che si può pagare con carta di credito. Ci ha dato comunque la regolare ricevuta).

Ci propone di fare un giro in auto con lui per vedere i dintorni. Ci porta in giro per circa un’ora e mezza e ci accompagna pure ad un grosso supermarket e ci aspetta mentre facciamo la spesa per la colazione di domani.

Tornati all’appartamento ci sistemiamo un po’ alla veloce e andiamo a cena al ristorante King Fisher. Due antipasti, 4 enormi piatti misti di calamari, polpo, mazzancolle, gamberoni, ecc. (ottimo), birra e acqua 64€. Irrisorio. Unica pecca la lentezza del servizio.

Poi a riposare.

Venerdì 26-08-16

Oggi ce la prendiamo con calma visto che il programma della giornata prevede ozio in spiaggia.

Ottima colazione autogestita e quindi partiamo per Coral Bay.

Lungo la strada ci sono tantissimi cartelloni pubblicitari di investimenti immobiliari alcuni scritti in cinese, altri in russo tutti senza nemmeno la traduzione in greco.

La grande spiaggia di Coral Beach è ricoperta di ombrelloni e lettini, ma c’è anche molto spazio libero. C’è pure un mega parcheggio gratis.

Sistemiamo il nostro ombrellone e andiamo fiduciosi verso il mare di un invitante colore azzurro chiaro. Purtroppo vicino a riva ci sono quintali di fastidiose alghe a tagliatella e per un buon 150 metri da riva è pieno di piccole alghe in superficie. Dopo aver balneato un po’ vado ad esplorare l’enorme spiaggia che nella zona più periferica diventa molto stretta, ma il mare, protetto dal promontorio, è favoloso. No alghe, no onde.

Verso mezzogiorno il sole picchia parecchio (36°, ma la cosiddetta temperatura percepita è quella di un altoforno) così torniamo a casa con sosta da Carrefour per approvvigionamenti.

Spuntino a base di specialità greche (inclusi tyropita che abbiamo cotto nel forno).

Riposo in attesa che cali il caldo torrido.

Torniamo a Coral Bay al fondo della spiaggia dove l’acqua è più bella e tra l’altro anche un po’ più calda essendo il fondale più basso.

Si balnea a lungo con piena soddisfazione.

Vediamo un cartello della Municipalità di Pegeia che indica docce pubbliche. Vado per darmi una sciacquata ma quando arrivo scopro che ci va 1€ così devo tornare indietro per prendere la moneta (un po’ pitocchi).

Si torna in camera in attesa che venga ora di cena.

Alle 8 siamo al ristorante Melania sotto una pergola che ha più grappoli di uva (enormi tra l’altro) che foglie.

Prendiamo 2 Moussaka, delle verdure grigliate, patate (vere del loro orto) fritte, un’orata alla griglia e l’immancabile tzatziki. Le porzioni di moussaka sono di dimensioni XXL. Con mezzo litro di vino fatto da loro (così così e pure caro) e l’acqua 67.50€.

Come omaggio a fine pasto ci ha portato un po’ di uva e degli strani canditi fatti da loro (zucca, ochra, mandarancio) talmente dolci che è stato impossibile mangiarli dopo averne assaggiato un pezzettino. Per non offendere l’oste li abbiamo avvolti nel tovagliolo e li abbiamo portati via per buttarli.

Siamo poi andati a vedere Kato Paphos by night. C’era un casino di gente come in ogni lungomare di qualunque città balneare. Banchetti di cianfrusaglie, ritrattisti, caricaturisti, ecc. e ristoranti turistici poco invitanti uno dopo l’altro.

Ci sono tantissimi russi. Il proprietario dell’appartamento ci aveva detto che i russi trascorrevano le vacanze in Turchia, ma essendo adesso in rotta coi turchi per questioni politiche vengono a Cipro.

Sabato 27-08-16

Dopo una succulenta colazione partiamo per Latchi. Meta di oggi la Blue Lagoon dei Bagni di Afrodite.

Il Tom Tom mi fa fare una strada di montagna tortuosissima che ad un certo punto si immette nella comoda e larga strada proveniente da Pafos (maledetto navigatore).

Un po’ prima delle 11 siamo nel parcheggio da dove iniziano alcuni km di strada sterrata piena di buche profonde.

Andiamo a chiedere informazioni per andare alla Blue Lagoon. O si va con un barcone (ma bisogna tornare a Latchi e probabilmente costa molto caro) oppure si va con un Land Rover della società di Taxi Safari-Bus (costo 15€ a persona A/R).

Se ne approfittano un po’, ma andare a piedi su una strada di polvere e pietre per un paio d’ore sotto un sole a picco con le infradito, le bottiglie di acqua, asciugamano, ombrellone, ecc. non è così gradevole.

Dopo circa 25′ di sballottamento arriviamo a destinazione. Una macchina normale non credo possa farcela. In particolare ‘sta schifezza di Hyunday Accent sgangherata che ci ha rifilato l’Avis/Budget non avrebbe fatto neanche i primi 50 metri.

La spiaggia è molto piccola e piena di gente. Troviamo un fazzoletto di sabbia su cui stendere le nostre stuoie e ci buttiamo immediatamente in questo meraviglioso mare che varia dal colore acquamarina al turchese. La temperatura dell’acqua è sui 30° e si sta a mollo “da puciu” (espressione piemontese intraducibile che indica grosso modo una sensazione particolarmente piacevole).

Goduria infinita. Dopo più di un’ora di sguazzo ci rifocilliamo con i tyropitakia. Un po’ di riposo e poi di nuovo a mollo fino alle 15.30.

Non ricordo un mare così perfetto. Forse a Caprera.

Alle 16, puntualissimo, arriva l’autista a riprenderci e dopo mezz’ora di sbattacchiamenti siamo di nuovo alla macchina.

Per tornare a casa non mi faccio più fregare dal Tom Tom e seguo la strada larga. Presumibilmente il malefico navigatore si è offeso, perché ad un tratto si è spento e non ha più voluto saperne di riaccendersi.

Così per ritrovare la strada di casa è stato un po’ problematico, ma ci siamo arrivati lo stesso.

Per cena abbiamo cercato su Tripadvisor i ristoranti di Chlorakas e quello con giudizi migliori è Lava Tavern. Il Tom Tom che, bontà sua ha ripreso a funzionare, non conosce l’indirizzo, Here sembra invece conoscerlo. Non sembra lontano, ma andiamo in macchina lo stesso. Giriamo a vuoto per un bel po’ finché passiamo davanti alla Taverna Thessaloniki. Visto che l’altra taverna sembra introvabile, ci fermiamo a leggere la lista esposta e entriamo. In effetti era tutto buono. Una orata alla griglia (buona) con patatine e insalata costava solo 12€. In 4 abbiamo speso poco meno di 50€.

Anche qui il servizio è lentissimo, ma sembra una caratteristica di tutta l’isola.

L’unico difetto è stato il karaoke, che c’è una sola sera alla settimana e noi l’abbiamo centrata. Di stonati ce n’erano mica pochi.

Tornati in camera sul presto. La giornata a mollo anche senza fare grandi nuotate ci ha comunque stancati.

Domenica 28-08-16

La meta di oggi è la spiaggia di Lara. La strada segue la costa e fino a Agios Georgios è bella. Poi si restringe e gli ultimi 10 km sono di strada sterrata parecchio brutta. Andando molto piano (15km/h) siamo arrivati anche con la nostra scassata Hyunday.

Circa 5 km prima di arrivare c’è un cartello che indica la spiaggia, ma in realtà è una spiaggia fetecchia vicino a cui c’è una taverna.

La vera spiaggia di Lara è oltre ed è una distesa di sabbia dorata e l’unica costruzione è il capanno usato da quelli che monitorano i numerosissimi nidi di tartarughe. Vicino, sotto una tettoia, c’è una vasca con alcune tartarughe.

Sulla spiaggia ci sono decine di nidi protetti con delle griglie in modo che le volpi non vadano a mangiarsi le uova.

Ogni nido contiene una decina di uova per cui ad ogni schiusa nascono alcune centinaia di tartarughe. Pare che ben poche sopravvivano e diventino adulte.

Verso le 14 il caldo è terribile e a camminare sulla sabbia anche con le ciabatte ci si scottano i piedi. È un esercizio di pirobazia di alta classe.

Tornati a casa ci rifocilliamo e andiamo a vedere le Tombe dei Re. Una necropoli con reperti che vanno dal III sec. a.C. al III sec. d.C.

Per 2.50€ che costa il biglietto se si ha un’ora da perdere si può anche visitare, ma non è così interessante. L’aspetto più importante è che testimonia l’esistenza di persone molto facoltose che facevano costruire tombe molto grandi simili ad abitazioni.

Per cena siamo andati alla Kasparis Taverna. Un posto alla buona dove si mangia sotto una pergola. I piatti sono quelli tipici della cucina tradizionale greco-cipriota. Provato il meze di pesce (da strafogarsi). Una cena abbondante con acqua e birra 56€ in 4.

Lunedì 29-08-16

Oggi ci trasferiamo a Nicosia (Lefkosia). Ci dispiace un po’ lasciare questo bell’appartamento in cui siamo stati molto comodi.

Verso le 9.30 partiamo seguendo la strada più veloce (quasi tutta autostrada). Probabilmente la strada che passa all’interno sui monti Trodoos è più varia, ma non ho molta voglia di curve con ‘sto maledetto carciofo di auto. Tra l’altro ho mandato un reclamo via mail a rentalcars.it e tutto ciò che hanno fatto è stato rispondere che sono dispiaciuti.

Proprio di grande aiuto!

Dopo circa un’ora di viaggio il Tom Tom è di nuovo morto. Penso che vada in surriscaldamento, perché sotto il parabrezza la temperatura è prossima à quella di un forno.

Meno male che HERE sul tablet funziona egregiamente e quindi arriviamo all’hotel Crown Inn verso mezzogiorno. Temperatura 35°.

Alla reception sono molto gentili. Visto che le camere non sono pronte (siamo arrivati piuttosto in anticipo rispetto al check in) ci offrono da bere e le fanno preparare nel giro di 20′.

Relax in camera con aria condizionata e verso le 13.30 indomiti partiamo sotto il sole per visitare la città.

Lefkosia è l’unica capitale che nel 2016 è separata da un muro con filo spinato, ci sono in alcuni punti soldati armati e un solo varco presidiato per passare tra la zona greca e quella turca. Una situazione priva di senso.

Percorriamo la strada pedonale (odos Ledras) che porta al check point. Per accedere da una zona all’altra i ciprioti devono avere addirittura i passaporti. Noi che siamo italiani invece possiamo andare con la C.I.

Nella zona turca la moneta ufficiale è la lira turca, ma sono ben contenti di prendere gli euro. Se si paga in euro danno il resto in euro.

I prezzi sono un po’ più bassi che nella parte greca. Ad esempio 3 coca e una birra da 0.33 seduti al tavolo 7€.

Già che siamo in Turchia comperiamo due grosse confezioni di curry (quello turco trovo sia il più buono) per 2€. Ne avremo per anni.

Tornati nella parte greca facciamo il giro dei monumenti principali. Poi ad un certo punto le donne vanno a svagarsi per negozi, mentre io vado a documentare con fotografie quel bel clima disteso che c’è tra ciprioti greci e turchi che si manifesta con filo spinato, fossati, muri, cataste di bidoni riempiti di macerie, sacchi di sabbia tipo trincea e via dicendo.

Ci sono numerosi cartelli di divieto di fare foto.

Dalla parte greca molte guardiole sono ormai in disuso e cadono a pezzi. Sembra invece che i turchi siano più ostinati a manifestare una volontà di separazione.

Alle 7 ci ritroviamo per andare a mangiare una pita gyros da Derlicious in odos Ledras.

Poi sfatti dalle ore di scarpinata con un caldo torrido torniamo in camera. E oggi finisce così.

Martedì 30-08-16

La colazione non è nulla di speciale, però dignitosa. Meglio che a Larnaka.

Si parte quindi per Ayia Napa.

Poiché il check in è alle 14 alle 11 ci fermiamo a pochi km dall’hotel nella spiaggia di Makronissos.

Anche qui bella sabbia bianca e acqua turchese tiepida. Purtroppo ci sono un po’ di alghe che a me fanno senso. Però a 100 m. da riva non ce ne sono già più.

Ci sono pure le docce gratis. Fa talmente caldo che l’acqua della doccia, teoricamente fredda, viene tiepida.

Verso le 14 prendiamo possesso della camera famiglia all’hotel Cleopatra. In realtà sono due camere con il bagno in comune. Una sistemazione comoda e spaziosa. La struttura ha una bella piscina di cui usufruiamo subito. Unico neo la musica a palla. Per fortuna la nostra camera non si affaccia sulla piscina così si spera sarà silenziosa.

A metà pomeriggio, quando il sole è un meno forte, andiamo alla spiaggia di Nissi., decantata come la più bella della zona. Per essere bella è bella. Però c’è un mare di gente, bar sulla spiaggia uno dietro l’altro, musica bum-bum-bum-bum a tutto volume. Quella di stamattina era molto meglio.

Per cena uno dei ristoranti che raccoglie più commenti positivi è “en-yevo tavernaki”.

È un locale caratteristico sull’elegante. Il personale è molto gentile. Il servizio abbastanza rapido. I piatti sono presentati con cura.

Una abbondante cena a base di carne e calamari con acqua e birra 72€.

Mercoledì 31-08-16

La colazione è stata soddisfacente. Poi prepariamo i bagagli.

Dopo aver caricato la macchina andiamo alla spiaggia di Makronissos dove siamo stati ieri mattina.

Dopo un po’ di ammollo andiamo a noleggiare un pedalò con scivolo (1 ora, 20€). Andiamo un po’ al largo dove c’è un’acqua stupenda. Molte scivolate con un piccolo incidente (senza conseguenze) perché ho fatto una cretinata.

È stato divertente.

Il sole picchia così ci rintaniamo all’ombra delle piante un po’ più lontano dal mare.

Verso le 3 torniamo in spiaggia per l’ultimo sguazzo in questo bellissimo mare.

Alle 5 si parte per il lungomare di Larnaka. Alle 6 siamo seduti al ristorante Luvsouvlaki che fa pita gyros e souvlaki. Dopo aver mangiato di gusto partiamo per l’aeroporto. Restituiamo il catorcio all’Avis/Budget e ne approfitto per manifestare un certo scontento per l’improponibile auto che mi hanno rifilato. Manifestano stupore misto a dispiacere per le mie lamentele.

Entriamo nell’atrio partenze dell’aeroporto e ci troviamo una coda spaventosa. Centinaia di persone che devono partire. Coda al controllo passaporti, coda al controllo bagagli. Finalmente a meno di mezz’ora dalla partenza del nostro volo superati tutti gli ostacoli, ci precipitiamo davanti al monitor dei gate e scopriamo che il volo ha un non ben precisato ritardo. Dopo un po’ scopriamo su internet (perché sul tabellone non c’è traccia di ritardo) che partiremo forse alle 23 invece che alle 21.30.

Alle 22 finalmente assegnano il gate 31. La mandria di passeggeri vi si dirige disciplinatamente. Ad un certo punto cambia il gate e si avvia una transumanza.

Mentre siamo in coda al gate 46 qualche buontempone dice che si deve andare al 47. Un folto gruppo parte di gran carriera verso il nuovo gate, mentre qualcuno (compreso me) un po’ disorientato da tutti questi cambiamenti rimane. Meno male perché era una palla.

Alle 22.30 comincia l’imbarco. Alle 22.50 l’imbarco è terminato. Il comandante ci informa che tra 10′ ci muoveremo dall’area di parcheggio e poi 5′ per raggiungere la pista di decollo e infine 3 ore e 30′ di volo.

Palle. Ci muoviamo che sono quasi le 23.30.

Arriviamo a MXP che sono le 2 del mattino passate. Al controllo passaporti non c’è nessuno!! Tutto chiuso. Siamo circa 200 persone prigioniere. Molti bambini piccoli, alcuni anziani con difficoltà di deambulazione e tanta gente stremata dal ritardo.

Per far arrivare qualcuno io e altri abbiamo chiamato il 112. L’autista del pullman che ha portato l’equipaggio si è messo a telefonare per cercare di risolvere la situazione. Finalmente con molto comodo compaiono 2 poliziotti che vengono accolti con ironici applausi.

Naturalmente mica si sono scusati! Pensano di avere tutte le ragioni anche quando hanno torto marcio.

L’organizzazione a MXP fa pena. Che il volo sarebbe arrivato alle 2 lo sapevano da più di 3 ore.

Unico dato positivo l’A4 vuota. Alle 4:30 siamo nel letto.

NOTE su Cipro

· guidano a sinistra

· prezzo medio benzina (agosto 2016) 1.15€, gasolio 1.12€

· autostrade gratuite

· le tentazioni gastronomiche sono tante. Si mangia bene e si spende poco.

Riepilogo spese per 4 una settimana (7 notti)

Aereo A/R 650€

Auto (con assicurazione senza franchigia) 250€

Hotel 600€

Pasti, carburante, musei, varie 1100 €

Totale 2600€



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